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Decennale 1999-2009. Architettura 37
Inaugurazione anno accademico 2009-2010 per la Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” e mostra
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ESPOSIZIONE DEL DECENNALE 1999 - 2009
ARCHITETTURA 37.
Chiesa dello Spirito Santo, via Milani – Cesena
17 febbraio – 21 marzo 2010
Lunedì – Venerdì 16.30 – 19.30
Sabato e Domenica – 10.00 – 13.00/16.30 – 19.30
Inaugurazione anno accademico 2009-2010
per la Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
mercoledì, 17 febbraio 2009 – ore 18.00
Interverranno:
Gino Malacarne
Preside della Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
Ivano Dionigi
Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Lezione inaugurale:
Hans Kollhoff
“Architettura, globalizzata o italiana?”
La cerimonia sarà preceduta dall’inaugurazione della mostra
ESPOSIZIONE DEL DECENNALE 1999 - 2009
ARCHITETTURA 37.
Alma Mater Studiorum
Università di Bologna
Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
Sede di Cesena
Via Cavalcavia, 55 - 47023 Cesena (FC)
Tel.: +39 0547 338311 Fax: +39 0547 338307
www.arch.unibo.it
e-mail: facarc.mostre@unibo.it
Enti promotori:
Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”, Sede di Cesena
Comune di Cesena
Volume I
DECENNALE - ANNUARIO
ARCHITETTURA 37.
pubblicato per i tipi della CLUEB
Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna © 2010
Mostra, allestimento e volume ideati e prodotti dall’Ufficio Mostre della Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
Gianni Braghieri (Responsabile scientifico)
Giovanni Poletti (Responsabile tecnico)
Agnese Fantini
Andrea Simone
Davide Temperoni
Hanno collaborato alla redazione volume:
Elisa Bandini
Elena Casadei
Ildebrando Clemente
Marco Magnani
Annalisa Trentin
Volume II
DECENNALE - CONFERENZE
ARCHITETTURA 37.
pubblicato per i tipi della CLUEB
Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna © 2010
Volume ideato e prodotto dalla Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
A cura di
Alessandra Moro
Gianni Braghieri
Hanno collaborato alla redazione del volume
i dottorandi in Composizione Architettonica del DAPT (Dipartimento di Progettazione Architettonica e Territoriale)
Letizia Biondi
Enrico Brighi
Claudia Cagneschi
Christian Casadei
Andrea Cavani
Federica Dalmonte
Roberto Fabbri
Valentina Graziani
Eleonora Modde
Giovanni Poletti
Lorena Pulelli
Raffaella Sacchetti
Antonella Salvatori
Andrea Zamboni
con il contributo di
Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
Ser.In.Ar.
Manifesto degli studi della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Bologna - sede di Cesena. Agosto ‘99*
A Cesena l’Università degli Studi di Bologna apre con l’a.a. 99-2000 la Facoltà di Architettura.
Questa Facoltà nasce oltre che da precise volontà delle forze economiche, sociali e politiche della Romagna, dalla volontà di un piccolo gruppo di docenti della Facoltà di Ingegneria di Bologna di dare vita ad una Facoltà di Architettura che restituisca i veri principi ed i veri valori del fare Architettura.
Questa piccola Facoltà nasce nuova e moderna per le strutture e le articolazioni che il suo piano di studi si affermerà nel tempo ma non sarà certo nuova per l’insegnamento e la formazione dei giovani architetti.
Innanzitutto la Facoltà di Architettura di Cesena non pretende di porsi come una delle Facoltà di A. sparse sul territorio italiano ma proprio per il suo numero limitato di posti tende a costituire un insegnamento dell’Architettura che si rifà ai canoni classici del sapere e del fare Architettura. La nostra Facoltà sarà quindi una facoltà di “tendenza”. Tendenza intesa come sistema si scelte che ne costituisce l’ideologia specifica nei confronti dell’architettura e della città. Ritornano le parole di Ernesto N. Rogers che affermava: “Coerenza, tendenza, stile, non sono sinonimi, ma tre momenti del processo storico nel quale si determina il fenomeno artistico. Coerenza è la qualità necessaria all’artista per stabilire i propri rapporti con un mondo morale sopra un piano armonico sicché ogni atto prenda quota da quello; tendenza è la deliberata traduzione di quegli atti dentro un ben definito solco individuale. Stile è l’espressione formale della coerenza e della tendenza”.
Il corso di studi della Facoltà di Architettura si fonderà principalmente su tre momenti essenziali del “fare” Architettura: la storia, la progettazione, il disegno.
