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De viaje
Cinque diverse prospettive della fotografia di viaggio attraverso gli straordinari paesaggi in particolare dell’America Latina
Comunicato stampa
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La mostra “DE VIAJE”, organizzata dall’Istituto Cervantes all’interno del prestigioso festival PHotoEspaña 2008, giunge nella sede di Roma il prossimo 31 marzo. Nella mostra si vedranno cinque diverse prospettive della fotografia di viaggio, concepite da fotografi provenienti dalla Spagna, dal Brasile, dalla Colombia e dal México, attraverso gli straordinari paesaggi, in particolare dell’ America Latina. Sia all’inaugurazione, sia durante l’incontro informativo sulla mostra che avrá luogo il lunedí 30 alle ore 18.00, sará presente lo scrittore spagnolo Juan Bonilla, autore del prologo del catalogo della mostra, esperto in letteratura di viaggi, i cui libri sono stati tradotti in Italia (tra cui: “Nessuno conosce nessuno”, “Chi spegne la luce” e “Io sono, io sei, io é”).
Il filo conduttore della mostra, ideata da Horacio Fernández – uno dei principali esperti di fotografia spagnoli – é la relazione tra la fotografia e i viaggi attraverso l’opera di sei artisti: il madrileño Juan Valbuena – con la sua fotografia letteraria e metaforica -, il messicano Pablo López - con le sue ricerche sul contrasto tra paesaggio urbano e naturale - , il colombiano Mateo López – uno degli artisti giovani piú brillanti della sua generazione che utilizza , oltre la foto, anche le forbici e la carta - -, il brasiliano Odires Mlászho – un viaggiatore “immobile” che svolge il suo lavoro partendo da incisioni e fotografie realizzate da altri, trasformandole drasticamente con l’ausilio di tecniche da lui inventate, la coppia Ana Paula Paiva y Fernando Martinho,- con un genere fotografico, piú privato, domestico ed emotivo - e al contempo riflette cinque diverse concezioni della fotografia contemporanea
Il “viaggio” attraverso le immagini viene realizzato in modo peculiare nelle opere degli artista, ognuno col suo racconto personale: “No era aquí” di Juan Valbuena, amante del romanzo poliziesco cerca e trova immagini che sono anche indizi, nelle sue foto in bianco e nero catturate in cittá come Barcellona, Marsiglia, Napoli e Instambul e che fanno parte di un progetto di anni sui porti del mediterraneo, ; “Terrazo” di Pablo López, con i suoi paesaggi urbani della periferia di Citta del México e i suoi paesaggi piú incontaminati della regione del Chiapas, sottolinea le relazioni tra le persone e l’ambiente ; “Diario de motocicleta 2007” di Mateo López, nel quale l’ autore realizza un complesso lavoro sul suo viaggio attraverso i circa 2.153 km percorsi in Colombia, alla guida di una Vespa – “il suo atelier portatile” – e ci presenta , attraverso foto, mappe, disegni, diari, menabó e cianfrusaglie raccolte lungo il cammino, un personalissimo racconto ; “Paisagens cambiantes” del brasiliano Odires Mlászho che partendo da libri di viaggio applica una tecnica, da lui stesso inventata, chiamata “esfoliazione”, sui testi e le illustrazioni fotografiche, modificando la trama della carta e le gamme cromatiche e rendeno cosí irriconoscibili le immagini iniziali; “¡América Latina con un bebé en la mochila!” di Ana Paula Paiva e Fernando Martinho che attraversano otto Paesi del Sudamerica in compagnia del figlio Joao durante il suo primo anno di vita.
INCONTRO: “LETTERATURA; ARTI VISUALI, VIAGGI”
con lo scrittore Juan Bonilla, il professore di Storia della Fotografia Horacio Fernández , e Mario García De Castro
Il giorno prima dell’inaugurazione , lunedí 30 marzo – ore 18.00 (Piazza Navona, 91), , avrá luogo l’incontro su “LETTERATURA, ARTI VISUALI, VIAGGI” – conversazione e percorso guidato della mostra - con Horacio Fernández – commissario dell’esposizione , professore di Storia della Fotografia presso l’ Universitá di Cuenca, Direttore di PHotoEspaña (2004/2006), commisario di numerose mostre e massimo esperto di fotografia - con lo scrittore Juan Bonilla (Jerez de la Frontera – 1966) – una delle penne piú brillanti del panorama spagnolo attuale, grande viaggiatore, pubblicato anche in Italia da Frassinelli, riconosciuto a livello nazionale e internazionale con premi e trasposizioni delle sue storie al grande schermo e con il Direttore dell’ Istituto Cervantes di Roma Mario García De Castro.
