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Demian Schopf – La Rivoluzione silenziosa degli angeli apocrifi
Nelle sue opere fotografiche l’artista richiama e cita le tele di angeli e di arcangeli della scuola d’arte di Cuzco, in Perù, dipinte dagli indigeni e dai meticci del XVII e XVIII secolo secondo i dettami dell’ideologia dell’evangelizzazione.
Comunicato stampa
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Nelle sue opere fotografiche l’artista richiama e cita le tele di angeli e di arcangeli della scuola d’arte di Cuzco, in Perù, dipinte dagli indigeni e dai meticci del XVII e XVIII secolo secondo i dettami dell’ideologia dell’evangelizzazione.
Schopf ritocca le scene iconografiche di arcangeli e di violenza coloniale con la sostituzione e l’aggiunta di elementi contemporanei. Il medium moderno della fotografia sostituisce il dipinto, la figura del manichino sostituisce l’arcangelo, le pistole moderne, la falce o il forcone sostituiscono l’arma dell’archibugio. Gli animali imbalsamati prendono il posto di fiori decorativi e le mani degli angeli sono ricoperti da guanti chirurgici di lattice.
Come afferma Elena Agudio, una delle curatrici della mostra, “ …I simboli sono la condensazione più alta ed evocativa della cultura dell’immagine. Stratificazioni di sensi, ragnatele di significati, essi sanno parlare linguaggi cifrati da tramandare attraverso la storia, riempiendosi ogni volta di sfumature ulteriori. L’ambiguità è la loro potenza, l’incertezza interpretativa la loro chiave di lettura.”
Gli angeli archibugieri di Demian Schopf sono immagini-simbolo, icone della contaminazione: quella tra la cultura colonial-colonialista e la tradizione indigena, quella tra l’iconografia religiosa e quella rivoluzionaria, quella tra il linguaggio barocco e il medium contemporaneo.
Schopf ritocca le scene iconografiche di arcangeli e di violenza coloniale con la sostituzione e l’aggiunta di elementi contemporanei. Il medium moderno della fotografia sostituisce il dipinto, la figura del manichino sostituisce l’arcangelo, le pistole moderne, la falce o il forcone sostituiscono l’arma dell’archibugio. Gli animali imbalsamati prendono il posto di fiori decorativi e le mani degli angeli sono ricoperti da guanti chirurgici di lattice.
Come afferma Elena Agudio, una delle curatrici della mostra, “ …I simboli sono la condensazione più alta ed evocativa della cultura dell’immagine. Stratificazioni di sensi, ragnatele di significati, essi sanno parlare linguaggi cifrati da tramandare attraverso la storia, riempiendosi ogni volta di sfumature ulteriori. L’ambiguità è la loro potenza, l’incertezza interpretativa la loro chiave di lettura.”
Gli angeli archibugieri di Demian Schopf sono immagini-simbolo, icone della contaminazione: quella tra la cultura colonial-colonialista e la tradizione indigena, quella tra l’iconografia religiosa e quella rivoluzionaria, quella tra il linguaggio barocco e il medium contemporaneo.
19
febbraio 2009
Demian Schopf – La Rivoluzione silenziosa degli angeli apocrifi
Dal 19 febbraio al 31 marzo 2009
fotografia
Location
GALLERIA DEL TASSO
Bergamo, Via San Tomaso, 72, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 72, (Bergamo)
Orario di apertura
mar – ven: 10-12.30 e 15-19, sab: 15-19
Vernissage
19 Febbraio 2009, ore 18,30
Ufficio stampa
ANTONELLA ASNAGHI & ASSOCIATI
Autore
Curatore