Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
DE CE FACI POZA¿…É tutto normale!
La mostra “DE CE FACI POZA¿…É tutto normale!” è promossa dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli e si articola in 40 foto, a colori quelle di Sergio Antonuccio e b/n quelle di Alessio Paduano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra “DE CE FACI POZĀ¿...É tutto normale!” è promossa dall'Assessorato alla Cultura e dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli e dall'Accademia di Belle Arti di Napoli e si articola in 40 foto, a colori quelle di Sergio Antonuccio e b/n quelle di Alessio Paduano.
Gli orari di apertura della mostra fotografica sono: dal Lunedì al Sabato, dalle ore 11.00 alle ore 18.00, e la Domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Ingresso libero.
Le foto sono il risultato dell'approccio ad un triste aspetto sociale che caratterizza Bucarest, capitale della Romania (dal 2007 paese membro della Comunità Europea): la condizione di vita di migliaia di ragazzi, spesso molto piccoli, costretti a vivere in condizioni disumane nelle fogne della città o in quartieri ricoperti da montagne di spazzatura, tra miseria e malattie.
Alessio Paduano ci fa conoscere i volti dei ragazzi che vivono nelle fogne adiacenti a Gara de Nord, la stazione principale di Bucarest, la più grande della Romania. Con l'incisività di un bianco e nero in grado di esprimere elementi poetici, memorie struggenti e nostalgiche, ci mostra realtà molto dure: l’eroina iniettata in condizioni allarmanti di igiene e promiscuità; i bambini che sniffano colla tossica; i corpi tagliuzzati e tatuati come mappe di vita e di morte; gli angusti spazi dei canali, tra i tubi dei condotti d’ acqua calda, dove si trova rifugio dal freddo e dove è possibile allestire parvenze di identità. Sguardi tristi e allo stesso tempo carichi di una dignità disarmante.
Sergio Antonuccio con i suoi scatti - di cui il colore niente leva ad un crudo realismo, dettagliato, quasi didascalico e che a volte si connota di elementi surreali e onirici - ci fa conoscere i bambini che vivono nel quartiere Rahova, uno dei più sporchi e poveri della città di Bucarest e ci mostra famiglie nomadi della zona “India” a pochi passi dal centro, che a lui appare come “una distesa immensa di terreno con case costruite con mezzi di fortuna, sparse qua e là.”
Nelle fotografie dei due artisti opera uno sguardo pensoso che ha saputo attendere l'offerta dell'altro, che ha fermato il momento così come accaduto, agendo essi all'interno della stessa realtà, con il risultato di un'immagine condivisa, non forzata, non rincorsa, non rubata.
Un occhio obiettivo che si pone tra realismo e riflessione.
Info: eventiecultura@yahoo.it
HANNO DETTO:
Perché fai la foto?...è tutto normale!......
“Gli chiedo se gli piace vivere nelle fogne e mi risponde di sì”
Questa risposta può sembrare falsa o incredibile...ma se quelle fogne sono il luogo dove il ragazzo è nato e vissuto sempre, quelle fogne sono la sua CASA...perché non dovrebbe piacergli?...
Perché fai la foto?...è tutto normale!......
...siamo noi quelli che conoscono una realtà diversa dalle fogne e che dobbiamo prendere coscienza di realtà come questa...che unica non è, nel mondo...
Allora il problema di base è un problema di conoscenza, di “informazione”.
Fotografia quindi come informazione che diviene conoscenza.
Quella del fare informazione è una scelta totale/esistenziale.
Da sempre si muore per la libertà.
Da sempre si muore per la libertà dell’informazione e quindi per la conoscenza.
Pochi giorni fa sono morti, durante un bombardamento, in Siria, due giornalisti.
Uno era un fotografo, aveva 28 anni...
I nostri Alessio Paduano e Sergio Antonuccio, hanno scelto una vita ad altissimo rischio per fare acquisire a noi tutti conoscenza, lavorando su situazioni “estreme”, coscienti che queste possono diventare metafora di più ampio significato e raccontarci di un “sistema” economico mondiale ormai in disfacimento...sono, in qualche modo, l’interfaccia positiva di un sistema che muore e che rinascerà con le regole che la loro generazione andrà a riscrivere...
