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Dario Treves 1907-1978
A Palazzo Arnone saranno esposte una sessantina di opere
Comunicato stampa
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La Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria, diretta da Salvatore Abita, in collaborazione con il Comune di Cosenza, inaugura il 1° luglio p.v. la mostra antologica dedicata a Dario Treves (1907 – 1978).
La rassegna, aperta al pubblico dal 2 luglio al 18 settembre 2005, è allestita nelle sale espositive di Palazzo Arnone, prestigiosa sede della Galleria Nazionale di Cosenza.
La scelta dei curatori, Salvatore Abita e Cynthia Burzi, vuole valorizzare l’opera del pittore torinese proponendo una vasta campionatura del suo percorso artistico che denota una ragguardevole molteplicità di ispirazione espressa con varietà di tecniche pittoriche.
A Palazzo Arnone saranno esposte una sessantina di opere di Dario Treves volte a ripercorrere la personale poetica che lo indusse ad indagare, con raffinata sensibilità cromatica, il territorio piemontese, le lagune, i paesaggi liguri, toscani e campani, le vette alpine, specie della Vallée, e ancora gli assolati ambienti mediterranei della Provenza e le suggestive visioni del Sudafrica.
La raccolta include una significativa serie di opere a testimonianza del vivace interesse di Dario Treves per le nature morte di fiori e per la figura, indagata attraverso ritratti e autoritratti.
Allievo del pittore impressionista torinese Giovanni Guarlotti, ha intrapreso un percorso formativo le cui fonti risalgono alla pittura piemontese di Delleani e Pellizza da Volpedo e all’impressionismo francese. Dario Treves fu dapprima vicino al gruppo dei ‘Sei di Torino’ e, successivamente, esule negli Stati Uniti a seguito delle leggi razziali, frequentò artisti come Mane-Katz e intellettuali come Oscar Ghez.
Insignito di riconoscimenti internazionali (Menzione d’Onore al Salon de Paris per ‘Partenza forzata’ del ‘34), Dario Treves fu presente all’Esposizione Universale di Parigi del ‘38.
Espose nel 1944 presso la Lilienfeld Gallery di New York e nel 1945 alla City Gallery di Philadelphia. Rientrato a Torino nel 1947 partecipò nel 1955 alla Quadriennale presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino e successivamente fu presente con sue opere a Parigi (Galérie Jean de Ruaz, 1962), Ginevra (Musée de L’Athénée, 1963), Losanna (Galérie Paul Valloton, 1963), Zurigo (Modern Art Centre Max Bollag, 1965), Johannesburg (Gallery 101, 1973), San Gallo (Galleria Ekkehard, 1974) e in diverse città italiane.
Dopo la sua morte, numerose le mostre retrospettive dedicate a Treves: alla Tour Fromage di Aosta ed al Musée Petit Palais di Ginevra nel 1997, alla Pinacoteca del Museo Civico di Asti ed alla Piccola Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino nel 1998 ed ancora in occasione del 25° della scomparsa, all’Archivio di Stato di Torino ed al Museo del Territorio di Biella.
Numerose, ancora, le opere dell’artista esposte in mostre storiche sul Novecento (Palazzo Cuttica di Cassine ad Alessandria, Museo del Risorgimento Vittoriano a Roma, Pieve di Cento, al Museo Borgogna di Vercelli, nell’ambito della rassegna ‘Volti, da Grosso a Casorati’, al Castello San Michele a Cagliari, ‘Da Renoir a Picasso’, nonché a Torino in occasione dell’esposizione a Palazzo Bricherasio, ‘Un secolo d’arte al Petit Palais di Ginevra’). Attualmente una sua opera Il nano è esposta ad Aosta nella mostra Il ritratto interiore curata da Vittorio Sgarbi. Opere di Dario Treves arricchiscono collezioni museali e raccolte private di vari paesi europei.
Spirito indipendente, mai asservito a condizionamenti e mode effimere, Dario Treves non aderì a scuole e movimenti artistici, ma il suo stile, immediatamente riconoscibile grazie ad una personale sintesi pittorica e all’originalità nell’uso dei colori, ne fa un coerente interprete della tradizione artistica torinese, da Delleani a Guarlotti, pur informato alle grandi correnti europee.
Il catalogo, curato da Cynthia Burzi ed edito da Paparo Edizioni - Napoli, comprende schede tecniche, un ricco apparato iconografico e un saggio di Leonardo Passarelli, storico e critico d’arte.
