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Declining Democracy
La mostra Declining Democracy, che inaugura al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (CCCS) di Firenze giovedì 22 settembre, propone una riflessione critica nata dal confronto con l’attuale situazione nazionale e internazionale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra Declining Democracy, che inaugura al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina
(CCCS) di Firenze giovedì 22 settembre, propone una riflessione critica nata dal confronto con l’attuale
situazione nazionale e internazionale. Se nei paesi occidentali la crisi finanziaria del 2008 ha prodotto un
profondo malcontento sociale, portando a una crisi di fiducia e di credibilità dei valori democratici, nei
paesi del Nord Africa o del Medio Oriente sembra aver preso spazio un nuovo senso di utopia politica
rivoluzionaria, diversa ma apparentemente parallela al fenomeno europeo, in cui molti gruppi di cittadini
stanno combattendo per la conquista di fondamentali valori di partecipazione politica.
Opere di dodici artisti contemporanei internazionali propongono un percorso che riflette su valori,
contraddizioni e paradossi che caratterizzano la società di oggi e su come possiamo declinare i principi
della democrazia in un momento in cui la loro validità sembra essere messa in discussione nel mondo
contemporaneo occidentale. La mostra propone al visitatore una cornice in cui confrontarsi con grandi
questioni della società di oggi e interagire con progetti di cui diviene diretto protagonista, affrontando temi
come la partecipazione e la condivisione.
Tra gli altri, vi sono interventi di artisti come Thomas Hirschhorn (Svizzera), artista considerato un punto
di riferimento internazionale per la riflessione sul rapporto tra arte e politica, che presenta Where do I
stand? What do I want? composta da otto notebook rielaborati con disegni, scritti e collage; Francis Alÿs
(Belgio), la cui opera When Faith Moves Mountains (che nel 2002 in Perù coinvolse cinquecento
volontari per spostare di circa dieci centimetri rispetto alla sua posizione originaria una duna di sabbia
larga quasi duecento metri) è ormai considerata un manifesto dell’arte sociale e della riflessione sul
rapporto tra individuo, collettività e utopia; Thomas Kilpper (Germania), artista celebre per la riflessione
sul ruolo sociale e politico dell’arte, che presenta lavori che affrontano il tema della migrazione e
documentano la sua esperienza vissuta durante gli anni in cui Lampedusa era al centro della sua ricerca
artistica; Michael Bielicky e Kamila B. Richter (Germania), artista e ricercatore sui nuovi media la cui
opera Garden of Error and Decay permette al pubblico di interagire in un attacco frontale ai simboli del
potere; Thomas Feuerstein (Austria), che realizza opere in cui paragona sistemi sociali e strutture
biologiche unendo insieme le nozioni di scultura, installazione e sistema controllato; Democracia
(Spagna), collettivo la cui nuova opera video Ser y Durar mostra alcuni giovani che, praticando il parkour
all’interno di un cimitero civile, si muovono tra monumenti e simboli ideologici creando una lirica
riflessione sul rapporto tra individuo e storia collettiva; Roger Cremers (Paesi Bassi), la cui opera
fotografica Reenactment ritrae ricostruzioni storiche di celebri battaglie che diventano metafora ma anche
ironico commento sul rapporto tra i cittadini e la storia delle proprie nazioni; Lucy Kimbell (Regno Unito)
con il progetto partecipativo Bar Physical Charts instaura un diretto coinvolgimento dei visitatori che
potranno scegliere e indossare spille realizzate dall’artista che esprimono slogan legati ad azioni o
comportamenti dal valore politico o sociale; Artur Zmijewski (Polonia) nella video installazione
multicanale Democracies formula un confronto tra momenti di proteste e manifestazioni in diversi paesi
del mondo, proponendo una riflessione sulla nozione della libertà di espressione e sulle dinamiche di
psicologia delle masse creando inaspettati parallelismi tra episodi diversi come alcune dimostrazioni
sindacali in Polonia, le
manifestazioni nella striscia di Gaza, un gruppo di tifosi di calcio tedeschi e la folla presente ai funerali di
Jörg Haider in Austria. L’opera video Bocas de Cerniza di Juan Manuel Echavarría (Colombia) mette al
centro i volti di sette persone che narrano attraverso un canto gli episodi drammatici da loro vissuti in
Colombia, paese segnato dalle guerriglie civili che da anni traumatizzano il paese. Artisti italiani presenti
in mostra sono Cesare Pietroiusti, il cui intervento per Declining Democracy prevede un “ufficio di
formazione politica”, una serie di workshop condotti dall’artista che permettono una riflessione sul
problema della democrazia nell’Europa contemporanea, affrontando temi come la distanza tra la politica
e i cittadini o le nuove forme di protesta diffusesi negli ultimi anni in vari paesi europei, e Buuuuuuuuu,
gruppo italiano attivo su internet che sollecita azioni partecipative di dissenso contro gli autoritarismi di
governi e istituzioni e che per la mostra propone nuove azioni e iniziative di protesta per riflettere sul
ruolo che ciascun cittadino può intraprendere nella vita di tutti giorni.
