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DeltArte si racconta
Presentazione del catalogo “DeltArte si racconta” a cui seguirà il concerto del quartetto d’archi Art4quartet.
Comunicato stampa
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Dopo 9 appuntamenti, 4 residenze d'artista e 3 workshop lungo il Delta del Po, che hanno arricchito il territorio con mostre, murales ed installazioni, da aprile a settembre, il festival itinerante DeltArte chiude la manifestazione salutando da Rovigo il suo pubblico e dando appuntamento al prossimo anno.
L'ultimo appuntamento è sabato 26 settembre alle ore 18 presso la Sala della Gran Guardia per i festeggiamenti finali.
Per l'occasione sarà presentato il catalogo dell'intera manifestazione dal titolo “DeltArte si racconta” a cui seguirà il brindisi finale offerto dall'azienda la Galassa di Gavello sulle note del quartetto d'archi Art4quartet.
Una delle novità importanti della III edizione è proprio la realizzazione del catalogo del festival, testimonianza tangibile dei progetti e degli artisti partecipanti non solo a questa, ma anche alle edizioni passate, nonché l’elemento ideale per una divulgazione più capillare delle attività del festival dedicato ai giovani artisti.
Una carrellata di immagini e di testi accompagnerà il lettore in questi tre anni di intensa attività, grazie alla vincita del bando Culturalmente indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha visto quali capofila le associazioni Centro Studi Agnese Baggio di Adria, nel 2013, e Voci per la Libertà di Villadose, nel 2014 e 2015.
I numeri delle tre edizioni possono essere così riassunti: 90.000 euro devoluti dalla Fondazione al progetto per artisti, staff organizzativo e materiali necessari alla realizzazione dei progetti; 24.000 euro devoluti da Comuni e dai vari sponsor a sostegno della manifestazione; 10 comuni partecipanti; 90 artisti coinvolti; 15 sedi espositive; 30 mostre; 23 concerti; 6 murales realizzati; 17 installazioni site-specific; 3 workshop; 60 associazioni partner coinvolte.
“Un ottimo risultato, considerando la giovanissima età del festival - commenta l'ideatrice Melania Ruggini. In questi tre anni abbiamo lasciato il nostro segno di riconoscimento nel Delta: un mondo di opere, una rete di artisti e un universo di colori che le persone vivono direttamente sui muri, nelle strade o nei musei delle proprie città, prendendosi cura degli artisti e del lavoro che questi ultimi offrono alla comunità e al territorio, in luoghi prima dimenticati o scarsamente vissuti. Il rapporto con la persona è centrale per DeltArte: installazioni, mostre e murales vanno progettati pensando al fruitore, con una visione olistica, che tenga conto dell'ambiente, del paesaggio, delle funzioni del luogo in cui essi sono collocati. In questo gli artisti possono rivoluzionare il territorio in cui i loro progetti si innestano, cambiando il volto e la funzione di certi spazi, come il Museo di Ca' Vendramin, definito ormai l'Hangar Bicocca del Polesine grazie alla manifestazione”.
La riqualificazione dei luoghi avviene attraverso il recupero e la valorizzazione creativa per opera dei giovani creativi, vero motore dell'iniziativa. E' indubbio, dunque, il valore aggiunto dell'approccio artistico: gli artisti partono dai bisogni collettivi, guardano lontano ma non dimenticano mai il quotidiano. Capiscono che il Delta del Po non è un'entità astratta e che le scelte artistiche modellano in maniera percettibile i luoghi della comunità di riferimento.
“Per l’Associazione Culturale Voci per la Libertà – afferma il direttore artistico Michele Lionello - questi due anni di gestione di Deltarte sono stati sicuramente una crescita e un arricchimento del nostro bagaglio organizzativo, artistico e culturale. Per noi che da quasi vent’anni ci occupiamo di musica e diritti umani DeltArte è stata una sfida. Un progetto estremamente articolato che coinvolge un numero elevato di location e giovani artisti nel campo dell’arte contemporanea. Una sfida che abbiamo vinto: il Delta del Po è stato invaso dalla creatività under 35, riuscendo a creare un festival itinerante unico nel nostro territorio. Programmi come questo andrebbero costantemente sostenuti per riuscire a dare una continuità progettuale che è quello che spesso manca e che non consente di poter crescere e realizzare una vera e propria rete territoriale.”
Oltre alla presentazione del catalogo, verrà proiettato il docufilm “DeltArte- Identità riemerse” realizzato da Mattia Buzzarello, un viaggio nei momenti più significativi della III edizione, per immortalare gli artisti al lavoro, le inaugurazioni, le opere realizzate.
