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De Angelis | Nakamiya | Spagnulo – Dipinti e sculture
Saranno presenti in mostra opere su carta di Misia De Angelis, Opere su carta e dipinti su tela di Ayako Nakamiya e sculture in acciaio, ferro e plexiglass di Valdi Spagnulo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dipinti e sculture
Misia De Angelis
Ayako Nakamiya
Valdi Spagnulo
Vernissage: Sabato 14 marzo 2009 – ore 18.00
Presentazione cartella calcografica n. 4
Seguirà alle ore 20.00 un concerto di :
Sakiko Abe, soprano e Akiko Kozato, mezzosoprano
Musiche di Giorgio Colombo Taccani
La mostra rimarrà aperta dal 14/03/2009 al 16/05/2009 – SU APPUNTAMENTO.
Saranno presenti in mostra opere su carta di Misia De Angelis, Opere su carta e dipinti su tela di Ayako Nakamiya e sculture in acciaio, ferro e plexiglass di Valdi Spagnulo.
Tra vicinanze e lontananze oscilla la partitura pittorica di Misia De Agelis.
Pittura puntiforme, sonora, asciutta sia pure nel suo acqueo distendersi e rivelarsi, portatrice di richiami alla Natura, spogliata da ogni particolare mimetico diretto.
Pittura caricata di echi e suggestioni di terra, di sottosuolo ma anche di luce; densità del percepire per somma sintesi la sostanza visiva del paesaggio, del seme, dell’aria e del suolo.
Microcosmo e contemplazione visiva si disciolgono nella sensibilità ricettiva dell’artista, che ridistribuisce nel campo pittorico la sintesi del vissuto e del contemplato, del presente e del lontano. I timbri dei gialli caldi e dorati si accordano ai rossi profondi e ai bruciati, le tinte dell’ombra con frammenti celesti. L’orchestrazione di minuti tocchi di pennello vaporosi, vanno a scandire la superficie in ritmici punti di presenza, che pulsano nello spazio tattile e indefinito. E’ un ascolto visivo della natura che Misia vuole restituire nella sua pienezza poetica, per stratificazioni colorate, in un crescendo di piani emozionali. La carta è la suprema depositaria di queste ricezioni, che vanno svolgendosi come pagine di un pentagramma, strato dopo strato, organizzate secondo un segreto codice musicale disseminato nello spazio.
Suggestivo è il passaggio tra opacità oleosa dei dipinti su tela e leggerezza aerea e luminosa delle carte di Ayako Nakamiya. Sta nel profondo rispetto del materiale, la scelta formale dell’artista giapponese.
L’atteggiamento di riverenza e considerazione sulle potenzialità del mezzo, nel caso specifico l’olio, le permette di calarsi in uno stato di fusione con la pittura, un accompagnarsi ininterrotto del pennello nella amalgama oleosa del pigmento, e il suo scorrere, impastarsi e sovrapporsi. Il suo incedere pittorico è un nervoso moto espressivo della pennellata, in preda a un disperato spostarsi e ricomporsi del dipingere, addensando la superficie di tangibile presenza. E’ come la traversata in un mare in tempesta la pittura di Ayako, un incedere tra i flutti, nell’esercizio pittorico di rivelazione e nascondimento delle forze generatrici. Il colore è spesso di matrice blu con infinite varianti cutanee che lo spingono al violetto e al rosso cupo.
Sul fronte dell’acquarello, disciplina prediletta dall’artista, l’acqua e l’aria sembrano condensarsi sulla carta in preziose note espansive, dilatazioni e fluttuazioni. Lo spazio della carta vive un continuum cromatico, che cancella ogni riferimento alla forma chiusa. Disciplina e sregolatezza connotano lo spazio emotivo di Ayako e ci riportano allo stato di riflessione sulle verità del sentire astratto, esente da forme, ma sia pur remotamente strutturato per aree gestuali, presenza dell’umano e traccia della volontà di esistere. Lo slancio del colore abbraccia metaforicamente ogni direzione del sentire, si allunga all’infinito, fino a toccarci, ad esigere una comunione, una condivisione estrema.