Le posizioni dei diversi artisti invitati a partecipare alla mostra fanno emergere tematiche come lo scontro
tra individuo e collettività, la crescente distanza tra cittadini e classe politica, il potere e l’influenza delle
lobby economiche e dei mass media, il problema dell’immigrazione e della condivisione o esclusione di
diritti civili e politici, ma anche le nuove possibili forme di partecipazione democratica.
Le nuove tecnologie di comunicazione hanno infatti messo nelle mani della collettività nuovi strumenti per
comunicare e condividere opinioni. Si è così affermato un nuovo modo di pensare l’idea di partecipazione
politica e sociale o il principio del diritto di opinione. Proprio mentre il modello occidentale di democrazia,
basato sulla libertà individuale, la libertà di espressione, l’uguaglianza e la responsabilità politica sta
vivendo un periodo di crisi, la democrazia è diventata un modello per quelle rivoluzioni che stanno
combattendo per affermare principi come la partecipazione egualitaria e il diritto all’autodeterminazione
dei cittadini.
Seguendo la mission propria del CCC Strozzina che vuole riflettere sugli avvenimenti della nostra società
attuale, Declining Democracy si pone l’obiettivo di creare una piattaforma per una riflessione critica
e di dibattito che non ricerca tuttavia risposte o soluzioni definitive.
Declining Democracy è un progetto del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, con la consulenza
scientifica di Piroschka Dossi (curatrice e autrice), Gerald Nestler (ricercatore e artista), Christiane Feser
(curatrice e artista) e Franziska Nori (direttore CCC Strozzina).
Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene testi critici di Michele Ciliberto, Piroschka Dossi,
Axel Honneth, Franziska Nori, Peter Weibel, schede e biografie degli artisti, immagini delle opere
esposte.
La mostra si pone in dialogo con l’esposizione contemporaneamente in corso a Palazzo Strozzi,
Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità (17 settembre 2011-22 gennaio 2012),
che racconta la storia dell’invenzione del sistema bancario moderno e del progresso economico cui ha
dato origine, ricostruendo la vita e l’economia europea dal Medioevo al Rinascimento.
(CCCS) di Firenze giovedì 22 settembre, propone una riflessione critica nata dal confronto con l’attuale
situazione nazionale e internazionale. Se nei paesi occidentali la crisi finanziaria del 2008 ha prodotto un
profondo malcontento sociale, portando a una crisi di fiducia e di credibilità dei valori democratici, nei
paesi del Nord Africa o del Medio Oriente sembra aver preso spazio un nuovo senso di utopia politica
rivoluzionaria, diversa ma apparentemente parallela al fenomeno europeo, in cui molti gruppi di cittadini
stanno combattendo per la conquista di fondamentali valori di partecipazione politica.
Opere di dodici artisti contemporanei internazionali propongono un percorso che riflette su valori,
contraddizioni e paradossi che caratterizzano la società di oggi e su come possiamo declinare i principi
della democrazia in un momento in cui la loro validità sembra essere messa in discussione nel mondo
contemporaneo occidentale. La mostra propone al visitatore una cornice in cui confrontarsi con grandi
questioni della società di oggi e interagire con progetti di cui diviene diretto protagonista, affrontando temi
come la partecipazione e la condivisione.
Tra gli altri, vi sono interventi di artisti come Thomas Hirschhorn (Svizzera), artista considerato un punto
di riferimento internazionale per la riflessione sul rapporto tra arte e politica, che presenta Where do I
stand? What do I want? composta da otto notebook rielaborati con disegni, scritti e collage; Francis Alÿs
(Belgio), la cui opera When Faith Moves Mountains (che nel 2002 in Perù coinvolse cinquecento
volontari per spostare di circa dieci centimetri rispetto alla sua posizione originaria una duna di sabbia
larga quasi duecento metri) è ormai considerata un manifesto dell’arte sociale e della riflessione sul
rapporto tra individuo, collettività e utopia; Thomas Kilpper (Germania), artista celebre per la riflessione
sul ruolo sociale e politico dell’arte, che presenta lavori che affrontano il tema della migrazione e
documentano la sua esperienza vissuta durante gli anni in cui Lampedusa era al centro della sua ricerca
artistica; Michael Bielicky e Kamila B. Richter (Germania), artista e ricercatore sui nuovi media la cui
opera Garden of Error and Decay permette al pubblico di interagire in un attacco frontale ai simboli del
potere; Thomas Feuerstein (Austria), che realizza opere in cui paragona sistemi sociali e strutture
biologiche unendo insieme le nozioni di scultura, installazione e sistema controllato; Democracia
(Spagna), collettivo la cui nuova opera video Ser y Durar mostra alcuni giovani che, praticando il parkour
all’interno di un cimitero civile, si muovono tra monumenti e simboli ideologici creando una lirica
