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De insula. Antologica dall’Ottocento al Contemporaneo
La mostra “De insula” è un’iniziativa unica e corale, promossa dall’Arcidiocesi di Oristano e dal
Comune di Oristano, insieme al Museo Diocesano Arborense e alla Fondazione Oristano, che
offrirà al pubblico un inedito corpus di oltre 300 opere d’arte tra tele, ceramiche e sculture dal XIX
secolo ai
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"De insula. Antologica dall'Ottocento al Contemporaneo"
13 febbraio 2022 | 30 giugno 2022
A cura di Antonello Carboni e Silvia Oppo
Inaugurazione domenica 13 febbraio 2022, ore 18.30, presso la Cattedrale Santa Maria Assunta di Oristano
Orari
Museo Diocesano Arborense · Piazza Duomo 1
tutti i giorni 17/20 · sabato e domenica 10/13 · 17/20
Pinacoteca Carlo Contini
Via Sant’Antonio · tutti i giorni 10/13 · 16/19
La mostra “De insula” è un'iniziativa unica e corale, promossa dall’Arcidiocesi di Oristano e dal
Comune di Oristano, insieme al Museo Diocesano Arborense e alla Fondazione Oristano, che
offrirà al pubblico un inedito corpus di oltre 300 opere d'arte tra tele, ceramiche e sculture dal XIX
secolo ai giorni nostri. L’inaugurazione coincide con la festa del Santo patrono dell'Arcidiocesi
Arborense e della città di Oristano e rinnova la vicinanza storica tra l’istituzione comunale e quella
religiosa.
De insula affida all’intelligenza dei collezionisti privati la ricostruzione di meravigliose pagine di
cronaca e di storia del capitale artistico raccolto in Sardegna attraverso pregevoli e rarissimi pezzi,
oggi gelosamente custoditi. Un vasto arco temporale, che abbraccia 160 anni, viene raccontato nei
volti, nelle luci, nei costumi e nelle forme attraverso un meraviglioso mondo iconografico in cui
tutto parla di noi. Sono presenti circa trecento opere, tra tele, ceramiche, installazioni e sculture
che, a ben osservare, nella loro macronarrazione, manifestano i cambiamenti di epoca sia da un
punto di vista stilistico sia da un punto di vista antropologico, sociale e culturale. Il nostro lungo e
affascinante viaggio ha inizio in un clima rarefatto, come nel ritratto ieratico di signora, realizzato
da un grande maestro dell’Ottocento, e si conclude in un magmatico universo contemporaneo.
Emoziona osservare come la continuità di una figurazione classica e tradizionale nei temi, possa
riaffiorare sotto nuove vesti nel mezzo di mutate esigenze sociali e istituzionali. Il vecchio che
lascia lentamente spazio al nuovo che avanza, conglobandosi e stratificandosi nell’invenzione di
una nuova tradizione, e l’irruzione improvvisa dell’influenza di movimenti artistici hanno
determinato l’affermazione di un nuovo gusto estetico in una società non sempre pronta e
disponibile a recepire l’arte come elemento fondamentale per la crescita di una comunità. Nel
frattempo, giovani artisti talentuosi emergono nei primi anni del Novecento e le committenze, non
solo istituzionali e cimiteriali, si ampliano lentamente grazie al nuovo ceto borghese in cerca di
prestigio e di un posizionamento sociale. Fioriscono sempre più le botteghe, le Mostre di Arte
Sarda si affermano e il clima del dibattito culturale si fa più intenso. Le sale espositive dedicano
ancora nel 1921, per esempio, Le sale espositive dedicano ancora nel 1921, per esempio, ampio
spazio agli artisti dell’Ottocento come Ballero, Rossino e Melis Marini mentre Ciusa si inserisce in
modo unico e considerevole come anello di congiunzione che lega il passato al presente dei
giovani Altara, Dessy, Albino Manca e Federico Melis.
Per assistere al vero cambiamento di paradigma è necessario attendere la fine degli anni’50.
