In un originale allestimento curato dallo stesso artista sono esposti venti tra i suoi più recenti disegni a matita e pastelli colorati. I disegni di David Booker nascono dall'azione di recupero di cartoni, scatole e pezzi meccanici, scelti e prelevati dall'artista dai contenitori del riciclo per essere disegnati semplicemente come sono nella realtà. Tolti dal loro contesto d'uso e ritratti dal vero a distanza ravvicinata, quelli che erano rifiuti appaiono protagonisti dotati di personalità propria. Con un fitto incrocio di segni a matita e morbide sfumature di grafite David Booker ricrea nel dialogo tra luce ed ombra un forte senso di monumentalità, lo stesso che caratterizza le sue sculture e i suoi progetti su scala urbana. Scatole vuote, imballaggi usati, pezzi di motore e cartoni, essenzialmente rifiuti, tornano alla ribalta con sorprendente energia in una dimensione di quiete, silenzio e inazione. La bellezza metafisica che proviene da queste opere dimostra che non è nei soggetti grandiosi e nei materiali pregiati la capacità di evocare stupore ed emozione.