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Dario Lanzetta – La masquerade infernale
Nelle sue opere Dario ripropone gli stessi temi dell’Arte Sacra Rinascimentale, non in visione classica, ma adatta alla nostra contemporaneità
Comunicato stampa
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Non si può negare che le opere del ciclo triennale (04/06) Sine principio et fine siano forti, di notevole impatto.
Ed è proprio questo il fine: smuovere, lasciare un’aurea d’inquietudine in chi le osserva.
Ci svelano un segreto che poi tanto segreto non è: l’uomo è destinato a soffrire spiritualmente.
Questo è un tema che, a qualsiasi pensiero filosofico/religioso si possa appartenere, fa parte indistintamente della vita di un uomo.
Nelle sue opere Dario ripropone gli stessi temi dell’Arte Sacra Rinascimentale, non in visione classica, ma adatta alla nostra contemporaneità.
Il titolo della mostra, La Masquerada Infernale, presenta una selezione di questo ciclo, andando a sottolineare ancor di più il male che ogni essere umano ha dentro di sé, un male che può essere liberato ‐ coscientemente e non ‐ in determinate situazioni.
La convinzione dell’artista ‐ condivisibile ‐ è che l’Uomo, nella nostra epoca, soffre spiritualmente e, probabilmente, la causa di questa sofferenza è la cruda perdita di valori, vitali per sopravvivere e coesistere. Come lo stesso artista afferma «Lentamente l’Uomo si sta creando un Inferno “personale”. Basti pensare alle inutili guerre che si scatenano, l’odio, il razzismo, l’aborto, l’indifferenza e altri orrori. L’unica soluzione è che capisca la gravità dell’attuale situazione, darsi da fare immediatamente, oppure questo “nostrano inferno terreno” è solo l’anticamera di quello reale. ».
Sine Principio et Fine è un ciclo di opere in evoluzione, in costante crescita.
Le opere presentate sono frutto di elaborazioni digitali evidenti: il forte uso del contrasto cromatico dona alle opere quella inquietudine forte, energica che non permette a chi guarda il trattenimento emozionale.
La pittura digitale, in questo caso, dà fortemente impatto visivo al concetto che l’artista vuole offrire, permettendo di emozionare non più con pennelli e tele, ma con mouse e monitor.
D'altronde la nostra contemporaneità avanza e come mutano i sentimenti umani ‐ in base alla loro epoca ‐ mutano anche gli strumenti.
L’Uomo, tramite l’arte digitale, viene “distrutto” e “ricostruito”, quasi a volerlo spogliare della maschera ch’egli indossa quotidianamente, presentando a tutti - nudamente e attraverso dei veri e propri fermo immagine - la sua vera inclinazione dell'animo.
Un’esposizione da vedere, in principio per apprezzare le opere dell’artista, in fine per guardare dentro se stessi.
Ed è proprio questo il fine: smuovere, lasciare un’aurea d’inquietudine in chi le osserva.
Ci svelano un segreto che poi tanto segreto non è: l’uomo è destinato a soffrire spiritualmente.
Questo è un tema che, a qualsiasi pensiero filosofico/religioso si possa appartenere, fa parte indistintamente della vita di un uomo.
Nelle sue opere Dario ripropone gli stessi temi dell’Arte Sacra Rinascimentale, non in visione classica, ma adatta alla nostra contemporaneità.
Il titolo della mostra, La Masquerada Infernale, presenta una selezione di questo ciclo, andando a sottolineare ancor di più il male che ogni essere umano ha dentro di sé, un male che può essere liberato ‐ coscientemente e non ‐ in determinate situazioni.
La convinzione dell’artista ‐ condivisibile ‐ è che l’Uomo, nella nostra epoca, soffre spiritualmente e, probabilmente, la causa di questa sofferenza è la cruda perdita di valori, vitali per sopravvivere e coesistere. Come lo stesso artista afferma «Lentamente l’Uomo si sta creando un Inferno “personale”. Basti pensare alle inutili guerre che si scatenano, l’odio, il razzismo, l’aborto, l’indifferenza e altri orrori. L’unica soluzione è che capisca la gravità dell’attuale situazione, darsi da fare immediatamente, oppure questo “nostrano inferno terreno” è solo l’anticamera di quello reale. ».
Sine Principio et Fine è un ciclo di opere in evoluzione, in costante crescita.
Le opere presentate sono frutto di elaborazioni digitali evidenti: il forte uso del contrasto cromatico dona alle opere quella inquietudine forte, energica che non permette a chi guarda il trattenimento emozionale.
La pittura digitale, in questo caso, dà fortemente impatto visivo al concetto che l’artista vuole offrire, permettendo di emozionare non più con pennelli e tele, ma con mouse e monitor.
D'altronde la nostra contemporaneità avanza e come mutano i sentimenti umani ‐ in base alla loro epoca ‐ mutano anche gli strumenti.
L’Uomo, tramite l’arte digitale, viene “distrutto” e “ricostruito”, quasi a volerlo spogliare della maschera ch’egli indossa quotidianamente, presentando a tutti - nudamente e attraverso dei veri e propri fermo immagine - la sua vera inclinazione dell'animo.
Un’esposizione da vedere, in principio per apprezzare le opere dell’artista, in fine per guardare dentro se stessi.
11
novembre 2006
Dario Lanzetta – La masquerade infernale
Dall'undici al 24 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO LOGOS
Roma, Via Dei Fienaroli, 10, (Roma)
Roma, Via Dei Fienaroli, 10, (Roma)
Orario di apertura
Dal Martedì al Sabato dalle ore 17:00 alle 20:00
Vernissage
11 Novembre 2006, ore 19
Autore
Curatore