Sebbene già Mauro Manca sia stato precursore immaginifico nella produzione artistica isolana, la
vera rivoluzione arriva grazie ad un folto gruppo di giovani artisti che cercano di spazzare via, con
violenza e accesa critica, tutto ciò che rappresenta la tradizione, abbandonando il figurativo e
sposando totalmente l’informale.
Si costituisce negli anni ‘60 un mondo binario, da un lato la tradizione che si cristallizza e procede
lenta verso il suo naturale declino e dall’altro la sperimentazione che guarda con voluttà al mondo
che cambia.
L’onda lunga della forza prorompente delle neovanguardie, promossa soprattutto a partire dagli
anni '70 dalla galleria Arte Duchamp di Cagliari, comincia ad assopirsi anch’essa sul finire degli
anni ‘80, lasciando incertezza ed un vuoto che lentamente viene ricolmato dalle nuove generazioni
di artisti che, forse inconsapevolmente, hanno già compiuto una terza rivoluzione estetica,
attraverso temi e modelli di un mondo in cui l’Io è esploso, fluido, e si cerca furiosamente di
ricomporlo e dargli almeno una forma momentanea. Illusoria.
Artisti in esposizione al Museo Diocesano Arborense:
Giuseppe Altana, Edina Altara, Antonio Amore, Antonio Atza, Ubaldo Badas, Antonio Ballero,
Giuseppe Biasi, Remo Branca, Edoardo Buffa, Piero Busonera, Antonio Caboni, Cesare Cabras,
Pompeo Calvia, Liliana Cano, Enrico Castagnino, Giovanni Cau, Giuseppe Citta, Gaetano Ciuffo,
Francesco Ciusa, Giovanni Ciusa Romagna, Pietro Collu, Carlo Contini, Albina Coroneo, Giuseppina
Coroneo, Antonio Corriga, Mario Mossa De Murtas, Mario Delitala, Stanis Dessy, Francesca
Devoto, Salvatore Fancello, Dino Fantini, Salvatore Fara, Filippo Figari, Bachisio Secondo Figus,
Carmelo Floris, Foiso Fois, Salvatore Garau, Toni Geic, Hoder Claro Grassi, Maria Lai, Marius Ledda,
Fabio Lumbau, Giuseppe Magnani, Albino Manca, Mauro Manca, Pietro Antonio Manca, Vincenzo
Manca, Simone Manca di Mores, Paolo Maninchedda, Giovanni Marghinotti, Giovanni Marras,
Salvatore Massoni, Libero Meledina, Melkiorre Melis, Pino Melis, Felice Melis Marini, Francesco
Menzio, Alessandro Mola, Giovanni Maria Mossa, Antonio Mura, Costantino Nivola, Mario
Paglietti, Bernardino Palazzi, Eligio Pintore, Valerio Pisano, Antonino Pirari, Giovanni Pisano,
Giuseppe Porcheddu, Emilio Scherer, Pinuccio Sciola, Giuseppe Sciuti, Tarquinio Sini, Primo
Sinopico, Costantino Spada, Gaetano Spinelli, Ausonio Tanda, Eugenio Tavolara, Gavino Tilocca,
Benedetto Nicola Tiole.
Artisti in esposizione nella Pinacoteca Carlo Contini:
Luciana Aironi, Italo Antico, Silvia Argiolas, Nicola Atzori, Irene Balia, Antonio Bardino, Gaetano
Brundu, Zaza Calzia, Nicola Caredda, Gianni Casagrande, Andrea Casciu, Tonino Casula, Roberto
Chessa, Francesco Ciusa, Carlo Contini, Antonio Corriga, Antonello Cuccu, Nino Dore, Davide
Fadda, Federico Fadda, Roberto Fanari, Salvatore Fancello, Salvatore Fara, Nicola Filia, Gino
Frogheri, Gavino Ganau, Salvatore Garau, Vincenzo Grosso, Silvia Idili, La Fille Bertha, Caterina Lai,
Maria Lai, Ermanno Leinardi, Angelo Liberati, Mauro Manca, Claudia Matta, Tonino Mattu, Luigi
Mazzarelli, Max Mazzoli, Silvia Mei, Federico Melis, Melkiorre Melis, Michele Mereu, Narcisa
Monni, Wanda Nazzari, Costantino Nivola, Giovanni Nonnis, Alessio Onnis, Primo Pantoli, Igino
Panzino, Pastorello, Paolo Pibi, Marco Pili, Ciriaco Piras, Mario Porcù, Claudio Pulli, Francesca
Randi, Rosanna Rossi, Giuliano Sale, Giovanni Sanna, Josephine Sassu, Angelo Sciannella, Pinuccio
Sciola, Scuola Ceramica di Oristano, Maria Jole Serreli, Marcello Simeone, Kiki Skipi, Federico Soro,
Mauro Staccioli, Ausonio Tanda, Alfredo Tanchis.
