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Dedicato a Michele Nicolè
L’esposizione raccoglierà 60 opere, attraverso le quali sarà possibile comprendere il cambiamento, la fantasia e la progressiva maturazione dell’artista nell’arco di 25 anni di lavoro
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 11 dicembre si apre a Saccolongo, in provincia di Padova, la mostra antologica di Michele Nicolè. La retrospettiva personale dell’artista padovano, dal titolo “Dedicato a Michele Nicolè”, inaugura un centro espositivo interessante, voluto dalla Amministrazione Comunale del Comune di Saccolongo e dalla Provincia di Padova, che si identifica nel Centro Culturale “Al Parco”.
Questo appuntamento, segnerà la prima tappa di un lungo cammino che l'Amministrazione e la Provincia intendono percorrere al fine di valorizzare e far conoscere tutte le realtà locali artistiche nelle loro molteplici forme .
All’inaugurazione parteciperà il critico storico d’arte e giornalista pubblicista Alessandra Possamai, che presenterà l’artista avvalendosi della contemporanea presentazione del libro di Michele Nicolè “Elementi per la scoperta del Cosmo”.
L’esposizione raccoglierà 60 opere, attraverso le quali sarà possibile comprendere il cambiamento, la fantasia e la progressiva maturazione dell’artista nell’arco di 25 anni di lavoro.
La mostra sarà suddivisa in quattro sezioni caratterizzanti e identificativi dei periodi più importanti nell’opera di Michele Nicolè.
“Sperimentali”: una antologia di opere diverse fra loro, dai caratteri forti. Lo studio della tecnica pittorica, che segna il primo periodo artistico di Nicolè, è fondato su forme geometriche forti, dai colori molto caldi, da tecniche di pittura che non si limitano al solo “pennello”. A volte i colori sono accesi e le forme più morbide, ma l’incrocio dei colori è un concentrato di energia.
“Figurativi”: Opere molto importanti di un periodo, se pur breve, che possiamo identivicare attraverso ritratti, scene di strada e paesaggi. Nelle forme e nei colori l’artista è ancora legato allo stupendo Neo-Realismo italiano.
“Fantastici”: Nicolé comincia, dalla metà degli anni 80, a creare un suo mondo fantastico. Sviluppa uno stile di pittura molto diverso, quasi sereno, che lui e la critica hanno battezzato “I Fantastici”. Partendo da composizioni surreali come quelle di Kandinskij, Mirò o Dalì, si concentra sui propri temi, che vengono sviluppati con una determinata gamma di forme, risultandone una iconografia del tutto personale.
“Spaziali”: (Surreali e Decorativi) - Caratteristica di questi quadri sono i colori complementari, forti, limpidi e pastosi, che si sposano per dare alle opere una composizione astratta.
Le forme sono di una semplicità naif, quasi primitivo-arcaica. La sua pittura non è più influenzata da alcuna corrente artistica contemporanea, e per questo le opere raggiungono una provocante autonomia. Nella “Pittura Spaziale“ diventa evidente la ricerca della verità assoluta nella sua forma prima. Nello spettatore suscitano un paragone con la pittura simbolica medievale in maniera moderna.
Michele Nicolè:
Michele Nicolè nasce a Saccolongo in provincia di Padova Italia il 16 settembre 1959. Frequenta l'istituto d'Arte Pietro Selvatico a Padova, sezione decorativa pittorica e consegue il diploma di maestro D'arte nel 1976.
Si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia nella sezione di scenografia e si diploma nel 1981. Frequenta i corsi di pittura di Emilio Vedova, Mario Zotti, di fotografia con Fulvio Roiter, il critico d'arte Luciano Francalanci, lo scenografo Giovanni Soccol ed altri illustri docenti di spicco dell'arte contemporanea. Nel 1981 espone la sua tesi nella storica fondazione, che promuove giovani artisti "Bevilacqua la Masa" in piazza San Marco a Venezia. Da quel momento, partecipa a numerose collettive e personali in Italia e all'estero, ottenendo un notevole apprezzamento dalla critica e dal pubblico.