Il filo conduttore della mostra, ideata da Horacio Fernández – uno dei principali esperti di fotografia spagnoli – é la relazione tra la fotografia e i viaggi attraverso l’opera di sei artisti: il madrileño Juan Valbuena – con la sua fotografia letteraria e metaforica -, il messicano Pablo López - con le sue ricerche sul contrasto tra paesaggio urbano e naturale - , il colombiano Mateo López – uno degli artisti giovani piú brillanti della sua generazione che utilizza , oltre la foto, anche le forbici e la carta - -, il brasiliano Odires Mlászho – un viaggiatore “immobile” che svolge il suo lavoro partendo da incisioni e fotografie realizzate da altri, trasformandole drasticamente con l’ausilio di tecniche da lui inventate, la coppia Ana Paula Paiva y Fernando Martinho,- con un genere fotografico, piú privato, domestico ed emotivo - e al contempo riflette cinque diverse concezioni della fotografia contemporanea
Il “viaggio” attraverso le immagini viene realizzato in modo peculiare nelle opere degli artista, ognuno col suo racconto personale: “No era aquí” di Juan Valbuena, amante del romanzo poliziesco cerca e trova immagini che sono anche indizi, nelle sue foto in bianco e nero catturate in cittá come Barcellona, Marsiglia, Napoli e Instambul e che fanno parte di un progetto di anni sui porti del mediterraneo, ; “Terrazo” di Pablo López, con i suoi paesaggi urbani della periferia di Citta del México e i suoi paesaggi piú incontaminati della regione del Chiapas, sottolinea le relazioni tra le persone e l’ambiente ; “Diario de motocicleta 2007” di Mateo López, nel quale l’ autore realizza un complesso lavoro sul suo viaggio attraverso i circa 2.153 km percorsi in Colombia, alla guida di una Vespa – “il suo atelier portatile” – e ci presenta , attraverso foto, mappe, disegni, diari, menabó e cianfrusaglie raccolte lungo il cammino, un personalissimo racconto ; “Paisagens cambiantes” del brasiliano Odires Mlászho che partendo da libri di viaggio applica una tecnica, da lui stesso inventata, chiamata “esfoliazione”, sui testi e le illustrazioni fotografiche, modificando la trama della carta e le gamme cromatiche e rendeno cosí irriconoscibili le immagini iniziali; “¡América Latina con un bebé en la mochila!” di Ana Paula Paiva e Fernando Martinho che attraversano otto Paesi del Sudamerica in compagnia del figlio Joao durante il suo primo anno di vita.
INCONTRO: “LETTERATURA; ARTI VISUALI, VIAGGI”
con lo scrittore Juan Bonilla, il professore di Storia della Fotografia Horacio Fernández , e Mario García De Castro
Il giorno prima dell’inaugurazione , lunedí 30 marzo – ore 18.00 (Piazza Navona, 91), , avrá luogo l’incontro su “LETTERATURA, ARTI VISUALI, VIAGGI” – conversazione e percorso guidato della mostra - con Horacio Fernández – commissario dell’esposizione , professore di Storia della Fotografia presso l’ Universitá di Cuenca, Direttore di PHotoEspaña (2004/2006), commisario di numerose mostre e massimo esperto di fotografia - con lo scrittore Juan Bonilla (Jerez de la Frontera – 1966) – una delle penne piú brillanti del panorama spagnolo attuale, grande viaggiatore, pubblicato anche in Italia da Frassinelli, riconosciuto a livello nazionale e internazionale con premi e trasposizioni delle sue storie al grande schermo e con il Direttore dell’ Istituto Cervantes di Roma Mario García De Castro.
31
marzo 2009
De viaje
Dal 31 marzo al 10 maggio 2009
fotografia
Location
INSTITUTO CERVANTES (NAVONA)
Roma, Piazza Navona, 91, (Roma)
Roma, Piazza Navona, 91, (Roma)
Orario di apertura
Dal martedí alla domenica dalle 16 alle 21
Vernissage
31 Marzo 2009, ore 19
Autore