Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Davide Mengacci – Lavoro è donna
Una nuova mostra di Davide Mengacci, il noto conduttore televisivo ora conosciuto e apprezzato anche dal nutrito mondo della fotografia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una nuova mostra di Davide Mengacci, il noto conduttore televisivo ora conosciuto e apprezzato anche dal nutrito mondo della fotografia.
Un inizio carriera da autentico professionista della fotografia di reportage interrotto soltanto dall’impegnativa attività di Presentatore televisivo di successo.
Una passione, quella per la fotografia, inserita nel DNA di Mengacci che riaffriora proprio in questi anni quando per magia le immagini scattate anni fa’ diventano “storiche e si inseriscono in un contesto documentaristico e artistico di grande valore. Scatti in bianco e nero che diventano in poco tempo una grande mostra che ha fatto il giro dell’Italia, passando per gallerie private e Musei d’arte contemporanea, un affresco del belpaese con una raffigurazione di stampo neo-realista. L’occhio del fotografo in questo caso è quello dello “Street Photographer” in linea con una lunga schiera di grandi fotografi italiani che negli anni ’60-’70 hanno scritto alcune delle più belle pagine della storia della fotografia.
Il valore aggiunto dell’attività di Mengacci Fotografo sta’ nel non voler sfruttare l’indubbio valore degli scatti che compongno la selezione definita “storica”, bensì nel voler provare ad andare oltre a quelle immagini. Mengacci lo troviamo dunque in questi anni nella veste di attento speriementatore di tecniche e materiali, sempre curioso di ciò che il mondo della fotografia offre sul piano dell’innovazione e della creatività. Il fotografo è dunque molto attento ai movimenti e alle correnti artistiche che vanno anche oltre ai pur molteplici linguaggi fotografici. L’arte contemporanea, la pittura e tutta l’espressività artistica moderna sono la base di studio di Mengacci su cui pone la nuova ricerca mai banale né scontata.
A fronte di tutto ciò nasce in Mengacci, non per caso ma per istinto creativo una serie di immagini per la prima volta a colori e con toni volutamente accesi fino a perdere in definizione e affiancarsi alle rappresentazioni pittoriche che possono ricordare quel “realismo magico”, o ancor meglio la corrente “precisionista”, che caratterizza le opere del grande Edward Hopper.
Lontanamente s’intravede in Mengacci un nuovo modo di esprimersi forse contagiato da una nuova visione personale che sta prendendo piede.
L’affiancamento al grande pittore statunitense scomparso oltre trent’anni fa’ apre nuovi scenari di comparazione tra la fotografia e la pittura sotto l’aspetto puramente espressivo, tra neorealismo e precisionismo, tra realtà e finzione. Il risultato finale probabilmente lo si potrà vedere e discutere nella sua interezza prossimamente.
L’occasione milanese è quella di monitorare in un certo senso la “direzione” artistica che ha intrapreso il noto personaggio televisivo nella ormai consolidata veste di Artista Fotografo.
La mostra durerà un solo giorno e si svolgerà a Palazzo Bovara a Milano, in una splendida cornice espositiva settecentesca, opera di Francesco Soave su incarico del Conte Bovara. Si pensi che l’elegante edificio ospitò nel 1800 Stendhal.
Alberto Moioli
Un inizio carriera da autentico professionista della fotografia di reportage interrotto soltanto dall’impegnativa attività di Presentatore televisivo di successo.
Una passione, quella per la fotografia, inserita nel DNA di Mengacci che riaffriora proprio in questi anni quando per magia le immagini scattate anni fa’ diventano “storiche e si inseriscono in un contesto documentaristico e artistico di grande valore. Scatti in bianco e nero che diventano in poco tempo una grande mostra che ha fatto il giro dell’Italia, passando per gallerie private e Musei d’arte contemporanea, un affresco del belpaese con una raffigurazione di stampo neo-realista. L’occhio del fotografo in questo caso è quello dello “Street Photographer” in linea con una lunga schiera di grandi fotografi italiani che negli anni ’60-’70 hanno scritto alcune delle più belle pagine della storia della fotografia.
Il valore aggiunto dell’attività di Mengacci Fotografo sta’ nel non voler sfruttare l’indubbio valore degli scatti che compongno la selezione definita “storica”, bensì nel voler provare ad andare oltre a quelle immagini. Mengacci lo troviamo dunque in questi anni nella veste di attento speriementatore di tecniche e materiali, sempre curioso di ciò che il mondo della fotografia offre sul piano dell’innovazione e della creatività. Il fotografo è dunque molto attento ai movimenti e alle correnti artistiche che vanno anche oltre ai pur molteplici linguaggi fotografici. L’arte contemporanea, la pittura e tutta l’espressività artistica moderna sono la base di studio di Mengacci su cui pone la nuova ricerca mai banale né scontata.
A fronte di tutto ciò nasce in Mengacci, non per caso ma per istinto creativo una serie di immagini per la prima volta a colori e con toni volutamente accesi fino a perdere in definizione e affiancarsi alle rappresentazioni pittoriche che possono ricordare quel “realismo magico”, o ancor meglio la corrente “precisionista”, che caratterizza le opere del grande Edward Hopper.
Lontanamente s’intravede in Mengacci un nuovo modo di esprimersi forse contagiato da una nuova visione personale che sta prendendo piede.
L’affiancamento al grande pittore statunitense scomparso oltre trent’anni fa’ apre nuovi scenari di comparazione tra la fotografia e la pittura sotto l’aspetto puramente espressivo, tra neorealismo e precisionismo, tra realtà e finzione. Il risultato finale probabilmente lo si potrà vedere e discutere nella sua interezza prossimamente.
L’occasione milanese è quella di monitorare in un certo senso la “direzione” artistica che ha intrapreso il noto personaggio televisivo nella ormai consolidata veste di Artista Fotografo.
La mostra durerà un solo giorno e si svolgerà a Palazzo Bovara a Milano, in una splendida cornice espositiva settecentesca, opera di Francesco Soave su incarico del Conte Bovara. Si pensi che l’elegante edificio ospitò nel 1800 Stendhal.
Alberto Moioli
19
ottobre 2009
Davide Mengacci – Lavoro è donna
19 ottobre 2009
fotografia
Location
PALAZZO BOVARA
Milano, Corso Venezia, 49/51, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 49/51, (Milano)
Sito web
www.davidemengacci.it
Autore