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Darren Almond – AS DETAILS
Per la sua quarta mostra (2005, 2007, 2010) alla galleria Alfonso Artiaco, Darren Almond presenterà una decina di lavori pensati proprio per questa nuova occasione espositiva, che continuano a proporre una riflessione sui concetti chiave della sua ricerca.
Comunicato stampa
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La Galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale di Darren Almond As Details giovedì 17 aprile 2014 alle ore 19,00
Per la sua quarta mostra (2005, 2007, 2010) alla galleria Alfonso Artiaco, Darren Almond presenterà una decina di lavori pensati proprio per questa nuova occasione espositiva, che continuano a proporre una riflessione sui concetti chiave della sua ricerca. Nella serie ‘Fullmoon’, che Almond realizza a partire dal 1998, l’artista cattura la luce della luna piena, in diverse parti del mondo, utilizzando un tempo di esposizione di 15 minuti. Queste immagini di particolare bellezza appaiono quasi irreali: i paesaggi sembrano immersi in un’inusuale luce chiara tanto che la notte sembra essersi trasformata in giorno. I ‘Fullmoon’ esposti negli spazi di Piazzetta Nilo sono scatti realizzati durante i suoi viaggi in Patagonia e a Capo Verde.
Molte delle sue sculture muovono invece da un’esperienza autobiografica: da ragazzo Almond ha viaggiato moltissimo in treno, essendo cresciuto in uno sperduto paesino dell’Inghilterra, Wigan. Da qui proviene il suo interesse nei temi del viaggio, del tempo, dello spazio e della trasformazione da mondo industriale in mondo elettronico. Nonostante Almond abbia cominciato come pittore e abbia presto lasciato da parte questa tecnica, la mostra include una serie di lavori su tela e carta, in cui la superficie è divisa in diversi pannelli, distribuiti secondo una griglia, ciascuno dei quali riporta la metà di un numero. Sembra di essere di fronte a quegli orologi dove il passaggio del tempo veniva segnalato dal girare delle tessere, ognuna con la metà di un numero appunto. Solo che nel dipinto non sempre le metà del numero coincidono. Queste opere quindi riferiscono al tempo e al movimento, non solo nel senso astratto della sequenza numerica ma anche in un senso illusionistico, con la rappresentazione pittorica dei numeri che scorrono oltre alla vista. Le sculture Perfect Time sono l’assemblaggio di orologi digitali, 3 orologi in altezza per 2 in larghezza nell’una e 6 in altezza per 3 in larghezza nell’altra, dove i numeri scorrono uno dopo l’altro ogni minuto. Ogni numero però è stato diviso orizzontalmente per incontrare la metà di un altro numero, rendendo quindi illeggibile il sistema di misura empirico e disabilitando quindi la funzionalità propria dell’orologio.
Anche le opere che sono incentrate attorno alla parola sono un ulteriore aspetto dell’indagine di Almond sul modo di misurare la realtà. Queste sculture sono realizzate su placche di metallo che alludono alle placche che nel passato venivano utilizzate per dare i nomi ai treni britannici. Per questa mostra Almond ha sostituito il nome con un’intera poesia, The Last Line, 2013, moltiplicando il numero delle placche. Ispirato al suo passato da pendolare, quest’opera fonde insieme uno sguardo nostalgico con il concettualismo testuale – che spesso ha assunto forme tassonomiche – insieme ad una critica implicita ai termini su cui si basa in la rappresentazione oggettiva della realtà. La decostruzione dei significati linguistici e numerici da parte dell’artista affermano la resistenza della realtà ad essere imbrigliata e assimilata secondo uno standard. In questo senso, nonostante l’aspetto scientifico che caratterizza molto del suo lavoro, Almond è un artista intimamente Romantico.
Darren Almond è nato nel 1971 a Wigan, Regno Unito. Vive e lavora a Londra. Le sue mostre personali includono Frac Haute-Normandie, Rouen e FRAC Auvergne, Clermont Ferrand ( 2011) , Parasol Unit ( 2008), SITE Santa Fe ( 2007), Museum Folkwang, Essen (2006 ), K21, Düsseldorf ( 2005), Kunsthalle Zürich ( 2001), Tate Britain ( 2001), De Appel ( 2001) e The Renaissance Society, Chicago ( 1999). Ha inoltre partecipato a numerose importanti mostre collettive tra cui Helmhaus, Zurigo, 6a Biennale da Curitiba e Miami Art Museum ( 2011), MAC / VAL, Vitry-sur- Seine, ( 2010), la Tate Triennale, Tate Britain e Frac Lorraine, Metz (2009), Biennale di Mosca (2007), The Turner Prize, Tate Britain ( 2005), La Biennale di Busan (2004), Biennale di Venezia (2003), Biennale di Berlino (2001), ' Sensation ' (1997-1999).
