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Davide Paglia – Beginning to see the light
Beginning to see the light
Fluorescenza, evanescenza, trascendenza e metamorfosi della luce, pronta a trascolorare in un altrove cromatico, un mondo parallelo di pura luminescenza tardiva. Lo spettro visivo è un fantasma notturno, una apparizione disposta a reincarnarsi in un’essenza luminosa…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Davide Paglia ad animaminima CONTEMPORANEA Triuggio (MB)
"Beginning to see the light"
a cura di Vittorio Raschetti, Felice Terrabuio
INAUGURAZIONE sabato 17 dicembre 2022 ore 16.00-20.00
17 dicembre 2022 - 28 gennaio 2023
Chiesetta San Biagio (Sec. XIII)
via Don Luigi Sturzo Triuggio (MB)
visibile 24 su 24/h
EVENTO N° 20
Beginning to see the light
Fluorescenza, evanescenza, trascendenza e metamorfosi della luce, pronta a trascolorare in un altrove cromatico, un mondo parallelo di pura luminescenza tardiva. Lo spettro visivo è un fantasma notturno, una apparizione disposta a reincarnarsi in un’essenza luminosa per varcare le soglie dell’assenza. La luce si ritrae in un’apparizione fuggevole e struggente tra campi di luminescenza. Il colore rimodella la forma dentro un vettore emozionale tra campi di luminescenza da attraversare. Ectoplasma esangue della pittura, plasma cosmico che galleggia in una immagine emulsione: sensazione-pulsazione della luce dispersa nel silenzio siderale. Tra addensamenti e rarefazioni del colore nella notte infinita, disseminando un eccesso liquido di colore d’assenzio nelle nebbie gelatinose delle galassie.
Come collezionisti di luce, fotosensibili e foto-degradabili, disposti a ricevere la pienezza di una sola ora seducente, incandescente, accecante nella densità del colore già diluito in nostalgia nell’ombra incombente. Dove la luce ancora non si vede ma già si sente, variazione di intensità di un impercettibile istante, sulle sue infinite mobilità, sulle sue inarrivabili modulazioni di qualità. Vibrazione generata per sottrazione, rimbalzo, rifrazione, colore scaturito dall’urto con un iceberg di cristallo, moltiplicato nelle mille facce di ghiaccio scheggiate nella luce di diamante. Mobili ed insondabili variazioni, colori che si sciolgono nella geometria liquida di trasparenti interferenze tra tonalità e superfici, straripanti di energia nella libera espansione di colori che eccedono sempre. Giochi di dissonanze ed alternanze tra toni caldi e freddi nell’irrequietezza della tempesta solare di un corpo elettrico ricoperto di epidermide virtuale e mutante. Inondati da filamenti di colori acidi corrosivi, immersi in atmosfere psichedeliche, fluttuando in una vertigine di moto perpetuo, infinito ed indefinito, lasciandosi adescare in una vampata di colore come slancio vitale oltre l’origine.
Ritmo, densità, temperatura, luminescenza, la giustapposizione, la commistione dei valori cromatici tra effetti traslucidi, liquidi, evocazioni gassose, onde, maree, addensamenti di materia cosmica acida e lisergica. La forma circolare, come in una tradizione ermetica rinascimentale, rinvia alla perfezione di forme perfette e inafferrabili che evocano una musica del cosmo, come rapporti musicali ed astrali, pianeti senza peso, leggeri nella caduta senza fine in una vertigine di colori.
La luce mobile, il colore invadente riflette una attitudine architettonica e costruttiva di rapporti strutturali destinati a dilagare come una colata di magma irredimibile, incandescente e fecondo. Il colore gettato in un campo inarrestabile di forze pulsanti e indeterminate, sempre dislocate in un altrove come accade nella meccanica quantistica. Un campo incerto costituito di anomalie, eccentricità, bizzarrie. Un corpo-interfaccia fatto di rappresentazioni ataviche, insieme tribali e digitali, sintonizzato su un Mondo mentale ed animale. Un delizioso turbamento, sublime, di mistica commistione di colori rivela la scossa nervosa suscitata dalla bellezza: tutto, inaspettatamente, muta fin dentro le fibre nervose ricoperte di epidermide virtuale volubile e mimeticamente mutante. Inondati da filamenti di colori acidi corrosivi, immersi in atmosfere psichedeliche, corpi elettrici ibridi, intensificati e privi di coerenza visiva, fluttuano nella vertigine di un moto perpetuo infinito ed indefinito.
