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Davide Querin – Le trasparenze della memoria tra Roma e Buenos Aires
“Le trasparenze della memoria tra Roma e Buenos Aires” mostra, già dal titolo, un percorso che trova origine nella memoria che traspare – etimologicamente ‘appare attraverso’ – dagli oggetti e dai luoghi, dall’accostamento di mondi distanti nel tempo e nello spazio ritrovati nel ricordo, nel confronto fra epoche, città, generazioni; una continua intersecazione dei piani della memoria mediante rarefazioni, trasparenze, improvvise apparizioni di bianchi e neri come di eco lontane.
Comunicato stampa
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“Le trasparenze della memoria tra Roma e Buenos Aires” mostra, già dal titolo, un percorso che trova origine nella memoria che traspare – etimologicamente ‘appare attraverso’ – dagli oggetti e dai luoghi, dall’accostamento di mondi distanti nel tempo e nello spazio ritrovati nel ricordo, nel confronto fra epoche, città, generazioni; una continua intersecazione dei piani della memoria mediante rarefazioni, trasparenze, improvvise apparizioni di bianchi e neri come di eco lontane. Ecco dunque le due città, Roma e Buenos Aires, apparirci come luoghi dell’anima, visti attraverso il diaframma dei turbamenti di chi le ha vissute, è partito o vi è giunto in cerca di fortuna, vi ha lasciato discendenza o ha abbandonato persone care. A volte traspare il dolore, come ne “La testimonianza della memoria”, dove l’arrivo di un treno nella neve richiama gli eventi della deportazione. I personaggi emergono spesso diafani e trasparenti, fatti della stessa sostanza del ricordo e dell’emozione; gli sguardi non si incrociano ma sono in un tempo che è passato e presente insieme, e per dischiudere gli stati d’animo è necessario l’occhio dell’osservatore che si pone con il quadro in un rapporto dinamico. L’intersecazione dei piani avviene attraverso il movimento dello sguardo, come un continuo abbandonarsi e ritrovarsi, partire e ritornare. Come in “Omaggio a Quinquela” che costituisce un ideale punto di accesso alle opere esposte: attraverso una finestra il pittore argentino guarda il porto con le navi e gli uomini al lavoro, ma la realtà osservata non è altro che una riproduzione di un suo noto quadro. L’immagine pare dividersi in due, il porto con i sui colori e l’interiorità translucida, intima dello studio del pittore, separati dal diaframma della finestra. Eppure, ecco che i piani si intersecano, i tempi si confondono, memoria ed emozione prendono il sopravvento quando l’osservatore si accorge che la realtà di Quinquela non è altro che la riproduzione di un suo quadro, e le sembianze del pittore che appare reale e vivo quasi fosse in mezzo a noi. Trasparenza e memoria, ma anche emozione palpitante, da leggere e da vivere in ogni tela.
24
settembre 2009
Davide Querin – Le trasparenze della memoria tra Roma e Buenos Aires
Dal 24 settembre al 16 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
CASA ARGENTINA
Roma, Via Vittorio Veneto, 7, (Roma)
Roma, Via Vittorio Veneto, 7, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 14-18
Vernissage
24 Settembre 2009, ore 19 Interviene Luca Benassi
Autore