La mostra, che si colloca all’interno di Artinterrazza, serie di eventi promossi dall’Accademia di Belle Arti di Roma, presenta le opere di Emanuele Barbagallo, Giuseppe Barillaro, Ilaria Bracalone, Laura Cirillo, Silvio Coiante, Michele D’Aloisio, Emilio Fameli, Roberta Fiorucci, Luigina Massariello, Monica Neri, Sibilla Parricchi, Verdiana Patacchini, Maria Prokofyeva, Claudio Silvano, Carmen Testa e Linda Vano, sedici giovani pittori che frequentano o hanno frequentato l’Atelier di Pittura dell’Accademia di Belle Arti condotto da Giuseppe Modica e Pierluigi Berto. Nel catalogo, il testo di Carla Cerati sottolinea che questi giovani autori hanno soffermato il loro sguardo sulle cose, all’interno della realtà quotidiana, nell’intento di penetrarne il segreto.

Pur con i segni peculiari delle rispettive personalità, hanno inseguito atmosfere sospese nelle quali il silenzio la fa da padrone, anche quando il soggetto è un nudo o un ritratto. Tutti hanno scelto di rappresentare il mondo che li circonda, spaziando dagli oggetti d’uso comune agli interni di stanze controluce, dalle archeologie galleggianti alle fughe di tunnel, dai volti malinconici o severi ai corpi nudi. In tutti c’è la magia dello sguardo, la ricerca del profondo senso della vita. Talvolta è uno sguardo malinconico, talvolta distaccato e oggettivo. A volte è ricco di simboli, o prepotentemente espressionista, altre sintetico e astratto. Comunque mai compiacente, sempre assoluto e severo. Sono senza dubbio giovani che hanno lavorato, con grande impegno e serietà, nella direzione indicata dai loro docenti: la ricerca di un’identità espressiva attraverso un’approfondita e sperimentata coscienza professionale, puntando alla qualità dell’opera.