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Dario Tironi – Plastic Beauty
La SimonBart Gallery di Porto Cervo e Poltu Quatu, in collaborazione con Rolls-Royce Motorcars, inaugura la stagione di eventi estivi 2017 con la mostra Plastic Beauty, esposizione dedicata agli ultimi lavori realizzati dallo scultore Dario Tironi.
Comunicato stampa
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La SimonBart Gallery di Porto Cervo e Poltu Quatu inaugura la stagione di eventi 2017 con la mostra Plastic Beauty, esposizione dedicata agli ultimi lavori realizzati dallo scultore Dario Tironi.
Artista eclettico e dedito alla contaminazione di diversi linguaggi espressivi, Tironi prende spunto dagli aspetti della vita quotidiana e dai contrasti della società contemporanea, ormai inglobata nelle dilaganti logiche consumistiche, mostrando una cifra stilistica altamente originale, tesa al raggiungimento di un’ideale “bellezza plastica”. Plastica è la resa delle forme e delle proporzioni del corpo, tra l’altro raggiunta dall’artista attraverso il solo assemblaggio di oggetti riciclati, senza l’utilizzo di sagome interne, ma plastica è anche il materiale principe della società contemporanea, largamente dominante nelle opere di Tironi.
I materiali che utilizza, perlopiù oggetti di scarto di utilizzo quotidiano, sono infatti prodotti della contemporanea “Era della plastica”: accessori, apparecchi tecnologici, giocattoli e bambole, elettrodomestici e soprammobili, gadget di ogni tipo e prodotti di massa descrivono la nostra identità culturale, il nostro gusto estetico ma anche, proprio in virtù della loro obsolescenza, i futili desideri ed i bisogni indotti.
Tironi sembra dirci attraverso le sue opere che anche dagli scarti può nascere l’arte. I rifiuti possono tornare a nuova vita: è così che le vecchie Barbie, le calcolatrici rotte, le bottiglie di plastica, le palline da golf e i cavi diventano qualcos’altro, assumendo le fattezze di uomini e animali a grandezza naturale. Lattine di Coca Cola, gambe di bambole, telefoni cellulari assemblati insieme riescono a trasmettere molto più di ciò che appaiono.
Le sue sculture raggiungono risultati espressivi sorprendenti, grazie soprattutto al costante richiamo ai paradigmi della classicità. L’eredità della tradizione classica costituisce, infatti, il punto di riferimento essenziale dell’artista. Ciò soprattutto nella concezione dello spazio figurativo e nello studio delle proporzioni. In particolare Tironi si rifà nelle sue opere a quegli elementi di rottura definitiva con la tradizionale frontalità della scultura greca, introdotti da Lisippo a fine quarto secolo a.C. Memore della rivoluzione dell’Apoxyómenos (l’atleta che si deterge), Tironi caratterizza le proprie sculture per la presenza di molteplici punti di vista: le sue figure possono essere osservate da qualsiasi prospettiva risultando sempre perfettamente equilibrate.
Quanto all’esito generale, nulla di freddo, tutt'altro. Un’esplosione di colori e fremente vitalità caratterizza le sculture di Tironi, ed il senso ludico e ironico della sua ricerca artistica ne fa un autentico Arcimboldo contemporaneo. Un mondo d’infanzia gioiosa, di colori, di stupore; quel mondo fatto di piccoli, infiniti pezzi, che trasmettono tante emozioni e ricordano tutte le età che l’uomo attraversa.
Artista eclettico e dedito alla contaminazione di diversi linguaggi espressivi, Tironi prende spunto dagli aspetti della vita quotidiana e dai contrasti della società contemporanea, ormai inglobata nelle dilaganti logiche consumistiche, mostrando una cifra stilistica altamente originale, tesa al raggiungimento di un’ideale “bellezza plastica”. Plastica è la resa delle forme e delle proporzioni del corpo, tra l’altro raggiunta dall’artista attraverso il solo assemblaggio di oggetti riciclati, senza l’utilizzo di sagome interne, ma plastica è anche il materiale principe della società contemporanea, largamente dominante nelle opere di Tironi.
I materiali che utilizza, perlopiù oggetti di scarto di utilizzo quotidiano, sono infatti prodotti della contemporanea “Era della plastica”: accessori, apparecchi tecnologici, giocattoli e bambole, elettrodomestici e soprammobili, gadget di ogni tipo e prodotti di massa descrivono la nostra identità culturale, il nostro gusto estetico ma anche, proprio in virtù della loro obsolescenza, i futili desideri ed i bisogni indotti.
Tironi sembra dirci attraverso le sue opere che anche dagli scarti può nascere l’arte. I rifiuti possono tornare a nuova vita: è così che le vecchie Barbie, le calcolatrici rotte, le bottiglie di plastica, le palline da golf e i cavi diventano qualcos’altro, assumendo le fattezze di uomini e animali a grandezza naturale. Lattine di Coca Cola, gambe di bambole, telefoni cellulari assemblati insieme riescono a trasmettere molto più di ciò che appaiono.
Le sue sculture raggiungono risultati espressivi sorprendenti, grazie soprattutto al costante richiamo ai paradigmi della classicità. L’eredità della tradizione classica costituisce, infatti, il punto di riferimento essenziale dell’artista. Ciò soprattutto nella concezione dello spazio figurativo e nello studio delle proporzioni. In particolare Tironi si rifà nelle sue opere a quegli elementi di rottura definitiva con la tradizionale frontalità della scultura greca, introdotti da Lisippo a fine quarto secolo a.C. Memore della rivoluzione dell’Apoxyómenos (l’atleta che si deterge), Tironi caratterizza le proprie sculture per la presenza di molteplici punti di vista: le sue figure possono essere osservate da qualsiasi prospettiva risultando sempre perfettamente equilibrate.
Quanto all’esito generale, nulla di freddo, tutt'altro. Un’esplosione di colori e fremente vitalità caratterizza le sculture di Tironi, ed il senso ludico e ironico della sua ricerca artistica ne fa un autentico Arcimboldo contemporaneo. Un mondo d’infanzia gioiosa, di colori, di stupore; quel mondo fatto di piccoli, infiniti pezzi, che trasmettono tante emozioni e ricordano tutte le età che l’uomo attraversa.
13
luglio 2017
Dario Tironi – Plastic Beauty
Dal 13 luglio al 04 agosto 2017
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
SIMONBART GALLERY
Arzachena, Via Aga Khan, 1, (Olbia-tempio)
Arzachena, Via Aga Khan, 1, (Olbia-tempio)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 10-13 e 17-24
Vernissage
13 Luglio 2017, ore 19:30
Autore