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Davide Rivalta – Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno
Grandi sculture di Davide Rivalta in bronzo dalle forme animali popolano il centro storico di San Giovanni Valdarno
Comunicato stampa
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Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea partecipa alla Giornata del contemporaneo 2015, promossa da Amaci, con un'anticipazione della mostra Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno a cura di Cristiana Collu e Saretto Cincinelli che inaugurerà sabato 17 ottobre 2015 alle ore 18.00.
Dal 10 ottobre saranno infatti visibili, dislocate nel centro storico di San Giovanni Valdarno, alcune grandi sculture in bronzo di Davide Rivalta.
Che l'anticipazione di una mostra sul disegno sia demandata alla installazione di alcune sculture può, a prima vista, apparire paradossale: in realtà la presenza epifanica di queste opere plastiche dalle sembianze animali (un rinoceronte, due bufale e un lupo) disseminate nello spazio cittadino, si sottrae alla statuaria e richiama, più di quel che non appaia l'idea di disegno: nella visione ravvicinata, infatti, la figura, senza per questo dissolversi, cede il passo al gesto formante. Nel caso di Rivalta, come dimostrano, con evidenza enigmatica, le numerose opere pubbliche dell'artista (il gruppo di gorilla nella piazza del tribunale a Ravenna... o quello di bufale davanti a Sant'Apollinare in Classe così come i disegni murali realizzati nella sala dell'Autorità Portuale di Ravenna ecc.) la somiglianza animale più che fissarsi in un perfetto rimando naturalistico si offre come magistrale risultato di un processo in atto. La partecipazione di Davide Rivalta alla mostra Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno si completerà con la realizzazione di un disegno a grafite su parete.
Cristiana Collu, Direttrice della Gnam (Galleria Arte Moderna e Contemporanea) di Roma e
co-curatrice della mostra parla dei disegni murali di Rivalta come di “Monumenti temporanei concepiti per una durata finita e determinata a priori..” , e prosegue, “come all'inizio, con un pezzo di grafite in mano e a memoria Davide Rivalta si ricorda il volo di un uccello o la forza di un rinoceronte. E sulla parete bianca della grotta contemporanea cerca di trasmettere la vibrazione del miracolo della natura. Quella e tutte le volte Davide Rivalta è come fosse il primo, impugna la grafite come la punta di una selce e veloce ferma la vita senza toglierla, riesce nella verosimiglianza naturalistica così come nella infinita sospensione di un istante”..
La mostra Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno che inaugurerà in Casa Masaccio sabato 17 ottobre 2015 alle ore 18.00 - il cui titolo riecheggia volontariamente un fortunato saggio di Rosalind Krauss- concentrerà la sua riflessione sul 'disegno in campo allargato', ponendo al proprio centro opere di protagonisti storici della scena italiana e internazionale e di alcune presenze delle ultime generazioni, senza dimenticare di attingere ad opere della Collezione d'arte contemporanea del comune di San Giovanni Valdarno.
Il titolo Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno evidenzia sia la valenza propositiva della mostra sia il rinvio al “disegno” che, sottotraccia, funge da rimando comune (diretto o metaforico) a esperienze diverse e, apparentemente, lontane.
L’opzione di avvicinare differenti media (video, animazione, fotografia, scultura, ricamo, disegno sonoro, performance, installazione...) sotto un’idea 'allargata' di disegno, rimanda, sia pur in maniera indiretta, all’idea di skiagraphia o photographia (scrittura d’ombra o di luce) che Plinio pone all’origine mitica del disegno, un’origine cui non risulta affatto estranea la stessa scultura. Secondo il racconto di Plinio fu, infatti un vasaio di Corinto che, per primo scoprì l’arte di modellare i ritratti in argilla, egli -ci ricorda Plinio - dovette la sua invenzione a sua figlia Butade che, innamorata di un giovane, tratteggiò con una linea, l’ombra del suo volto proiettata sul muro dal lume di una lucerna, quando questo doveva partire per un lungo e pericoloso viaggio. Su quelle linee il padre impresse poi l’argilla, riproducendone il volto, che mise a cuocere in forno con il resto del suo vasellame.
