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Datemi un segno_Artisti per la LILT
serata benefica a favore della LILT, Lega Italiana per la Lotta ai Tumori.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 12 maggio 2011 dalle ore 19.00 si terrà presso la Tenuta Due Laghi, Loc.Campigliano
29, Rivodutri (Ri), una serata benefica a favore della LILT, Lega Italiana per la Lotta ai Tumori.
La manifestazione è promossa dalla Sezione Provinciale di Rieti della LILT, organizzata in
collaborazione con Studio7.it, con il Patrocinio del Comune di Rivodutri comprende la mostra d’arte
contemporanea DATEMI UN SEGNO_ARTISTI PER LA LILT, composta dalle opere messe a
disposizione da sei artisti italiani di rilievo nazionale – Stefano Bergamo, Arianna Bonamore,
Daniela Caciagli, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci e Raffaella Simone - per la raccolta
fondi.
L’opera di Stefano Bergamo è un ‘frammento’ della serie ‘On the road’, ispirata al capolavoro di
Kerouac, ma che l’artista interpreta come un viaggio nell’inferno congestionato del traffico
contemporaneo. Uno sguardo cinico ed impietoso, che contrappone idealmente quei tratti che
contraddistinsero lo stile di vita e di pensiero della beat generation, con la sua ricerca di autenticità
ed appartenenza, al fallimento della propria generazione che sembra osservare e subire il mondo
ed i suoi accadimenti con inerzia e rassegnazione, incapace di raccogliere ed affrontare le nuove
sfide poste dall’evolversi delle società, incapace di ribellarsi e reinventarsi, prigioniera di sentieri
già tracciati e di modelli precostituiti. Sono sempre i fili il mezzo attraverso cui Arianna Bonamore
esprime pittoricamente il frutto di una lunga ricerca artistica che, da un lato affonda le sue radici
nello studio della mitologia classica e, dall’altro, è il risultato di un profondo, personale percorso
introspettivo. Arte e filosofia, inquietudine e femminilità: tutto si intreccia, nelle opere di questa
artista, in un’alchimia di forme e colori che costringe lo spettatore a procedere per diversi livelli di
lettura e di emozione. Daniela Caciagli espone due opere dedicate al viaggio. Comunque lo si
intenda, l’esperienza del viaggio, reale, virtuale, spirituale o filosofico, amplia gli orizzonti,
arricchisce l’esistenza e concorre a formare quel bagaglio di ricordi, riflessioni, confronti che,
sedimentato e rielaborato, costituisce il vissuto unico di ogni individuo. Valentina Crivelli espone
quattro ritratti. Scrive l’artista: “dipingo solo quello che è reale. È reale solo quello che può essere
visto. Dunque, io esisto solo se qualcuno mi guarda e tiene gli occhi su di me. Dipingere è il modo
in cui mi autorizzo a chiedere di essere guardata. e moltiplicare questa possibilità.
semplicemente.” Quattro tele, quattro frammenti, in cui lo sguardo dell’artista e dell’osservatore si
incontrano attraverso l’opera. Sono le architetture urbane le protagoniste dell’opera di Massimo
Falsaci. Il paesaggio urbano, con i suoi monocromatismi, le sue linee perfettamente dritte, le
forme squadrate dei palazzi, diventa la tela bianca su cui Falsaci stende i suoi colori, esaspera i
toni, sottolinea la luce; il rigore dell’architettura si arricchisce della morbidezza del colore, l’artista ri-
inventa la sua città, personalizza, come fa idealmente ognuno di noi, lo spazio che lo circonda.
Intervenendo e modificando virtualmente il paesaggio, Falsaci sottolinea la necessità di
trasformarsi da fruitore passivo a creatore attivo del proprio ambiente. L’opera di Raffaella
Simone è una sintesi della ricerca e dell’analisi di miti, leggende e simboli rielaborati in chiave
artistica contemporanea come scrive Augusta Venanzi: ’L’arte per Raffaella è una pratica
alchemica. La superficie del quadro il luogo della sua alchimia. Nei suoi lavori emerge il valore
dell’immagine come simbolo e della scrittura come corpo, fisicità materia dell’opera. La scrittura è
la sua pittura. Le opere si scrivono e per scriverle l’artista mette insieme frammenti di altre storie…’
29, Rivodutri (Ri), una serata benefica a favore della LILT, Lega Italiana per la Lotta ai Tumori.
