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Davide Giuseppe Mauri / Devis Venturelli
Doppia performance di Davide Giuseppe Mauri: ”Ho 28 anni. Non ho paura di introdurre cambiamenti, di rovinare l’immagine e così via, perchè il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire” e Devis Venturelli “Folies du printemps”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ACT ON
dov'è Jackson Pollock? /
where's Jackson Pollock?
..."non ho paura di introdurre cambiamenti"... J.P.
a cura di Matteo
Galbiati e Maria Rosa Pividori
testo critico di Matteo Galbiati
fino al 19 aprile 2009
una performance ogni sabato h.1730
14 Marzo Davide Giuseppe Mauri----”Ho 28 anni. Non ho paura di introdurre cambiamenti, di rovinare
l'immagine e così via, perchè il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire.”
14 Marzo Devis Venturelli “Folies du printemps”
artisti invitati alle perfomances: Jurij Atzei e Max Bottino, Shuzo Azuchi Gulliver, Simona
Barzaghi e Salvatore Falci, Filippo Borella, Giulio
Calegari, Gianni Gangai, Pino Lia e
BIRTHMARK
, Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo, DavideGiuseppe Mauri, Marcello
Mazzella/Digart
, Libera Mazzoleni, Maria Elisabetta Novello, Anna Pontel, PuntoGi, Devis
Venturelli
.
14 Marzo
Davide Giuseppe Mauri
(sala ex forno)
Il titolo della mia opera è:
Ho 28 anni.
..."Non ho paura di introdurre cambiamenti,
di rovinare l'immagine e così via,
perché il dipinto vive di vita propria.
Io cerco di farla uscire."
L'opera consiste in una installazione di una impalcatura che
va a formare 21 "gabbie-scomparti" di legno e rete di
metallo regolari, come moduli, di colore
bianco, adatte a contenere (appena accovacciati) persone
umane vere.
Le gabbie sono disposte su 7 colonne da 3 contenitori-spazi
ciascuna, una sull'altra lungo una parte.
...
L'unica cosa che dovranno fare gli "attori" sarà
lanciare/far cadere/
fuori da tali "gabbie" delle cartoline progettate da me con
una scritta ("la conquista dell'inutile") che gli spettatori
potranno (o saranno indotti) poi raccogliere.
dgm
14 Marzo
Devis Venturelli
Folies du printemps
(vetrina)
La temperatura corporea nella città è salita improvvisamente, un risveglio ormonale dalla
pausa invernale.
Il progetto
Folies du printemps pensato per lo StudioDieci di Vercelli si caratterizza per la
restituzione all'interno dello spazio espositivo di alcuni interventi effimeri realizzati nella
città stessa.
Elementi urbani incontrati durante alcuni sopralluoghi sono stati scelti secondo
un'analogia che ne evidenzia l'apparente interscambiabilità formale oltre i contenuti e le
funzioni specifiche di ciascun elemento.
Gli interventi che saranno realizzati sono il tentativo di evidenziare relazioni inconsuete fra
spazio urbano e corpo, fra architettura e movimento, fra forma e non forma, come
sovversione della realtà e delle consuetudini sociali precostituite.
Tali azioni si svolgeranno, lasciando al cittadino o spettatore inconsapevole l'incontro
casuale con “l'opera prima”.
Il video e la fotografia ritraggono l'intervento specifico e lo restituiscono in una dimensione
di “assoluto relativo” fermandolo oltre la temporalità del gesto.
In questo modo frammenti urbani in trasformazione transiteranno all'interno dello spazio
espositivo offrendosi ad uno sguardo di riflessione.
Con questo tipo di interventi, mi interessa mettere in crisi “la sicurezza degli oggetti” nella
loro inamovibilità , portare al limite le regole costitutive e specifiche degli elementi su cui
opero, seguendo la dimensione imponderabile e aleatoria dello svolgersi del lavoro:
attraverso una procedura allucinatoria rigorosa cerco di trasformare la realtà portandola ai
limiti dell'immaginario.
