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Decresce
Prendendo spunto dagli scritti di Serge Latouche e dal concetto di decrescita felice abbiamo indagato la possibilità di un arte decrescente…
Comunicato stampa
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“La tecnologia può mettere la bellezza alla portata degli uomini, ma non semplifica affatto il processo che ci porta ad apprezzarla e possederla”. Alain de Botton
Prendendo spunto dagli scritti di Serge Latouche e dal concetto di decrescita felice abbiamo indagato la possibilità di un arte decrescente.
Il lavoro verte in maniera atttiva sulla contestazione che il filosofo porta avanti cercando di trasformarla in lavoro estetico.
Tra le righe si contesta la modalità politico-economico vigente, (ovvero il PIL come indicatore sensato del benessere) e si vagliano le possibilità estetica dell'ottenuto con poco nel veicolare un messaggio.
I lavori ottenuti nascondono se stessi tra oggetti o tra furti di immagini (video), insinuano il loro significato tra elementi che li alterano o disperdono oppure addiritttura vengono costruiti e costituiti attorno al senso stesso degli elementi presenti.
I lavori dunque superano la loro natura bidimensionale, invadono lo spazio, costringono ad un'attraversamento o ad una scelta anche visiva.
La visione necessita uno sforzo mentale e il contenuto un piccolo balzo del pensiero.
La decrescita si presenta qui come un modus operandi di grande ricchezza. Le possibilità dei contenuti e della visione si mescolano alle possibilità del messaggio. Sei luoghi attraversabili e fruibili che chiedono un tempo di visione non immediato, un tempo recuperato e approfondito. Il tempo nella decrescita non è infatti quello del consumo veloce ma del soffermarsi.
Sarà in mostra anche l'ultimo lavoro site specific realizzato da Antonello Bulgini. L'artista poco prima di lasciarci aveva già completato il lavoro, deciso e raccontato l'installazione da realizzare site specific.
decresceproject.blogspot.com
Prendendo spunto dagli scritti di Serge Latouche e dal concetto di decrescita felice abbiamo indagato la possibilità di un arte decrescente.
Il lavoro verte in maniera atttiva sulla contestazione che il filosofo porta avanti cercando di trasformarla in lavoro estetico.
Tra le righe si contesta la modalità politico-economico vigente, (ovvero il PIL come indicatore sensato del benessere) e si vagliano le possibilità estetica dell'ottenuto con poco nel veicolare un messaggio.
I lavori ottenuti nascondono se stessi tra oggetti o tra furti di immagini (video), insinuano il loro significato tra elementi che li alterano o disperdono oppure addiritttura vengono costruiti e costituiti attorno al senso stesso degli elementi presenti.
I lavori dunque superano la loro natura bidimensionale, invadono lo spazio, costringono ad un'attraversamento o ad una scelta anche visiva.
La visione necessita uno sforzo mentale e il contenuto un piccolo balzo del pensiero.
La decrescita si presenta qui come un modus operandi di grande ricchezza. Le possibilità dei contenuti e della visione si mescolano alle possibilità del messaggio. Sei luoghi attraversabili e fruibili che chiedono un tempo di visione non immediato, un tempo recuperato e approfondito. Il tempo nella decrescita non è infatti quello del consumo veloce ma del soffermarsi.
Sarà in mostra anche l'ultimo lavoro site specific realizzato da Antonello Bulgini. L'artista poco prima di lasciarci aveva già completato il lavoro, deciso e raccontato l'installazione da realizzare site specific.
decresceproject.blogspot.com
27
gennaio 2012
Decresce
Dal 27 gennaio al 05 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
VILLA DE SANCTIS
Roma, Via Casilina, (Roma)
Roma, Via Casilina, (Roma)
Vernissage
27 Gennaio 2012, ore 18
Sito web
decresceproject.blogspot.com
Autore
Curatore