Solo un sole di luce monocromatica, solo una vibrazione infinita di luce auto-centrica, appercezione, insieme interiore e profonda, ma anche dissipata, in movimento di fuga della galassia, ricorda che esiste un punto dove centro e cerchio coincidono, un luogo geometrico paradossale, eccentrico, come la luce scagliata nel cosmo come salvezza ma forse proveniente da stelle già spente.
Vittorio Raschetti
Biografia:
Davide Paglia è nato nel 1983 a Milano, vive a Novate Milanese. Fin dai primi anni mostra una spiccata predisposizione per il disegno, cresciuta frequentando una scuola d’ arte e di grafica. Entra subito nel mondo del lavoro all’ età di 19 anni, iniziando dapprima come fotolita e successivamente come stampatore. Qui comincia il primo approcio con i materiali. Contemporaneamente cresce in lui l’impulso di esprimersi attraverso la pittura. Negli anni ha sperimentato diverse tecniche e stili trovando nella gestualità istintiva la migliore forma di espressione personale.
Espone dal 2012. Nel 2013 partecipa a Spirito italiano, progetto di Fabbrica
Borroni, Bollate, spazio per la giovane arte italiana.
Nel 2016 ricordiamo la collettiva Skate Boarding Confluence alla Galleria Seno di Milano e Arte Padova fiera con la Galleria Vecchiato Arte. Nasce un sodalizio tuttora in corso con la galleria di Padova, che segue con entusiasmo il suo lavoro e lo inserisce costantemente nelle Fiere. Nel 2018 è la volta della personale Energie Esplosive, curata da Jean Blanchaert. Nel 2021 prende parte alla Mostra Collettiva Mi Art Gallery, Brera 3, Milano.
Nel 2022 espone alla Libreria Bocca, Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, Cicle of Energy curata da Vera Agosti. Successivamente un’istallazione di tre opere alla Malpensa Terminal 1, dal Buio alla Luce promosso dall’ Associazione Culturale AmAMi a cura di Claudia Migliore.
www.davidepaglia.com
paglia.art@gmail.com
"Beginning to see the light"
a cura di Vittorio Raschetti, Felice Terrabuio
INAUGURAZIONE sabato 17 dicembre 2022 ore 16.00-20.00
17 dicembre 2022 - 28 gennaio 2023
Chiesetta San Biagio (Sec. XIII)
via Don Luigi Sturzo Triuggio (MB)
visibile 24 su 24/h
EVENTO N° 20
Beginning to see the light
Fluorescenza, evanescenza, trascendenza e metamorfosi della luce, pronta a trascolorare in un altrove cromatico, un mondo parallelo di pura luminescenza tardiva. Lo spettro visivo è un fantasma notturno, una apparizione disposta a reincarnarsi in un’essenza luminosa per varcare le soglie dell’assenza. La luce si ritrae in un’apparizione fuggevole e struggente tra campi di luminescenza. Il colore rimodella la forma dentro un vettore emozionale tra campi di luminescenza da attraversare. Ectoplasma esangue della pittura, plasma cosmico che galleggia in una immagine emulsione: sensazione-pulsazione della luce dispersa nel silenzio siderale. Tra addensamenti e rarefazioni del colore nella notte infinita, disseminando un eccesso liquido di colore d’assenzio nelle nebbie gelatinose delle galassie.
Come collezionisti di luce, fotosensibili e foto-degradabili, disposti a ricevere la pienezza di una sola ora seducente, incandescente, accecante nella densità del colore già diluito in nostalgia nell’ombra incombente. Dove la luce ancora non si vede ma già si sente, variazione di intensità di un impercettibile istante, sulle sue infinite mobilità, sulle sue inarrivabili modulazioni di qualità. Vibrazione generata per sottrazione, rimbalzo, rifrazione, colore scaturito dall’urto con un iceberg di cristallo, moltiplicato nelle mille facce di ghiaccio scheggiate nella luce di diamante. Mobili ed insondabili variazioni, colori che si sciolgono nella geometria liquida di trasparenti interferenze tra tonalità e superfici, straripanti di energia nella libera espansione di colori che eccedono sempre. Giochi di dissonanze ed alternanze tra toni caldi e freddi nell’irrequietezza della tempesta solare di un corpo elettrico ricoperto di epidermide virtuale e mutante. Inondati da filamenti di colori acidi corrosivi, immersi in atmosfere psichedeliche, fluttuando in una vertigine di moto perpetuo, infinito ed indefinito, lasciandosi adescare in una vampata di colore come slancio vitale oltre l’origine.
