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David Ruff – Seeming Confines
Curata da Valentina Roselli e David Ruff Archive (presieduto dalla moglie Susan Finnel), l’esposizione intende portare all’attenzione del pubblico le opere degli anni Settanta di Ruff, per approfondire quale fu l’impatto che il trasferimento dagli Stati Uniti all’Europa ebbe sul suo lavoro
Comunicato stampa
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Everything I’ve seen, everyone I’ve known,
the great forest of visual, tactile experience,
play a part in the creation of my painting.
Then with the craft of which I’m capable,
my vision becomes manifest through the
means of color and form to give life to a
newly created reality.
David Ruff, 1997
Tutto ciò che ho visto, tutte le persone che ho
conosciuto, la grande foresta dell’esperienza
visuale e tattile, giocano un ruolo nella
creazione della mia pittura. Poi con le abilità a
mia disposizione, la mia visione diventa
manifesta attraverso i mezzi del colore e della
forma per dare vita a una realtà creata nuova.
David Ruff, 1997
Stampatore, poeta e intellettuale. Artista newyorkese nato nel Bronx, spesso associato all’espressionismo astratto statunitense, difficilmente collocabile in
una precisa corrente o entro demarcati confini. Attivista impegnato nelle
grandi campagne politiche per i diritti civili, in Alabama, Mississippi, Upstate
New York e Washington D.C. Amante della natura (“una foglia dorata, un
ciottolo, una crepa in un muro, una lumaca, la forma dei campi…”) e della
forma creata (poesia, letteratura, musica e arti visive). David Ruff (New York,
1925 – Torino, 2007), che ha vissuto in Piemonte tra Baldissero, Bagnolo e
Torino per oltre trentacinque anni, è al centro della mostra “Seeming Confines” allo Spazio Don
Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes da venerdì 8 marzo a giovedì 18 aprile (inaugurazione
giovedì 7 marzo, ore 18 – Via della Rocca 37B – Torino).
Curata da Valentina Roselli e David Ruff Archive (presieduto dalla moglie Susan Finnel),
l’esposizione intende portare all’attenzione del pubblico le opere degli anni Settanta di Ruff, per
approfondire quale fu l’impatto che il trasferimento dagli Stati Uniti all’Europa ebbe sul suo
lavoro. Una mostra che vuole indagare sul nuovo impulso creativo che l’incontro con il Vecchio
Continente stimolò nell’artista. Nel 1969, infatti, Ruff e la moglie con la figlia piccola, lasciano New
York per trasferirsi prima ad Amsterdam, poi, nel 1971 in Piemonte, stabilendosi in Europa, da
dove le loro famiglie erano migrate all’inizio del Novecento per approdare negli Stati
Uniti. Ruff sbarca in Europa cercando una nuova sensibilità espressiva, mettendosi alla prova
nell’incontro con la cultura e la tradizione europea.
Il titolo della mostra “Seeming Confines” coincide con il titolo di un dipinto di Ruff ispirato
all’opera Endymion (IV, 513) di John Keats, autore molto amato dall’artista e che nutre spesso la
sua ricerca. È un titolo che richiama direttamente la passione per la letteratura e il carattere
poetico e musicale che permea tutti i lavori di Ruff. Allo stesso tempo, il riferimento a confini
apparenti intende sottolineare quanto sia difficile definire Ruff secondo uno stile preciso o una
corrente artistica: la sua opera è un viaggio dai confini non demarcati, senza l’urgenza di una
definizione. È stato spesso associato all’espressionismo astratto statunitense, relazione pittorica
che Ruff arricchisce, ma dalla quale si distacca consapevolmente. Ruff ha saputo riflettere sulla
tradizione artistica americana e su quella europea, influenzato anche da maestri italiani quali
Botticelli, Tiziano, Veronese, Tintoretto e Giorgione, raggiungendo uno stile unico, dai caratteri
avanguardistici per il suo saper guardare sempre oltre le sensibilità del suo tempo. In lui molto
spiccato è il tratto coloristico, tra luce e vibranti atmosfere, tra tinte tenui e forti, che conferisce
nuance e sfumature alla realtà, ai sogni, alle sensazioni, alle emozioni.