In conclusione, il concerto del quartetto d'archi Art4quartet.
L'ultimo appuntamento è sabato 26 settembre alle ore 18 presso la Sala della Gran Guardia per i festeggiamenti finali.
Per l'occasione sarà presentato il catalogo dell'intera manifestazione dal titolo “DeltArte si racconta” a cui seguirà il brindisi finale offerto dall'azienda la Galassa di Gavello sulle note del quartetto d'archi Art4quartet.
Una delle novità importanti della III edizione è proprio la realizzazione del catalogo del festival, testimonianza tangibile dei progetti e degli artisti partecipanti non solo a questa, ma anche alle edizioni passate, nonché l’elemento ideale per una divulgazione più capillare delle attività del festival dedicato ai giovani artisti.
Una carrellata di immagini e di testi accompagnerà il lettore in questi tre anni di intensa attività, grazie alla vincita del bando Culturalmente indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha visto quali capofila le associazioni Centro Studi Agnese Baggio di Adria, nel 2013, e Voci per la Libertà di Villadose, nel 2014 e 2015.
I numeri delle tre edizioni possono essere così riassunti: 90.000 euro devoluti dalla Fondazione al progetto per artisti, staff organizzativo e materiali necessari alla realizzazione dei progetti; 24.000 euro devoluti da Comuni e dai vari sponsor a sostegno della manifestazione; 10 comuni partecipanti; 90 artisti coinvolti; 15 sedi espositive; 30 mostre; 23 concerti; 6 murales realizzati; 17 installazioni site-specific; 3 workshop; 60 associazioni partner coinvolte.
“Un ottimo risultato, considerando la giovanissima età del festival - commenta l'ideatrice Melania Ruggini. In questi tre anni abbiamo lasciato il nostro segno di riconoscimento nel Delta: un mondo di opere, una rete di artisti e un universo di colori che le persone vivono direttamente sui muri, nelle strade o nei musei delle proprie città, prendendosi cura degli artisti e del lavoro che questi ultimi offrono alla comunità e al territorio, in luoghi prima dimenticati o scarsamente vissuti. Il rapporto con la persona è centrale per DeltArte: installazioni, mostre e murales vanno progettati pensando al fruitore, con una visione olistica, che tenga conto dell'ambiente, del paesaggio, delle funzioni del luogo in cui essi sono collocati. In questo gli artisti possono rivoluzionare il territorio in cui i loro progetti si innestano, cambiando il volto e la funzione di certi spazi, come il Museo di Ca' Vendramin, definito ormai l'Hangar Bicocca del Polesine grazie alla manifestazione”.
La riqualificazione dei luoghi avviene attraverso il recupero e la valorizzazione creativa per opera dei giovani creativi, vero motore dell'iniziativa. E' indubbio, dunque, il valore aggiunto dell'approccio artistico: gli artisti partono dai bisogni collettivi, guardano lontano ma non dimenticano mai il quotidiano. Capiscono che il Delta del Po non è un'entità astratta e che le scelte artistiche modellano in maniera percettibile i luoghi della comunità di riferimento.
“Per l’Associazione Culturale Voci per la Libertà – afferma il direttore artistico Michele Lionello - questi due anni di gestione di Deltarte sono stati sicuramente una crescita e un arricchimento del nostro bagaglio organizzativo, artistico e culturale. Per noi che da quasi vent’anni ci occupiamo di musica e diritti umani DeltArte è stata una sfida. Un progetto estremamente articolato che coinvolge un numero elevato di location e giovani artisti nel campo dell’arte contemporanea. Una sfida che abbiamo vinto: il Delta del Po è stato invaso dalla creatività under 35, riuscendo a creare un festival itinerante unico nel nostro territorio. Programmi come questo andrebbero costantemente sostenuti per riuscire a dare una continuità progettuale che è quello che spesso manca e che non consente di poter crescere e realizzare una vera e propria rete territoriale.”
Oltre alla presentazione del catalogo, verrà proiettato il docufilm “DeltArte- Identità riemerse” realizzato da Mattia Buzzarello, un viaggio nei momenti più significativi della III edizione, per immortalare gli artisti al lavoro, le inaugurazioni, le opere realizzate.
In conclusione, il concerto del quartetto d'archi Art4quartet.
26
settembre 2015
DeltArte si racconta
26 settembre 2015
arte contemporanea
serata - evento
giovane arte
serata - evento
giovane arte
Location
DELTARTE
Rovigo, Via Vittorio Veneto, 93, (Rovigo)
Rovigo, Via Vittorio Veneto, 93, (Rovigo)
Orario di apertura
18-21
Vernissage
26 Settembre 2015, h 18.00
Autore
Curatore