Si presentano come disegni di metallo, linee raccolte nello spazio e saldate tra loro a costituire una nuova geometria instabile, le sculture di Valdi Spagnulo.
La scultura è disegno, antimonumentalità per eccellenza, inno all’equilibrio precario e al segno salvato, captato. Il frammento, lo scarto metallico sottratto alla distruzione, diviene per Valdi un elemento caldo, vivo, carico di vissuto metropolitano che gli serve a rigenerare un senso, una struttura volutamente e orgogliosamente precaria, come nella serie dei “reverse”. L’equilibrio che Valdi va generando nelle sue sculture, anche quelle di più ampio respiro, è sempre propenso all’oscillazione, all’instabilità, si appella alla torsione, al riscatto sul destino. Lo spazio vuoto è parte primaria della sua ricerca. Le sue strutture metalliche catturano bagliori di luce nelle bruniture dell’acciaio, elettrizzato da segni continui e disomogenei lungo le coordinate dei telai e attraverso la presenza di pezzi di plexiglass, di metacrilati cilindrici, anch’essi portatori del proprio vissuto. Logori, bruciati, piegati, macchiati, questi pezzi di spazio trasparente sono condensazioni di cielo, riverberi di luce, slanci, ideali e passioni.
Il disegno architettonico suggerito è come passato sotto torchio, provato da una lotta, compresso da forze che lo hanno messo a dura prova, eppure non per questo meno carico di compostezza e umanità. Ed è proprio qui, paradossalmente, la maggior forza espressiva dell’artista, nella fragilità che assurge a slancio dello stare in equilibrio “nonostante tutto”.
A.F. 2009
Misia De Angelis nasce a Varese nel 1964. Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.
Principali mostre personali:
- 2006 “Il tempo è della terra”, a cura di D. Serra, Quadreria del Lotto, Trapani
- 2000 “Pittura”, a cura di C. Cerritelli, Gall. L’Alternativa , Viadana (MN)
- 1996 “ Fiori artici” , Al Jamaica, Milano
Principali mostre collettive:
2008 – “Pittura Aniconica” - Arte e critica in Italia 1968/2007, a cura di C.Cerritelli,
Casa del Mantegna, Mantova
“Aniconica”, a cura di C.Cerritelli, Fondazione Zappettini, Chiavari (Ge)
2006 – “La pittura a ricordarsi”, Fondazione Minoli Casaperlarte, Cantu’ (CO)
2003 – “Visione interiore” a cura di C. Cerritelli – varie sedi espositive
2000 –“Nuovi temperamenti”, Gall. Aras Ravensburg (D)
Hanno scritto di lei:
C. Cerritelli, A. Fieschi, L. Giudici, G. Mariotti, C. Nembrini, R. Pulejo, C. M. Ricci, D. Serra, G. Severo, R. Zelatore.
Ayako Nakamiya è nata a Tokyo nel 1960. Trasferitasi in Italia nel 1987 si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.
Principali mostre personali:
- 2004 Consolato Generale del Giappone a Milano.
- 2002 Museo Comunale di Arte Moderna, Senigallia
- 2000 Consolato degli Stati Uniti a Milano
Principali mostre collettive:
- 2008 “Ayako Nakamiya-Elena Strada”, Gall. Cavenaghi Arte, Milano
- 2006 “La pittura a ricordarsi”, Fondazione P. Minoli Casaperlarte, Cantu’ (CO)
- 2005 “Generazione Anni ‘60”, Museo Parisi-Valle, Maccagno (VA)
- 2001 “Cinque artisti giapponesi”, Villa Bottini, Lucca
- 2000 “Nuovi Temperamenti”, Gall. Aras, Ravensburg (D)
Hanno scritto di lei:
Claudio Cerritelli, Valerio Deho’, Paolo Minoli
Valdi Spagnulo è nato a Ceglie Messapico (BR) nel 1961. Nel 1984 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano.