Dall'ultima mostra personale denominata "Pittura Fantastica" del 1984 non espone più i suoi quadri per una scelta controcorrente. Una decisione anticommerciale che lo impegna a pensare la pittura un'espressione «pura» e non soggetta alle leggi del mercato. Pur tuttavia, continuando la sua ricerca di uno spazio virtuale, immaginario, surreale, dove collocare espressioni, emozioni e sensazioni. Incroci di forme, colori e segni in un gioco di chiaro scuri, una successione di immagini alternate razionali ed istintive.
L'eterna lotta tra il ragionato e il gestuale che mette in risalto la complessità dell'animo umano. Fin dalla giovane età di 10 anni, sente in cuor suo la passione per la pittura. Una vocazione che continua fino ai giorni d'oggi ininterrotamente.
La sua missione è di immaginare dipinti che esprimono le forze che si espandono nell'universo, forme ed oggetti composti da una logica polidimensionale che si muovono in uno spazio precostituito, oppure libero da barriere. Trae da se l'energia, e la vuole trasmettere nei suoi quadri con esplosioni di colori e materia, movimenti di forme e segni.
Approfondisce studi sulla comunicazione nella sua professione che lo portano ad avere numerose esperienze: dal 1985 al 1990 come editore di riviste a carattere culturale e turistico, poi instaura delle collaborazioni su produzioni televisive con registi come Franco Vecchiato e Sergio Serafini.
Nel 1996 affascinato da internet inserisce in rete la prima galleria virtuale, quadri di artisti del novecento, presentandola per la prima volta, lo stesso anno, in occasione della manifestazioni Arte Fiera a Padova e a Parma. Il suo percorso artistico si incrocia spesso con quello professionale scambiandosi importanti esperienze e novità nel campo della comunicazione visiva.
Dopo aver custodito gelosamente per tanto tempo le sue opere, ora le espone al pubblico, perchè ha maturato la consapevolezza che solo attraverso l'apertura agli altri si può ottenere qualcosa di veramente importante.
Questo appuntamento, segnerà la prima tappa di un lungo cammino che l'Amministrazione e la Provincia intendono percorrere al fine di valorizzare e far conoscere tutte le realtà locali artistiche nelle loro molteplici forme .
All’inaugurazione parteciperà il critico storico d’arte e giornalista pubblicista Alessandra Possamai, che presenterà l’artista avvalendosi della contemporanea presentazione del libro di Michele Nicolè “Elementi per la scoperta del Cosmo”.
L’esposizione raccoglierà 60 opere, attraverso le quali sarà possibile comprendere il cambiamento, la fantasia e la progressiva maturazione dell’artista nell’arco di 25 anni di lavoro.
La mostra sarà suddivisa in quattro sezioni caratterizzanti e identificativi dei periodi più importanti nell’opera di Michele Nicolè.
“Sperimentali”: una antologia di opere diverse fra loro, dai caratteri forti. Lo studio della tecnica pittorica, che segna il primo periodo artistico di Nicolè, è fondato su forme geometriche forti, dai colori molto caldi, da tecniche di pittura che non si limitano al solo “pennello”. A volte i colori sono accesi e le forme più morbide, ma l’incrocio dei colori è un concentrato di energia.
“Figurativi”: Opere molto importanti di un periodo, se pur breve, che possiamo identivicare attraverso ritratti, scene di strada e paesaggi. Nelle forme e nei colori l’artista è ancora legato allo stupendo Neo-Realismo italiano.
“Fantastici”: Nicolé comincia, dalla metà degli anni 80, a creare un suo mondo fantastico. Sviluppa uno stile di pittura molto diverso, quasi sereno, che lui e la critica hanno battezzato “I Fantastici”. Partendo da composizioni surreali come quelle di Kandinskij, Mirò o Dalì, si concentra sui propri temi, che vengono sviluppati con una determinata gamma di forme, risultandone una iconografia del tutto personale.
