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Debora Ferruzzi Caruso – I colori dell’anima, poesia dell’acquerello
Un linguaggio intenso, quello della nostra artista, che rivela indubbiamente tanta esperienza, tecnica e abilità, ma anche e soprattutto, tanta partecipazione, anima e sentimento.
Comunicato stampa
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Nata a Firenze, dove anche oggi vive e lavora, Debora Ferruzzi Caruso vanta un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di mostre tenute in tutta Italia e in svariate capitali d'Europa. Interessata all'arte fin dalla giovanissima età (il padre e lo zio erano ottimi disegnatori), ha in seguito optato per un'altra sua grande passione, la “scienza” e la “fisica” in particolare, materia nella quale si è poi laureata con indirizzo “astrofisico”. Attualmente lavora all'Osservatorio di Arcetri dove si occupa di “ottica”. Tutto questo senza mai dimenticare la pittura, sua grande, innata passione. E così, dopo un corso di acquerello tenuto dal pittore Luciano Piseri, eccola pronta a riprendere con decisione e costanza il cammino dell'arte, a dare corpo e voce a colori e materia che, nelle sue mani, acquistano valori e significati intensi, diventano simbolo e metafora dei nostri giorni, si fanno linguaggio estetico nuovo e contemporaneo. Arte intensa e sentita, quella dell'artista toscana, quasi un prolungamento della sua stessa vita, un bisogno autentico di esternare emozioni, sentimenti e stati d'animo per un'espressione tutta d'istinto, libera e creativa, al di fuori degli schemi accademici, quasi un atto liberatorio, un'esigenza intima di trasmettere messaggi e farsi veicolo di comunicazione. E forse è proprio per questi motivi che, tra le varie tecniche espressive, la nostra artista ha scelto di esprimersi attraverso l'acquerello.
Bravissima acquerellista, dunque, Debora Ferruzzi Caruso, che, con le sue opere, mi riporta a parlare della “pittura ad acqua” dopo un lungo periodo di pausa, quando, negli anni ottanta, curavo mostre di Aldo Raimondi, Alfredo Zecca, Alvaro Mairani ed altri ancora.
Anche Debora si esprime con sicurezza e personalità in questa difficilissima tecnica dove non è possibile commettere errori o avere pentimenti. Possiamo senza dubbio affermare che la nostra artista ha oggi raggiunto una piena maturità professionale che rivela nei tagli compositivi, nelle essenzialità delle composizioni, nelle proiezioni lunghe dei suoi paesaggi che si presentano puri e inondati di luce. Ma quello che più colpisce, nell'espressione di questa bravissima artista, sono proprio le atmosfere e cioè la sua straordinaria capacità di entrare in sintonia con la natura, con i suoi silenzi, i suoi ritmi e le sue pause: nelle sue opere, infatti, si avverte il respiro lento e maestoso della pianura e le sue vedute si snodano libere sui grandi spazi e gli orizzonti bassi e dilatati, si accendono sui colorati tramonti toscani e poi tornano nuovamente a placarsi quando la sua attenzione si posa sulle poetiche vedute dei piccoli borghi, sulle suggestive vedute di mare, spiagge e silenziosi approdi. Espressione intensa e giocata quasi sempre su tinte tenui e delicate, su toni caldi, morbidi e pastosi che, nell'insieme, sembrano voler echeggiare e richiamare le memorie di un Impressionismo personale e straordinariamente lirico. Così, con rara abilità e capacità di interpretazione, quest'artista riesce a rendere il mutare delle luci e delle ombre, lo scorrere delle stagioni, la bellezza stessa della vita fino a rendere le sue vedute sulla magnifica terra toscana simbolo e metafora di vita interiore. La nostra artista possiede una straordinaria capacità nel condurre la macchia cromatica sul foglio bianco fino a farla sfaldare in mille rivoli, nel dirigere la naturale colatura dell’acqua per ottenere quelle magiche trasparenze che diventano, via via, petali, foglie, case, colline, oggetti. Debora Ferruzzi Caruso, insomma, conosce perfettamente il linguaggio della carta che si macera nell’umore colorato delle tinte, delle gocce che d’improvviso scivolano via e richiedono dunque attenzione e controllo. Conosce il magico segreto, che è solo della pittura ad acqua, della trasparenza e della luce. Un linguaggio intenso, quello della nostra artista, che rivela indubbiamente tanta esperienza, tecnica e abilità, ma anche e soprattutto, tanta partecipazione, anima e sentimento. Pittura eseguita col cuore, dunque, che si trasforma sempre in autentica poesia.
La rassegna, che sarà illustrata dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 7 aprile.
Bravissima acquerellista, dunque, Debora Ferruzzi Caruso, che, con le sue opere, mi riporta a parlare della “pittura ad acqua” dopo un lungo periodo di pausa, quando, negli anni ottanta, curavo mostre di Aldo Raimondi, Alfredo Zecca, Alvaro Mairani ed altri ancora.
Anche Debora si esprime con sicurezza e personalità in questa difficilissima tecnica dove non è possibile commettere errori o avere pentimenti. Possiamo senza dubbio affermare che la nostra artista ha oggi raggiunto una piena maturità professionale che rivela nei tagli compositivi, nelle essenzialità delle composizioni, nelle proiezioni lunghe dei suoi paesaggi che si presentano puri e inondati di luce. Ma quello che più colpisce, nell'espressione di questa bravissima artista, sono proprio le atmosfere e cioè la sua straordinaria capacità di entrare in sintonia con la natura, con i suoi silenzi, i suoi ritmi e le sue pause: nelle sue opere, infatti, si avverte il respiro lento e maestoso della pianura e le sue vedute si snodano libere sui grandi spazi e gli orizzonti bassi e dilatati, si accendono sui colorati tramonti toscani e poi tornano nuovamente a placarsi quando la sua attenzione si posa sulle poetiche vedute dei piccoli borghi, sulle suggestive vedute di mare, spiagge e silenziosi approdi. Espressione intensa e giocata quasi sempre su tinte tenui e delicate, su toni caldi, morbidi e pastosi che, nell'insieme, sembrano voler echeggiare e richiamare le memorie di un Impressionismo personale e straordinariamente lirico. Così, con rara abilità e capacità di interpretazione, quest'artista riesce a rendere il mutare delle luci e delle ombre, lo scorrere delle stagioni, la bellezza stessa della vita fino a rendere le sue vedute sulla magnifica terra toscana simbolo e metafora di vita interiore. La nostra artista possiede una straordinaria capacità nel condurre la macchia cromatica sul foglio bianco fino a farla sfaldare in mille rivoli, nel dirigere la naturale colatura dell’acqua per ottenere quelle magiche trasparenze che diventano, via via, petali, foglie, case, colline, oggetti. Debora Ferruzzi Caruso, insomma, conosce perfettamente il linguaggio della carta che si macera nell’umore colorato delle tinte, delle gocce che d’improvviso scivolano via e richiedono dunque attenzione e controllo. Conosce il magico segreto, che è solo della pittura ad acqua, della trasparenza e della luce. Un linguaggio intenso, quello della nostra artista, che rivela indubbiamente tanta esperienza, tecnica e abilità, ma anche e soprattutto, tanta partecipazione, anima e sentimento. Pittura eseguita col cuore, dunque, che si trasforma sempre in autentica poesia.
La rassegna, che sarà illustrata dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 7 aprile.
26
marzo 2022
Debora Ferruzzi Caruso – I colori dell’anima, poesia dell’acquerello
Dal 26 marzo al 07 aprile 2022
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
Feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì giorno di chiusura.
Vernissage
26 Marzo 2022, ore 18:00
Autore
Curatore