Principali mostre personali:
- 2007 “Asimmetrie, pieghe, torsioni”, Gall. Cavenaghi Arte, Milano
- 2006 “Lembo di cielo”, Gall. Milly Pozzi Arte Contemporanea, Como
- 2004 “Parvenze di precarietà”, Gall. Arte + arte contemporanea, Varese
- 2001 Accademia Nazionale di San Luca, Roma
Principali mostre collettive:
- 2008 XXV Biennale di Scultura, Palazzo Ducale, Gubbio (PG)
- 2007 “Metafore della memoria”, Museo Parisi-Valle, Maccagno (VA)
- 2006 “Generazione Anni ‘60”, Spazio Guicciardini, Milano
- 2004 “IV premio internaz. Scultura Regione Piemonte”, Sala Bolaffi, Torino
Hanno scritto di lui:
F. Solmi, E. Pontiggia, M. De Stasio, M.N. Varga, A. Veca, L. Cavadini, R. Bossaglia, S. Parmiggiani, F. Poli, L. Caramel, R. Ferrario, G. Zanchetti, E. Di Raddo
Programma del concerto
Sakiko Abe soprano
Akiko Kozato mezzosoprano
Giorgio Colombo Taccani
"Nox, Tellus" per voce femminile su frammenti tratti dalle Metamorfosi
di Ovidio (2004) - 6'30"
"Amans, Supplex" per voce femminile su frammenti tratti dalle
Metamorfosi di Ovidio (2006/07) - 4'30"
"Diana, Luna" per due voci femminili su frammenti tratti dalle
Metamorfosi di Ovidio (2008) - 3'30".
Edizioni Suvini Zerboni
Per informazioni:
www.colombotaccani.it
Misia De Angelis
Ayako Nakamiya
Valdi Spagnulo
Vernissage: Sabato 14 marzo 2009 – ore 18.00
Presentazione cartella calcografica n. 4
Seguirà alle ore 20.00 un concerto di :
Sakiko Abe, soprano e Akiko Kozato, mezzosoprano
Musiche di Giorgio Colombo Taccani
La mostra rimarrà aperta dal 14/03/2009 al 16/05/2009 – SU APPUNTAMENTO.
Saranno presenti in mostra opere su carta di Misia De Angelis, Opere su carta e dipinti su tela di Ayako Nakamiya e sculture in acciaio, ferro e plexiglass di Valdi Spagnulo.
Tra vicinanze e lontananze oscilla la partitura pittorica di Misia De Agelis.
Pittura puntiforme, sonora, asciutta sia pure nel suo acqueo distendersi e rivelarsi, portatrice di richiami alla Natura, spogliata da ogni particolare mimetico diretto.
Pittura caricata di echi e suggestioni di terra, di sottosuolo ma anche di luce; densità del percepire per somma sintesi la sostanza visiva del paesaggio, del seme, dell’aria e del suolo.
Microcosmo e contemplazione visiva si disciolgono nella sensibilità ricettiva dell’artista, che ridistribuisce nel campo pittorico la sintesi del vissuto e del contemplato, del presente e del lontano. I timbri dei gialli caldi e dorati si accordano ai rossi profondi e ai bruciati, le tinte dell’ombra con frammenti celesti. L’orchestrazione di minuti tocchi di pennello vaporosi, vanno a scandire la superficie in ritmici punti di presenza, che pulsano nello spazio tattile e indefinito. E’ un ascolto visivo della natura che Misia vuole restituire nella sua pienezza poetica, per stratificazioni colorate, in un crescendo di piani emozionali. La carta è la suprema depositaria di queste ricezioni, che vanno svolgendosi come pagine di un pentagramma, strato dopo strato, organizzate secondo un segreto codice musicale disseminato nello spazio.