“Spaziali”: (Surreali e Decorativi) - Caratteristica di questi quadri sono i colori complementari, forti, limpidi e pastosi, che si sposano per dare alle opere una composizione astratta.
Le forme sono di una semplicità naif, quasi primitivo-arcaica. La sua pittura non è più influenzata da alcuna corrente artistica contemporanea, e per questo le opere raggiungono una provocante autonomia. Nella “Pittura Spaziale“ diventa evidente la ricerca della verità assoluta nella sua forma prima. Nello spettatore suscitano un paragone con la pittura simbolica medievale in maniera moderna.
Michele Nicolè:
Michele Nicolè nasce a Saccolongo in provincia di Padova Italia il 16 settembre 1959. Frequenta l'istituto d'Arte Pietro Selvatico a Padova, sezione decorativa pittorica e consegue il diploma di maestro D'arte nel 1976.
Si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia nella sezione di scenografia e si diploma nel 1981. Frequenta i corsi di pittura di Emilio Vedova, Mario Zotti, di fotografia con Fulvio Roiter, il critico d'arte Luciano Francalanci, lo scenografo Giovanni Soccol ed altri illustri docenti di spicco dell'arte contemporanea. Nel 1981 espone la sua tesi nella storica fondazione, che promuove giovani artisti "Bevilacqua la Masa" in piazza San Marco a Venezia. Da quel momento, partecipa a numerose collettive e personali in Italia e all'estero, ottenendo un notevole apprezzamento dalla critica e dal pubblico.
Dall'ultima mostra personale denominata "Pittura Fantastica" del 1984 non espone più i suoi quadri per una scelta controcorrente. Una decisione anticommerciale che lo impegna a pensare la pittura un'espressione «pura» e non soggetta alle leggi del mercato. Pur tuttavia, continuando la sua ricerca di uno spazio virtuale, immaginario, surreale, dove collocare espressioni, emozioni e sensazioni. Incroci di forme, colori e segni in un gioco di chiaro scuri, una successione di immagini alternate razionali ed istintive.
L'eterna lotta tra il ragionato e il gestuale che mette in risalto la complessità dell'animo umano. Fin dalla giovane età di 10 anni, sente in cuor suo la passione per la pittura. Una vocazione che continua fino ai giorni d'oggi ininterrotamente.
La sua missione è di immaginare dipinti che esprimono le forze che si espandono nell'universo, forme ed oggetti composti da una logica polidimensionale che si muovono in uno spazio precostituito, oppure libero da barriere. Trae da se l'energia, e la vuole trasmettere nei suoi quadri con esplosioni di colori e materia, movimenti di forme e segni.
Approfondisce studi sulla comunicazione nella sua professione che lo portano ad avere numerose esperienze: dal 1985 al 1990 come editore di riviste a carattere culturale e turistico, poi instaura delle collaborazioni su produzioni televisive con registi come Franco Vecchiato e Sergio Serafini.
Nel 1996 affascinato da internet inserisce in rete la prima galleria virtuale, quadri di artisti del novecento, presentandola per la prima volta, lo stesso anno, in occasione della manifestazioni Arte Fiera a Padova e a Parma. Il suo percorso artistico si incrocia spesso con quello professionale scambiandosi importanti esperienze e novità nel campo della comunicazione visiva.
Dopo aver custodito gelosamente per tanto tempo le sue opere, ora le espone al pubblico, perchè ha maturato la consapevolezza che solo attraverso l'apertura agli altri si può ottenere qualcosa di veramente importante.
11
dicembre 2004
Dedicato a Michele Nicolè
Dall'undici dicembre 2004 al 09 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE AL PARCO
Saccolongo, Via Roma, 53, (Padova)
Saccolongo, Via Roma, 53, (Padova)
Orario di apertura
Mattino: dalle 10,00 alle 12,00
Pomeriggio: dalle 15,30 alle 18,00
Domeniche: aperto mattina e pomeriggio
Sabati, 31 Dicembre e 6 Gennaio: solo pomeriggio.
Sito web
www.nicolemichele.it