Museo Diocesano Arborense: tutti i giorni dalle ore 17:00 alle ore 20:00 - sabato e domenica dalle
10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00
Pinacoteca Carlo Contini: tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Contatti:
Museo Diocesano Arborense
piazza Duomo, 1 - 09170 Oristano (OR)
E-mail: info@museodiocesanoarborense.it
Sito web: www.museodiocesanoarborense.it
Instagram: www.instagram.com/museo_diocesano_arborense
Pinacoteca Carlo Contini
via Sant'Antonio, s.n.c. - 09170 Oristano (OR)
E-mail: pinacoteca@comune.oristano.it
Sito web: www.comune.oristano.it
13 febbraio 2022 | 30 giugno 2022
A cura di Antonello Carboni e Silvia Oppo
Inaugurazione domenica 13 febbraio 2022, ore 18.30, presso la Cattedrale Santa Maria Assunta di Oristano
Orari
Museo Diocesano Arborense · Piazza Duomo 1
tutti i giorni 17/20 · sabato e domenica 10/13 · 17/20
Pinacoteca Carlo Contini
Via Sant’Antonio · tutti i giorni 10/13 · 16/19
La mostra “De insula” è un'iniziativa unica e corale, promossa dall’Arcidiocesi di Oristano e dal
Comune di Oristano, insieme al Museo Diocesano Arborense e alla Fondazione Oristano, che
offrirà al pubblico un inedito corpus di oltre 300 opere d'arte tra tele, ceramiche e sculture dal XIX
secolo ai giorni nostri. L’inaugurazione coincide con la festa del Santo patrono dell'Arcidiocesi
Arborense e della città di Oristano e rinnova la vicinanza storica tra l’istituzione comunale e quella
religiosa.
De insula affida all’intelligenza dei collezionisti privati la ricostruzione di meravigliose pagine di
cronaca e di storia del capitale artistico raccolto in Sardegna attraverso pregevoli e rarissimi pezzi,
oggi gelosamente custoditi. Un vasto arco temporale, che abbraccia 160 anni, viene raccontato nei
volti, nelle luci, nei costumi e nelle forme attraverso un meraviglioso mondo iconografico in cui
tutto parla di noi. Sono presenti circa trecento opere, tra tele, ceramiche, installazioni e sculture
che, a ben osservare, nella loro macronarrazione, manifestano i cambiamenti di epoca sia da un
punto di vista stilistico sia da un punto di vista antropologico, sociale e culturale. Il nostro lungo e
affascinante viaggio ha inizio in un clima rarefatto, come nel ritratto ieratico di signora, realizzato
da un grande maestro dell’Ottocento, e si conclude in un magmatico universo contemporaneo.
