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Dasha Shishkin – Sammy
Utilizzando e mescolando acrilico, pastello, inchiostro e grafite, Dasha Shishkin dà vita agli strani ibridi umanoidi che popolano i suoi disegni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Giò Marconi è lieta di annunciare Sammy, seconda mostra personale dell'artista russa Dasha Shishkin.
Nata a Mosca nel 1977, nel 1993 si trasferisce a New York, dove completa gli studi.
Nel 2006 viene invitata a partecipare alla grande rassegna The Compulsive Line: Etching 1900 to Now presentata al MOMA: l’incisione è una delle tecniche che l’artista predilige e grazie alla quale riesce a sperimentare il potere della linea, grande protagonista di tutti i suoi lavori.
Utilizzando e mescolando acrilico, pastello, inchiostro e grafite, Dasha Shishkin dà vita agli strani ibridi umanoidi che popolano i suoi disegni. Gli scenari si presentano spesso come forti campiture di colore piatto, pattern e motivi decorativi, seguendo la lezione di Matisse e delle stampe giapponesi.
La spontaneità è una delle caratteristiche del suo lavoro: lei stessa paragona il suo procedimento creativo al cadavre exquis (“cadavere squisito”), gioco basato sulla casualità e utilizzato dai Surrealisti per attivare l’inconscio. Come il contenuto così anche la forma si basa su un tratto assolutamente istintivo e d’impulso.
Il titolo completa l’opera in maniera puramente decorativa. “I titoli sono come la ciliegina sulla torta. La ciliegina non fa della torta una torta alla ciliegia, ma è sempre lì per attrarre o distrarre l’occhio” dichiara sulle pagine di “Modern Painters”.
Per la mostra da Giò Marconi Shiskin utilizzerà interamente lo spazio della galleria: memore della tradizione ortodossa di esporre le icone sacre nell’angolo della casa rivolto a est - già ripresa da Malevich per il suo “Quadrato nero su fondo bianco” – installerà alcuni dei suoi lavori negli angoli delle sale espositive. “Rimango sempre colpita da come gli angoli e le diagonali di una stanza possano immediatamente alterare la percezione dello spazio”.
Lavori di grande formato su tela e su mylar - fogli di poliestere utilizzati come supporto pittorico - saranno presentati insieme a piccoli disegni su carta, lasciando allo spettatore il compito di intrecciarne le storie e costruire delle possibili relazioni.
Dasha Shishkin (Mosca, 1977) vive e lavora a New York.
Nel 2005 viene invitata a partecipare a Greater New York presso il PS1 Contemporary Art Center; nel 2006 espone al MOMA in occasione di The Compulsive Line: Etching 1900 to Now, grande rassegna sulla tecnica dell’incisione nell’arte moderna e contemporanea che accosta giovani artisti a maestri come Paul Klee, Giorgio Morandi e David Hockney.
Mostre personali di Dasha Shishkin sono state presentate presso: Zach Feuer Gallery, New York; Andreas Grimm, Munich; Grimm|Rosenfeld, New York; Grimm|Rosenfeld, Munich; ND Gallery, Brooklyn, NY.
Tra le collettive si segnalano quelle presso: Denver Art Museum, Denver; The Museum of Modern Art, New York; Kunsthalle Wien, Vienna; Visual Art Center of Academy of Arts and Design, Tsinghua University, Beijing; China Art Objects, Los Angeles; ISE Cultural Foundation, New York; Arndt & Partner, Zurich; Galleria Alberto Peola, Torino; Hamburger Kunsthalle, Hamburg; Parrasch Gallery, New York; Hungarian Cultural Center, New York; 33 Bond Gallery, New York; Smack Mellon and The Kentler International Drawing Space, Brooklyn, NY; Hangar-7, Salzburg; Bezalel Academy, Tel Aviv; Ratio 3, San Francisco; Susanne Vielmetter Los Angeles Projects, Los Angeles; PS1 Contemporary Art Center, Long Island City, NY; Phillips de Pury & Co Gallery, New York; Cohan+Leslie, New York; Neiman Gallery, Columbia University, New York; Oliver Kamm/5BE Gallery, New York; Team Gallery, New York; Black Church Print Studio, Dublin; GF Gallery New School University, New York; Pearl Gallery, New York; William Paterson University, Wayne, NJ; Stuhltrager Gallery, Brooklyn, NY.
Le sue opere sono conservate in importanti collezioni internazionali tra le quali: Museum of Modern Art, New York; Whitney Museum of American Art, New York; Dallas Museum of Art, Dallas; Columbus Museum of Art, Columbus; Pinakothek der Moderne, Munich; Kunsthalle Hamburg, Hamburg.
