Saranno esposte una decina di opere di grande e medio formato. Si tratta di fotografie scattate ed elaborate digitalmente dall’artista. Questo è il mezzo esclusivo e prescelto da Davide Coltro per esprimere la sua poetica caratterizzata da un’indagine sull’individuo e sulle relazioni intessute con lo spazio circostante. L’elaborazione al computer viene condotta con il fine di eliminare dall’immagine il superfluo e ottenere una sintesi visiva che evidenzi la singola figura o il gruppo di persone presi in esame, nel loro isolamento. Questi individui, spesso ripresi di schiena e chiusi nei loro pensieri, trasmettono una sensazione di solitudine e precarietà. Sottraendoli al fluire incessante e frenetico dell’esistenza, Coltro registra degli atteggiamenti fugaci che divengono l’unico carattere d’identificazione di questi corpi anonimi. Ad ottenere tale sensazione concorre il peculiare uso di un fondo nero puro che diviene una zona di assenza nella quale il soggetto emerge con forza pittorica ed evocativa