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Deborderline
La mostra vuole mettere in risalto l’ascendente sui tre artisti dello scrittore, filosofo e regista francese Guy Debord. Nel 1967 Debord pubblica “La società dello spettacolo”, un libro che premonirà la pesante influenza dei mass media sul popolo. Scacchioli, Core e Sciolè, figli di un tempo in cui le immagini hanno perso ogni referenzialità, rispondono con un’arte che mette in risalto le estreme conseguenze della profezia debordiana
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fabio Scacchioli e Vincenzo Core donano nuova vita alle immagini
di un film indagando a fondo la narrazione stessa; quest’ultima non
viene negata in toto, quanto indagata nei suoi elementi costitutivi di
rumore, musica, parola e semantica: le loro figure, sonore e visive, sono
effigi “prismatiche” che risuonano mostrando tutto il loro potenziale
artistico, abbattendo gli usi precostituiti dell’industria cinematografica.
Nei ‘videotesti’ di Flavio Sciolè la tendenza anti-narrativa appare come
disagio, ma anche e soprattutto come liberazione: l’uomo, immerso nel
flusso continuo massmediatico, perde la sua integrità fenomenologica e
diviene soggetto isterico che ha ormai interiorizzato i movimenti meccanici
della tecnologia. L’uomo, a questo punto, si inceppa al pari di un qualsiasi
dispositivo, ormai incapace di articolare sintatticamente i significanti di
una proposizione.
Biografie:
FLAVIO SCIOLE’ (1970). Attore, regista, performer. La sua ricerca opera
nel teatro (con Teatro Ateo), nel cinema e nella performance. Circa
300 i lavori video proiettati-premiati-segnalati in festival nazionali ed
internazionali in Italia e nel mondo e migliaia le proiezioni in Italia ( 52a
Esposizione Internazionale D’Arte La Biennale di Venezia, Romaeuropa).
Riceve premi, retrospettive (Casablanca, Roma, Torino, Berlino,
Londra, New York), scritti. Moduli principali dell’azione cinematografica:
anticinema, estetica, anti-regia, montaggio in macchina. Codifica
la recitazione inceppata. Ha curato eventi d’arte e diretto festival
cinematografici, tra questi: CinemAtri (2000), Exximent (Roma, 2004,
2005), Visioni Sconsigliate (Pescara,2004). Hanno scritto di lui: Nocturno,
Segno Cinema, Bizzarro Cinema. Curatori con cui ha lavorato: Lucrezia De
Domizio Durini, Franko B, Giuseppe Casetti, Achille Bonito Oliva, Gabriele
Perretta, Massimo Nicotra.
FABIO SCACCHIOLI (1979). Regista sperimentale. Lavora sul concetto
del détournement e del no copyright; realizza i suoi video assemblando
scene prese da diversi film o modifica i frame di tali film con mascherine
che fanno risaltare la concretezza delle immagini a scapito di una
narrativa lineare. Nel 2006 collabora con Gianfranco Baruchello nella sua
fondazione Agricola Cornelia s.p.a. partecipando a mostre e seminari e
alla creazione del film “Un altro giorno, un altro giorno, un altro giorno”.
Presenzia in varie esposizioni collettive e partecipa a vari festival nazionali
(Torino Film Festival, Lucca Film Festival) e internazionali (13ème
Festival des Cinémas Différents et Expérimentaux a Parigi, MADATAC a
Madrid, 9th Berlin International Directors Lounge). Nel 2011 partecipa
alla 68.Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con il
cortometraggio "Miss Candace Hilligoss' flickering halo".
VINCENZO CORE (1982). Studia musica elettronica con Alessandro
Cipriani nel Conservatorio di Musica L. Refice di Frosinone. Dal 2008
compone per video, balletti, installazioni e performance. La sua ricerca
espressiva si concentra sulle relazioni tra i molteplici materiali compositivi
per tracciare percorsi di senso. Percorsi che possano esprimere la
complessità e la vitalità del Sé. Realizza con Fabio Scacchioli delle opere
audiovisive che ricevono vari riconoscimenti tra cui le menzioni di Miglior
Opera Audiovisiva nel Premio Nazionale Delle Arti 2013 e di Miglior
Cortometraggio al Lausanne Underground Film Festival. Il suo brano
“Movimenti sulla Memoria” per percussioni e nastro magnetico debutta
al Festival Suona Italiano nella Citè de la Musique et de la danse di
Strasburgo.
GUY DEBORD (1931 – 1994). Filosofo, scrittore e regista francese.
Fonda nel 1957 a Cosio D’Arroscia l’Internazionale Situazionista con
Pinot-Gallizio, Gianfranco Sanguinetti e gli artisti del gruppo Cobra.
Ha denunciato l’alienazione dell’uomo dovuta al moderno sistema del
consumismo culturale nel secondo dopoguerra le cui speculazioni sono
culminate nel libro “La società dello Spettacolo” (1967). Ivi Debord
condensa una teoria rivoluzionaria di stampo marxista ad una critica
del tempo libero denunciando un mondo che ha perso il proprio centro.
E questo non solo a causa del consumismo delle immagini, ma di un
equivalente astratto che ha preso il posto del loro referente oggettivo, un
logo capace di gestire i rapporti sociali tra gli uomini. Fino al 1978 Debord
dirige cortometraggi e lungometraggi montando frammenti estrapolati da
altri film per deviarli dal significato originario e attribuire loro un nuovo
valore: è il détournement situazionista, il no copyright come unica via di
salvezza dall’esperienza culturale preconfezionata dal capitalismo.