La manifestazione è promossa dalla Sezione Provinciale di Rieti della LILT, organizzata in
collaborazione con Studio7.it, con il Patrocinio del Comune di Rivodutri comprende la mostra d’arte
contemporanea DATEMI UN SEGNO_ARTISTI PER LA LILT, composta dalle opere messe a
disposizione da sei artisti italiani di rilievo nazionale – Stefano Bergamo, Arianna Bonamore,
Daniela Caciagli, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci e Raffaella Simone - per la raccolta
fondi.
L’opera di Stefano Bergamo è un ‘frammento’ della serie ‘On the road’, ispirata al capolavoro di
Kerouac, ma che l’artista interpreta come un viaggio nell’inferno congestionato del traffico
contemporaneo. Uno sguardo cinico ed impietoso, che contrappone idealmente quei tratti che
contraddistinsero lo stile di vita e di pensiero della beat generation, con la sua ricerca di autenticità
ed appartenenza, al fallimento della propria generazione che sembra osservare e subire il mondo
ed i suoi accadimenti con inerzia e rassegnazione, incapace di raccogliere ed affrontare le nuove
sfide poste dall’evolversi delle società, incapace di ribellarsi e reinventarsi, prigioniera di sentieri
già tracciati e di modelli precostituiti. Sono sempre i fili il mezzo attraverso cui Arianna Bonamore
esprime pittoricamente il frutto di una lunga ricerca artistica che, da un lato affonda le sue radici
nello studio della mitologia classica e, dall’altro, è il risultato di un profondo, personale percorso
introspettivo. Arte e filosofia, inquietudine e femminilità: tutto si intreccia, nelle opere di questa
artista, in un’alchimia di forme e colori che costringe lo spettatore a procedere per diversi livelli di
lettura e di emozione. Daniela Caciagli espone due opere dedicate al viaggio. Comunque lo si
intenda, l’esperienza del viaggio, reale, virtuale, spirituale o filosofico, amplia gli orizzonti,
arricchisce l’esistenza e concorre a formare quel bagaglio di ricordi, riflessioni, confronti che,
sedimentato e rielaborato, costituisce il vissuto unico di ogni individuo. Valentina Crivelli espone
quattro ritratti. Scrive l’artista: “dipingo solo quello che è reale. È reale solo quello che può essere
visto. Dunque, io esisto solo se qualcuno mi guarda e tiene gli occhi su di me. Dipingere è il modo
in cui mi autorizzo a chiedere di essere guardata. e moltiplicare questa possibilità.
semplicemente.” Quattro tele, quattro frammenti, in cui lo sguardo dell’artista e dell’osservatore si
incontrano attraverso l’opera. Sono le architetture urbane le protagoniste dell’opera di Massimo
Falsaci. Il paesaggio urbano, con i suoi monocromatismi, le sue linee perfettamente dritte, le
forme squadrate dei palazzi, diventa la tela bianca su cui Falsaci stende i suoi colori, esaspera i
toni, sottolinea la luce; il rigore dell’architettura si arricchisce della morbidezza del colore, l’artista ri-
inventa la sua città, personalizza, come fa idealmente ognuno di noi, lo spazio che lo circonda.
Intervenendo e modificando virtualmente il paesaggio, Falsaci sottolinea la necessità di
trasformarsi da fruitore passivo a creatore attivo del proprio ambiente. L’opera di Raffaella
Simone è una sintesi della ricerca e dell’analisi di miti, leggende e simboli rielaborati in chiave
artistica contemporanea come scrive Augusta Venanzi: ’L’arte per Raffaella è una pratica
alchemica. La superficie del quadro il luogo della sua alchimia. Nei suoi lavori emerge il valore
dell’immagine come simbolo e della scrittura come corpo, fisicità materia dell’opera. La scrittura è
la sua pittura. Le opere si scrivono e per scriverle l’artista mette insieme frammenti di altre storie…’
12
maggio 2011
Datemi un segno_Artisti per la LILT
12 maggio 2011
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
TENUTA DUE LAGHI
Rivodutri, Campigliano, 29, (Rieti)
Rivodutri, Campigliano, 29, (Rieti)
Vernissage
12 Maggio 2011, ore 19-24
Autore
Curatore