Suggestivo è il passaggio tra opacità oleosa dei dipinti su tela e leggerezza aerea e luminosa delle carte di Ayako Nakamiya. Sta nel profondo rispetto del materiale, la scelta formale dell’artista giapponese.
L’atteggiamento di riverenza e considerazione sulle potenzialità del mezzo, nel caso specifico l’olio, le permette di calarsi in uno stato di fusione con la pittura, un accompagnarsi ininterrotto del pennello nella amalgama oleosa del pigmento, e il suo scorrere, impastarsi e sovrapporsi. Il suo incedere pittorico è un nervoso moto espressivo della pennellata, in preda a un disperato spostarsi e ricomporsi del dipingere, addensando la superficie di tangibile presenza. E’ come la traversata in un mare in tempesta la pittura di Ayako, un incedere tra i flutti, nell’esercizio pittorico di rivelazione e nascondimento delle forze generatrici. Il colore è spesso di matrice blu con infinite varianti cutanee che lo spingono al violetto e al rosso cupo.
Sul fronte dell’acquarello, disciplina prediletta dall’artista, l’acqua e l’aria sembrano condensarsi sulla carta in preziose note espansive, dilatazioni e fluttuazioni. Lo spazio della carta vive un continuum cromatico, che cancella ogni riferimento alla forma chiusa. Disciplina e sregolatezza connotano lo spazio emotivo di Ayako e ci riportano allo stato di riflessione sulle verità del sentire astratto, esente da forme, ma sia pur remotamente strutturato per aree gestuali, presenza dell’umano e traccia della volontà di esistere. Lo slancio del colore abbraccia metaforicamente ogni direzione del sentire, si allunga all’infinito, fino a toccarci, ad esigere una comunione, una condivisione estrema.
Si presentano come disegni di metallo, linee raccolte nello spazio e saldate tra loro a costituire una nuova geometria instabile, le sculture di Valdi Spagnulo.
La scultura è disegno, antimonumentalità per eccellenza, inno all’equilibrio precario e al segno salvato, captato. Il frammento, lo scarto metallico sottratto alla distruzione, diviene per Valdi un elemento caldo, vivo, carico di vissuto metropolitano che gli serve a rigenerare un senso, una struttura volutamente e orgogliosamente precaria, come nella serie dei “reverse”. L’equilibrio che Valdi va generando nelle sue sculture, anche quelle di più ampio respiro, è sempre propenso all’oscillazione, all’instabilità, si appella alla torsione, al riscatto sul destino. Lo spazio vuoto è parte primaria della sua ricerca. Le sue strutture metalliche catturano bagliori di luce nelle bruniture dell’acciaio, elettrizzato da segni continui e disomogenei lungo le coordinate dei telai e attraverso la presenza di pezzi di plexiglass, di metacrilati cilindrici, anch’essi portatori del proprio vissuto. Logori, bruciati, piegati, macchiati, questi pezzi di spazio trasparente sono condensazioni di cielo, riverberi di luce, slanci, ideali e passioni.
Il disegno architettonico suggerito è come passato sotto torchio, provato da una lotta, compresso da forze che lo hanno messo a dura prova, eppure non per questo meno carico di compostezza e umanità. Ed è proprio qui, paradossalmente, la maggior forza espressiva dell’artista, nella fragilità che assurge a slancio dello stare in equilibrio “nonostante tutto”.
A.F. 2009
Misia De Angelis nasce a Varese nel 1964. Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.
