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Davide Mancini Zanchi – THE FLOOR IS LAVA(PIU)
Il 5 ottobre alle ore 18:00 nella lavanderia a gettoni LAVAPIU Celeste inaugura il nuovo progetto espositivo Decentramento con l’opera site-specific The Floor is lava(più), dell’artista Davide Mancini Zanchi.
Comunicato stampa
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celeste presenta
THE FLOOR IS LAVA(PIU)
di Davide Mancini Zanchi
5 Ottobre 2024 - 25 Gennaio 2025
LAVAPIU, Via Nicola Castagna, 9, Teramo
Il 5 ottobre alle ore 18:00 nella lavanderia a gettoni LAVAPIU Celeste inaugura il nuovo progetto espositivo Decentramento con l’opera site-specific The Floor is lava(più), dell’artista Davide Mancini Zanchi.
L’opera ambientale di Zanchi, una tela di 4 metri per 7 che trasforma il pavimento della lavanderia in un fondo di materia vulcanica, si ispira ad un gioco per bambini molto diffuso, solitamente dedicato allo spazio domestico, in cui si immagina che alcune zone del pavimento siano aperte su un abisso di lava e che, per mettersi in salvo, si debba saltare atterrando in equilibrio da un punto strategico all’altro della stanza. Che si tratti di una strategia ludica per combattere la noia dei pomeriggi al chiuso in casa, o di un processo di auto-alfabetizzazione al pericolo e all’avventura, il gioco è declinato in infinite varianti in giro per il mondo. La sua origine letteraria, presumibilmente, risale al 1958, quando lo scrittore Roald Dahl pubblica un breve racconto intitolato “The Wish”, in cui un bambino dai capelli cerulei e dal mento appuntito deve attraversare un tappeto di lava nera e serpenti velenosi. Molti anni più tardi, nel 2017, in seguito alla pubblicazione di alcuni video da parte di due attori inglesi, Kevin Freshwater e Jahannah James, che nei luoghi pubblici più disparati sfidano i loro amici a mettersi in salvo da una lava immaginaria, “The floor is Lava” diventa una challenge virale sui principali social network.
Per Davide Mancini Zanchi questo gioco diviene il pretesto per realizzare una grande tela ambientale in cui riportare con la pittura la texture di materiale vulcanico. Una semplice e immaginifica operazione che trasforma uno spazio commerciale automatizzato in un pericoloso scenario pieno di insidie:
“Usualmente non si cammina su un quadro, i quadri sono delicati e si rovinano se vengono toccati... così in questo caso le persone che dovranno portare i panni a lavare saranno obbligate a camminarci sopra: state attenti però, perché sul pavimento c'è la lava.”
L'installazione sarà fruibile per un periodo limitato, a causa della sua natura effimera e deperibile; resterà poi la vetrofania a testimonianza dell’opera.
Decentramento 2024-2025
In occasione della mostra verrà inaugurata la nuova stagione espositiva 2024-2025, intitolata Decentramento. La novità di quest’anno consiste nella realizzazione di una delle quattro mostre al di fuori del quartiere in cui Celeste nasce, la Gammarana, per coinvolgere il centro storico di Teramo. Alle prime tre mostre di LAVAPIU seguirà un evento di arte pubblica e partecipata, attivato in uno spazio commerciale inutilizzato del centro, nel tentativo di riconnettere simbolicamente il cuore e la periferia della città. Quest’anno, Celeste ha accolto il desiderio dell'amministrazione comunale di reagire, attraverso una risposta culturale, al cambiamento del tessuto urbano del centro storico. Il titolo Decentramento, infatti, da un lato si ricollega a una poetica di “esaltazione del margine” e di lavoro nelle periferie; dall’altro riflette su un fenomeno di migrazione interna, dal centro verso la periferia, che ha interessato la vita cittadina degli ultimi anni. Con il programma curatoriale di quest’anno Celeste si propone mettere in discussione le politiche che spingono i cittadini a vivere le città esclusivamente come spazi di consumo.
