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De diversis artibus #3
Il saper fare bene italiano, centro nodale dell’identità culturale e, per secoli, economica del nostro Paese, è oggetto di un ciclo di sei incontri, promosso dalla Fondazione Marilena Ferrari-FMR. Gli appuntamenti sono pensati per allacciare idealmente il passato splendido delle arti applicate, radice storica del Made in Italy, alle opportunità presenti e future dello sviluppo sociale e culturale del Paese.
Comunicato stampa
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DE DIVERSIS ARTIBUS
Artisti, artigiani, artefici.
L’artigianato d’eccellenza come patrimonio culturale e opportunità economica
Sei appuntamenti con l’arte del saper fare bene italiano
tra il passato e il futuro del Made in Italy
dal 23 febbraio al 27 aprile 2010,
Officina Marilena Ferrari-FMR
Via S. Stefano 17/a, Bologna,
a martedì alterni, alle ore 18.00.
Il saper fare bene italiano, centro nodale dell’identità culturale e, per secoli, economica del nostro Paese, è oggetto di un ciclo di sei incontri, promosso dalla Fondazione Marilena Ferrari-FMR. Gli appuntamenti sono pensati per allacciare idealmente il passato splendido delle arti applicate, radice storica del Made in Italy, alle opportunità presenti e future dello sviluppo sociale e culturale del Paese.
Il titolo latino ricalca quello di un piccolo, prezioso libretto (la Schedula de diversis artibus) che, nel XII secolo, il monaco tedesco Teofilo dedicò alle tecniche e ai procedimenti collegati alla realizzazione dei manufatti artistici – dall’oreficeria alla miniatura, dalla pittura alla realizzazione di grandi vetrate istoriate – con un’assoluta inversione di valori rispetto alla odierna distinzione tra “arti maggiori” e “arti minori”.
Il richiamo al “sistema delle arti” lega il ciclo di incontri alle ragioni che riunivano artisti e artigiani sotto la comune definizione di “artefici”, e alla tradizione nel campo del “fare” che subordinava l’inarrivabile bellezza della forma alla perfetta padronanza di tecniche, lavorazioni e procedimenti gelosamente tramandati.
Partendo dalla consapevolezza che le pregiate manifatture furono – molto più delle “arti maggiori” – tra i principali motori economici dell’età del Rinascimento, si ha l’intenzione di sondare la possibilità di impostare, per l’Italia, un futuro economicamente prospero ripercorrendo le tradizioni e gli insegnamenti di questo passato illustre che, più di ogni altro, ha caratterizzato il nostro Paese nei secoli del suo maggior splendore.
Gli incontri sono pensati per un pubblico non formato da specialisti.
I relatori fanno riferimento ad ambiti e discipline diverse, in modo da scandagliare i presupposti storici dell’economia del lusso, gli aspetti dell’equivalenza nell’apprezzamento delle “arti diverse” e le concrete possibilità di garantire al nostro Paese prosperità e sviluppo a partire dalla realizzazione di beni di alto artigianato nonché dall’esaltazione delle eccellenze italiane nel campo del “fare”.
La rassegna ospiterà gli interventi di Alessio Monciatti (Università del Molise), Guido Guerzoni (Università Bocconi), Pierluigi Carofano (Università di Siena), Sandra Freschi e Nicola Ann MacGregor (Restauratrici della Galleria degli Uffizi), Jadranka Bentini (Direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza), Davide Servadei (Titolare della Bottega Ceramiche Gatti), Roberta Crespi (Università Cattolica del Sacro Cuore – master EMLUX), Marco Dallari (Università di Trento), Paolo Dalla Sega (Cattedra Fondazione Cologni – Università Cattolica del Sacro Cuore), Alberto Olivetti (Università di Siena).
Gli incontri in rassegna rientrano nell’ambito di un progetto di ricerca della Fondazione Marilena Ferrari-FMR sull’arte del saper fare bene italiano volto a raccogliere e sviluppare i presupposti teorici e pratici per uno studio il più possibile esaustivo sui mestieri delle arti, al fine di veder considerata l’impresa artigiana d’eccellenza come una vera e propria impresa culturale che genera bellezza.