Gli oggetti assumono le sembianze di paradossi visivi come interpreti di una visione altra
dello spazio urbano.
Personaggi di una sceneggiatura non scritta, in trasformazione, come un sogno ad occhi
aperti, fra piacere e paura.
Un anticipato risveglio, l'esigenza di rimettere in gioco il corpo, la sensualità e il piacere in
una dimensione di straniamento percettivo alla realtà consueta a cui il nostro vivere è
abituato.
Programma
:
Shuzo Azuchi Gulliver
dal 31 gennaio al 29 marzo 2009 .
luogo:STUDIODIECI
citygallery - via Galileo Ferraris 89/93 - Vercelli
alcune note su Shuzo Azuchi Gulliver, artista, filosofo vive ed abita a Tokyo.
Shuzo Azuchi Gulliver (un nickname datogli dagli amici) vive la sua formazione in stretta relazione con le
avanguardie internazionali scientifiche, filosofiche, artistiche, assume Erwin Schrodinger (1887-1961 fisico,
matematico austriaco, Nobel 1933,
famoso per il suo contributo alla meccanica quantistica, ) e Marcel
Duchamp (1887-1968) come modelli culturali; conosce Allan Ginsberg, Gary Schneider, di cui divenne buon
amico e Joseph Beuys. Nel 1969, a soli 22 anni, i membri giapponesi Fluxus lo invitano ad un evento storico
che porterà nella capitale del Giappone: John Cage, La MonteYoung, Nam June Paik, Charlotte Moorman,
fra gli altri.
Novello Gulliver, e come lui "medico esploratore", Shuzo Azuchi sonda e coniuga macrocosmi e
microcosmi, universale e individuale, organico e inorganico. Uno degli artisti nipponici che meglio
rappresenta la commistione fra cultura occidentale e cultura orientale che ha contrassegnato la
seconda metà del XX secolo. (nel 1992 è stato incluso nella mostra Avanguardie Giapponesi degli
anni'70 alla Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna installazione e performance Body
Contract), le sue prime performances risalgono agli anni '70.
Nelle sue opere l'unione, o l'accostamento, del macro al micro origina una sensazione di straniamento, di
spiazzamento e crea atmosfere sospese nello spazio e nel tempo. Ad esempio nell'opera De-time (in
archivio) direttamente ispirata all'opera di Duchamp, i segni e numeri, disegnati con gesso bianco su una
tavola nera, cristallizati in una dimensione astratta, sembrano piovuti casualmente all'interno del cerchio
tracciato a sagoma di orologio. Emblematico a questo proposito il progetto in divenire Body Contract che
procede dal 1973 (presentato in Italia a Milano per la prima volta da Diecidue Arte nel 1991) e che prevede
l'affidamento, tramite regolare contratto, ad un esponente del mondo della cultura internazionale di una delle
80 parti in cui è stato suddiviso il suo corpo; o ancora la serie Bank note (in archivio) banconote emesse
dalla S.A.G. Bank di cui Shuzo Azuchi Gulliver è presidente, che possono proliferare all'infinito come cellule,
che possono ripetersi ininterrottamente come la sigla ATCG (le iniziali dei quattro amminoacidi che
costituiscono il DNA) stampata serialmente sullo sfondo della carta moneta che ha valore variabile di 1
occhio, 50 occhi, 2 cuori, due cervelli, un sè stesso e così via (tra le opere presentate nel 2004 alla Fond.
Mudima Milano in collaborazione con 10.2!, testo 'All'origine del segno' e progetto di E. Fiorani per il n.2
della nuova rivista 'tutto da capo'.).
Dal testo di Eleonora Fiorani: "volevo risalire all'origine del segno" questo dice Shuzo Azuchi
Gulliver, intendendo questa origine come la propria origine.
...segno e corpo sono tutto ciò che
abbiamo e noi siamo. Sono il punto di arrivo di ogni meditazione: il punto di inizio di ogni ricominciamento. In
principio era il segno, in principio era il corpo... E.F.
