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deLIBERatamente – il libro d’artista negli anni ’60 e ’70. Da Piero Manzoni ad Andy Warhol
Un viaggio nelle ricerche artistiche degli anni ’60 e ’70 attraverso la pratica del libro d’artista . Lo spettatore viene accompagnato, grazie all’allestimento di cinque diverse situazioni, alla scoperta di come le neo-avanguardie si siano servite di questo atipico oggetto d’arte.
Comunicato stampa
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“ deLIBERatamente “ è un viaggio nelle ricerche artistiche degli anni ’60 e ’70 attraverso la pratica del libro d’artista . Lo spettatore viene accompagnato, grazie all’allestimento di cinque diverse situazioni, alla scoperta di come le neo-avanguardie si siano servite di questo atipico oggetto d’arte facendogli perdere la sua originaria valenza di supporto e medium per essere promosso a vera e propria manifestazione artistica.
Nell’ambito delle ricerche concettuali il libro diventa luogo ideale per una riflessione sull’arte e sui linguaggi in generale. All’interno delle esperienze poetico visive e concrete è visto come naturale referente con cui dialogare ma allo stesso tempo misurarsi. E più trasversalmente diviene il metodo più efficace con cui registrare le performance, gli happening, i progetti, le sperimentazioni musicali ed anche semplici manifestazioni di vita quotidiana elevandosi sempre e comunque ad opera d’arte perché cosi voluto e concepito dall’artista.
Provenienza opere:
MART Deposito Paolo Della Grazia ( Rovereto )
Collezione Giorgio Maffei ( Torino )
Archivio Cavellin ( Brescia )
Collezione Felice Denza ( Brescia )
Artisti presenti in mostra:
Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Bernard Aubertin, Gianfranco Baruchello, Achille Bonito Oliva, George Brecht, Sylavano Bussotti, John Cage, Augusto De Campos, Luciano Caruso, Guglielmo Achille Cavellini, Giuseppe Chiari, Francesco Clemente, Carlo Cremaschi, Giuliano Della Casa, Hamish Fulton, Marco Gastini, Emilio Isgrò, Sol Lewitt, Arrigo Lora Totino, Piero Manzoni, Mario Merz, Eugenio Miccini, Maurizio Nannucci, Herman Nitsch, Gastone Novelli, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Lamberto Pignotti, Man Ray, Dieter Roth, Ed Ruscha, Niki De Saint Phalle, Shohachiro Takahashi, Franco Vaccari, Ben Vautier, Emilio Villa, Wolf Vostell, Andy Warhol, Lawrence Weiner.
Il libro d’artista è un prodotto culturale integralmente realizzato da un autore che interviene nella progettazione e nella creazione pratica di ogni suo elemento costitutivo: nei testi, quando sono presenti, nelle immagini, nella forma. Esso, a parere unanime della critica nasce nei primi anni ’60 in seno alle neoavanguardie; le sue radici si fondano nella ricerca poetica di Mallarmè e fondamentali sono anche le esperienze dei futuristi Marinetti, Depero e D’Albisola. Nel contesto dei profondi cambiamenti sociali ed economici degli anni ’60 il libro simbolo della cultura istituzionale intaccato dalla crisi della letteratura, viene rinnegato. Gli artisti liberano le parole dalle pagine, si fanno performers per strada tentando di eliminare ogni intermediario tra prodotto artistico e pubblico. Il libro viene proposto come strumento alternativo, accessibile a tutti il cui valore non viene messo in discussione dalla riproducibilità. La crescente necessità di un confronto culturale fuori dalle istituzioni favorisce lo sviluppo del libro d’artista, fenomeno praticato da tutti i movimenti del panorama artistico degli anni ’60 e ‘70. I poeti visivi, i fluxus, i concettuali e altri artisti all’interno dalle ricerche della land art, dell’arte povera e minimal ne sperimentano le potenzialità comunicative. Nel corso degli anni tale pratica rimane una costante della produzione artistica; si modifica perdendo i connotati di elemento democratizzante, in favore di una produzione limitata: dall’esemplare unico a una tiratura massima di 500 copie.
