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Davide Eron Salvadei – Neversaynever
Tutto è possibile. Su questo assunto si fondano la mostra e la poetica di Davide Eron Salvadei, artista riminese presente alla Galleria Arte Due con una quindicina di opere della serie “Mindscape” e alcuni video girati per un progetto parallelo volto a documentare il work in progress di ogni lavoro realizzato.
Comunicato stampa
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Tutto è possibile. Su questo assunto si fondano la mostra e la poetica di Davide Eron Salvadei, artista riminese presente alla Galleria Arte Due con una quindicina di opere della serie “Mindscape” e alcuni video girati per un progetto parallelo volto a documentare il work in progress di ogni lavoro realizzato.
I soggetti delle opere di Davide Eron Salvadei esprimono riflessioni sui temi sociali più attuali e sull'atto del disegnare come istinto innato dell’essere umano per comunicare, miscelando disegno infantile, realismo (che arriva all’illusione ottica) e scrittura all’interno di una stessa opera. Con i sui “paesaggi mentali”, egli arriva a dare consistenza fisica al pensiero; la spontaneità del segno gestuale convive con l'ordine del reale, degli elementi fisici catturati e riportati con foto-realismo a smalto spray sulla tela.
Davide Eron Salvadei attraverso i “Mindscape” – serie alla quale lavora da un paio d'anni – prosegue la ricerca già iniziata con “Artinstinct”, i cui protagonisti sono bambini nell'atto di disegnare o di dipingere il proprio pensiero, spesso critico e conflittuale nei confronti del presente. I “Mindscape” consistono in paesaggi che ricordano la terra dell’artista, fatta di mare, nebbioline, panorami urbani silenziosi, riprodotti con una visione fotografica, nei quali entrano in gioco uno o più elementi dipinti in modo stereotipato, spesso immagini di singoli oggetti che agiscono nell'opera insieme agli elementi riprodotti realisticamente.
L'immaginazione, l'inconscio, lo stato d'animo, il pensiero prendono così forma attraverso un segno ingenuo, si fanno realtà sensibile per dialogare con il mondo. Una sorta di meta-meta-linguaggio, in quanto la rappresentazione della realtà fa da contenitore fisico e simbolico alla rappresentazione del disegno.
A livello stilistico, nei “Mindscape” vi è una coesistenza, una relazione visiva tra il tratto stilizzato e la resa fotografica. Il disegno stereotipato rispetta le leggi fisiche imposte dalla rappresentazione della realtà. Esso è simbolo del pensiero concretizzato, un pensiero rivelato che non sempre è positivo e, anzi, a volte comunica una forte sensazione di malinconia o angoscia, specialmente se si tratta del pensiero dell’adulto, spesso fisicamente inserito in contesti e ambienti fittizi che trasmettono uno stato di inquietudine proprio per il loro essere irreali, immaginari, resi con tratti fortemente espressivi e gestuali.
Una ricerca, quella portata avanti da Davide Eron Salvadei nei “Mindscape” e presentata ampiamente e per la prima volta in modo articolato con Never Say Never, che per l'artista significa l'indagine di nuove possibilità di visione da un lato e di interpretazione dell'immagine pittorica dall'altro, nella costante tensione verso un'immediatezza comunicativa sempre fresca e poetica.
Biografia
Davide Eron Salvadei è nato a Rimini nel 1973, dove vive e lavora.
Nel 1988 ha iniziato a praticare lo street-writing e la spray painting, venendo eletto nel 1994 da “AL Magazine” miglior street artist italiano. Nel giro di pochi anni ha partecipato a importanti rassegne e mostre collettive, realizzando inoltre diverse opere di committenza pubblica. Tra queste, figura nel 2006 un'importante commissione da parte del Comune di Rimini: un'opera pubblica di 250 metri quadri per valorizzare la zona portuale, le cui 21 tavole preparatorie sono state acquisite dal Museo civico della città.
Tra le mostre a cui Davide Eron Salvadei ha partecipato vi sono, nel 2008, “L’alibi dell’oggetto. Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia” (Fondazione Ragghianti, Lucca); “Scala Mercalli” (Auditorium Renzo Piano, Roma); “Vuote a rendere” (Arte Due Gallery, Milano); “ArtVerona '08”; “Premio Terna '08” (mostra dei vincitori presso il Palazzo delle Esposizioni, Roma). Ha partecipato inoltre alle collettive “Street art. Sweet art” (PAC, Milano); “Biennale del muro dipinto” (Rocca Sforzesca, Dozza-Bologna); “Stay with Us” (Galleria Fabjbasaglia, Rimini); “Senza trucco” (Galleria BoxArt, Verona); “Premio Arte '04” (Palazzo della Permanente, Milano).
