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Davide Iodice – Extravolti
Volti noti dello spettacolo, della musica e dell’arte si sono fatti ritrarre con il volto compresso, bloccati in una smorfia, schiacciati contro un invisibile muro a suggerire, con grande enfasi ed empatia, la sensazione di immobilismo, sofferenza e compressione che affligge la cultura italiana
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12
aprile 2014
Davide Iodice – Extravolti
Dal 12 al 13 aprile 2014
fotografia
Location
DARK ROOM SILMARARTGALLERY
Carpi, Viale Giosuè Carducci, 34/O, (Modena)
Carpi, Viale Giosuè Carducci, 34/O, (Modena)
Orario di apertura
Arriva a Carpi, dopo la prima tappa bolognese, l'Extravolti tour 2014, il progetto fotografico di Davide Iodice in difesa della cultura e inaugura il 12 aprile 2014 presso lo spazio Dark Room SilmarArtGallery.
Il progetto di Davide Iodice, definito dalla stampa italiana: "Quando il vip ci mette la faccia... in difesa della cultura: artisti, sportivi, filosofi, giornalisti hanno partecipato a Extravolti" Best Movie o come "Per trasformare il grido e la sofferenza, evocati dalle immagini, in progetti per la vita, e dimostrare ancora una volta che le idee, la creatività sono indispensabili per la crescita della società e costituiscono una risorsa concreta su cui investire. Come una moderna pietra filosofale, che trasforma i metalli in oro, possono tradurre i progetti in valore economico e farlo in modo unico , elevando le menti come solo l'arte può fare" Repubblica, parte in tour e toccherà molte città italiane dove i volti di noti esponenti della cultura italiana sono ritratti con un severo bianco e nero che ne enfatizza i tratti e l'espressione. I visi noti sono quasi irriconoscibili, bloccati in una smorfia, schiacciati contro un invisibile muro a suggerire, con grande enfasi ed empatia, la sensazione di immobilismo, sofferenza e compressione che affligge la cultura italiana nel momento storico che stiamo vivendo.
Sono tanti i personaggi che, per rilanciare questo incantevole paese che, come descritto da Vincenzo Monti: "Ben di senso è privo / chi ti conosce, Italia, e non t'adora" (Il bardo della Selva Nera, 1806 ) hanno aderito al progetto di Iodice a difesa della cultura facendosi ritrarre con il volto impresso contro una lastra di plexiglass a deformarne i tratti; tra di loro:
Alba Rohrwacher, Claudio Bisio, Morgan, Loredana Bertè, Stefano Bollani, Paolo Rossi, Carla Fracci, Margherita Hack, Gian Marco Tognazzi, Fabrizio Bosso, Leonardo Pieraccioni, Roy Paci, Marco Travaglio, Fiona May, Massimo Cacciari, Vinicio Capossela, Francesco Casorati, Enrico Colombotto Rosso, Lucio Dalla, Eugenio Finardi, Rosario Fiorello, Luca Argentero, Alessandro Haber, Linus, Luigi Lo Cascio, Giuliano Montaldo, Pali e Dispali, Arnaldo Pomodoro, Luca Ronconi, Giovanni Soldini, Gianni Vattimo, Stefania Belmondo, Andrea Chiarotti, Michele Trimarchi, Giancarlo Barolat, Gianfranco Vissani, Dario Ballantini, Valeria Paniccia, Enrico Robusti, Andy, Don Gallo, Loredana Furno, Mauro Bigonzetti, Caparezza, Paolo Fresu, Cristina Dona', Samuel, Alberto Fortis, Paola Turci, Ugo Nespolo, Silvio Saffirio.
Lo stesso Iodice difinisce EXTRAVOLTI come: "Non solo una sfida, ma un'opportunità nata con l'idea di utilizzare la fotografia come codice artistico col quale da sempre, insieme alla musica, elaboro esperienze e sperimentazioni. In questo caso il messaggio è stato costruito dando al vetro il ruolo dell'ignoranza che, attraverso la sua freddezza e trasparenza, deforma il valore dell'arte, rappresentata dai visi di ogni forma culturale e artistica. Contrariamente alle premesse, il progetto non va letto con pessimismo o scarsa fiducia della potenza culturale, bensì come una "fotografia" mentale attraverso la "fotografia" reale di una civiltà contemporanea che, sovente, tende ad emarginare l'arte e i suoi alfieri da tutto ciò che viene considerato immediatamente utile allo sviluppo umano. Garantire questa pratica significherebbe riconoscere alla creatività umana un impegno verso nuove forme interpretative del futuro, restituendo maggiori possibilità di successo civile e umano oltre che la realizzazione di nuovi "colori emotivi".
Inoltre i ricavati della vendita dei cataloghi di Extravolti saranno totalmente devoluti ad Emergency.
Davide Iodice - 1980 Torino – accantonata la laurea presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, decide nel 1999 di ritornare alla sua unica passione: l'arte. Riprende il percorso artistico concentrandosi sullo studio della musica classica ed elettronica, realizzando dopo due anni un lavoro musico sperimentale con la collaborazione dell'orchestra sinfonica bulgara e il virtuosismo dei synth di ultima generazione. Con la collaborazione musicale di Dejan Pavlov, Alessandro Cardinale e Luciano Nieddu adatta personalmente i testi alla musica da lui scritta e interpretata nell'album d'esordio "Delirica", un mix di sonorità orchestrali graffiate da chitarra rock e colorate da suoni elettronici cuciti con inserti della voce del soprano dell'arena di Verona Sandra Balducci. Con questo disco ottiene numerosi successi tra cui: 1' premio Bindi miglior musica e suono nel 2008, 2' premio a pari merito in Festival delle arti di Bologna, qualificazione alle finalissime del Contursi Festival, qualificazione alle finalissime di Musica e Sound di Bari. A novembre è uscito Larsen il suo ultimo album, prodotto con Gionata Bettini di Noise Cube.
La sua verve sperimentale lo costringe alla poliedricità creativa; spinto dal desiderio di promulgare la voce dell'arte e della cultura si dedica da più di un anno al suo primo progetto fotografico intitolato Extravolti e contemporaneamente sta portando avanti il progetto internazionale Eclissi in difesa dell'ambiente naturale nel quale viviamo e che, continuamente, compromettiamo. Hanno già aderito al nuovo progetto facendosi ritrarre personalità del calibro di Giuseppe Tornatore, Bill Pulmann e Richard Branson.
Vernissage
12 Aprile 2014, 18.30
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