Scovolo – fotografie di Dario Lanzetta

a cura di Eliseo Barbàra

Il Comune di San Felice del Benaco (BS) presenta il primo libro fotografico pubblicato dall’esordiente Dario Lanzetta. Scovolo è l’antico nome latino che il comune gardesano aveva prima di quello attuale. E’ sulle sue strade e dentro al cuore dei suoi abitanti che Dario Lanzetta ha voluto testimoniare la memoria storica e culturale del paese.

L’intento del fotografo non è solo quello documentaristico, anzi se ne distacca spesso, cercando di presentare un’acuta sintesi su temi difficilmente inesplicabili e del tutto dipendenti dalle singole coscienze. Gli occhi dell’artista si posano sugli occhi stanchi ma ancora vitali degli anziani di San Felice e scova silenti domande esistenziali, che vanno dalla vecchiaia alla più astratta concezione del tempo. Guarda con pacata ammirazione il paesaggio naturale e urbanistico, senza nascondere la voglia di trovare del poetico e del nostalgico nelle scorci e nelle scene di tutti i giorni. Un altro tema caro a Dario Lanzetta è la religione che, tornando più volte in diverse forme nel suo progetto come in tutta la sua opera espressiva, è uno degli elementi chiave del suo progetto.

Le trentotto fotografie – presentate in mostra e pubblicate sul libro omonimo con un testo critico di Eliseo Barbàra – sono di un delicato e classico bianco e nero che per la prima volta Dario Lanzetta mostra al pubblico. Infatti, le precedenti e coeve opere di Lanzetta sono totalmente elaborazioni digitali dal taglio espressionistico e lontano dai canoni realistici tradizionali.

Il passaggio al bianco e nero, forse non solo momentaneo, è sintomo della volontà dell’artista di sapersi continuamente mettere in gioco tra tecniche usuali e continue ricerche sperimentali.

Dario Lanzetta nasce a Sarno (SA) nel 1982. Si trasferisce con la famiglia a San Felice del Benaco nel 1989. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Gargnano (BS), si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Verona nella sezione pittura del prof. Renzo Margonari. Ha esposto in diverse gallerie italiane e si occupa di critica d’arte per conto di alcune riviste del settore.