Tra i riconoscimenti ottenuti dall’artista figura, nel 2008, la vincita del Premio Terna, con la selezione della sua opera insieme ad altre sei. Nel novembre dello stesso anno l'opera Untitled è stata in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
I soggetti delle opere di Davide Eron Salvadei esprimono riflessioni sui temi sociali più attuali e sull'atto del disegnare come istinto innato dell’essere umano per comunicare, miscelando disegno infantile, realismo (che arriva all’illusione ottica) e scrittura all’interno di una stessa opera. Con i sui “paesaggi mentali”, egli arriva a dare consistenza fisica al pensiero; la spontaneità del segno gestuale convive con l'ordine del reale, degli elementi fisici catturati e riportati con foto-realismo a smalto spray sulla tela.
Davide Eron Salvadei attraverso i “Mindscape” – serie alla quale lavora da un paio d'anni – prosegue la ricerca già iniziata con “Artinstinct”, i cui protagonisti sono bambini nell'atto di disegnare o di dipingere il proprio pensiero, spesso critico e conflittuale nei confronti del presente. I “Mindscape” consistono in paesaggi che ricordano la terra dell’artista, fatta di mare, nebbioline, panorami urbani silenziosi, riprodotti con una visione fotografica, nei quali entrano in gioco uno o più elementi dipinti in modo stereotipato, spesso immagini di singoli oggetti che agiscono nell'opera insieme agli elementi riprodotti realisticamente.
L'immaginazione, l'inconscio, lo stato d'animo, il pensiero prendono così forma attraverso un segno ingenuo, si fanno realtà sensibile per dialogare con il mondo. Una sorta di meta-meta-linguaggio, in quanto la rappresentazione della realtà fa da contenitore fisico e simbolico alla rappresentazione del disegno.
A livello stilistico, nei “Mindscape” vi è una coesistenza, una relazione visiva tra il tratto stilizzato e la resa fotografica. Il disegno stereotipato rispetta le leggi fisiche imposte dalla rappresentazione della realtà. Esso è simbolo del pensiero concretizzato, un pensiero rivelato che non sempre è positivo e, anzi, a volte comunica una forte sensazione di malinconia o angoscia, specialmente se si tratta del pensiero dell’adulto, spesso fisicamente inserito in contesti e ambienti fittizi che trasmettono uno stato di inquietudine proprio per il loro essere irreali, immaginari, resi con tratti fortemente espressivi e gestuali.
Una ricerca, quella portata avanti da Davide Eron Salvadei nei “Mindscape” e presentata ampiamente e per la prima volta in modo articolato con Never Say Never, che per l'artista significa l'indagine di nuove possibilità di visione da un lato e di interpretazione dell'immagine pittorica dall'altro, nella costante tensione verso un'immediatezza comunicativa sempre fresca e poetica.
Biografia
Davide Eron Salvadei è nato a Rimini nel 1973, dove vive e lavora.
Nel 1988 ha iniziato a praticare lo street-writing e la spray painting, venendo eletto nel 1994 da “AL Magazine” miglior street artist italiano. Nel giro di pochi anni ha partecipato a importanti rassegne e mostre collettive, realizzando inoltre diverse opere di committenza pubblica. Tra queste, figura nel 2006 un'importante commissione da parte del Comune di Rimini: un'opera pubblica di 250 metri quadri per valorizzare la zona portuale, le cui 21 tavole preparatorie sono state acquisite dal Museo civico della città.
Tra le mostre a cui Davide Eron Salvadei ha partecipato vi sono, nel 2008, “L’alibi dell’oggetto. Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia” (Fondazione Ragghianti, Lucca); “Scala Mercalli” (Auditorium Renzo Piano, Roma); “Vuote a rendere” (Arte Due Gallery, Milano); “ArtVerona '08”; “Premio Terna '08” (mostra dei vincitori presso il Palazzo delle Esposizioni, Roma). Ha partecipato inoltre alle collettive “Street art. Sweet art” (PAC, Milano); “Biennale del muro dipinto” (Rocca Sforzesca, Dozza-Bologna); “Stay with Us” (Galleria Fabjbasaglia, Rimini); “Senza trucco” (Galleria BoxArt, Verona); “Premio Arte '04” (Palazzo della Permanente, Milano).
Tra i riconoscimenti ottenuti dall’artista figura, nel 2008, la vincita del Premio Terna, con la selezione della sua opera insieme ad altre sei. Nel novembre dello stesso anno l'opera Untitled è stata in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
14
maggio 2009
Davide Eron Salvadei – Neversaynever
Dal 14 maggio al 04 luglio 2009
arte contemporanea
Location
ARTE DUE
Milano, Via Gian Antonio Boltraffio, 12, (Milano)
Milano, Via Gian Antonio Boltraffio, 12, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 15.00 – 19.00 e su appuntamento
Vernissage
14 Maggio 2009, ore 18,30
Ufficio stampa
A AND A - COMUNICAZIONE EVENTI
Autore
Curatore