La Fondazione Marilena Ferrari-FMR
Si occupa, senza alcuna finalità di lucro, della valorizzazione, promozione e diffusione del patrimonio artistico e culturale italiano, e concentra la sua attività essenziale nel promuovere, valorizzare, attualizzare e diffondere il significato economico e culturale delle arti e dell’artigianato italiano di qualità e di eccellenza come vera e propria forma d’arte. La Fondazione, attraverso studi, ricerche e attività culturali, promuove e diffonde un’arte di valori, l’unica in grado di generare bellezza per portarla dove non è mai potuta arrivare: a tutti.
La Fondazione è parte integrante del Gruppo Marilena Ferrari-FMR, un’innovativa impresa italiana di cultura che opera nel campo dell’arte contemporanea, dell’editoria di pregio, dell’artigianato artistico di qualità ed eccellenza, della promozione e valorizzazione delle arti.
Le attività della Fondazione, riservate gratuitamente al pubblico, sono l’espressione concreta della responsabilità sociale dell’impresa nei confronti della collettività.
La partecipazione agli incontri è gratuita.
I posti disponibili sono limitati: per questo, si consiglia di prenotare la propria partecipazione.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i curatori Eleonora Onghi e Luca Vivona presso la Fondazione Marilena Ferrari-FMR dal lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 18.00, allo 051 6488920, o scrivere una e.mail a officinafmr@fmrarte.it.
www.marlenaferrari-fmr.it
Calendario degli Incontri
Martedì 23 febbraio 2010
Alessio Monciatti
Mirabili artefici: il saper fare e le arti
Grandi pittori che si consideravano innanzitutto orafi, epoche del gusto in cui le lucide trasparenze dello smalto dettavano la linea in fatto di stile, architetti e scultori celebri impegnati come designer di stipi, stoviglie e tessuti. Come, dove e quando l’Italia ha inventato – insieme al Rinascimento – il Made in Italy, e la capacità di fondere insieme funzionalità e bellezza.
Martedì 2 marzo 2010
Guido Guerzoni
Apollo e Vulcano: una storia economica dell’artigianato di qualità
Generatore di una splendida galleria di capolavori unici al mondo, il mercato degli oggetti d’arte fu anche un volano economico degli Stati d’Italia tra Quattro e Ottocento. Le commissioni di dipinti e sculture, ma anche di arredi, oreficerie, allestimenti per feste e trionfi, stimolavano gli artefici alla ricerca di squisite perfezioni, generando allo stesso tempo un assetto economico positivo e originale.
Martedì 16 marzo 2010
Pierluigi Carofano
Il cuoco, lo speziale, l’alchimista: ricette e materiali del dipingere
Mesticati con uova e latte di fico, depurati al sole e filtrati con polvere di vetro, acquistati a peso d’oro dai mercanti di ritorno dall’Oriente, conservati gelosamente in ampolle e macinati con cura sulla pietra, i materiali della pittura erano preparati dagli artisti secondo ricette che implicavano straordinarie conoscenze e abilità manuali, premesse alle meraviglie ineffabili dell’arte.
Martedì 30 marzo 2010
Sandra Freschi
Nicola Ann MacGregor
Il restauro: conoscere e conservare per innovare
Restituire leggibilità, integrare, ripristinare le opere dei grandi artefici del passato significa stabilire un contatto con un patrimonio immenso di conoscenze documentarie e abilità operative. Nata in Italia e qui definitasi dal punto di vista formativo ed estetico, la tradizione più alta del restauro si configura come vera e propria summa di raffinate sapienze artigianali.
Martedì 13 aprile 2010
Jadranka Bentini
Davide Servadei
Le Belle, i commerci e la tradizione: il caso delle ceramiche di Faenza
Se la memoria è madre delle arti, il Museo, casa delle Muse protettrici delle discipline artistiche, riveste necessariamente un ruolo decisivo nell’educazione del gusto e nella trasmissione di stimoli e impulsi creativi. Molto più di semplici depositi di forme e funzioni del passato, i Musei di arte applicata mettono oggi a confronto il loro patrimonio con nuovi orizzonti e nuove possibilità.
Martedì 27 aprile 2010
Roberta Crespi
Marco Dallari
Paolo Dalla Sega
Alberto Olivetti
L’artigianato d’eccellenza come patrimonio culturale e opportunità economica
Il presente e il futuro dell’artigianato d’eccellenza inteso come impresa e bene culturale: i temi della formazione e le opportunità di impiego, gli aiuti alle imprese artigianali e le prospettive economiche e culturali per i mestieri dell’alto artigianato. Le difficoltà e le politiche di promozione, tutela e valorizzazione del Made in Italy alto artigianale tra il nostro Paese, l’Europa e il resto del mondo.