Da Shuzo Azuchi Gulliver 2009:
"ascolta da lontano il suono della disintegrazione"
"guarda da vicino il sapore aspro del cambiamento"
"ansia per i luoghi dell'esistenza"
"sicurezza per il futuro della materia".
In contemporanea con la mostra “Symmetry” Shuzo Azuchi Gulliver
10.2! international research contemporary art Milano largo isabella d'aragona 1
info 349 2814715 pm – dieci.due@libero.it – www.diecipuntodue.it
dall'11Febbraio al 17 aprile 2009.
luogo:STUDIODIECI
citygallery
via Galileo Ferraris 89/93
Vercelli
ACT ON
dov'è Jackson Pollock? /
where's Jackson Pollock?
..."non ho paura di introdurre cambiamenti"... J.P.
a cura di Matteo
Galbiati e Maria Rosa Pividori
testo critico di Matteo Galbiati
24 Gennaio -
Giulio Calegari - ”Centro d'attenzione fluttuante, Vercelli”
31 Gennaio
Gianni Gangai--------------------”Circa l'identità” - lettura di "La Belva" (Bertolt Brecht 1928)
7 Febbraio
Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo-----"Il botanico botanizzato" serie Artologia Genetica
14 Febbraio
Maria Elisabetta Novello------------------------- “14 Febbraio 2009” (performance con la cenere)
21 Febbraio
Libera Mazzoleni------------------------------------- “Dibutade - Memoria o morte dell'incontro?”
28 Febbraio
Anna Pontel--------------------------------------------”Ortoveste” - 2007 Progetto per abiti su misura
7 Marzo
Marcello Mazzella/Digart-------------------------- “Trojans”
14 Marzo
Davide Giuseppe Mauri----”Ho 28 anni. Non ho paura di introdurre cambiamenti, di rovinare
l'immagine e così via, perchè il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire.”
14 Marzo
Devis Venturelli “Folies du printemps”
21 Marzo
Punto Gi----------------------------------------------- "Mancanza" d'aria
26,27,28 Marzo
Simona Barzaghi e Salvatore Falci “L'impossibilità di un'isola”
4 Aprile
Pino Lia e BIRTHMARK-------------"Riso di Jackson" con "Voci di Terre" - musica di Flavio Marelli
11/18-19 Aprile
Jurij Atzei e Max Bottino “Di pane di pene - esperimento 1 - dare peso all'acqua
18/19 aprile
Filippo Borella "Real Time"
con l'attrice Karin Freschi per l'interpretazione dell' "orologio umano"
Progetto di Fiorenzo Rosso, Carla Crosio, Max Bottino, Maria Rosa Pividori per STUDIODIECI citygallery di
Vercelli in collaborazione con Dieci.due! International research contemporary art di Milano
progetto/evento collaterale alla mostra "Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana" - Arca, Chiesa S.
Marco, P.ta S. Marco 1, Vercelli
info www.studiodieci.org - www.diecipuntodue.it 3492814715 pm
3 – 4 Le mostre PAINT IN e ACT ON sono una nuova possibilità di indagine su alcune
problematiche evidenziate dall'opera di Jackson Pollock, due questioni (tra le tante) tuttora
attuali, la prima: “realtà interiore... unica realtà” (frase detta a proposito del lavoro di
J.Pollock – E.Lucie Smith Arte Contemporanea - Rusconi)), la seconda “non ho paura di
introdurre cambiamenti” (J. Pollock), il progetto separando l'action dal painting, ponendo
la domanda agli artisti e ai fruitori “dov'è Jakson Pollock ?”, esplora in assonanza o
dissonanza la “pittura” interiore con la mostra a StudioDieci di Novembre e il
“
cambiamento” con l'impegnativo e straordinario programma che presenterà una
performance alla settimana per tre mesi consecutivi da gennaio ad aprile 2009.
dov'è Jackson Pollock? /
where's Jackson Pollock?