Fabio Donato
Gli orari di apertura della mostra fotografica sono: dal Lunedì al Sabato, dalle ore 11.00 alle ore 18.00, e la Domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Ingresso libero.
Le foto sono il risultato dell'approccio ad un triste aspetto sociale che caratterizza Bucarest, capitale della Romania (dal 2007 paese membro della Comunità Europea): la condizione di vita di migliaia di ragazzi, spesso molto piccoli, costretti a vivere in condizioni disumane nelle fogne della città o in quartieri ricoperti da montagne di spazzatura, tra miseria e malattie.
Alessio Paduano ci fa conoscere i volti dei ragazzi che vivono nelle fogne adiacenti a Gara de Nord, la stazione principale di Bucarest, la più grande della Romania. Con l'incisività di un bianco e nero in grado di esprimere elementi poetici, memorie struggenti e nostalgiche, ci mostra realtà molto dure: l’eroina iniettata in condizioni allarmanti di igiene e promiscuità; i bambini che sniffano colla tossica; i corpi tagliuzzati e tatuati come mappe di vita e di morte; gli angusti spazi dei canali, tra i tubi dei condotti d’ acqua calda, dove si trova rifugio dal freddo e dove è possibile allestire parvenze di identità. Sguardi tristi e allo stesso tempo carichi di una dignità disarmante.
Sergio Antonuccio con i suoi scatti - di cui il colore niente leva ad un crudo realismo, dettagliato, quasi didascalico e che a volte si connota di elementi surreali e onirici - ci fa conoscere i bambini che vivono nel quartiere Rahova, uno dei più sporchi e poveri della città di Bucarest e ci mostra famiglie nomadi della zona “India” a pochi passi dal centro, che a lui appare come “una distesa immensa di terreno con case costruite con mezzi di fortuna, sparse qua e là.”
Nelle fotografie dei due artisti opera uno sguardo pensoso che ha saputo attendere l'offerta dell'altro, che ha fermato il momento così come accaduto, agendo essi all'interno della stessa realtà, con il risultato di un'immagine condivisa, non forzata, non rincorsa, non rubata.
Un occhio obiettivo che si pone tra realismo e riflessione.
Info: eventiecultura@yahoo.it
HANNO DETTO:
Perché fai la foto?...è tutto normale!......
“Gli chiedo se gli piace vivere nelle fogne e mi risponde di sì”
Questa risposta può sembrare falsa o incredibile...ma se quelle fogne sono il luogo dove il ragazzo è nato e vissuto sempre, quelle fogne sono la sua CASA...perché non dovrebbe piacergli?...
Perché fai la foto?...è tutto normale!......
...siamo noi quelli che conoscono una realtà diversa dalle fogne e che dobbiamo prendere coscienza di realtà come questa...che unica non è, nel mondo...
Allora il problema di base è un problema di conoscenza, di “informazione”.
Fotografia quindi come informazione che diviene conoscenza.
Quella del fare informazione è una scelta totale/esistenziale.
Da sempre si muore per la libertà.
Da sempre si muore per la libertà dell’informazione e quindi per la conoscenza.
Pochi giorni fa sono morti, durante un bombardamento, in Siria, due giornalisti.
Uno era un fotografo, aveva 28 anni...
I nostri Alessio Paduano e Sergio Antonuccio, hanno scelto una vita ad altissimo rischio per fare acquisire a noi tutti conoscenza, lavorando su situazioni “estreme”, coscienti che queste possono diventare metafora di più ampio significato e raccontarci di un “sistema” economico mondiale ormai in disfacimento...sono, in qualche modo, l’interfaccia positiva di un sistema che muore e che rinascerà con le regole che la loro generazione andrà a riscrivere...
Fabio Donato
17
marzo 2012
DE CE FACI POZA¿…É tutto normale!
Dal 17 al 24 marzo 2012
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CASTEL DELL’OVO
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato, dalle ore 11.00 alle ore 18.00, e la Domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
Vernissage
17 Marzo 2012, ore 11.30
Autore