MARTINA LOLLI (1987). Critica d’arte e curatrice. Laureata in Visual
cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel
2012 partecipa ad uno stage tenuto dalla performer Marina Abramovic
in occasione della mostra al PAC di Milano “The Abramovic Method”; ha
partecipato all’organizzazione
di un film indagando a fondo la narrazione stessa; quest’ultima non
viene negata in toto, quanto indagata nei suoi elementi costitutivi di
rumore, musica, parola e semantica: le loro figure, sonore e visive, sono
effigi “prismatiche” che risuonano mostrando tutto il loro potenziale
artistico, abbattendo gli usi precostituiti dell’industria cinematografica.
Nei ‘videotesti’ di Flavio Sciolè la tendenza anti-narrativa appare come
disagio, ma anche e soprattutto come liberazione: l’uomo, immerso nel
flusso continuo massmediatico, perde la sua integrità fenomenologica e
diviene soggetto isterico che ha ormai interiorizzato i movimenti meccanici
della tecnologia. L’uomo, a questo punto, si inceppa al pari di un qualsiasi
dispositivo, ormai incapace di articolare sintatticamente i significanti di
una proposizione.
Biografie:
FLAVIO SCIOLE’ (1970). Attore, regista, performer. La sua ricerca opera
nel teatro (con Teatro Ateo), nel cinema e nella performance. Circa
300 i lavori video proiettati-premiati-segnalati in festival nazionali ed
internazionali in Italia e nel mondo e migliaia le proiezioni in Italia ( 52a
Esposizione Internazionale D’Arte La Biennale di Venezia, Romaeuropa).
Riceve premi, retrospettive (Casablanca, Roma, Torino, Berlino,
Londra, New York), scritti. Moduli principali dell’azione cinematografica:
anticinema, estetica, anti-regia, montaggio in macchina. Codifica
la recitazione inceppata. Ha curato eventi d’arte e diretto festival
cinematografici, tra questi: CinemAtri (2000), Exximent (Roma, 2004,
2005), Visioni Sconsigliate (Pescara,2004). Hanno scritto di lui: Nocturno,
Segno Cinema, Bizzarro Cinema. Curatori con cui ha lavorato: Lucrezia De
Domizio Durini, Franko B, Giuseppe Casetti, Achille Bonito Oliva, Gabriele
Perretta, Massimo Nicotra.
FABIO SCACCHIOLI (1979). Regista sperimentale. Lavora sul concetto
del détournement e del no copyright; realizza i suoi video assemblando
scene prese da diversi film o modifica i frame di tali film con mascherine
che fanno risaltare la concretezza delle immagini a scapito di una
narrativa lineare. Nel 2006 collabora con Gianfranco Baruchello nella sua
fondazione Agricola Cornelia s.p.a. partecipando a mostre e seminari e
alla creazione del film “Un altro giorno, un altro giorno, un altro giorno”.
Presenzia in varie esposizioni collettive e partecipa a vari festival nazionali
(Torino Film Festival, Lucca Film Festival) e internazionali (13ème
Festival des Cinémas Différents et Expérimentaux a Parigi, MADATAC a
Madrid, 9th Berlin International Directors Lounge). Nel 2011 partecipa
alla 68.Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con il
cortometraggio "Miss Candace Hilligoss' flickering halo".
VINCENZO CORE (1982). Studia musica elettronica con Alessandro
Cipriani nel Conservatorio di Musica L. Refice di Frosinone. Dal 2008
compone per video, balletti, installazioni e performance. La sua ricerca
espressiva si concentra sulle relazioni tra i molteplici materiali compositivi
per tracciare percorsi di senso. Percorsi che possano esprimere la
complessità e la vitalità del Sé. Realizza con Fabio Scacchioli delle opere
audiovisive che ricevono vari riconoscimenti tra cui le menzioni di Miglior
Opera Audiovisiva nel Premio Nazionale Delle Arti 2013 e di Miglior
Cortometraggio al Lausanne Underground Film Festival. Il suo brano
“Movimenti sulla Memoria” per percussioni e nastro magnetico debutta
al Festival Suona Italiano nella Citè de la Musique et de la danse di
Strasburgo.
GUY DEBORD (1931 – 1994). Filosofo, scrittore e regista francese.
Fonda nel 1957 a Cosio D’Arroscia l’Internazionale Situazionista con
Pinot-Gallizio, Gianfranco Sanguinetti e gli artisti del gruppo Cobra.
Ha denunciato l’alienazione dell’uomo dovuta al moderno sistema del
consumismo culturale nel secondo dopoguerra le cui speculazioni sono
culminate nel libro “La società dello Spettacolo” (1967). Ivi Debord
condensa una teoria rivoluzionaria di stampo marxista ad una critica
del tempo libero denunciando un mondo che ha perso il proprio centro.
E questo non solo a causa del consumismo delle immagini, ma di un
equivalente astratto che ha preso il posto del loro referente oggettivo, un
logo capace di gestire i rapporti sociali tra gli uomini. Fino al 1978 Debord
dirige cortometraggi e lungometraggi montando frammenti estrapolati da
altri film per deviarli dal significato originario e attribuire loro un nuovo
valore: è il détournement situazionista, il no copyright come unica via di
salvezza dall’esperienza culturale preconfezionata dal capitalismo.
MARTINA LOLLI (1987). Critica d’arte e curatrice. Laureata in Visual
cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel
2012 partecipa ad uno stage tenuto dalla performer Marina Abramovic
in occasione della mostra al PAC di Milano “The Abramovic Method”; ha
partecipato all’organizzazione
03
maggio 2014
Deborderline
03 maggio 2014
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
EX FRANTOIO DI LUCIO RUGGIERI
Teramo, Via Mattatoio Vecchio, (Teramo)
Teramo, Via Mattatoio Vecchio, (Teramo)
Orario di apertura
17-24
Vernissage
3 Maggio 2014, ore 20
Autore
Curatore