“Le immagini di un’atrocità possono suscitare reazioni opposte. Appelli per la pace. Proclami di vendetta. O semplicemente la vaga consapevolezza, continuamente alimentata da informazioni fotografiche, che accadono cose terribili”. Sono questi alcuni passi tratti da uno degli ultimi libri – davvero illuminante - di Susan Sontag, dal titolo appunto “Davanti al dolore degli altri” (ed. Mondadori – Serie Saggi / Strade Blu, 2003) . La nota scrittrice americana, attenta osservatrice della vita politica e culturale della nostra società si interroga sul modo in cui le immagini fotografiche, influenzano da secoli la percezione della realtà, formano le nostre opinioni comuni, inducono a contrastare i conflitti bellici o ad appoggiarli. La guerra civile spagnola, Dachau, Auschwitz, la Cambogia, il Rwanda, la Bosnia, New York l’11 settembre, la guerra nel Golfo, l’Iraq: sono alcuni degli ambiti di analisi di Susan Sontag, che si sofferma sulle immagini che hanno assunto valore emblematico per ognuno di questi momenti atroci dell’umanità.

Proprio su questi temi, riprendendo il titolo del libro della scrittrice newyorkese, e in occasione della mostra “Francesco Fantini e i bambini di Korogocho . W NAIROBI W” , avrà luogo nel Museo Civico di Piazza del Santo mercoledì 22 dicembre alle ore 21,00 l’incontro dal titolo “Dell’immagine fotografica o l’informazione omologata” . Interverranno Luca Barbieri, giornalista del “Corriere Veneto”, Adriano Favaro, giornalista de “Il Gazzettino”, Ernesto Milanesi, giornalista de “Il Mattino di Padova”, Renato Stella, docente di Sociologia delle Comunicazioni di massa all’Università di Padova, Enrico Gusella, coordinatore del Centro Nazionale di Fotografia, e il fotografo Francesco Fantini.
Un’occasione importante per capire e leggere meglio i risvolti dell’informazione legati all’immagine fotografica.