I relatori
Alessio Monciatti
Docente di Storia dell’arte medievale presso l’Università del Molise, i suoi studi si concentrano tra l’altro sui processi tecnico esecutivi del mosaico e della pittura su tavola del XII e XIII secolo, e degli aspetti iconografici della decorazione monumentale in Italia e in Europa nel XIV secolo. E’ stato allievo di Enrico Castelnuovo. E’ autore di importanti saggi sulle forme e i modi della committenza papale fra Due e Trecento (Il Palazzo Vaticano nel Medioevo, Firenze, 2005) e di studi sulla storiografia dell’arte della prima metà del Novecento.
Guido Guerzoni
Specializzato in storia delle istituzioni e dei mercati artistici e culturali, è docente presso la SDA Bocconi di Milano. Ha insegnato in diversi corsi in Italia e all'estero, e dal 2005 collabora con il Research Department del Victoria and Albert Museum di Londra. I suoi studi si sono concentrati sul mercato dell’arte, sul management dei Beni Culturali e sui rapporti tra la prosperità economica delle corti rinascimentali e lo sviluppo delle arti. Tra i suoi scritti va ricordato Apollo e Vulcano. I mercati artistici in Italia 1400-1700 (Venezia, 2006), oltre agli studi dedicati alle politiche di promozione delle arti suntuarie nei ducati estensi.
Pierluigi Carofano
Allievo di Alessandro Conti, insegna Storia e teoria del restauro alla Scuola di Specializzazione in Beni Culturali dell’Università di Siena. Oltre a essersi occupato dei riflessi della pittura di Caravaggio in Toscana (Luce e ombra. Caravaggismo e naturalismo nella pittura toscana del Seicento, Pontedera 2005), ha studiato i ricettari di pittura e le tecniche artistiche tra Sei e Ottocento, e i legami affascinanti tra l’antica tecnica ad encausto e la nascita della pittura a olio. E’ stato il curatore dell’edizione italiana di La pittura a olio di Charles Lock Eastlake (Vicenza, 2001), paradigma metodologico e testo ormai classico per lo studio delle tecniche artistiche e del loro significato storico-estetico.
Sandra Freschi, Nicola Ann MacGregor
Allieve di Alfio Del Serra, hanno curato il restauro, tra l’altro, di grandi capolavori degli Uffizi, dall’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano alle opere di Antonio e Piero del Pollaiolo. Si sono occupate di opere d’arte realizzate secondo procedimenti, tecniche e materiali diversi, dalle culture lignee del Duecento alle tavole di Sano di Pietro, da Giorgio Vasari a Mattia Preti. Sono portavoce della tradizione toscana nel campo della tutela e della conservazione delle opere d’arte, e di un impianto problematico sensibile e pragmatico nei confronti degli interventi da attuare rispetto all’opera.
Jadranka Bentini
Già Soprintendente ai Beni Artistici e Storici presso gli Uffici di Tutela della Regione Emilia Romagna, ha progettato e diretto importanti mostre in Italia e all’estero, oltre a essere autrice di saggi e cataloghi di carattere scientifico di grande importanza, dedicati tra l’altro alla pittura bolognese e ferrarese del Rinascimento. E’ direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, esempio straordinario di istituto di conservazione strutturato dalla fondazione come nutrimento per la didattica e orientamento per la produzione di maioliche.
Davide Servadei
E’ titolare di una delle più prestigiose botteghe ceramiche di Faenza, fondata ai primi del Novecento da Riccardo Gatti, che fu laboratorio delle sperimentazioni dei Futuristi. Momento importante nel progetto di “Ricostruzione Futurista dell’Universo”, l’applicazione di un’estetica d’avanguardia agli oggetti del quotidiano fece della Bottega Gatti l’epicentro delle riflessioni sul design di Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla e Benedetta Cappa. La collaborazione con i grandi artisti del contemporaneo, da Alberto Burri a Sebastian Matta a Mimmo Paladino, fa della Bottega Gatti un’eccellenza della ricerca e della produzione faentina.
Roberta Crespi
Laureata presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è stata docente nel master post laurea in gestione d'impresa presso l'Universitatea Transilvania di Brasov. E' attualmente componente dell'organo direttivo di Assologistica Cultura e Formazione in qualità di Academic Advisor e svolge ricerca sui principali temi relativi alla gestione dei sistemi produttivi e della supply chain, sui quali ha pubblicato monografie e saggi, ed alla gestione delle imprese luxury, con particolare riferimento alle aree tematiche del risk assessment e management nella supply chain, dell’e-commerce e della multicanalità nel retail e della corporate social responsibility.