«Le opere in mostra – spiega la curatrice Valentina Roselli – propongono una selezione di dipinti e
lavori su carta, prodotti prevalentemente negli anni Settanta, periodo in cui Ruff incontra una
nuova vita in Europa, pregna di ispirazione, ma anche di complessità di carattere pratico e
culturale. I colti riferimenti di Ruff elevano il suo gesto pittorico a una grazia fresca e vigorosa,
senza mai stressare la percezione. Un artista che ha portato con sé una ricerca alimentata dal
grande fermento artistico degli Stati Uniti a partire dagli anni Quaranta, studiando dal vivo giganti
come de Kooning, Pollock, De Staël, Gorky, Baziotes, Rothko. Ha saputo trasformare in immagini
l’avventura esistenziale, scardinando categorie e stereotipi con prontezza e raffinata ironia. La sua
arte conduce a una visione autentica e diretta. Per Ruff il processo pittorico è il motore
rivitalizzante della vita».
Le opere esposte comprendono: nove opere su carta del 1969 e 1970 (inchiostri e gouache, 30 x
23 - 34 x 24 cm) e venti dipinti, tra cui Seeming Confines (olio su tela, 100 x 85 cm, 1973);
Phanopoeia (olio su tela, 105 x 120 cm, 1974); …Come gli Uccelli in Autunno (olio su tela, 105 x 92
cm, 1974); Parabole (olio su tela, 95 x 80 cm, 1979); The Second Sound (olio su tela, 105 x 92 cm,
1975). Sono presenti alcuni diari, appunti scritti a mano e ritratti fotografici di David Ruff, volti a
rivelare parte del contesto storico-culturale presente nella sua ricerca.
the great forest of visual, tactile experience,
play a part in the creation of my painting.
Then with the craft of which I’m capable,
my vision becomes manifest through the
means of color and form to give life to a
newly created reality.
David Ruff, 1997
Tutto ciò che ho visto, tutte le persone che ho
conosciuto, la grande foresta dell’esperienza
visuale e tattile, giocano un ruolo nella
creazione della mia pittura. Poi con le abilità a
mia disposizione, la mia visione diventa
manifesta attraverso i mezzi del colore e della
forma per dare vita a una realtà creata nuova.
David Ruff, 1997
Stampatore, poeta e intellettuale. Artista newyorkese nato nel Bronx, spesso associato all’espressionismo astratto statunitense, difficilmente collocabile in
una precisa corrente o entro demarcati confini. Attivista impegnato nelle
grandi campagne politiche per i diritti civili, in Alabama, Mississippi, Upstate
New York e Washington D.C. Amante della natura (“una foglia dorata, un
ciottolo, una crepa in un muro, una lumaca, la forma dei campi…”) e della
forma creata (poesia, letteratura, musica e arti visive). David Ruff (New York,
1925 – Torino, 2007), che ha vissuto in Piemonte tra Baldissero, Bagnolo e
Torino per oltre trentacinque anni, è al centro della mostra “Seeming Confines” allo Spazio Don
Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes da venerdì 8 marzo a giovedì 18 aprile (inaugurazione
giovedì 7 marzo, ore 18 – Via della Rocca 37B – Torino).