riflessione sul rapporto tra individuo e storia collettiva; Roger Cremers (Paesi Bassi), la cui opera
fotografica Reenactment ritrae ricostruzioni storiche di celebri battaglie che diventano metafora ma anche
ironico commento sul rapporto tra i cittadini e la storia delle proprie nazioni; Lucy Kimbell (Regno Unito)
con il progetto partecipativo Bar Physical Charts instaura un diretto coinvolgimento dei visitatori che
potranno scegliere e indossare spille realizzate dall’artista che esprimono slogan legati ad azioni o
comportamenti dal valore politico o sociale; Artur Zmijewski (Polonia) nella video installazione
multicanale Democracies formula un confronto tra momenti di proteste e manifestazioni in diversi paesi
del mondo, proponendo una riflessione sulla nozione della libertà di espressione e sulle dinamiche di
psicologia delle masse creando inaspettati parallelismi tra episodi diversi come alcune dimostrazioni
sindacali in Polonia, le
manifestazioni nella striscia di Gaza, un gruppo di tifosi di calcio tedeschi e la folla presente ai funerali di
Jörg Haider in Austria. L’opera video Bocas de Cerniza di Juan Manuel Echavarría (Colombia) mette al
centro i volti di sette persone che narrano attraverso un canto gli episodi drammatici da loro vissuti in
Colombia, paese segnato dalle guerriglie civili che da anni traumatizzano il paese. Artisti italiani presenti
in mostra sono Cesare Pietroiusti, il cui intervento per Declining Democracy prevede un “ufficio di
formazione politica”, una serie di workshop condotti dall’artista che permettono una riflessione sul
problema della democrazia nell’Europa contemporanea, affrontando temi come la distanza tra la politica
e i cittadini o le nuove forme di protesta diffusesi negli ultimi anni in vari paesi europei, e Buuuuuuuuu,
gruppo italiano attivo su internet che sollecita azioni partecipative di dissenso contro gli autoritarismi di
governi e istituzioni e che per la mostra propone nuove azioni e iniziative di protesta per riflettere sul
ruolo che ciascun cittadino può intraprendere nella vita di tutti giorni.
Le posizioni dei diversi artisti invitati a partecipare alla mostra fanno emergere tematiche come lo scontro
tra individuo e collettività, la crescente distanza tra cittadini e classe politica, il potere e l’influenza delle
lobby economiche e dei mass media, il problema dell’immigrazione e della condivisione o esclusione di
diritti civili e politici, ma anche le nuove possibili forme di partecipazione democratica.
Le nuove tecnologie di comunicazione hanno infatti messo nelle mani della collettività nuovi strumenti per
comunicare e condividere opinioni. Si è così affermato un nuovo modo di pensare l’idea di partecipazione
politica e sociale o il principio del diritto di opinione. Proprio mentre il modello occidentale di democrazia,
basato sulla libertà individuale, la libertà di espressione, l’uguaglianza e la responsabilità politica sta
vivendo un periodo di crisi, la democrazia è diventata un modello per quelle rivoluzioni che stanno
combattendo per affermare principi come la partecipazione egualitaria e il diritto all’autodeterminazione
dei cittadini.
Seguendo la mission propria del CCC Strozzina che vuole riflettere sugli avvenimenti della nostra società
attuale, Declining Democracy si pone l’obiettivo di creare una piattaforma per una riflessione critica
e di dibattito che non ricerca tuttavia risposte o soluzioni definitive.
Declining Democracy è un progetto del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, con la consulenza
scientifica di Piroschka Dossi (curatrice e autrice), Gerald Nestler (ricercatore e artista), Christiane Feser
(curatrice e artista) e Franziska Nori (direttore CCC Strozzina).
Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene testi critici di Michele Ciliberto, Piroschka Dossi,
Axel Honneth, Franziska Nori, Peter Weibel, schede e biografie degli artisti, immagini delle opere
esposte.
La mostra si pone in dialogo con l’esposizione contemporaneamente in corso a Palazzo Strozzi,
Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità (17 settembre 2011-22 gennaio 2012),
che racconta la storia dell’invenzione del sistema bancario moderno e del progresso economico cui ha
dato origine, ricostruendo la vita e l’economia europea dal Medioevo al Rinascimento.
22
settembre 2011
Declining Democracy
Dal 22 settembre 2011 al 22 gennaio 2012
arte contemporanea
Location
CCCS – CENTRO DI CULTURA CONTEMPORANEA STROZZINA – PALAZZO STROZZI
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Biglietti
(biglietto valido un mese) € 5,00 intero; € 4,00 ridotti (universitari e altre riduzioni); € 3,00
scuole; ingresso gratuito giovedì 18.00-23.00; € 10,00 speciale biglietto congiunto con la
mostra Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità
Orario di apertura
martedì-domenica, 10.00-20.00; giovedì 10.00-23.00; lunedì chiuso
Editore
SILVANA EDITORIALE
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