Marco Dallari
Docente universitario. L’asse portante delle sue riflessioni nel campo pedagogico è la riflessione sui rapporti tra sviluppo delle competenze e della manualità e definizione di identità, personalità, relazioni e ruoli sociali. Ha coordinato le scuole dell’infanzia del comune di Bologna, ed è stato animatore di laboratori didattici presso musei e gallerie d’arte moderna. E’ stato direttore del dipartimento didattico di Art’è, ed è componente del comitato scientifico della Fondazione Marilena Ferrari-FMR.
Paolo Dalla Sega
E’ titolare, presso l’Università Cattolica di Milano della cattedra Fondazione Cologni di Sistemi di Gestione dei Mestieri d’Arte, dedicata alla gestione del patrimonio e delle aziende d'artigianato e arte applicata, e alla valorizzazione internazionale del Made in Italy. Autore di numerosi avvenimenti culturali e project consultant di eventi speciali interdisciplinari, ha pubblicato Gli eventi culturali. Ideazione, progettazione, marketing, comunicazione (Milano, 2005, con L. Argano, A. Bollo, C. Vivalda) e Nuove organizzazioni culturali (Milano, 2009, con L. Argano).
Alberto Olivetti
Docente di Estetica presso l’Università di Siena, si è occupato in particolare del rapporto fra corporeità e creazione artistica, e del reciproco scambio di significati tra opera d’arte e scorrere del tempo. I suoi interessi spaziano dall’arte contemporanea (Giuseppe Zigaina) alla pittura dell’Ottocento (Giorgio Kienerk), fino alle pagine degli intellettuali del Rinascimento (Costruito instabile: Pio II e la caducità dell'opera d'arte, Fiesole, 2003). Ha dedicato studi particolarmente approfonditi ai temi della fisicità dell’opera d’arte e alla presenza del corpo al suo interno: vanno ricordate a tal proposito le riflessioni su Caravaggio, e sulla fortuna della Maestà di Duccio di Buoninsegna.
Artisti, artigiani, artefici.
L’artigianato d’eccellenza come patrimonio culturale e opportunità economica
Sei appuntamenti con l’arte del saper fare bene italiano
tra il passato e il futuro del Made in Italy
dal 23 febbraio al 27 aprile 2010,
Officina Marilena Ferrari-FMR
Via S. Stefano 17/a, Bologna,
a martedì alterni, alle ore 18.00.
Il saper fare bene italiano, centro nodale dell’identità culturale e, per secoli, economica del nostro Paese, è oggetto di un ciclo di sei incontri, promosso dalla Fondazione Marilena Ferrari-FMR. Gli appuntamenti sono pensati per allacciare idealmente il passato splendido delle arti applicate, radice storica del Made in Italy, alle opportunità presenti e future dello sviluppo sociale e culturale del Paese.
Il titolo latino ricalca quello di un piccolo, prezioso libretto (la Schedula de diversis artibus) che, nel XII secolo, il monaco tedesco Teofilo dedicò alle tecniche e ai procedimenti collegati alla realizzazione dei manufatti artistici – dall’oreficeria alla miniatura, dalla pittura alla realizzazione di grandi vetrate istoriate – con un’assoluta inversione di valori rispetto alla odierna distinzione tra “arti maggiori” e “arti minori”.
Il richiamo al “sistema delle arti” lega il ciclo di incontri alle ragioni che riunivano artisti e artigiani sotto la comune definizione di “artefici”, e alla tradizione nel campo del “fare” che subordinava l’inarrivabile bellezza della forma alla perfetta padronanza di tecniche, lavorazioni e procedimenti gelosamente tramandati.
Partendo dalla consapevolezza che le pregiate manifatture furono – molto più delle “arti maggiori” – tra i principali motori economici dell’età del Rinascimento, si ha l’intenzione di sondare la possibilità di impostare, per l’Italia, un futuro economicamente prospero ripercorrendo le tradizioni e gli insegnamenti di questo passato illustre che, più di ogni altro, ha caratterizzato il nostro Paese nei secoli del suo maggior splendore.
Gli incontri sono pensati per un pubblico non formato da specialisti.
