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Depero futurista. L’arte dell’avvenire
In mostra grandi dipinti ad olio raffiguranti ballerine geometriche ed automi simili a marionette, colorate tempere e chine (quasi sempre “progetti” per altri quadri) e divertenti bozzetti per la realizzazione dei manifesti pubblicitari
Comunicato stampa
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“L’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria”. La predizione
è l’incipit del “Manifesto Futurista della Pubblicità” pubblicato da
Fortunato Depero nel 1931.
Infatti Arte, Pubblicità e Futurismo sono i fili conduttori che legano
tra loro le opere esposte dal 24 novembre alla Galleria Matteotti
(corso Matteotti 2/A, Torino). Una rassegna molto interessante e
ricca (sono una trentina le opere esposte, tra dipinti ad olio,
tempere, chine acquerellate e bozzetti a matita per le pubblicità)
dedicata a Fortunato Depero, genio creativo del movimento
futurista italiano, e considerato giustamente l’antesignano della
pop-art e perfino della pubblicità “moderna”, tesa a catturare con
ogni mezzo l’attenzione del pubblico.
Depero, sodale dei più grandi nomi del Primo Futurismo, ed amico
personale di Balla, fu artista estremamente fertile, povero di mezzi
(a Roma Balla gli regalava tele e colori) ma ricco di idee geniali ed
innovative. Gli stessi periodi della sua vita sono un susseguirsi di
“cambi di rotta”, e corrispondono ad altrettanti mutamenti di
direzione in senso artistico.
La mostra ripercorre questo percorso utilizzando due chiavi di
lettura sinottiche: le scelte artistiche ed i percorsi “geografici”, legati
a luoghi fisici e città. Si parte dagli inizi, da Roma e Capri, per finire
sulle Dolomiti dopo esser passati da Milano e Torino, e soprattutto
New York, ben due volte. Senza dimenticare la Sicilia e Messina,
capitolo importante per i rapporti intrattenuti con i futuristi locali, a
loro volta in strettissimi rapporti con Marinetti e gli altri.
In Galleria Matteotti si potranno dunque ammirare (ed acquistare,
perché va ricordato che di “mostra-mercato” si tratta) grandi dipinti
ad olio raffiguranti ballerine geometriche ed automi simili a
marionette, colorate tempere e chine (quasi sempre “progetti” per
altri quadri) e divertenti bozzetti per la realizzazione dei manifesti
pubblicitari, prodotti per Campari, San pellegrino, la UNICA di
Torino e tanti altri. Va ricordato che Depero, come altri artisti
controcorrente del periodo (i cubisti, per esempio) sosteneva la
“dignità artistica” dei materiali più umili (dal cartone al fil di ferro,
fino agli arazzi con ritagli di panno) rispetto ai “quadri tradizionali”
eseguiti su tela.
Tutte le opere esposte sono “certificate e garantite autentiche” in
quanto tutte archiviate dall’Archivio Unico delle Opere Futuriste di
Depero , diretto con grande passione dal prof. Maurizio Scudiero,
che firma anche l’introduzione al bel libro-catalogo dedicato alla
mostra ed in vendita in galleria.
DEPERO FUTURISTA. L’ARTE DELL’AVVENIRE.
24 novembre-30 dicembre 2016 martedi- sabato h16-19.30
GALLERIA MATTEOTTI
Corso Matteotti 2/a 10121 Torino
Info tel 3355298305 www.galleriamatteotti.it
è l’incipit del “Manifesto Futurista della Pubblicità” pubblicato da
Fortunato Depero nel 1931.
Infatti Arte, Pubblicità e Futurismo sono i fili conduttori che legano
tra loro le opere esposte dal 24 novembre alla Galleria Matteotti
(corso Matteotti 2/A, Torino). Una rassegna molto interessante e
ricca (sono una trentina le opere esposte, tra dipinti ad olio,
tempere, chine acquerellate e bozzetti a matita per le pubblicità)
dedicata a Fortunato Depero, genio creativo del movimento
futurista italiano, e considerato giustamente l’antesignano della
pop-art e perfino della pubblicità “moderna”, tesa a catturare con
ogni mezzo l’attenzione del pubblico.
Depero, sodale dei più grandi nomi del Primo Futurismo, ed amico
personale di Balla, fu artista estremamente fertile, povero di mezzi
(a Roma Balla gli regalava tele e colori) ma ricco di idee geniali ed
innovative. Gli stessi periodi della sua vita sono un susseguirsi di
“cambi di rotta”, e corrispondono ad altrettanti mutamenti di
direzione in senso artistico.
La mostra ripercorre questo percorso utilizzando due chiavi di
lettura sinottiche: le scelte artistiche ed i percorsi “geografici”, legati
a luoghi fisici e città. Si parte dagli inizi, da Roma e Capri, per finire
sulle Dolomiti dopo esser passati da Milano e Torino, e soprattutto
New York, ben due volte. Senza dimenticare la Sicilia e Messina,
capitolo importante per i rapporti intrattenuti con i futuristi locali, a
loro volta in strettissimi rapporti con Marinetti e gli altri.
In Galleria Matteotti si potranno dunque ammirare (ed acquistare,
perché va ricordato che di “mostra-mercato” si tratta) grandi dipinti
ad olio raffiguranti ballerine geometriche ed automi simili a
marionette, colorate tempere e chine (quasi sempre “progetti” per
altri quadri) e divertenti bozzetti per la realizzazione dei manifesti
pubblicitari, prodotti per Campari, San pellegrino, la UNICA di
Torino e tanti altri. Va ricordato che Depero, come altri artisti
controcorrente del periodo (i cubisti, per esempio) sosteneva la
“dignità artistica” dei materiali più umili (dal cartone al fil di ferro,
fino agli arazzi con ritagli di panno) rispetto ai “quadri tradizionali”
eseguiti su tela.
Tutte le opere esposte sono “certificate e garantite autentiche” in
quanto tutte archiviate dall’Archivio Unico delle Opere Futuriste di
Depero , diretto con grande passione dal prof. Maurizio Scudiero,
che firma anche l’introduzione al bel libro-catalogo dedicato alla
mostra ed in vendita in galleria.
DEPERO FUTURISTA. L’ARTE DELL’AVVENIRE.
24 novembre-30 dicembre 2016 martedi- sabato h16-19.30
GALLERIA MATTEOTTI
Corso Matteotti 2/a 10121 Torino
Info tel 3355298305 www.galleriamatteotti.it
24
novembre 2016
Depero futurista. L’arte dell’avvenire
Dal 24 novembre al 30 dicembre 2016
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA MATTEOTTI
Torino, Corso Giacomo Matteotti, 2/a, (Torino)
Torino, Corso Giacomo Matteotti, 2/a, (Torino)
Orario di apertura
martedi- sabato h16-19.30
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