..."non ho paura di introdurre cambiamenti"... J.P.
a cura di Matteo
Galbiati e Maria Rosa Pividori
testo critico di Matteo Galbiati
fino al 19 aprile 2009
una performance ogni sabato h.1730
14 Marzo Davide Giuseppe Mauri----”Ho 28 anni. Non ho paura di introdurre cambiamenti, di rovinare
l'immagine e così via, perchè il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire.”
14 Marzo Devis Venturelli “Folies du printemps”
artisti invitati alle perfomances: Jurij Atzei e Max Bottino, Shuzo Azuchi Gulliver, Simona
Barzaghi e Salvatore Falci, Filippo Borella, Giulio
Calegari, Gianni Gangai, Pino Lia e
BIRTHMARK
, Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo, DavideGiuseppe Mauri, Marcello
Mazzella/Digart
, Libera Mazzoleni, Maria Elisabetta Novello, Anna Pontel, PuntoGi, Devis
Venturelli
.
14 Marzo
Davide Giuseppe Mauri
(sala ex forno)
Il titolo della mia opera è:
Ho 28 anni.
..."Non ho paura di introdurre cambiamenti,
di rovinare l'immagine e così via,
perché il dipinto vive di vita propria.
Io cerco di farla uscire."
L'opera consiste in una installazione di una impalcatura che
va a formare 21 "gabbie-scomparti" di legno e rete di
metallo regolari, come moduli, di colore
bianco, adatte a contenere (appena accovacciati) persone
umane vere.
Le gabbie sono disposte su 7 colonne da 3 contenitori-spazi
ciascuna, una sull'altra lungo una parte.
...
L'unica cosa che dovranno fare gli "attori" sarà
lanciare/far cadere/
fuori da tali "gabbie" delle cartoline progettate da me con
una scritta ("la conquista dell'inutile") che gli spettatori
potranno (o saranno indotti) poi raccogliere.
dgm
14 Marzo
Devis Venturelli
Folies du printemps
(vetrina)
La temperatura corporea nella città è salita improvvisamente, un risveglio ormonale dalla
pausa invernale.
Il progetto
Folies du printemps pensato per lo StudioDieci di Vercelli si caratterizza per la
restituzione all'interno dello spazio espositivo di alcuni interventi effimeri realizzati nella
città stessa.
Elementi urbani incontrati durante alcuni sopralluoghi sono stati scelti secondo
un'analogia che ne evidenzia l'apparente interscambiabilità formale oltre i contenuti e le
funzioni specifiche di ciascun elemento.
Gli interventi che saranno realizzati sono il tentativo di evidenziare relazioni inconsuete fra
spazio urbano e corpo, fra architettura e movimento, fra forma e non forma, come
sovversione della realtà e delle consuetudini sociali precostituite.
Tali azioni si svolgeranno, lasciando al cittadino o spettatore inconsapevole l'incontro
casuale con “l'opera prima”.
Il video e la fotografia ritraggono l'intervento specifico e lo restituiscono in una dimensione
di “assoluto relativo” fermandolo oltre la temporalità del gesto.
In questo modo frammenti urbani in trasformazione transiteranno all'interno dello spazio
espositivo offrendosi ad uno sguardo di riflessione.
Con questo tipo di interventi, mi interessa mettere in crisi “la sicurezza degli oggetti” nella
loro inamovibilità , portare al limite le regole costitutive e specifiche degli elementi su cui
opero, seguendo la dimensione imponderabile e aleatoria dello svolgersi del lavoro:
attraverso una procedura allucinatoria rigorosa cerco di trasformare la realtà portandola ai
limiti dell'immaginario.
Gli oggetti assumono le sembianze di paradossi visivi come interpreti di una visione altra
dello spazio urbano.
Personaggi di una sceneggiatura non scritta, in trasformazione, come un sogno ad occhi
aperti, fra piacere e paura.