Questi tre insegnamenti, con le loro graduali specificità, seguiranno il corso di studi per tutti i cinque anni. Si integreranno tra loro in modo da affrontare la progettazione architettonica in termini attenti al manufatto, dove materiale, costruzione e rappresentazione assumono una loro precisa identità ed un interesse sempre più vicino alla costruzione dell’edificio. E citando Milizia “…e se vuole che i suoi disegni dicano qualche cosa, egli farà dire non tutto quello che gli viene in capo, ma quello che debbono dire. Gli edifici saranno parlanti e ciascun cittadino intenderà il loro linguaggio”. Lontani dalle mode e dalle sperimentazioni degli ultimi decenni crediamo che l’insegnamento dell’architettura non possa che riacquistare le sue specifiche peculiarità di un corso di studi che è la sintesi della componente umanistica e della componente scientifica e tecnica. La formazione di architetto progettista sarà quindi un insieme di competenze che non sono solo specifiche al progettare e alle sue tecniche ma avrà un occhio di riguardo a tutte le altre componenti umanistiche e scientifiche come Vitruvio Pollione ci ha lasciato nel suo De Architectura dove afferma che “L’architettura è una scienza che dovrà esser accompagnata da una grande diversità di studi e di conoscenze. Questa scienza si acquisisce con la pratica e con la teoria. L’architetto deve saper scrivere e disegnare, essere a conoscenza della geometria e non deve ignorare l’ottica, aver studiato l’aritmetica, e sapere molto bene la storia, aver ben studiato la filosofia, aver conoscenza della musica, e qualche fondamento della medicina e dell’astrologia”.
Oggi la nostra società sembra privilegiare l’eccentrico, l’inatteso, la sorpresa in una delirate celebrazione dell’individualità e dell’individualismo e questo è il contrario dell’intima natura dell’architetto, la sua ragion d’essere. Che cosa è infatti, l’architettura, se non l’opera collettiva per eccellenza e l’espressione stessa della collettività?
ARCHITETTURA 37.
Chiesa dello Spirito Santo, via Milani – Cesena
17 febbraio – 21 marzo 2010
Lunedì – Venerdì 16.30 – 19.30
Sabato e Domenica – 10.00 – 13.00/16.30 – 19.30
Inaugurazione anno accademico 2009-2010
per la Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
mercoledì, 17 febbraio 2009 – ore 18.00
Interverranno:
Gino Malacarne
Preside della Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
Ivano Dionigi
Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Lezione inaugurale:
Hans Kollhoff
“Architettura, globalizzata o italiana?”
La cerimonia sarà preceduta dall’inaugurazione della mostra
ESPOSIZIONE DEL DECENNALE 1999 - 2009
ARCHITETTURA 37.
Alma Mater Studiorum
Università di Bologna
Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
Sede di Cesena
Via Cavalcavia, 55 - 47023 Cesena (FC)
Tel.: +39 0547 338311 Fax: +39 0547 338307
www.arch.unibo.it
e-mail: facarc.mostre@unibo.it
Enti promotori:
Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”, Sede di Cesena
Comune di Cesena
Volume I
DECENNALE - ANNUARIO
ARCHITETTURA 37.
pubblicato per i tipi della CLUEB
Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna © 2010
Mostra, allestimento e volume ideati e prodotti dall’Ufficio Mostre della Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
Gianni Braghieri (Responsabile scientifico)
Giovanni Poletti (Responsabile tecnico)
Agnese Fantini
Andrea Simone
Davide Temperoni
Hanno collaborato alla redazione volume:
Elisa Bandini
Elena Casadei
Ildebrando Clemente
Marco Magnani
Annalisa Trentin
Volume II
DECENNALE - CONFERENZE
ARCHITETTURA 37.
pubblicato per i tipi della CLUEB
Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna © 2010
Volume ideato e prodotto dalla Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
A cura di
Alessandra Moro
Gianni Braghieri
Hanno collaborato alla redazione del volume
i dottorandi in Composizione Architettonica del DAPT (Dipartimento di Progettazione Architettonica e Territoriale)
Letizia Biondi
Enrico Brighi
Claudia Cagneschi
Christian Casadei
Andrea Cavani
Federica Dalmonte
Roberto Fabbri
Valentina Graziani
Eleonora Modde
Giovanni Poletti
Lorena Pulelli
Raffaella Sacchetti
Antonella Salvatori
Andrea Zamboni
con il contributo di
Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
Ser.In.Ar.
