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Delirica
I quattro artisti che partecipano a questa mostra realizzano opere ‘liriche’, vale a dire pregne di eleganza e di delicatezza, ma allo stesso tempo ‘deliranti’, che fuoriescono cioè dallo stereotipo della svenevolezza, del formalismo a sfondo sentimentale.
Comunicato stampa
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Delirica
‘Lirismo’ è una parola equivoca. Per molti ha un sapore dolciastro ed è sinonimo di ‘stucchevolezza’ e ‘sdolcinatezza’, per altri è una categoria dello spirito a cui è difficile rinunciare. ‘Delirio’ invece è un sostantivo universalmente utilizzato in un’accezione negativa. Il suo significato primario è di tipo patologico: esaltazione, vaneggiamento, follia sono i termini che gli sono semanticamente più affini.
‘Delirica’ è un neologismo creato in occasione di questa mostra. La mescolanza tra ciò che è ‘lirico’ e ciò che è ‘delirante’ produce infatti una zona anomala che può essere esplorata solo dall’arte. Se il lirismo è un atteggiamento di grazia estrema, di sensibilità allo stato puro, il delirio comunica invece un senso di eccesso, di oltranza, di letterale sconfinamento (nell’antichità la ‘lira’ era il confine che delimitava la città).
I quattro artisti che partecipano a questa mostra realizzano opere ‘liriche’, vale a dire pregne di eleganza e di delicatezza, ma allo stesso tempo ‘deliranti’, che fuoriescono cioè dallo stereotipo della svenevolezza, del formalismo a sfondo sentimentale. Le sculture di Grazia Gabbini, Elena Modorati, Valdi Spagnulo, Alessandro Traina fanno lievitare la materia sino a conferirle grazia, ma allo stesso tempo utilizzano questa grazia per far percepire la materia, per rivelarla nella sua flagranza e ponderosità, per indagarla ben oltre il confine del lirismo.
Roberto Borghi
Ancora più spazio alle idee.
Neo Geo Arte è lo spazio espositivo dell’atelier di comunicazione Neo Geo: poche, meravigliose stanze al
pianterreno di Palazzo Jacini, in via del Lauro, a cavallo fra la Milano da bere e quella del cuore.
Il progetto di Stefano Sandrelli e Teresa Lavezzari, soci nella vita prima che negli affari, è quello di mantenere una finestra aperta sui più autorevoli Maestri italiani e quindi, contemporaneamente, dare spazio e voce agli emergenti, ai giovani artisti; Neo Geo Arte nasce proprio nella speranza di reinterpretare, ai tempi di internet, quello spirito che fu proprio di altri, splendidi periodi. Lo spazio espositivo è parte della vita dell’atelier, che continua tutto attorno ed al suo interno: le opere non saranno quindi solamente esposte, ma “vissute” da chi, intorno ad esse, continuerà la sua vita professionale di sempre. Un’atmosfera certo inusuale, ma non per questo meno ricca di attrattiva.
Neo Geo opera nella comunicazione e nel design da molti anni ed annovera, nonostante le dimensioni volutamente “familiari”, clienti e firme più e meno note, imprese leader nei propri settori: da BPM a Braun, da Arval a Vetroelite, da Raci a Monte dei Paschi, da Excelsa a PhotoShow.
‘Lirismo’ è una parola equivoca. Per molti ha un sapore dolciastro ed è sinonimo di ‘stucchevolezza’ e ‘sdolcinatezza’, per altri è una categoria dello spirito a cui è difficile rinunciare. ‘Delirio’ invece è un sostantivo universalmente utilizzato in un’accezione negativa. Il suo significato primario è di tipo patologico: esaltazione, vaneggiamento, follia sono i termini che gli sono semanticamente più affini.
‘Delirica’ è un neologismo creato in occasione di questa mostra. La mescolanza tra ciò che è ‘lirico’ e ciò che è ‘delirante’ produce infatti una zona anomala che può essere esplorata solo dall’arte. Se il lirismo è un atteggiamento di grazia estrema, di sensibilità allo stato puro, il delirio comunica invece un senso di eccesso, di oltranza, di letterale sconfinamento (nell’antichità la ‘lira’ era il confine che delimitava la città).
I quattro artisti che partecipano a questa mostra realizzano opere ‘liriche’, vale a dire pregne di eleganza e di delicatezza, ma allo stesso tempo ‘deliranti’, che fuoriescono cioè dallo stereotipo della svenevolezza, del formalismo a sfondo sentimentale. Le sculture di Grazia Gabbini, Elena Modorati, Valdi Spagnulo, Alessandro Traina fanno lievitare la materia sino a conferirle grazia, ma allo stesso tempo utilizzano questa grazia per far percepire la materia, per rivelarla nella sua flagranza e ponderosità, per indagarla ben oltre il confine del lirismo.
Roberto Borghi
Ancora più spazio alle idee.
Neo Geo Arte è lo spazio espositivo dell’atelier di comunicazione Neo Geo: poche, meravigliose stanze al
pianterreno di Palazzo Jacini, in via del Lauro, a cavallo fra la Milano da bere e quella del cuore.
Il progetto di Stefano Sandrelli e Teresa Lavezzari, soci nella vita prima che negli affari, è quello di mantenere una finestra aperta sui più autorevoli Maestri italiani e quindi, contemporaneamente, dare spazio e voce agli emergenti, ai giovani artisti; Neo Geo Arte nasce proprio nella speranza di reinterpretare, ai tempi di internet, quello spirito che fu proprio di altri, splendidi periodi. Lo spazio espositivo è parte della vita dell’atelier, che continua tutto attorno ed al suo interno: le opere non saranno quindi solamente esposte, ma “vissute” da chi, intorno ad esse, continuerà la sua vita professionale di sempre. Un’atmosfera certo inusuale, ma non per questo meno ricca di attrattiva.
Neo Geo opera nella comunicazione e nel design da molti anni ed annovera, nonostante le dimensioni volutamente “familiari”, clienti e firme più e meno note, imprese leader nei propri settori: da BPM a Braun, da Arval a Vetroelite, da Raci a Monte dei Paschi, da Excelsa a PhotoShow.
20
settembre 2008
Delirica
Dal 20 settembre al 07 novembre 2008
arte contemporanea
Location
NEO GEO ARTE – PALAZZO JACINI
Milano, Via Del Lauro, 3, (Milano)
Milano, Via Del Lauro, 3, (Milano)
Orario di apertura
lunedì – venerdì 10-13 : 14-18 – sabato su appuntamento
Vernissage
20 Settembre 2008, ore 18.00 - 22.00
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