I relatori fanno riferimento ad ambiti e discipline diverse, in modo da scandagliare i presupposti storici dell’economia del lusso, gli aspetti dell’equivalenza nell’apprezzamento delle “arti diverse” e le concrete possibilità di garantire al nostro Paese prosperità e sviluppo a partire dalla realizzazione di beni di alto artigianato nonché dall’esaltazione delle eccellenze italiane nel campo del “fare”.
La rassegna ospiterà gli interventi di Alessio Monciatti (Università del Molise), Guido Guerzoni (Università Bocconi), Pierluigi Carofano (Università di Siena), Sandra Freschi e Nicola Ann MacGregor (Restauratrici della Galleria degli Uffizi), Jadranka Bentini (Direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza), Davide Servadei (Titolare della Bottega Ceramiche Gatti), Roberta Crespi (Università Cattolica del Sacro Cuore – master EMLUX), Marco Dallari (Università di Trento), Paolo Dalla Sega (Cattedra Fondazione Cologni – Università Cattolica del Sacro Cuore), Alberto Olivetti (Università di Siena).
Gli incontri in rassegna rientrano nell’ambito di un progetto di ricerca della Fondazione Marilena Ferrari-FMR sull’arte del saper fare bene italiano volto a raccogliere e sviluppare i presupposti teorici e pratici per uno studio il più possibile esaustivo sui mestieri delle arti, al fine di veder considerata l’impresa artigiana d’eccellenza come una vera e propria impresa culturale che genera bellezza.
La Fondazione Marilena Ferrari-FMR
Si occupa, senza alcuna finalità di lucro, della valorizzazione, promozione e diffusione del patrimonio artistico e culturale italiano, e concentra la sua attività essenziale nel promuovere, valorizzare, attualizzare e diffondere il significato economico e culturale delle arti e dell’artigianato italiano di qualità e di eccellenza come vera e propria forma d’arte. La Fondazione, attraverso studi, ricerche e attività culturali, promuove e diffonde un’arte di valori, l’unica in grado di generare bellezza per portarla dove non è mai potuta arrivare: a tutti.
La Fondazione è parte integrante del Gruppo Marilena Ferrari-FMR, un’innovativa impresa italiana di cultura che opera nel campo dell’arte contemporanea, dell’editoria di pregio, dell’artigianato artistico di qualità ed eccellenza, della promozione e valorizzazione delle arti.
Le attività della Fondazione, riservate gratuitamente al pubblico, sono l’espressione concreta della responsabilità sociale dell’impresa nei confronti della collettività.
La partecipazione agli incontri è gratuita.
I posti disponibili sono limitati: per questo, si consiglia di prenotare la propria partecipazione.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i curatori Eleonora Onghi e Luca Vivona presso la Fondazione Marilena Ferrari-FMR dal lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 18.00, allo 051 6488920, o scrivere una e.mail a officinafmr@fmrarte.it.
www.marlenaferrari-fmr.it
Calendario degli Incontri
Martedì 23 febbraio 2010
Alessio Monciatti
Mirabili artefici: il saper fare e le arti
Grandi pittori che si consideravano innanzitutto orafi, epoche del gusto in cui le lucide trasparenze dello smalto dettavano la linea in fatto di stile, architetti e scultori celebri impegnati come designer di stipi, stoviglie e tessuti. Come, dove e quando l’Italia ha inventato – insieme al Rinascimento – il Made in Italy, e la capacità di fondere insieme funzionalità e bellezza.
Martedì 2 marzo 2010
Guido Guerzoni
Apollo e Vulcano: una storia economica dell’artigianato di qualità
Generatore di una splendida galleria di capolavori unici al mondo, il mercato degli oggetti d’arte fu anche un volano economico degli Stati d’Italia tra Quattro e Ottocento. Le commissioni di dipinti e sculture, ma anche di arredi, oreficerie, allestimenti per feste e trionfi, stimolavano gli artefici alla ricerca di squisite perfezioni, generando allo stesso tempo un assetto economico positivo e originale.
Martedì 16 marzo 2010
Pierluigi Carofano
Il cuoco, lo speziale, l’alchimista: ricette e materiali del dipingere
Mesticati con uova e latte di fico, depurati al sole e filtrati con polvere di vetro, acquistati a peso d’oro dai mercanti di ritorno dall’Oriente, conservati gelosamente in ampolle e macinati con cura sulla pietra, i materiali della pittura erano preparati dagli artisti secondo ricette che implicavano straordinarie conoscenze e abilità manuali, premesse alle meraviglie ineffabili dell’arte.