Un anticipato risveglio, l'esigenza di rimettere in gioco il corpo, la sensualità e il piacere in
una dimensione di straniamento percettivo alla realtà consueta a cui il nostro vivere è
abituato.
Programma
:
Shuzo Azuchi Gulliver
dal 31 gennaio al 29 marzo 2009 .
luogo:STUDIODIECI
citygallery - via Galileo Ferraris 89/93 - Vercelli
alcune note su Shuzo Azuchi Gulliver, artista, filosofo vive ed abita a Tokyo.
Shuzo Azuchi Gulliver (un nickname datogli dagli amici) vive la sua formazione in stretta relazione con le
avanguardie internazionali scientifiche, filosofiche, artistiche, assume Erwin Schrodinger (1887-1961 fisico,
matematico austriaco, Nobel 1933,
famoso per il suo contributo alla meccanica quantistica, ) e Marcel
Duchamp (1887-1968) come modelli culturali; conosce Allan Ginsberg, Gary Schneider, di cui divenne buon
amico e Joseph Beuys. Nel 1969, a soli 22 anni, i membri giapponesi Fluxus lo invitano ad un evento storico
che porterà nella capitale del Giappone: John Cage, La MonteYoung, Nam June Paik, Charlotte Moorman,
fra gli altri.
Novello Gulliver, e come lui "medico esploratore", Shuzo Azuchi sonda e coniuga macrocosmi e
microcosmi, universale e individuale, organico e inorganico. Uno degli artisti nipponici che meglio
rappresenta la commistione fra cultura occidentale e cultura orientale che ha contrassegnato la
seconda metà del XX secolo. (nel 1992 è stato incluso nella mostra Avanguardie Giapponesi degli
anni'70 alla Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna installazione e performance Body
Contract), le sue prime performances risalgono agli anni '70.
Nelle sue opere l'unione, o l'accostamento, del macro al micro origina una sensazione di straniamento, di
spiazzamento e crea atmosfere sospese nello spazio e nel tempo. Ad esempio nell'opera De-time (in
archivio) direttamente ispirata all'opera di Duchamp, i segni e numeri, disegnati con gesso bianco su una
tavola nera, cristallizati in una dimensione astratta, sembrano piovuti casualmente all'interno del cerchio
tracciato a sagoma di orologio. Emblematico a questo proposito il progetto in divenire Body Contract che
procede dal 1973 (presentato in Italia a Milano per la prima volta da Diecidue Arte nel 1991) e che prevede
l'affidamento, tramite regolare contratto, ad un esponente del mondo della cultura internazionale di una delle
80 parti in cui è stato suddiviso il suo corpo; o ancora la serie Bank note (in archivio) banconote emesse
dalla S.A.G. Bank di cui Shuzo Azuchi Gulliver è presidente, che possono proliferare all'infinito come cellule,
che possono ripetersi ininterrottamente come la sigla ATCG (le iniziali dei quattro amminoacidi che
costituiscono il DNA) stampata serialmente sullo sfondo della carta moneta che ha valore variabile di 1
occhio, 50 occhi, 2 cuori, due cervelli, un sè stesso e così via (tra le opere presentate nel 2004 alla Fond.
Mudima Milano in collaborazione con 10.2!, testo 'All'origine del segno' e progetto di E. Fiorani per il n.2
della nuova rivista 'tutto da capo'.).
Dal testo di Eleonora Fiorani: "volevo risalire all'origine del segno" questo dice Shuzo Azuchi
Gulliver, intendendo questa origine come la propria origine.
...segno e corpo sono tutto ciò che
abbiamo e noi siamo. Sono il punto di arrivo di ogni meditazione: il punto di inizio di ogni ricominciamento. In
principio era il segno, in principio era il corpo... E.F.
Da Shuzo Azuchi Gulliver 2009:
"ascolta da lontano il suono della disintegrazione"
"guarda da vicino il sapore aspro del cambiamento"
"ansia per i luoghi dell'esistenza"
"sicurezza per il futuro della materia".