Manifesto degli studi della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Bologna - sede di Cesena. Agosto ‘99*
A Cesena l’Università degli Studi di Bologna apre con l’a.a. 99-2000 la Facoltà di Architettura.
Questa Facoltà nasce oltre che da precise volontà delle forze economiche, sociali e politiche della Romagna, dalla volontà di un piccolo gruppo di docenti della Facoltà di Ingegneria di Bologna di dare vita ad una Facoltà di Architettura che restituisca i veri principi ed i veri valori del fare Architettura.
Questa piccola Facoltà nasce nuova e moderna per le strutture e le articolazioni che il suo piano di studi si affermerà nel tempo ma non sarà certo nuova per l’insegnamento e la formazione dei giovani architetti.
Innanzitutto la Facoltà di Architettura di Cesena non pretende di porsi come una delle Facoltà di A. sparse sul territorio italiano ma proprio per il suo numero limitato di posti tende a costituire un insegnamento dell’Architettura che si rifà ai canoni classici del sapere e del fare Architettura. La nostra Facoltà sarà quindi una facoltà di “tendenza”. Tendenza intesa come sistema si scelte che ne costituisce l’ideologia specifica nei confronti dell’architettura e della città. Ritornano le parole di Ernesto N. Rogers che affermava: “Coerenza, tendenza, stile, non sono sinonimi, ma tre momenti del processo storico nel quale si determina il fenomeno artistico. Coerenza è la qualità necessaria all’artista per stabilire i propri rapporti con un mondo morale sopra un piano armonico sicché ogni atto prenda quota da quello; tendenza è la deliberata traduzione di quegli atti dentro un ben definito solco individuale. Stile è l’espressione formale della coerenza e della tendenza”.
Il corso di studi della Facoltà di Architettura si fonderà principalmente su tre momenti essenziali del “fare” Architettura: la storia, la progettazione, il disegno.
Questi tre insegnamenti, con le loro graduali specificità, seguiranno il corso di studi per tutti i cinque anni. Si integreranno tra loro in modo da affrontare la progettazione architettonica in termini attenti al manufatto, dove materiale, costruzione e rappresentazione assumono una loro precisa identità ed un interesse sempre più vicino alla costruzione dell’edificio. E citando Milizia “…e se vuole che i suoi disegni dicano qualche cosa, egli farà dire non tutto quello che gli viene in capo, ma quello che debbono dire. Gli edifici saranno parlanti e ciascun cittadino intenderà il loro linguaggio”. Lontani dalle mode e dalle sperimentazioni degli ultimi decenni crediamo che l’insegnamento dell’architettura non possa che riacquistare le sue specifiche peculiarità di un corso di studi che è la sintesi della componente umanistica e della componente scientifica e tecnica. La formazione di architetto progettista sarà quindi un insieme di competenze che non sono solo specifiche al progettare e alle sue tecniche ma avrà un occhio di riguardo a tutte le altre componenti umanistiche e scientifiche come Vitruvio Pollione ci ha lasciato nel suo De Architectura dove afferma che “L’architettura è una scienza che dovrà esser accompagnata da una grande diversità di studi e di conoscenze. Questa scienza si acquisisce con la pratica e con la teoria. L’architetto deve saper scrivere e disegnare, essere a conoscenza della geometria e non deve ignorare l’ottica, aver studiato l’aritmetica, e sapere molto bene la storia, aver ben studiato la filosofia, aver conoscenza della musica, e qualche fondamento della medicina e dell’astrologia”.
Oggi la nostra società sembra privilegiare l’eccentrico, l’inatteso, la sorpresa in una delirate celebrazione dell’individualità e dell’individualismo e questo è il contrario dell’intima natura dell’architetto, la sua ragion d’essere. Che cosa è infatti, l’architettura, se non l’opera collettiva per eccellenza e l’espressione stessa della collettività?
17
febbraio 2010
Decennale 1999-2009. Architettura 37
Dal 17 febbraio al 21 marzo 2010
architettura
incontro - conferenza
serata - evento
incontro - conferenza
serata - evento
Location
CHIESA DELLO SPIRITO SANTO
Cesena, Via Milani, 15, (Forlì-cesena)
Cesena, Via Milani, 15, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
Lunedì – Venerdì 16.30 – 19.30
Sabato e Domenica – 10.00 – 13.00/16.30 – 19.30
Vernissage
17 Febbraio 2010, ore 18
Sito web
www.arch.unibo.it
Editore
CLUEB