Dal 10 ottobre saranno infatti visibili, dislocate nel centro storico di San Giovanni Valdarno, alcune grandi sculture in bronzo di Davide Rivalta.
Che l'anticipazione di una mostra sul disegno sia demandata alla installazione di alcune sculture può, a prima vista, apparire paradossale: in realtà la presenza epifanica di queste opere plastiche dalle sembianze animali (un rinoceronte, due bufale e un lupo) disseminate nello spazio cittadino, si sottrae alla statuaria e richiama, più di quel che non appaia l'idea di disegno: nella visione ravvicinata, infatti, la figura, senza per questo dissolversi, cede il passo al gesto formante. Nel caso di Rivalta, come dimostrano, con evidenza enigmatica, le numerose opere pubbliche dell'artista (il gruppo di gorilla nella piazza del tribunale a Ravenna... o quello di bufale davanti a Sant'Apollinare in Classe così come i disegni murali realizzati nella sala dell'Autorità Portuale di Ravenna ecc.) la somiglianza animale più che fissarsi in un perfetto rimando naturalistico si offre come magistrale risultato di un processo in atto. La partecipazione di Davide Rivalta alla mostra Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno si completerà con la realizzazione di un disegno a grafite su parete.
Cristiana Collu, Direttrice della Gnam (Galleria Arte Moderna e Contemporanea) di Roma e
co-curatrice della mostra parla dei disegni murali di Rivalta come di “Monumenti temporanei concepiti per una durata finita e determinata a priori..” , e prosegue, “come all'inizio, con un pezzo di grafite in mano e a memoria Davide Rivalta si ricorda il volo di un uccello o la forza di un rinoceronte. E sulla parete bianca della grotta contemporanea cerca di trasmettere la vibrazione del miracolo della natura. Quella e tutte le volte Davide Rivalta è come fosse il primo, impugna la grafite come la punta di una selce e veloce ferma la vita senza toglierla, riesce nella verosimiglianza naturalistica così come nella infinita sospensione di un istante”..
La mostra Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno che inaugurerà in Casa Masaccio sabato 17 ottobre 2015 alle ore 18.00 - il cui titolo riecheggia volontariamente un fortunato saggio di Rosalind Krauss- concentrerà la sua riflessione sul 'disegno in campo allargato', ponendo al proprio centro opere di protagonisti storici della scena italiana e internazionale e di alcune presenze delle ultime generazioni, senza dimenticare di attingere ad opere della Collezione d'arte contemporanea del comune di San Giovanni Valdarno.
Il titolo Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno evidenzia sia la valenza propositiva della mostra sia il rinvio al “disegno” che, sottotraccia, funge da rimando comune (diretto o metaforico) a esperienze diverse e, apparentemente, lontane.
L’opzione di avvicinare differenti media (video, animazione, fotografia, scultura, ricamo, disegno sonoro, performance, installazione...) sotto un’idea 'allargata' di disegno, rimanda, sia pur in maniera indiretta, all’idea di skiagraphia o photographia (scrittura d’ombra o di luce) che Plinio pone all’origine mitica del disegno, un’origine cui non risulta affatto estranea la stessa scultura. Secondo il racconto di Plinio fu, infatti un vasaio di Corinto che, per primo scoprì l’arte di modellare i ritratti in argilla, egli -ci ricorda Plinio - dovette la sua invenzione a sua figlia Butade che, innamorata di un giovane, tratteggiò con una linea, l’ombra del suo volto proiettata sul muro dal lume di una lucerna, quando questo doveva partire per un lungo e pericoloso viaggio. Su quelle linee il padre impresse poi l’argilla, riproducendone il volto, che mise a cuocere in forno con il resto del suo vasellame.
10
ottobre 2015
Davide Rivalta – Ri-pensare il medium: il fantasma del disegno
Dal 10 al 17 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
CASA MASACCIO
San Giovanni Valdarno, Corso Italia, 83, (Arezzo)
San Giovanni Valdarno, Corso Italia, 83, (Arezzo)
Orario di apertura
Sempre visibili fino al 15 novembre
Autore
Curatore