Martedì 30 marzo 2010
Sandra Freschi
Nicola Ann MacGregor
Il restauro: conoscere e conservare per innovare
Restituire leggibilità, integrare, ripristinare le opere dei grandi artefici del passato significa stabilire un contatto con un patrimonio immenso di conoscenze documentarie e abilità operative. Nata in Italia e qui definitasi dal punto di vista formativo ed estetico, la tradizione più alta del restauro si configura come vera e propria summa di raffinate sapienze artigianali.
Martedì 13 aprile 2010
Jadranka Bentini
Davide Servadei
Le Belle, i commerci e la tradizione: il caso delle ceramiche di Faenza
Se la memoria è madre delle arti, il Museo, casa delle Muse protettrici delle discipline artistiche, riveste necessariamente un ruolo decisivo nell’educazione del gusto e nella trasmissione di stimoli e impulsi creativi. Molto più di semplici depositi di forme e funzioni del passato, i Musei di arte applicata mettono oggi a confronto il loro patrimonio con nuovi orizzonti e nuove possibilità.
Martedì 27 aprile 2010
Roberta Crespi
Marco Dallari
Paolo Dalla Sega
Alberto Olivetti
L’artigianato d’eccellenza come patrimonio culturale e opportunità economica
Il presente e il futuro dell’artigianato d’eccellenza inteso come impresa e bene culturale: i temi della formazione e le opportunità di impiego, gli aiuti alle imprese artigianali e le prospettive economiche e culturali per i mestieri dell’alto artigianato. Le difficoltà e le politiche di promozione, tutela e valorizzazione del Made in Italy alto artigianale tra il nostro Paese, l’Europa e il resto del mondo.
I relatori
Alessio Monciatti
Docente di Storia dell’arte medievale presso l’Università del Molise, i suoi studi si concentrano tra l’altro sui processi tecnico esecutivi del mosaico e della pittura su tavola del XII e XIII secolo, e degli aspetti iconografici della decorazione monumentale in Italia e in Europa nel XIV secolo. E’ stato allievo di Enrico Castelnuovo. E’ autore di importanti saggi sulle forme e i modi della committenza papale fra Due e Trecento (Il Palazzo Vaticano nel Medioevo, Firenze, 2005) e di studi sulla storiografia dell’arte della prima metà del Novecento.
Guido Guerzoni
Specializzato in storia delle istituzioni e dei mercati artistici e culturali, è docente presso la SDA Bocconi di Milano. Ha insegnato in diversi corsi in Italia e all'estero, e dal 2005 collabora con il Research Department del Victoria and Albert Museum di Londra. I suoi studi si sono concentrati sul mercato dell’arte, sul management dei Beni Culturali e sui rapporti tra la prosperità economica delle corti rinascimentali e lo sviluppo delle arti. Tra i suoi scritti va ricordato Apollo e Vulcano. I mercati artistici in Italia 1400-1700 (Venezia, 2006), oltre agli studi dedicati alle politiche di promozione delle arti suntuarie nei ducati estensi.
Pierluigi Carofano
Allievo di Alessandro Conti, insegna Storia e teoria del restauro alla Scuola di Specializzazione in Beni Culturali dell’Università di Siena. Oltre a essersi occupato dei riflessi della pittura di Caravaggio in Toscana (Luce e ombra. Caravaggismo e naturalismo nella pittura toscana del Seicento, Pontedera 2005), ha studiato i ricettari di pittura e le tecniche artistiche tra Sei e Ottocento, e i legami affascinanti tra l’antica tecnica ad encausto e la nascita della pittura a olio. E’ stato il curatore dell’edizione italiana di La pittura a olio di Charles Lock Eastlake (Vicenza, 2001), paradigma metodologico e testo ormai classico per lo studio delle tecniche artistiche e del loro significato storico-estetico.
Sandra Freschi, Nicola Ann MacGregor
Allieve di Alfio Del Serra, hanno curato il restauro, tra l’altro, di grandi capolavori degli Uffizi, dall’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano alle opere di Antonio e Piero del Pollaiolo. Si sono occupate di opere d’arte realizzate secondo procedimenti, tecniche e materiali diversi, dalle culture lignee del Duecento alle tavole di Sano di Pietro, da Giorgio Vasari a Mattia Preti. Sono portavoce della tradizione toscana nel campo della tutela e della conservazione delle opere d’arte, e di un impianto problematico sensibile e pragmatico nei confronti degli interventi da attuare rispetto all’opera.