Ritmo, densità, temperatura, luminescenza, la giustapposizione, la commistione dei valori cromatici tra effetti traslucidi, liquidi, evocazioni gassose, onde, maree, addensamenti di materia cosmica acida e lisergica. La forma circolare, come in una tradizione ermetica rinascimentale, rinvia alla perfezione di forme perfette e inafferrabili che evocano una musica del cosmo, come rapporti musicali ed astrali, pianeti senza peso, leggeri nella caduta senza fine in una vertigine di colori.
La luce mobile, il colore invadente riflette una attitudine architettonica e costruttiva di rapporti strutturali destinati a dilagare come una colata di magma irredimibile, incandescente e fecondo. Il colore gettato in un campo inarrestabile di forze pulsanti e indeterminate, sempre dislocate in un altrove come accade nella meccanica quantistica. Un campo incerto costituito di anomalie, eccentricità, bizzarrie. Un corpo-interfaccia fatto di rappresentazioni ataviche, insieme tribali e digitali, sintonizzato su un Mondo mentale ed animale. Un delizioso turbamento, sublime, di mistica commistione di colori rivela la scossa nervosa suscitata dalla bellezza: tutto, inaspettatamente, muta fin dentro le fibre nervose ricoperte di epidermide virtuale volubile e mimeticamente mutante. Inondati da filamenti di colori acidi corrosivi, immersi in atmosfere psichedeliche, corpi elettrici ibridi, intensificati e privi di coerenza visiva, fluttuano nella vertigine di un moto perpetuo infinito ed indefinito.
Solo un sole di luce monocromatica, solo una vibrazione infinita di luce auto-centrica, appercezione, insieme interiore e profonda, ma anche dissipata, in movimento di fuga della galassia, ricorda che esiste un punto dove centro e cerchio coincidono, un luogo geometrico paradossale, eccentrico, come la luce scagliata nel cosmo come salvezza ma forse proveniente da stelle già spente.
Vittorio Raschetti
Biografia:
Davide Paglia è nato nel 1983 a Milano, vive a Novate Milanese. Fin dai primi anni mostra una spiccata predisposizione per il disegno, cresciuta frequentando una scuola d’ arte e di grafica. Entra subito nel mondo del lavoro all’ età di 19 anni, iniziando dapprima come fotolita e successivamente come stampatore. Qui comincia il primo approcio con i materiali. Contemporaneamente cresce in lui l’impulso di esprimersi attraverso la pittura. Negli anni ha sperimentato diverse tecniche e stili trovando nella gestualità istintiva la migliore forma di espressione personale.
Espone dal 2012. Nel 2013 partecipa a Spirito italiano, progetto di Fabbrica
Borroni, Bollate, spazio per la giovane arte italiana.
Nel 2016 ricordiamo la collettiva Skate Boarding Confluence alla Galleria Seno di Milano e Arte Padova fiera con la Galleria Vecchiato Arte. Nasce un sodalizio tuttora in corso con la galleria di Padova, che segue con entusiasmo il suo lavoro e lo inserisce costantemente nelle Fiere. Nel 2018 è la volta della personale Energie Esplosive, curata da Jean Blanchaert. Nel 2021 prende parte alla Mostra Collettiva Mi Art Gallery, Brera 3, Milano.
Nel 2022 espone alla Libreria Bocca, Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, Cicle of Energy curata da Vera Agosti. Successivamente un’istallazione di tre opere alla Malpensa Terminal 1, dal Buio alla Luce promosso dall’ Associazione Culturale AmAMi a cura di Claudia Migliore.
www.davidepaglia.com
paglia.art@gmail.com
17
dicembre 2022
Davide Paglia – Beginning to see the light
Dal 17 dicembre 2022 al 28 gennaio 2023
arte contemporanea
Location
ANIMAMINIMA CONTEMPORANEA
Triuggio, Via Don Luigi Sturzo, (Monza E Brianza)
Triuggio, Via Don Luigi Sturzo, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 00 - 24
Vernissage
17 Dicembre 2022, 16 - 20
Autore
Curatore
Patrocini