Emoziona osservare come la continuità di una figurazione classica e tradizionale nei temi, possa
riaffiorare sotto nuove vesti nel mezzo di mutate esigenze sociali e istituzionali. Il vecchio che
lascia lentamente spazio al nuovo che avanza, conglobandosi e stratificandosi nell’invenzione di
una nuova tradizione, e l’irruzione improvvisa dell’influenza di movimenti artistici hanno
determinato l’affermazione di un nuovo gusto estetico in una società non sempre pronta e
disponibile a recepire l’arte come elemento fondamentale per la crescita di una comunità. Nel
frattempo, giovani artisti talentuosi emergono nei primi anni del Novecento e le committenze, non
solo istituzionali e cimiteriali, si ampliano lentamente grazie al nuovo ceto borghese in cerca di
prestigio e di un posizionamento sociale. Fioriscono sempre più le botteghe, le Mostre di Arte
Sarda si affermano e il clima del dibattito culturale si fa più intenso. Le sale espositive dedicano
ancora nel 1921, per esempio, Le sale espositive dedicano ancora nel 1921, per esempio, ampio
spazio agli artisti dell’Ottocento come Ballero, Rossino e Melis Marini mentre Ciusa si inserisce in
modo unico e considerevole come anello di congiunzione che lega il passato al presente dei
giovani Altara, Dessy, Albino Manca e Federico Melis.
Per assistere al vero cambiamento di paradigma è necessario attendere la fine degli anni’50.
Sebbene già Mauro Manca sia stato precursore immaginifico nella produzione artistica isolana, la
vera rivoluzione arriva grazie ad un folto gruppo di giovani artisti che cercano di spazzare via, con
violenza e accesa critica, tutto ciò che rappresenta la tradizione, abbandonando il figurativo e
sposando totalmente l’informale.
Si costituisce negli anni ‘60 un mondo binario, da un lato la tradizione che si cristallizza e procede
lenta verso il suo naturale declino e dall’altro la sperimentazione che guarda con voluttà al mondo
che cambia.
L’onda lunga della forza prorompente delle neovanguardie, promossa soprattutto a partire dagli
anni '70 dalla galleria Arte Duchamp di Cagliari, comincia ad assopirsi anch’essa sul finire degli
anni ‘80, lasciando incertezza ed un vuoto che lentamente viene ricolmato dalle nuove generazioni
di artisti che, forse inconsapevolmente, hanno già compiuto una terza rivoluzione estetica,
attraverso temi e modelli di un mondo in cui l’Io è esploso, fluido, e si cerca furiosamente di
ricomporlo e dargli almeno una forma momentanea. Illusoria.
Artisti in esposizione al Museo Diocesano Arborense:
Giuseppe Altana, Edina Altara, Antonio Amore, Antonio Atza, Ubaldo Badas, Antonio Ballero,
Giuseppe Biasi, Remo Branca, Edoardo Buffa, Piero Busonera, Antonio Caboni, Cesare Cabras,
Pompeo Calvia, Liliana Cano, Enrico Castagnino, Giovanni Cau, Giuseppe Citta, Gaetano Ciuffo,
Francesco Ciusa, Giovanni Ciusa Romagna, Pietro Collu, Carlo Contini, Albina Coroneo, Giuseppina
Coroneo, Antonio Corriga, Mario Mossa De Murtas, Mario Delitala, Stanis Dessy, Francesca
Devoto, Salvatore Fancello, Dino Fantini, Salvatore Fara, Filippo Figari, Bachisio Secondo Figus,
Carmelo Floris, Foiso Fois, Salvatore Garau, Toni Geic, Hoder Claro Grassi, Maria Lai, Marius Ledda,
Fabio Lumbau, Giuseppe Magnani, Albino Manca, Mauro Manca, Pietro Antonio Manca, Vincenzo
Manca, Simone Manca di Mores, Paolo Maninchedda, Giovanni Marghinotti, Giovanni Marras,
Salvatore Massoni, Libero Meledina, Melkiorre Melis, Pino Melis, Felice Melis Marini, Francesco
Menzio, Alessandro Mola, Giovanni Maria Mossa, Antonio Mura, Costantino Nivola, Mario
Paglietti, Bernardino Palazzi, Eligio Pintore, Valerio Pisano, Antonino Pirari, Giovanni Pisano,
Giuseppe Porcheddu, Emilio Scherer, Pinuccio Sciola, Giuseppe Sciuti, Tarquinio Sini, Primo
Sinopico, Costantino Spada, Gaetano Spinelli, Ausonio Tanda, Eugenio Tavolara, Gavino Tilocca,
Benedetto Nicola Tiole.
