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Davide Puma – Miele
Un vestito a fiori lei, delle api nelle mani lui, miele
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Milano 12 settembre ore 18.30, dopo la pausa estiva, Silbernagl Undergallery riapre con una mostra di pittura. Con la sua tecnica raffinata, la sua abilità nel tessere figure e colori in una luce trasognata, Davide Puma ci fornisce un immaginario fatto di figure femminili ed animali cui la sua pittura conferisce pari dignità. È come se il nostro sguardo si colorasse di ambra e miele in una dominante cromatica tipicamente mediterranea, intercalata da elementi floreali che lungi, dall'avere una valenza meramente decorativa, diventano simbolo di vitalità, quasi che il tradizionale "memento mori" legato alle composizioni di fiori, diventasse piuttosto, anzi soprattutto un "ricordati che devi vivere".
Il mondo del mito femminile mediterraneo da Afrodite a Demetra, dai centauri all'egizia Athor, sembrano popolare un immaginario assolato e al tempo stesso di sogno. E' l'ora della canicola, il sole al centro del cielo ci costringe a socchiudere gli occhi, ed ecco che, nell'ora del meriggiare, quella che gli antichi dedicavano a Pan, ci appare una teoria di divinità femminili primigenie.
Lo sfondo a righe sembra quello di una casa di altri tempi ma la luce ci manifesta una donna che si aggiusta le calze in un gesto così antico che ricorda la plasticità delle veneri romane, né ci pare strano incontrare, accanto a un pesce fatto di fiori così bello che sembra volare, una centaura assorta nei suoi pensieri, personificazione della saggezza che domina l'istinto, immagine della forza ibrida dell'universo femminile che ci affascina e al tempo stesso ci spaventa nella sua coerente normalità. Un papier paint azzurro fa da sfondo alla mucca, anch'essa floreale, la luce abbacinante è la stessa, e io penso alle vacche bianche che popolano i pascoli di Francia e della maremma laziale, ad Athor e alle due madri di Segantini, anche i questo caso non vi è differenza tra essere umano e animale, pari è la loro dignità dinnanzi al mistero della pittura pura.
Una pittura che sembra antica non solo per il suo semplice utilizzo, in un mondo dominato dalle moderne tecnologie, ma anche perché sembra recuperare le antiche forme italiche, le cromie che da tremila anni affascinano i popoli del mediterraneo
Il mondo del mito femminile mediterraneo da Afrodite a Demetra, dai centauri all'egizia Athor, sembrano popolare un immaginario assolato e al tempo stesso di sogno. E' l'ora della canicola, il sole al centro del cielo ci costringe a socchiudere gli occhi, ed ecco che, nell'ora del meriggiare, quella che gli antichi dedicavano a Pan, ci appare una teoria di divinità femminili primigenie.
Lo sfondo a righe sembra quello di una casa di altri tempi ma la luce ci manifesta una donna che si aggiusta le calze in un gesto così antico che ricorda la plasticità delle veneri romane, né ci pare strano incontrare, accanto a un pesce fatto di fiori così bello che sembra volare, una centaura assorta nei suoi pensieri, personificazione della saggezza che domina l'istinto, immagine della forza ibrida dell'universo femminile che ci affascina e al tempo stesso ci spaventa nella sua coerente normalità. Un papier paint azzurro fa da sfondo alla mucca, anch'essa floreale, la luce abbacinante è la stessa, e io penso alle vacche bianche che popolano i pascoli di Francia e della maremma laziale, ad Athor e alle due madri di Segantini, anche i questo caso non vi è differenza tra essere umano e animale, pari è la loro dignità dinnanzi al mistero della pittura pura.
Una pittura che sembra antica non solo per il suo semplice utilizzo, in un mondo dominato dalle moderne tecnologie, ma anche perché sembra recuperare le antiche forme italiche, le cromie che da tremila anni affascinano i popoli del mediterraneo
12
settembre 2014
Davide Puma – Miele
Dal 12 al 20 settembre 2014
arte contemporanea
Location
UNDERGALLERY
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Orario di apertura
Martedì/ venerdì 13/19
Sabato 15/23
Vernissage
12 Settembre 2014, 18.30/21.30
Autore