Per la sua quarta mostra (2005, 2007, 2010) alla galleria Alfonso Artiaco, Darren Almond presenterà una decina di lavori pensati proprio per questa nuova occasione espositiva, che continuano a proporre una riflessione sui concetti chiave della sua ricerca. Nella serie ‘Fullmoon’, che Almond realizza a partire dal 1998, l’artista cattura la luce della luna piena, in diverse parti del mondo, utilizzando un tempo di esposizione di 15 minuti. Queste immagini di particolare bellezza appaiono quasi irreali: i paesaggi sembrano immersi in un’inusuale luce chiara tanto che la notte sembra essersi trasformata in giorno. I ‘Fullmoon’ esposti negli spazi di Piazzetta Nilo sono scatti realizzati durante i suoi viaggi in Patagonia e a Capo Verde.
Molte delle sue sculture muovono invece da un’esperienza autobiografica: da ragazzo Almond ha viaggiato moltissimo in treno, essendo cresciuto in uno sperduto paesino dell’Inghilterra, Wigan. Da qui proviene il suo interesse nei temi del viaggio, del tempo, dello spazio e della trasformazione da mondo industriale in mondo elettronico. Nonostante Almond abbia cominciato come pittore e abbia presto lasciato da parte questa tecnica, la mostra include una serie di lavori su tela e carta, in cui la superficie è divisa in diversi pannelli, distribuiti secondo una griglia, ciascuno dei quali riporta la metà di un numero. Sembra di essere di fronte a quegli orologi dove il passaggio del tempo veniva segnalato dal girare delle tessere, ognuna con la metà di un numero appunto. Solo che nel dipinto non sempre le metà del numero coincidono. Queste opere quindi riferiscono al tempo e al movimento, non solo nel senso astratto della sequenza numerica ma anche in un senso illusionistico, con la rappresentazione pittorica dei numeri che scorrono oltre alla vista. Le sculture Perfect Time sono l’assemblaggio di orologi digitali, 3 orologi in altezza per 2 in larghezza nell’una e 6 in altezza per 3 in larghezza nell’altra, dove i numeri scorrono uno dopo l’altro ogni minuto. Ogni numero però è stato diviso orizzontalmente per incontrare la metà di un altro numero, rendendo quindi illeggibile il sistema di misura empirico e disabilitando quindi la funzionalità propria dell’orologio.
Anche le opere che sono incentrate attorno alla parola sono un ulteriore aspetto dell’indagine di Almond sul modo di misurare la realtà. Queste sculture sono realizzate su placche di metallo che alludono alle placche che nel passato venivano utilizzate per dare i nomi ai treni britannici. Per questa mostra Almond ha sostituito il nome con un’intera poesia, The Last Line, 2013, moltiplicando il numero delle placche. Ispirato al suo passato da pendolare, quest’opera fonde insieme uno sguardo nostalgico con il concettualismo testuale – che spesso ha assunto forme tassonomiche – insieme ad una critica implicita ai termini su cui si basa in la rappresentazione oggettiva della realtà. La decostruzione dei significati linguistici e numerici da parte dell’artista affermano la resistenza della realtà ad essere imbrigliata e assimilata secondo uno standard. In questo senso, nonostante l’aspetto scientifico che caratterizza molto del suo lavoro, Almond è un artista intimamente Romantico.
Darren Almond è nato nel 1971 a Wigan, Regno Unito. Vive e lavora a Londra. Le sue mostre personali includono Frac Haute-Normandie, Rouen e FRAC Auvergne, Clermont Ferrand ( 2011) , Parasol Unit ( 2008), SITE Santa Fe ( 2007), Museum Folkwang, Essen (2006 ), K21, Düsseldorf ( 2005), Kunsthalle Zürich ( 2001), Tate Britain ( 2001), De Appel ( 2001) e The Renaissance Society, Chicago ( 1999). Ha inoltre partecipato a numerose importanti mostre collettive tra cui Helmhaus, Zurigo, 6a Biennale da Curitiba e Miami Art Museum ( 2011), MAC / VAL, Vitry-sur- Seine, ( 2010), la Tate Triennale, Tate Britain e Frac Lorraine, Metz (2009), Biennale di Mosca (2007), The Turner Prize, Tate Britain ( 2005), La Biennale di Busan (2004), Biennale di Venezia (2003), Biennale di Berlino (2001), ' Sensation ' (1997-1999).
17
aprile 2014
Darren Almond – AS DETAILS
Dal 17 aprile al 31 maggio 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-20
Vernissage
17 Aprile 2014, ore 19.00
Autore