Nell’ambito delle ricerche concettuali il libro diventa luogo ideale per una riflessione sull’arte e sui linguaggi in generale. All’interno delle esperienze poetico visive e concrete è visto come naturale referente con cui dialogare ma allo stesso tempo misurarsi. E più trasversalmente diviene il metodo più efficace con cui registrare le performance, gli happening, i progetti, le sperimentazioni musicali ed anche semplici manifestazioni di vita quotidiana elevandosi sempre e comunque ad opera d’arte perché cosi voluto e concepito dall’artista.
Provenienza opere:
MART Deposito Paolo Della Grazia ( Rovereto )
Collezione Giorgio Maffei ( Torino )
Archivio Cavellin ( Brescia )
Collezione Felice Denza ( Brescia )
Artisti presenti in mostra:
Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Bernard Aubertin, Gianfranco Baruchello, Achille Bonito Oliva, George Brecht, Sylavano Bussotti, John Cage, Augusto De Campos, Luciano Caruso, Guglielmo Achille Cavellini, Giuseppe Chiari, Francesco Clemente, Carlo Cremaschi, Giuliano Della Casa, Hamish Fulton, Marco Gastini, Emilio Isgrò, Sol Lewitt, Arrigo Lora Totino, Piero Manzoni, Mario Merz, Eugenio Miccini, Maurizio Nannucci, Herman Nitsch, Gastone Novelli, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Lamberto Pignotti, Man Ray, Dieter Roth, Ed Ruscha, Niki De Saint Phalle, Shohachiro Takahashi, Franco Vaccari, Ben Vautier, Emilio Villa, Wolf Vostell, Andy Warhol, Lawrence Weiner.
Il libro d’artista è un prodotto culturale integralmente realizzato da un autore che interviene nella progettazione e nella creazione pratica di ogni suo elemento costitutivo: nei testi, quando sono presenti, nelle immagini, nella forma. Esso, a parere unanime della critica nasce nei primi anni ’60 in seno alle neoavanguardie; le sue radici si fondano nella ricerca poetica di Mallarmè e fondamentali sono anche le esperienze dei futuristi Marinetti, Depero e D’Albisola. Nel contesto dei profondi cambiamenti sociali ed economici degli anni ’60 il libro simbolo della cultura istituzionale intaccato dalla crisi della letteratura, viene rinnegato. Gli artisti liberano le parole dalle pagine, si fanno performers per strada tentando di eliminare ogni intermediario tra prodotto artistico e pubblico. Il libro viene proposto come strumento alternativo, accessibile a tutti il cui valore non viene messo in discussione dalla riproducibilità. La crescente necessità di un confronto culturale fuori dalle istituzioni favorisce lo sviluppo del libro d’artista, fenomeno praticato da tutti i movimenti del panorama artistico degli anni ’60 e ‘70. I poeti visivi, i fluxus, i concettuali e altri artisti all’interno dalle ricerche della land art, dell’arte povera e minimal ne sperimentano le potenzialità comunicative. Nel corso degli anni tale pratica rimane una costante della produzione artistica; si modifica perdendo i connotati di elemento democratizzante, in favore di una produzione limitata: dall’esemplare unico a una tiratura massima di 500 copie.
19
giugno 2004
deLIBERatamente – il libro d’artista negli anni ’60 e ’70. Da Piero Manzoni ad Andy Warhol
Dal 19 giugno all'undici luglio 2004
arte contemporanea
Location
ROCCA SFORZESCA
Soncino, Via Castello, (Cremona)
Soncino, Via Castello, (Cremona)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 10-12
sabato e domenica 10-12 15-19
Vernissage
19 Giugno 2004, ORE 18:30
Curatore