Il Museo della Ceramica Contemporanea a Cielo Aperto di Denice giunge quest’anno al suo compimento:
le ultime 11 ceramiche di altrettanti artisti contemporanei, sono state collocate tra le vie del borgo
medievale in provincia di Alessandria.
Si tratta della concretizzazione di un progetto iniziato nel 2010 e che ha portato in 3 anni alla realizzazione
dell’unico museo sul territorio regionale dedicato alla ceramica contemporanea aperto tutti i giorni
dell’anno, a tutte le ore e con ingresso libero.
L’iniziativa è stata resa possibile dalla partecipazione di 33 artisti contemporanei che, donando le loro
ceramiche, hanno modificato il volto del paesaggio urbano di origine medioevale, e dal contributo della
lungimirante amministrazione comunale, in particolare del Sindaco Nicola Papa.
L’inaugurazione è fissata per:
Sabato 13 Ottobre 2012 ore 11.00
Sala dell’Oratorio, Denice (AL)
Seguirà una visita guidata tra le vie del paese da parte del critico Rino Tacchella, curatore del progetto,
che illustrerà le opere dei nuovi artisti selezionati, che si esprimono con differenti linguaggi nell’ambito
della ricerca artistica contemporanea:
Carmelina Barbato, Angelo Maria Celeste, Mario Fallini, Ettore Gambaretto, Dino Gambetta, Jorge
Hernandez, Nes Lerpa, Ignazio Moncada, Aldo Mondino, Ugo Nespolo, Giorgio Robustelli
Alla prima edizione del 2010 e alla seconda del 2011 hanno aderito, con opere già installate per le strade
del borgo, altri 22 altri artisti che operano presso manifatture distribuite su tutto il territorio nazionale, e
precisamente: Paolo Anselmo, Valter Boj, Rocco Borella, Carlos Carlè, Antonio De Luca, Pablo Echaurren,
Giosetta Fioroni, Rebecca Forster, Francesca Gagliardi, Eugenio Lanfranco, Antonio Laugelli, Marco Lodola,
Marco Magrini, Mirco Marchelli, Milena Milani, Giorgio Moiso, Walter Morando, Fabio Mordeglia,
Carla Rossi, Beppe Schiavetta, Renza Laura Sciutto e Luiso Sturla.
L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Alessandria, dalla Fondazione CRAL,
dalla Comunità Montana Appennino Aleramico-Obertengo e dall’Agenzia di sviluppo del territorio.