Jadranka Bentini
Già Soprintendente ai Beni Artistici e Storici presso gli Uffici di Tutela della Regione Emilia Romagna, ha progettato e diretto importanti mostre in Italia e all’estero, oltre a essere autrice di saggi e cataloghi di carattere scientifico di grande importanza, dedicati tra l’altro alla pittura bolognese e ferrarese del Rinascimento. E’ direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, esempio straordinario di istituto di conservazione strutturato dalla fondazione come nutrimento per la didattica e orientamento per la produzione di maioliche.
Davide Servadei
E’ titolare di una delle più prestigiose botteghe ceramiche di Faenza, fondata ai primi del Novecento da Riccardo Gatti, che fu laboratorio delle sperimentazioni dei Futuristi. Momento importante nel progetto di “Ricostruzione Futurista dell’Universo”, l’applicazione di un’estetica d’avanguardia agli oggetti del quotidiano fece della Bottega Gatti l’epicentro delle riflessioni sul design di Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla e Benedetta Cappa. La collaborazione con i grandi artisti del contemporaneo, da Alberto Burri a Sebastian Matta a Mimmo Paladino, fa della Bottega Gatti un’eccellenza della ricerca e della produzione faentina.
Roberta Crespi
Laureata presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è stata docente nel master post laurea in gestione d'impresa presso l'Universitatea Transilvania di Brasov. E' attualmente componente dell'organo direttivo di Assologistica Cultura e Formazione in qualità di Academic Advisor e svolge ricerca sui principali temi relativi alla gestione dei sistemi produttivi e della supply chain, sui quali ha pubblicato monografie e saggi, ed alla gestione delle imprese luxury, con particolare riferimento alle aree tematiche del risk assessment e management nella supply chain, dell’e-commerce e della multicanalità nel retail e della corporate social responsibility.
Marco Dallari
Docente universitario. L’asse portante delle sue riflessioni nel campo pedagogico è la riflessione sui rapporti tra sviluppo delle competenze e della manualità e definizione di identità, personalità, relazioni e ruoli sociali. Ha coordinato le scuole dell’infanzia del comune di Bologna, ed è stato animatore di laboratori didattici presso musei e gallerie d’arte moderna. E’ stato direttore del dipartimento didattico di Art’è, ed è componente del comitato scientifico della Fondazione Marilena Ferrari-FMR.
Paolo Dalla Sega
E’ titolare, presso l’Università Cattolica di Milano della cattedra Fondazione Cologni di Sistemi di Gestione dei Mestieri d’Arte, dedicata alla gestione del patrimonio e delle aziende d'artigianato e arte applicata, e alla valorizzazione internazionale del Made in Italy. Autore di numerosi avvenimenti culturali e project consultant di eventi speciali interdisciplinari, ha pubblicato Gli eventi culturali. Ideazione, progettazione, marketing, comunicazione (Milano, 2005, con L. Argano, A. Bollo, C. Vivalda) e Nuove organizzazioni culturali (Milano, 2009, con L. Argano).
Alberto Olivetti
Docente di Estetica presso l’Università di Siena, si è occupato in particolare del rapporto fra corporeità e creazione artistica, e del reciproco scambio di significati tra opera d’arte e scorrere del tempo. I suoi interessi spaziano dall’arte contemporanea (Giuseppe Zigaina) alla pittura dell’Ottocento (Giorgio Kienerk), fino alle pagine degli intellettuali del Rinascimento (Costruito instabile: Pio II e la caducità dell'opera d'arte, Fiesole, 2003). Ha dedicato studi particolarmente approfonditi ai temi della fisicità dell’opera d’arte e alla presenza del corpo al suo interno: vanno ricordate a tal proposito le riflessioni su Caravaggio, e sulla fortuna della Maestà di Duccio di Buoninsegna.
16
marzo 2010
De diversis artibus #3
16 marzo 2010
incontro - conferenza
Location
OFFICINA MARILENA FERRARI – FMR
Bologna, Via Santo Stefano, 17/a, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 17/a, (Bologna)
Biglietti
I posti disponibili sono limitati: per questo, si consiglia di prenotare la propria partecipazione
Vernissage
16 Marzo 2010, ore 18
Autore