Principali mostre personali:
- 2006 “Il tempo è della terra”, a cura di D. Serra, Quadreria del Lotto, Trapani
- 2000 “Pittura”, a cura di C. Cerritelli, Gall. L’Alternativa , Viadana (MN)
- 1996 “ Fiori artici” , Al Jamaica, Milano
Principali mostre collettive:
2008 – “Pittura Aniconica” - Arte e critica in Italia 1968/2007, a cura di C.Cerritelli,
Casa del Mantegna, Mantova
“Aniconica”, a cura di C.Cerritelli, Fondazione Zappettini, Chiavari (Ge)
2006 – “La pittura a ricordarsi”, Fondazione Minoli Casaperlarte, Cantu’ (CO)
2003 – “Visione interiore” a cura di C. Cerritelli – varie sedi espositive
2000 –“Nuovi temperamenti”, Gall. Aras Ravensburg (D)
Hanno scritto di lei:
C. Cerritelli, A. Fieschi, L. Giudici, G. Mariotti, C. Nembrini, R. Pulejo, C. M. Ricci, D. Serra, G. Severo, R. Zelatore.
Ayako Nakamiya è nata a Tokyo nel 1960. Trasferitasi in Italia nel 1987 si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.
Principali mostre personali:
- 2004 Consolato Generale del Giappone a Milano.
- 2002 Museo Comunale di Arte Moderna, Senigallia
- 2000 Consolato degli Stati Uniti a Milano
Principali mostre collettive:
- 2008 “Ayako Nakamiya-Elena Strada”, Gall. Cavenaghi Arte, Milano
- 2006 “La pittura a ricordarsi”, Fondazione P. Minoli Casaperlarte, Cantu’ (CO)
- 2005 “Generazione Anni ‘60”, Museo Parisi-Valle, Maccagno (VA)
- 2001 “Cinque artisti giapponesi”, Villa Bottini, Lucca
- 2000 “Nuovi Temperamenti”, Gall. Aras, Ravensburg (D)
Hanno scritto di lei:
Claudio Cerritelli, Valerio Deho’, Paolo Minoli
Valdi Spagnulo è nato a Ceglie Messapico (BR) nel 1961. Nel 1984 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano.
Principali mostre personali:
- 2007 “Asimmetrie, pieghe, torsioni”, Gall. Cavenaghi Arte, Milano
- 2006 “Lembo di cielo”, Gall. Milly Pozzi Arte Contemporanea, Como
- 2004 “Parvenze di precarietà”, Gall. Arte + arte contemporanea, Varese
- 2001 Accademia Nazionale di San Luca, Roma
Principali mostre collettive:
- 2008 XXV Biennale di Scultura, Palazzo Ducale, Gubbio (PG)
- 2007 “Metafore della memoria”, Museo Parisi-Valle, Maccagno (VA)
- 2006 “Generazione Anni ‘60”, Spazio Guicciardini, Milano
- 2004 “IV premio internaz. Scultura Regione Piemonte”, Sala Bolaffi, Torino
Hanno scritto di lui:
F. Solmi, E. Pontiggia, M. De Stasio, M.N. Varga, A. Veca, L. Cavadini, R. Bossaglia, S. Parmiggiani, F. Poli, L. Caramel, R. Ferrario, G. Zanchetti, E. Di Raddo
Programma del concerto
Sakiko Abe soprano
Akiko Kozato mezzosoprano
Giorgio Colombo Taccani
"Nox, Tellus" per voce femminile su frammenti tratti dalle Metamorfosi
di Ovidio (2004) - 6'30"
"Amans, Supplex" per voce femminile su frammenti tratti dalle
Metamorfosi di Ovidio (2006/07) - 4'30"
"Diana, Luna" per due voci femminili su frammenti tratti dalle
Metamorfosi di Ovidio (2008) - 3'30".
Edizioni Suvini Zerboni
Per informazioni:
www.colombotaccani.it
14
marzo 2009
De Angelis | Nakamiya | Spagnulo – Dipinti e sculture
Dal 14 marzo al 16 maggio 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
AR OFFICINA ARTE CONTEMPORANEA
Gorgonzola, Via Milano, 14p1-p3 , (Milano)
Gorgonzola, Via Milano, 14p1-p3 , (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
14 Marzo 2009, ore 18
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