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De Bello Naturae, della natura le sfide
In mostra nuove opere video dell’artista americano Peter Campus, considerato uno dei pionieri della videoarte, mostrate in anteprima a Barletta, affianco ad opere fotografiche dell’artista americana Kathleen J. Graves e ai paesaggi elettronici di Antonio Trimani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugurerà sabato 15 novembre, della durata di un mese, la mostra intitolata De
Bello Naturae, della natura le sfide, con nuove opere video dell’artista americano Peter
Campus, considerato uno dei pionieri della videoarte, mostrate in anteprima a Barletta,
affianco ad opere fotografiche dell'artista americana Kathleen J. Graves e ai paesaggi
elettronici di Antonio Trimani.
L'evento è fa parte della XII edizione di Avvistamenti, organizzato dal Cineclub
Canudo con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche dell’Identità Culturale del
Comune di Barletta e dell’Assessorato al Mediterraneo, alla Cultura e al Turismo della
Regione Puglia, e La mostra rientra nel progetto ben più ampio (Di)sfide contemporanee
concepita e realizzata da Daniela Di Niso e Antonio Musci e curata da Bruno Di Marino.
Il titolo (Di)sfide contemporanee allude sia al tema del conflitto al centro delle due
esposizioni, sia alla sfida che – attraverso un uso creativo e innovativo delle nuove tecnologie
– l’Arte vuole lanciare alla Storia, ripensando e aggiornando un evento come quello della
celebre Disfida barlettana. La contemporaneità è insita anche nella natura dei lavori che,
ubicati in luoghi diversi del castello, intendono dialogare tra loro simultaneamente, secondo
una logica intermediale, per cui il cinema, il video, la fotografia e l’animazione grafico-digitale,
si fondono perfettamente.
De Bello Naturae non è semplicemente una mostra ma progetto artistico che vedrà il suo
primo compimento nel castello di Barletta frutto di un dialogo, che da anni, ha coinvolto Peter
Campus Kathellen Graves e Antonio Trimani. Anche se con tre diverse modalità espressive,
ma legate allo stesso mezzo di registrazione del reale (la foto/cine camera), esporranno dei
lavori che declinano in tre modi diversi il rapporto/conflitto dell'uomo contemporaneo e la
natura.
Peter Campus con i suoi paesaggi sempre più astratti, realizza un inno alla natura,
grazie ai colori vivaci con un brillante saturazione e pixelation che poteva essere raggiunta
solo nell'era digitale. Continuamente interessato psicologia cognitiva e percezione, Campus
esplora il divario tra ciò che vediamo, ciò che la foto/cine camera registra, e ciò che
immaginiamo un paesaggio di essere. I video in mostra fanno parte di una serie che Campus
ho iniziato nel 2008, con riferimenti espliciti alla storia della pittura. Un formalista impenitente,
i video di Campus hanno una sensibilità raffinata e una chiarezza compositiva ispirati da
grandi maestri come Cézanne, Corot e Rothko.
Il lavoro di Kathellen J Graves prende le mosse dal suo amore per la natura e la
tecnologia. Ha creato, delle creature artificiali chiamate Nanobots e nuove forme di vita che
possono lavorare e vivere in paesaggi all'aperto per aiutare a preservare la natura. Il nuovo
lavoro fotografico in mostra chiamato 'Dark Garden' riflette il cambiamento dei modelli
meteorologici e inondazioni nella zona di Long Island di New York, dove vive. In queste opere
la "Bots" (creature artificiali) assumono forme immaginarie con la funzione di osservatori e
controllori dell'ambiente.
I paesaggi elettronici di Antonio Trimani ci invitano alla contemplazione, rendendoci
questa funzione associata a ricordi antichi, ancestrali ma allo stesso tempo quanto mai vicini.
“Se Magritte avesse avuto modo di utilizzare il video, di certo avrebbe rappresentato le
sue rivelazioni del quotidiano nel modo in cui ha fatto Antonio Trimani, sospendendo per
esempio come per improvvisa apparizione un macigno nel mezzo del cielo come appunto
in Rivelazione. I video di Antonio Trimani vivono spesso di queste sottili epifanie che
modificano la loro essenza fisica secondo tempi e luoghi carichi di trascolorante attesa come
il video in mostra Anlges&Curves.
Qui il tempo si fa materia evanescente, non solo perché diluita nei tempi del video ma
anche perché allungata lungo traiettorie cromatiche ipersensibili e cangianti, proprio come la
sensibilità del soggetto e il nostro apparato percettivo.
Visioni diurne nel flusso elettronico, le opere di Trimani fanno sembrare irreale e metafisico,
grazie all'onirismo della composizione video, tutto ciò che di reale si può osservare
nell'ordinarietà del quotidiano.”
(Di)sfide contemporanee è collegata al progetto Avvistamenti Workshop, curato
da Bruno Di Marino, Daniela Di Niso e Antonio Musci e realizzato dal Cineclub Canudo in
collaborazione con Apulia Film Commission, Cineporti di Puglia - Bari:
Di Peter Campus saranno proiettati il 13 novembre, a partire dalle ore 20.00, Three
Transitions, 1972, 4:53; Four Sided Tape, 1976, 3:20; East Ended Tape, 1976, 5:06; Third
tape, 1976, 5:06; Death Threat, 2000, 11:22; divide, 2001, 3:39; edge of the ocean, 2003,
2:31; under the bridge, 2006, 3:24; lost days, 2006, 4:04; still wind, 2006, 3:39; in water,
2007, 4:32; cable crossing, 2007, 4:00; the blinds, 2007, 3:30; the pale, 2007, 3:05; the future
of oil, 2007, 3:32; just outside, 2007, 4:03; without malice, 2007, 4:03; agenesis, 2007, 2:46;
periphery, 2007, 4:00.