Curata da Valentina Roselli e David Ruff Archive (presieduto dalla moglie Susan Finnel),
l’esposizione intende portare all’attenzione del pubblico le opere degli anni Settanta di Ruff, per
approfondire quale fu l’impatto che il trasferimento dagli Stati Uniti all’Europa ebbe sul suo
lavoro. Una mostra che vuole indagare sul nuovo impulso creativo che l’incontro con il Vecchio
Continente stimolò nell’artista. Nel 1969, infatti, Ruff e la moglie con la figlia piccola, lasciano New
York per trasferirsi prima ad Amsterdam, poi, nel 1971 in Piemonte, stabilendosi in Europa, da
dove le loro famiglie erano migrate all’inizio del Novecento per approdare negli Stati
Uniti. Ruff sbarca in Europa cercando una nuova sensibilità espressiva, mettendosi alla prova
nell’incontro con la cultura e la tradizione europea.
Il titolo della mostra “Seeming Confines” coincide con il titolo di un dipinto di Ruff ispirato
all’opera Endymion (IV, 513) di John Keats, autore molto amato dall’artista e che nutre spesso la
sua ricerca. È un titolo che richiama direttamente la passione per la letteratura e il carattere
poetico e musicale che permea tutti i lavori di Ruff. Allo stesso tempo, il riferimento a confini
apparenti intende sottolineare quanto sia difficile definire Ruff secondo uno stile preciso o una
corrente artistica: la sua opera è un viaggio dai confini non demarcati, senza l’urgenza di una
definizione. È stato spesso associato all’espressionismo astratto statunitense, relazione pittorica
che Ruff arricchisce, ma dalla quale si distacca consapevolmente. Ruff ha saputo riflettere sulla
tradizione artistica americana e su quella europea, influenzato anche da maestri italiani quali
Botticelli, Tiziano, Veronese, Tintoretto e Giorgione, raggiungendo uno stile unico, dai caratteri
avanguardistici per il suo saper guardare sempre oltre le sensibilità del suo tempo. In lui molto
spiccato è il tratto coloristico, tra luce e vibranti atmosfere, tra tinte tenui e forti, che conferisce
nuance e sfumature alla realtà, ai sogni, alle sensazioni, alle emozioni.
«Le opere in mostra – spiega la curatrice Valentina Roselli – propongono una selezione di dipinti e
lavori su carta, prodotti prevalentemente negli anni Settanta, periodo in cui Ruff incontra una
nuova vita in Europa, pregna di ispirazione, ma anche di complessità di carattere pratico e
culturale. I colti riferimenti di Ruff elevano il suo gesto pittorico a una grazia fresca e vigorosa,
senza mai stressare la percezione. Un artista che ha portato con sé una ricerca alimentata dal
grande fermento artistico degli Stati Uniti a partire dagli anni Quaranta, studiando dal vivo giganti
come de Kooning, Pollock, De Staël, Gorky, Baziotes, Rothko. Ha saputo trasformare in immagini
l’avventura esistenziale, scardinando categorie e stereotipi con prontezza e raffinata ironia. La sua
arte conduce a una visione autentica e diretta. Per Ruff il processo pittorico è il motore
rivitalizzante della vita».
Le opere esposte comprendono: nove opere su carta del 1969 e 1970 (inchiostri e gouache, 30 x
23 - 34 x 24 cm) e venti dipinti, tra cui Seeming Confines (olio su tela, 100 x 85 cm, 1973);
Phanopoeia (olio su tela, 105 x 120 cm, 1974); …Come gli Uccelli in Autunno (olio su tela, 105 x 92
cm, 1974); Parabole (olio su tela, 95 x 80 cm, 1979); The Second Sound (olio su tela, 105 x 92 cm,
1975). Sono presenti alcuni diari, appunti scritti a mano e ritratti fotografici di David Ruff, volti a
rivelare parte del contesto storico-culturale presente nella sua ricerca.
07
marzo 2019
David Ruff – Seeming Confines
Dal 07 marzo al 18 aprile 2019
arte contemporanea
Location
SPAZIO DON CHISCIOTTE
Torino, Via Della Rocca, 37, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 37, (Torino)
Orario di apertura
martedì-sabato ore 10.30-12.30 / 15-19
Vernissage
7 Marzo 2019, ore 18
Autore
Curatore