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Deconstructing reality
Mostra collettiva di video sullo spazio pubblico in area mediterranea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cantieri d'Arte ritorna con la nona edizione del progetto che, dopo una lunga storia di progetti site
specific, workshop e mostre, diventa laboratorio di ibridazione tra pratiche artistiche e urbane. Il
programma della nona edizione promuove in maniera ciclica una serie di azioni e progetti volti a
focalizzare l’attenzione sulla relazione tra pratiche artistiche, spazio pubblico e cittadinanza
attraverso mostre, camminate, conferenze e residenze. Il primo appuntamento è Deconstructing
reality, un videofocus sul rapporto tra arte e spazio pubblico in area mediterranea realizzato
all’interno del percorso di ricerca de La Ville Ouverte.
La ville ouverte è un focus sulle pratiche artistiche che interessano la sfera pubblica in ambito
Mediterraneo. Lo spazio urbano, come spazio dell’immaginario pubblico e del conflitto sociale,
come luogo in cui l’arte può produrre alterità e metafore di liberazione è al centro di questo
progetto.
Dopo La sovversione del sensibile, progetto tenutosi a Milano dal 4 Dicembre all’11 Gennaio 2015
presso la Fabbrica del Vapore, in cui nove artisti dell’area euromediterranea hanno esposto i loro
lavori a partire da un’indagine sulle relazioni tra forme poetiche e forme politiche, Decostructing
reality è un ulteriore tassello nella costituzione di un osservatorio sulle pratiche artistiche che, in
area mediterranea, focalizzano il loro sguardo sul reale e, in maniera diversa, immaginano
strategie di problematizzazione e interrogazione dell’immaginario dello spazio pubblico.
I lavori selezionati “decostruiscono” le geografie attraverso finzioni necessarie a “smascherare i
meccanismi di dominazione allo scopo di trasformare lo spettatore in attore consapevole”
(Rancière). Gli artisti dunque tendono a sovvertire simbolicamente e metaforicamente la
percezione ordinaria dello spazio pubblico smascherando ambiguità, costrizioni e confinamenti. In
questo senso la memoria e la sua celebrazione, gli spazi militarizzati, le piazze del conflitto e i
confini imposti dalla politica e dalla storia, sono i territori proficui in cui gli artisti presentati in
questo progetto agiscono.
Lo spazio pubblico indagato nella natura conflittuale della sua pianificazione, nelle memorie
sottese e nelle contingenze politiche che hanno attraversato il territorio geografico e sociale
euromediterraneo segnandolo e marcandone confini, spazi alienanti, territori militarizzati.
Dall’approccio documentaristico fino a quello performativo, i video proposti disegnano
un’eterogenea gamma di tentativi e di strategie che si muovono nel contesto sociale e culturale
odierno in area mediterranea con l’obiettivo di decostruire la realtà immaginando quelli che
Rancière chiama “nuovi paesaggi del possibile” . Attraverso la proiezione di otto video,
Deconstructing reality compie un itinerario dello sguardo che si concentra in maniera prioritaria
sulle geografie del conflitto in area mediorientale, dove le scelte militari impongono strategie del
controllo degli spazi. Altrove, le pratiche artistiche agiscono nello spazio pubblico immaginando
slittamenti o riattivazioni di senso, introducendo elementi stranianti nei luoghi della
commemorazione (il parkour nel cimitero di Almudena, Spagna), o interagendo direttamente con le
conflittualità che si muovono nella dimensione pubblica (le piazze delle manifestazioni in Grecia)
ed ancora, mettendo in crisi questioni cruciali come le identità religiose e nazionali.
La selezione di video focalizza il proprio sguardo principalmente su due approcci diversi:
Un progetto di con il patrocinio di con il sostegno di
Da una parte la documentazione del reale, che tende a svelare e mettere in luce il ruolo del potere
e della strategia politica all’interno della pianificazione territoriale. Dall’altra l’artista “performa”
direttamente nel campo visivo, realizzando azioni metaforiche in grado di porre interrogativi su temi
come l’identità e il dialogo, la natura impositiva dei confini e molte altre questioni che animano il
dibattito pubblico mediterraneo. Il progetto è realizzato dall’Associazione Culturale Percorsi grazie
al sostegno economico dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo.
specific, workshop e mostre, diventa laboratorio di ibridazione tra pratiche artistiche e urbane. Il
programma della nona edizione promuove in maniera ciclica una serie di azioni e progetti volti a
focalizzare l’attenzione sulla relazione tra pratiche artistiche, spazio pubblico e cittadinanza
attraverso mostre, camminate, conferenze e residenze. Il primo appuntamento è Deconstructing
reality, un videofocus sul rapporto tra arte e spazio pubblico in area mediterranea realizzato
all’interno del percorso di ricerca de La Ville Ouverte.