THE FLOOR IS LAVA(PIU)
di Davide Mancini Zanchi
5 Ottobre 2024 - 25 Gennaio 2025
LAVAPIU, Via Nicola Castagna, 9, Teramo
Il 5 ottobre alle ore 18:00 nella lavanderia a gettoni LAVAPIU Celeste inaugura il nuovo progetto espositivo Decentramento con l’opera site-specific The Floor is lava(più), dell’artista Davide Mancini Zanchi.
L’opera ambientale di Zanchi, una tela di 4 metri per 7 che trasforma il pavimento della lavanderia in un fondo di materia vulcanica, si ispira ad un gioco per bambini molto diffuso, solitamente dedicato allo spazio domestico, in cui si immagina che alcune zone del pavimento siano aperte su un abisso di lava e che, per mettersi in salvo, si debba saltare atterrando in equilibrio da un punto strategico all’altro della stanza. Che si tratti di una strategia ludica per combattere la noia dei pomeriggi al chiuso in casa, o di un processo di auto-alfabetizzazione al pericolo e all’avventura, il gioco è declinato in infinite varianti in giro per il mondo. La sua origine letteraria, presumibilmente, risale al 1958, quando lo scrittore Roald Dahl pubblica un breve racconto intitolato “The Wish”, in cui un bambino dai capelli cerulei e dal mento appuntito deve attraversare un tappeto di lava nera e serpenti velenosi. Molti anni più tardi, nel 2017, in seguito alla pubblicazione di alcuni video da parte di due attori inglesi, Kevin Freshwater e Jahannah James, che nei luoghi pubblici più disparati sfidano i loro amici a mettersi in salvo da una lava immaginaria, “The floor is Lava” diventa una challenge virale sui principali social network.
Per Davide Mancini Zanchi questo gioco diviene il pretesto per realizzare una grande tela ambientale in cui riportare con la pittura la texture di materiale vulcanico. Una semplice e immaginifica operazione che trasforma uno spazio commerciale automatizzato in un pericoloso scenario pieno di insidie:
“Usualmente non si cammina su un quadro, i quadri sono delicati e si rovinano se vengono toccati... così in questo caso le persone che dovranno portare i panni a lavare saranno obbligate a camminarci sopra: state attenti però, perché sul pavimento c'è la lava.”
L'installazione sarà fruibile per un periodo limitato, a causa della sua natura effimera e deperibile; resterà poi la vetrofania a testimonianza dell’opera.
Decentramento 2024-2025
In occasione della mostra verrà inaugurata la nuova stagione espositiva 2024-2025, intitolata Decentramento. La novità di quest’anno consiste nella realizzazione di una delle quattro mostre al di fuori del quartiere in cui Celeste nasce, la Gammarana, per coinvolgere il centro storico di Teramo. Alle prime tre mostre di LAVAPIU seguirà un evento di arte pubblica e partecipata, attivato in uno spazio commerciale inutilizzato del centro, nel tentativo di riconnettere simbolicamente il cuore e la periferia della città. Quest’anno, Celeste ha accolto il desiderio dell'amministrazione comunale di reagire, attraverso una risposta culturale, al cambiamento del tessuto urbano del centro storico. Il titolo Decentramento, infatti, da un lato si ricollega a una poetica di “esaltazione del margine” e di lavoro nelle periferie; dall’altro riflette su un fenomeno di migrazione interna, dal centro verso la periferia, che ha interessato la vita cittadina degli ultimi anni. Con il programma curatoriale di quest’anno Celeste si propone mettere in discussione le politiche che spingono i cittadini a vivere le città esclusivamente come spazi di consumo.
05
ottobre 2024
Davide Mancini Zanchi – THE FLOOR IS LAVA(PIU)
Dal 05 al 25 ottobre 2024
arte contemporanea
Location
Celeste
Teramo, Via Luigi Tripoti, (TE)
Teramo, Via Luigi Tripoti, (TE)
Orario di apertura
H 24
Vernissage
5 Ottobre 2024, ore 18:00
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione