Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
DeAnna Maganias
DeAnna Maganias usa la scultura, il video, la pittura e la fotografia per rivisitare le prospettive della quotidianità nell’architettura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Paolo Bonzano è orgogliosa di presentare la prima mostra personale di DeAnna Maganias in Italia. L’artista ha concepito il lavoro appositamente per lo spazio di Palazzo Taverna.
DeAnna Maganias usa la scultura, il video, la pittura e la fotografia per rivisitare le prospettive della quotidianità nell’architettura.
L’artista crea le opere studiando gli oggetti e gli spazi di uso comune e che fanno parte della quotidianità, tuttavia, per questo, invisibili nell’uso.
Il suo lavoro e il processo creativo che lo determina sono per Maganias il modo per evidenziare un particolare aspetto di uno spazio o di un oggetto nel suo status originario: semplicemente isolando un dettaglio dalla sua realtà si può mettere in evidenza un differente particolare significato riferito a questo.
Spesso nella sua ricerca si ritrovano concetti che altrimenti resterebbero solo esercizi astratti del pensiero.
DeAnna Maganias usa modelli in scala che sono il risultato di una evidente manipolazione: un microcosmo che mette a repentaglio una realtà ostentatamente prevedibile.
L’installazione eseguita a Roma per la galleria è il risultato dell’osservazione puntuale dell’artista che affronta le identità prima fisiche e poi simboliche della Basilica di San Pietro.
Attraverso il processo della creazione degli oggetti che circondano la sacralità del luogo Maganias tenta di comprenderne l’architettura, vero “mediatore” fra Dio e l’uomo; l’artista vuole rappresentare, con la sua ricerca, una più profonda comprensione della struttura fisica della basilica, vista anche come monolitica soglia d’ingresso alla sacralità.
La prospettiva da cui Maganias affronta l’argomento è attenta e rigorosa, i riferimenti presenti nel suo lavoro sono ricchi di significati simbolici anche se l’insieme non è privo di una certa dose di ironia.
DeAnna Maganias vive e lavora tra Atene e New York. E’ anche rappresentata dalla galleria Rebecca Camhi di Atene e lavora con la Thomas Erben Gallery di New York. Il suo lavoro è stato esposto alla Biennale2 di Praga con la mostra ‘Expanted Painting’ curata da Helena Kontova, Praga, 2005; alla IIa Video Biennale Internazionale con la mostra ‘ Twist: Recent Video Art from Greece’ curata da Katerina Gregos, Tel Aviv, Israele, 2004. Al Macro, nella mostra collettiva ‘Mediterraneans’ curata da Katerina Gregos, Roma, 2004. A “Outlook: the international exhibit for contemporary art” curata da Christos Joachimides, Atene, Grecia, 2003. Alla ‘VIII Biennale Internazionale di Istanbul’ curata da Dan Cameron, Istanbul, Turchia, nel 2003. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.
DeAnna Maganias usa la scultura, il video, la pittura e la fotografia per rivisitare le prospettive della quotidianità nell’architettura.
L’artista crea le opere studiando gli oggetti e gli spazi di uso comune e che fanno parte della quotidianità, tuttavia, per questo, invisibili nell’uso.
Il suo lavoro e il processo creativo che lo determina sono per Maganias il modo per evidenziare un particolare aspetto di uno spazio o di un oggetto nel suo status originario: semplicemente isolando un dettaglio dalla sua realtà si può mettere in evidenza un differente particolare significato riferito a questo.
Spesso nella sua ricerca si ritrovano concetti che altrimenti resterebbero solo esercizi astratti del pensiero.
DeAnna Maganias usa modelli in scala che sono il risultato di una evidente manipolazione: un microcosmo che mette a repentaglio una realtà ostentatamente prevedibile.
L’installazione eseguita a Roma per la galleria è il risultato dell’osservazione puntuale dell’artista che affronta le identità prima fisiche e poi simboliche della Basilica di San Pietro.
Attraverso il processo della creazione degli oggetti che circondano la sacralità del luogo Maganias tenta di comprenderne l’architettura, vero “mediatore” fra Dio e l’uomo; l’artista vuole rappresentare, con la sua ricerca, una più profonda comprensione della struttura fisica della basilica, vista anche come monolitica soglia d’ingresso alla sacralità.
La prospettiva da cui Maganias affronta l’argomento è attenta e rigorosa, i riferimenti presenti nel suo lavoro sono ricchi di significati simbolici anche se l’insieme non è privo di una certa dose di ironia.
DeAnna Maganias vive e lavora tra Atene e New York. E’ anche rappresentata dalla galleria Rebecca Camhi di Atene e lavora con la Thomas Erben Gallery di New York. Il suo lavoro è stato esposto alla Biennale2 di Praga con la mostra ‘Expanted Painting’ curata da Helena Kontova, Praga, 2005; alla IIa Video Biennale Internazionale con la mostra ‘ Twist: Recent Video Art from Greece’ curata da Katerina Gregos, Tel Aviv, Israele, 2004. Al Macro, nella mostra collettiva ‘Mediterraneans’ curata da Katerina Gregos, Roma, 2004. A “Outlook: the international exhibit for contemporary art” curata da Christos Joachimides, Atene, Grecia, 2003. Alla ‘VIII Biennale Internazionale di Istanbul’ curata da Dan Cameron, Istanbul, Turchia, nel 2003. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.
04
maggio 2006
DeAnna Maganias
Dal 04 maggio al 16 giugno 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA PAOLO BONZANO
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Vernissage
4 Maggio 2006, ore 19
Autore