La rassegna, aperta al pubblico dal 2 luglio al 18 settembre 2005, è allestita nelle sale espositive di Palazzo Arnone, prestigiosa sede della Galleria Nazionale di Cosenza.
La scelta dei curatori, Salvatore Abita e Cynthia Burzi, vuole valorizzare l’opera del pittore torinese proponendo una vasta campionatura del suo percorso artistico che denota una ragguardevole molteplicità di ispirazione espressa con varietà di tecniche pittoriche.
A Palazzo Arnone saranno esposte una sessantina di opere di Dario Treves volte a ripercorrere la personale poetica che lo indusse ad indagare, con raffinata sensibilità cromatica, il territorio piemontese, le lagune, i paesaggi liguri, toscani e campani, le vette alpine, specie della Vallée, e ancora gli assolati ambienti mediterranei della Provenza e le suggestive visioni del Sudafrica.
La raccolta include una significativa serie di opere a testimonianza del vivace interesse di Dario Treves per le nature morte di fiori e per la figura, indagata attraverso ritratti e autoritratti.
Allievo del pittore impressionista torinese Giovanni Guarlotti, ha intrapreso un percorso formativo le cui fonti risalgono alla pittura piemontese di Delleani e Pellizza da Volpedo e all’impressionismo francese. Dario Treves fu dapprima vicino al gruppo dei ‘Sei di Torino’ e, successivamente, esule negli Stati Uniti a seguito delle leggi razziali, frequentò artisti come Mane-Katz e intellettuali come Oscar Ghez.
Insignito di riconoscimenti internazionali (Menzione d’Onore al Salon de Paris per ‘Partenza forzata’ del ‘34), Dario Treves fu presente all’Esposizione Universale di Parigi del ‘38.
Espose nel 1944 presso la Lilienfeld Gallery di New York e nel 1945 alla City Gallery di Philadelphia. Rientrato a Torino nel 1947 partecipò nel 1955 alla Quadriennale presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino e successivamente fu presente con sue opere a Parigi (Galérie Jean de Ruaz, 1962), Ginevra (Musée de L’Athénée, 1963), Losanna (Galérie Paul Valloton, 1963), Zurigo (Modern Art Centre Max Bollag, 1965), Johannesburg (Gallery 101, 1973), San Gallo (Galleria Ekkehard, 1974) e in diverse città italiane.
Dopo la sua morte, numerose le mostre retrospettive dedicate a Treves: alla Tour Fromage di Aosta ed al Musée Petit Palais di Ginevra nel 1997, alla Pinacoteca del Museo Civico di Asti ed alla Piccola Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino nel 1998 ed ancora in occasione del 25° della scomparsa, all’Archivio di Stato di Torino ed al Museo del Territorio di Biella.
Numerose, ancora, le opere dell’artista esposte in mostre storiche sul Novecento (Palazzo Cuttica di Cassine ad Alessandria, Museo del Risorgimento Vittoriano a Roma, Pieve di Cento, al Museo Borgogna di Vercelli, nell’ambito della rassegna ‘Volti, da Grosso a Casorati’, al Castello San Michele a Cagliari, ‘Da Renoir a Picasso’, nonché a Torino in occasione dell’esposizione a Palazzo Bricherasio, ‘Un secolo d’arte al Petit Palais di Ginevra’). Attualmente una sua opera Il nano è esposta ad Aosta nella mostra Il ritratto interiore curata da Vittorio Sgarbi. Opere di Dario Treves arricchiscono collezioni museali e raccolte private di vari paesi europei.
Spirito indipendente, mai asservito a condizionamenti e mode effimere, Dario Treves non aderì a scuole e movimenti artistici, ma il suo stile, immediatamente riconoscibile grazie ad una personale sintesi pittorica e all’originalità nell’uso dei colori, ne fa un coerente interprete della tradizione artistica torinese, da Delleani a Guarlotti, pur informato alle grandi correnti europee.
Il catalogo, curato da Cynthia Burzi ed edito da Paparo Edizioni - Napoli, comprende schede tecniche, un ricco apparato iconografico e un saggio di Leonardo Passarelli, storico e critico d’arte.
01
luglio 2005
Dario Treves 1907-1978
Dal primo luglio al 18 settembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA NAZIONALE – PALAZZO ARNONE
Cosenza, Via Gian Vincenzo Gravina, (Cosenza)
Cosenza, Via Gian Vincenzo Gravina, (Cosenza)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10–13 e 17,30–19
Autore
Curatore
Buongiorno,
Vorrei sapere a chi riferimi per le opere di Dario TREVES
Forse suo figlio ? o qualcun’altro ?
Grazie per la vostra risposta.