La ville ouverte è un focus sulle pratiche artistiche che interessano la sfera pubblica in ambito
Mediterraneo. Lo spazio urbano, come spazio dell’immaginario pubblico e del conflitto sociale,
come luogo in cui l’arte può produrre alterità e metafore di liberazione è al centro di questo
progetto.
Dopo La sovversione del sensibile, progetto tenutosi a Milano dal 4 Dicembre all’11 Gennaio 2015
presso la Fabbrica del Vapore, in cui nove artisti dell’area euromediterranea hanno esposto i loro
lavori a partire da un’indagine sulle relazioni tra forme poetiche e forme politiche, Decostructing
reality è un ulteriore tassello nella costituzione di un osservatorio sulle pratiche artistiche che, in
area mediterranea, focalizzano il loro sguardo sul reale e, in maniera diversa, immaginano
strategie di problematizzazione e interrogazione dell’immaginario dello spazio pubblico.
I lavori selezionati “decostruiscono” le geografie attraverso finzioni necessarie a “smascherare i
meccanismi di dominazione allo scopo di trasformare lo spettatore in attore consapevole”
(Rancière). Gli artisti dunque tendono a sovvertire simbolicamente e metaforicamente la
percezione ordinaria dello spazio pubblico smascherando ambiguità, costrizioni e confinamenti. In
questo senso la memoria e la sua celebrazione, gli spazi militarizzati, le piazze del conflitto e i
confini imposti dalla politica e dalla storia, sono i territori proficui in cui gli artisti presentati in
questo progetto agiscono.
Lo spazio pubblico indagato nella natura conflittuale della sua pianificazione, nelle memorie
sottese e nelle contingenze politiche che hanno attraversato il territorio geografico e sociale
euromediterraneo segnandolo e marcandone confini, spazi alienanti, territori militarizzati.
Dall’approccio documentaristico fino a quello performativo, i video proposti disegnano
un’eterogenea gamma di tentativi e di strategie che si muovono nel contesto sociale e culturale
odierno in area mediterranea con l’obiettivo di decostruire la realtà immaginando quelli che
Rancière chiama “nuovi paesaggi del possibile” . Attraverso la proiezione di otto video,
Deconstructing reality compie un itinerario dello sguardo che si concentra in maniera prioritaria
sulle geografie del conflitto in area mediorientale, dove le scelte militari impongono strategie del
controllo degli spazi. Altrove, le pratiche artistiche agiscono nello spazio pubblico immaginando
slittamenti o riattivazioni di senso, introducendo elementi stranianti nei luoghi della
commemorazione (il parkour nel cimitero di Almudena, Spagna), o interagendo direttamente con le
conflittualità che si muovono nella dimensione pubblica (le piazze delle manifestazioni in Grecia)
ed ancora, mettendo in crisi questioni cruciali come le identità religiose e nazionali.
La selezione di video focalizza il proprio sguardo principalmente su due approcci diversi:
Un progetto di con il patrocinio di con il sostegno di
Da una parte la documentazione del reale, che tende a svelare e mettere in luce il ruolo del potere
e della strategia politica all’interno della pianificazione territoriale. Dall’altra l’artista “performa”
direttamente nel campo visivo, realizzando azioni metaforiche in grado di porre interrogativi su temi
come l’identità e il dialogo, la natura impositiva dei confini e molte altre questioni che animano il
dibattito pubblico mediterraneo. Il progetto è realizzato dall’Associazione Culturale Percorsi grazie
al sostegno economico dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo.
23
aprile 2015
Deconstructing reality
Dal 23 al 26 aprile 2015
arte contemporanea
Location
BIANCOVOLTA
Viterbo, Via Delle Piagge, 23, (Viterbo)
Viterbo, Via Delle Piagge, 23, (Viterbo)
Vernissage
23 Aprile 2015, h 17.30
Autore
Curatore