Bello Naturae, della natura le sfide, con nuove opere video dell’artista americano Peter
Campus, considerato uno dei pionieri della videoarte, mostrate in anteprima a Barletta,
affianco ad opere fotografiche dell'artista americana Kathleen J. Graves e ai paesaggi
elettronici di Antonio Trimani.
L'evento è fa parte della XII edizione di Avvistamenti, organizzato dal Cineclub
Canudo con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche dell’Identità Culturale del
Comune di Barletta e dell’Assessorato al Mediterraneo, alla Cultura e al Turismo della
Regione Puglia, e La mostra rientra nel progetto ben più ampio (Di)sfide contemporanee
concepita e realizzata da Daniela Di Niso e Antonio Musci e curata da Bruno Di Marino.
Il titolo (Di)sfide contemporanee allude sia al tema del conflitto al centro delle due
esposizioni, sia alla sfida che – attraverso un uso creativo e innovativo delle nuove tecnologie
– l’Arte vuole lanciare alla Storia, ripensando e aggiornando un evento come quello della
celebre Disfida barlettana. La contemporaneità è insita anche nella natura dei lavori che,
ubicati in luoghi diversi del castello, intendono dialogare tra loro simultaneamente, secondo
una logica intermediale, per cui il cinema, il video, la fotografia e l’animazione grafico-digitale,
si fondono perfettamente.
De Bello Naturae non è semplicemente una mostra ma progetto artistico che vedrà il suo
primo compimento nel castello di Barletta frutto di un dialogo, che da anni, ha coinvolto Peter
Campus Kathellen Graves e Antonio Trimani. Anche se con tre diverse modalità espressive,
ma legate allo stesso mezzo di registrazione del reale (la foto/cine camera), esporranno dei
lavori che declinano in tre modi diversi il rapporto/conflitto dell'uomo contemporaneo e la
natura.
Peter Campus con i suoi paesaggi sempre più astratti, realizza un inno alla natura,
grazie ai colori vivaci con un brillante saturazione e pixelation che poteva essere raggiunta
solo nell'era digitale. Continuamente interessato psicologia cognitiva e percezione, Campus
esplora il divario tra ciò che vediamo, ciò che la foto/cine camera registra, e ciò che
immaginiamo un paesaggio di essere. I video in mostra fanno parte di una serie che Campus
ho iniziato nel 2008, con riferimenti espliciti alla storia della pittura. Un formalista impenitente,
i video di Campus hanno una sensibilità raffinata e una chiarezza compositiva ispirati da
grandi maestri come Cézanne, Corot e Rothko.
Il lavoro di Kathellen J Graves prende le mosse dal suo amore per la natura e la
tecnologia. Ha creato, delle creature artificiali chiamate Nanobots e nuove forme di vita che
possono lavorare e vivere in paesaggi all'aperto per aiutare a preservare la natura. Il nuovo
lavoro fotografico in mostra chiamato 'Dark Garden' riflette il cambiamento dei modelli
meteorologici e inondazioni nella zona di Long Island di New York, dove vive. In queste opere
la "Bots" (creature artificiali) assumono forme immaginarie con la funzione di osservatori e
controllori dell'ambiente.
I paesaggi elettronici di Antonio Trimani ci invitano alla contemplazione, rendendoci
questa funzione associata a ricordi antichi, ancestrali ma allo stesso tempo quanto mai vicini.
“Se Magritte avesse avuto modo di utilizzare il video, di certo avrebbe rappresentato le
sue rivelazioni del quotidiano nel modo in cui ha fatto Antonio Trimani, sospendendo per
esempio come per improvvisa apparizione un macigno nel mezzo del cielo come appunto
in Rivelazione. I video di Antonio Trimani vivono spesso di queste sottili epifanie che
modificano la loro essenza fisica secondo tempi e luoghi carichi di trascolorante attesa come
il video in mostra Anlges&Curves.
Qui il tempo si fa materia evanescente, non solo perché diluita nei tempi del video ma
anche perché allungata lungo traiettorie cromatiche ipersensibili e cangianti, proprio come la
sensibilità del soggetto e il nostro apparato percettivo.
Visioni diurne nel flusso elettronico, le opere di Trimani fanno sembrare irreale e metafisico,
grazie all'onirismo della composizione video, tutto ciò che di reale si può osservare
nell'ordinarietà del quotidiano.”
(Di)sfide contemporanee è collegata al progetto Avvistamenti Workshop, curato
da Bruno Di Marino, Daniela Di Niso e Antonio Musci e realizzato dal Cineclub Canudo in
collaborazione con Apulia Film Commission, Cineporti di Puglia - Bari:
Di Peter Campus saranno proiettati il 13 novembre, a partire dalle ore 20.00, Three
Transitions, 1972, 4:53; Four Sided Tape, 1976, 3:20; East Ended Tape, 1976, 5:06; Third
tape, 1976, 5:06; Death Threat, 2000, 11:22; divide, 2001, 3:39; edge of the ocean, 2003,
2:31; under the bridge, 2006, 3:24; lost days, 2006, 4:04; still wind, 2006, 3:39; in water,
2007, 4:32; cable crossing, 2007, 4:00; the blinds, 2007, 3:30; the pale, 2007, 3:05; the future
of oil, 2007, 3:32; just outside, 2007, 4:03; without malice, 2007, 4:03; agenesis, 2007, 2:46;
periphery, 2007, 4:00.
15
novembre 2014
De Bello Naturae, della natura le sfide
Dal 15 novembre al 14 dicembre 2014
arte contemporanea
Location
CASTELLO SVEVO
Barletta, Piazza Castello, (Bari)
Barletta, Piazza Castello, (Bari)
Vernissage
15 Novembre 2014, h 19.30
Autore