Nata a Mosca nel 1977, nel 1993 si trasferisce a New York, dove completa gli studi.
Nel 2006 viene invitata a partecipare alla grande rassegna The Compulsive Line: Etching 1900 to Now presentata al MOMA: l’incisione è una delle tecniche che l’artista predilige e grazie alla quale riesce a sperimentare il potere della linea, grande protagonista di tutti i suoi lavori.
Utilizzando e mescolando acrilico, pastello, inchiostro e grafite, Dasha Shishkin dà vita agli strani ibridi umanoidi che popolano i suoi disegni. Gli scenari si presentano spesso come forti campiture di colore piatto, pattern e motivi decorativi, seguendo la lezione di Matisse e delle stampe giapponesi.
La spontaneità è una delle caratteristiche del suo lavoro: lei stessa paragona il suo procedimento creativo al cadavre exquis (“cadavere squisito”), gioco basato sulla casualità e utilizzato dai Surrealisti per attivare l’inconscio. Come il contenuto così anche la forma si basa su un tratto assolutamente istintivo e d’impulso.
Il titolo completa l’opera in maniera puramente decorativa. “I titoli sono come la ciliegina sulla torta. La ciliegina non fa della torta una torta alla ciliegia, ma è sempre lì per attrarre o distrarre l’occhio” dichiara sulle pagine di “Modern Painters”.
Per la mostra da Giò Marconi Shiskin utilizzerà interamente lo spazio della galleria: memore della tradizione ortodossa di esporre le icone sacre nell’angolo della casa rivolto a est - già ripresa da Malevich per il suo “Quadrato nero su fondo bianco” – installerà alcuni dei suoi lavori negli angoli delle sale espositive. “Rimango sempre colpita da come gli angoli e le diagonali di una stanza possano immediatamente alterare la percezione dello spazio”.
Lavori di grande formato su tela e su mylar - fogli di poliestere utilizzati come supporto pittorico - saranno presentati insieme a piccoli disegni su carta, lasciando allo spettatore il compito di intrecciarne le storie e costruire delle possibili relazioni.
Dasha Shishkin (Mosca, 1977) vive e lavora a New York.
Nel 2005 viene invitata a partecipare a Greater New York presso il PS1 Contemporary Art Center; nel 2006 espone al MOMA in occasione di The Compulsive Line: Etching 1900 to Now, grande rassegna sulla tecnica dell’incisione nell’arte moderna e contemporanea che accosta giovani artisti a maestri come Paul Klee, Giorgio Morandi e David Hockney.
Mostre personali di Dasha Shishkin sono state presentate presso: Zach Feuer Gallery, New York; Andreas Grimm, Munich; Grimm|Rosenfeld, New York; Grimm|Rosenfeld, Munich; ND Gallery, Brooklyn, NY.
Tra le collettive si segnalano quelle presso: Denver Art Museum, Denver; The Museum of Modern Art, New York; Kunsthalle Wien, Vienna; Visual Art Center of Academy of Arts and Design, Tsinghua University, Beijing; China Art Objects, Los Angeles; ISE Cultural Foundation, New York; Arndt & Partner, Zurich; Galleria Alberto Peola, Torino; Hamburger Kunsthalle, Hamburg; Parrasch Gallery, New York; Hungarian Cultural Center, New York; 33 Bond Gallery, New York; Smack Mellon and The Kentler International Drawing Space, Brooklyn, NY; Hangar-7, Salzburg; Bezalel Academy, Tel Aviv; Ratio 3, San Francisco; Susanne Vielmetter Los Angeles Projects, Los Angeles; PS1 Contemporary Art Center, Long Island City, NY; Phillips de Pury & Co Gallery, New York; Cohan+Leslie, New York; Neiman Gallery, Columbia University, New York; Oliver Kamm/5BE Gallery, New York; Team Gallery, New York; Black Church Print Studio, Dublin; GF Gallery New School University, New York; Pearl Gallery, New York; William Paterson University, Wayne, NJ; Stuhltrager Gallery, Brooklyn, NY.
Le sue opere sono conservate in importanti collezioni internazionali tra le quali: Museum of Modern Art, New York; Whitney Museum of American Art, New York; Dallas Museum of Art, Dallas; Columbus Museum of Art, Columbus; Pinakothek der Moderne, Munich; Kunsthalle Hamburg, Hamburg.
07
febbraio 2013
Dasha Shishkin – Sammy
Dal 07 febbraio al 23 marzo 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIO’ MARCONI
Milano, Via Alessandro Tadino, 20, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 20, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Vernissage
7 Febbraio 2013, dalle ore 19.00 alle 21.00
Autore