Davide Nido, nato nel 1966 a Milano dove vive e lavora, si è diplomato all’Accademia di Brera ed ha collaborato come assistente nello studio milanese di Aldo Mondino. Il lavoro di Nido (in linea con le ricerche pittoriche astratto concrete degli anni ’60) si basa essenzialmente sull’utilizzo di colle siliconiche stese su di una tela che diviene supporto ed espositore di una trama materica in bilico fra stesura pittorica e installazione oggettuale. Le forme che il silicone e l’intervento fondamentale dell’artista sviluppano sono un insieme di ondulazioni “optical” sia verticali che orizzontali. La tela di appoggio si mostra come tappeto visivo su cui presentare una tramatura pittorica in cui la fantasia dello spettatore può divertirsi a “seguire” le frequenze ondulatorie gestite dall’artista.
”Solo” vuole essere, nella collaborazione fra Roberta Lietti, Davide Nido e Fabiola Naldi, la materializzazione di un nuovo corso di lavori nei quali la parte installativa e progettuale diventa il punto nevralgico di un’operazione che si sviluppa contemporaneamente sia con forme astratte differenti, sia con stilemi compositivi che alternano disegni reticolari a strutture a vortice.
L’evoluzione e l’affinamento della tecnica della colla a caldo, così come la volontà espositiva di una serie di sette nuove opere di grandi dimensioni, diventano il pretesto perfetto per condurre il progetto verso una ricerca visiva meno pittorica e più installativa. Sette quadri, quasi monocromi, sviluppati nel segno del non colore (il bianco), intessuti su di un texture cromatica grigia e accostati gli uni agli altri quasi a formare un unicum compositivo esposto nella sala centrale della galleria. A questi lavori, nella saletta laterale, si contrappone una grande tela policroma (cm 180 x 170) nella quale l’artista stratifica l’elemento plastico della colla a silicone (scelta, questa volta, in colori sgargianti e plasticosi) velando l’intero pattern cromatico-materico con uno strato ulteriore di colla trasparente.

La mostra verrà corredata di catalogo con testo di Fabiola Naldi.