Artisti in esposizione nella Pinacoteca Carlo Contini:
Luciana Aironi, Italo Antico, Silvia Argiolas, Nicola Atzori, Irene Balia, Antonio Bardino, Gaetano
Brundu, Zaza Calzia, Nicola Caredda, Gianni Casagrande, Andrea Casciu, Tonino Casula, Roberto
Chessa, Francesco Ciusa, Carlo Contini, Antonio Corriga, Antonello Cuccu, Nino Dore, Davide
Fadda, Federico Fadda, Roberto Fanari, Salvatore Fancello, Salvatore Fara, Nicola Filia, Gino
Frogheri, Gavino Ganau, Salvatore Garau, Vincenzo Grosso, Silvia Idili, La Fille Bertha, Caterina Lai,
Maria Lai, Ermanno Leinardi, Angelo Liberati, Mauro Manca, Claudia Matta, Tonino Mattu, Luigi
Mazzarelli, Max Mazzoli, Silvia Mei, Federico Melis, Melkiorre Melis, Michele Mereu, Narcisa
Monni, Wanda Nazzari, Costantino Nivola, Giovanni Nonnis, Alessio Onnis, Primo Pantoli, Igino
Panzino, Pastorello, Paolo Pibi, Marco Pili, Ciriaco Piras, Mario Porcù, Claudio Pulli, Francesca
Randi, Rosanna Rossi, Giuliano Sale, Giovanni Sanna, Josephine Sassu, Angelo Sciannella, Pinuccio
Sciola, Scuola Ceramica di Oristano, Maria Jole Serreli, Marcello Simeone, Kiki Skipi, Federico Soro,
Mauro Staccioli, Ausonio Tanda, Alfredo Tanchis.
Museo Diocesano Arborense: tutti i giorni dalle ore 17:00 alle ore 20:00 - sabato e domenica dalle
10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00
Pinacoteca Carlo Contini: tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Contatti:
Museo Diocesano Arborense
piazza Duomo, 1 - 09170 Oristano (OR)
E-mail: info@museodiocesanoarborense.it
Sito web: www.museodiocesanoarborense.it
Instagram: www.instagram.com/museo_diocesano_arborense
Pinacoteca Carlo Contini
via Sant'Antonio, s.n.c. - 09170 Oristano (OR)
E-mail: pinacoteca@comune.oristano.it
Sito web: www.comune.oristano.it
13
febbraio 2022
De insula. Antologica dall’Ottocento al Contemporaneo
Dal 13 febbraio al 30 giugno 2022
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
MUSEO DIOCESANO ARBORENSE
Oristano, Piazza Duomo, 1, (Oristano)
Oristano, Piazza Duomo, 1, (Oristano)
Biglietti
Biglietto intero: € 5,00
Visita mostre temporanee e Sala San Pio X
Biglietto ridotto: € 4,00
Per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, studenti fino ai 25 anni con tessera, adulti sopra i 65 anni
Biglietto comitiva: € 4,00
Minimo 15 persone, accompagnatore gratis
Biglietto gratuito
Bambini fino ai 5 anni, sacerdoti, religiosi e religiose, portatori di handicap
Biglietto Unico
con il Biglietto Unico è possibile visitare, oltre al Museo Diocesano Arborense, il museo archeologico “Giuseppe Pau” – Antiquarium Arborense, la torre di Portixedda e la pinacoteca comunale “Carlo Contini” di Oristano.
Il Biglietto Unico è acquistabile in una qualsiasi delle strutture e va validato in ogni sito visitato, con i seguenti costi:
Intero: € 10,00
Comitiva (per studenti universitari muniti di tessera e gruppi da 15 persone in su): € 7,00
Ridotto (scolaresche e bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni): € 3,00
Orario di apertura
tutti i giorni 17/20 · sabato e domenica 10/13 · 17/20
Vernissage
13 Febbraio 2022, 18:30
Sito web
Autore
Curatore
Patrocini