In contemporanea con la mostra “Symmetry” Shuzo Azuchi Gulliver
10.2! international research contemporary art Milano largo isabella d'aragona 1
info 349 2814715 pm – dieci.due@libero.it – www.diecipuntodue.it
dall'11Febbraio al 17 aprile 2009.
luogo:STUDIODIECI
citygallery
via Galileo Ferraris 89/93
Vercelli
ACT ON
dov'è Jackson Pollock? /
where's Jackson Pollock?
..."non ho paura di introdurre cambiamenti"... J.P.
a cura di Matteo
Galbiati e Maria Rosa Pividori
testo critico di Matteo Galbiati
24 Gennaio -
Giulio Calegari - ”Centro d'attenzione fluttuante, Vercelli”
31 Gennaio
Gianni Gangai--------------------”Circa l'identità” - lettura di "La Belva" (Bertolt Brecht 1928)
7 Febbraio
Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo-----"Il botanico botanizzato" serie Artologia Genetica
14 Febbraio
Maria Elisabetta Novello------------------------- “14 Febbraio 2009” (performance con la cenere)
21 Febbraio
Libera Mazzoleni------------------------------------- “Dibutade - Memoria o morte dell'incontro?”
28 Febbraio
Anna Pontel--------------------------------------------”Ortoveste” - 2007 Progetto per abiti su misura
7 Marzo
Marcello Mazzella/Digart-------------------------- “Trojans”
14 Marzo
Davide Giuseppe Mauri----”Ho 28 anni. Non ho paura di introdurre cambiamenti, di rovinare
l'immagine e così via, perchè il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire.”
14 Marzo
Devis Venturelli “Folies du printemps”
21 Marzo
Punto Gi----------------------------------------------- "Mancanza" d'aria
26,27,28 Marzo
Simona Barzaghi e Salvatore Falci “L'impossibilità di un'isola”
4 Aprile
Pino Lia e BIRTHMARK-------------"Riso di Jackson" con "Voci di Terre" - musica di Flavio Marelli
11/18-19 Aprile
Jurij Atzei e Max Bottino “Di pane di pene - esperimento 1 - dare peso all'acqua
18/19 aprile
Filippo Borella "Real Time"
con l'attrice Karin Freschi per l'interpretazione dell' "orologio umano"
Progetto di Fiorenzo Rosso, Carla Crosio, Max Bottino, Maria Rosa Pividori per STUDIODIECI citygallery di
Vercelli in collaborazione con Dieci.due! International research contemporary art di Milano
progetto/evento collaterale alla mostra "Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana" - Arca, Chiesa S.
Marco, P.ta S. Marco 1, Vercelli
info www.studiodieci.org - www.diecipuntodue.it 3492814715 pm
3 – 4 Le mostre PAINT IN e ACT ON sono una nuova possibilità di indagine su alcune
problematiche evidenziate dall'opera di Jackson Pollock, due questioni (tra le tante) tuttora
attuali, la prima: “realtà interiore... unica realtà” (frase detta a proposito del lavoro di
J.Pollock – E.Lucie Smith Arte Contemporanea - Rusconi)), la seconda “non ho paura di
introdurre cambiamenti” (J. Pollock), il progetto separando l'action dal painting, ponendo
la domanda agli artisti e ai fruitori “dov'è Jakson Pollock ?”, esplora in assonanza o
dissonanza la “pittura” interiore con la mostra a StudioDieci di Novembre e il
“
cambiamento” con l'impegnativo e straordinario programma che presenterà una
performance alla settimana per tre mesi consecutivi da gennaio ad aprile 2009.
14
marzo 2009
Davide Giuseppe Mauri / Devis Venturelli
14 marzo 2009
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
STUDIO DIECI
Vercelli, Via Galileo Ferraris, 89, (Vercelli)
Vercelli, Via Galileo Ferraris, 89, (Vercelli)
Vernissage
14 Marzo 2009, ore 17.30
Autore
Curatore