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Design al British Council. Giovane e diverso
Diciassette prototipi progettati dagli studenti sono stati selezionati da Tom Dixon e Sheridan Coakley per esporre nelle sale del British Council di Milano in occasione del Salone del Mobile 2004.
Comunicato stampa
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LA MOSTRA AL BRITISH COUNCIL DI MILANO
Il British Council, l’ente britannico per la promozione delle relazioni internazionali nell’ambito della cultura, ha indetto nei mesi scorsi una competizione rivolta alle più importanti scuole di design del Regno Unito. Diciassette prototipi progettati dagli studenti sono stati selezionati da Tom Dixon e Sheridan Coakley per esporre nelle sale del British Council di Milano in occasione del Salone del Mobile 2004.
UN’OPPORTUNITA’ PER GIOVANI DESIGNER
Il British Council, l'Ente britannico per le relazioni internazionali nel campo della cultura, vuole con questa mostra dare dunque l’opportunità a giovani designer di esporre in concomitanza con quella che è la più importante fiera internazionale del design e del complemento d’arredo.
BRITISH DESIGN: GIOVANE, MULTICULTURALE E “DIVERSO”
La forza del design che arriva dal Regno Unito sta in quell’ eclettismo che rispecchia l’eterogeneità della società britannica e che porta a sviluppare stili fortemente indivuali, originali e freschi. Molti giovani che si stanno affermando, infatti, sono nati fuori dal Regno Unito, ma si sono formati nelle scuole britanniche. Il cross-over lo si trova spesso anche tra le discipline.
I DESIGNER IN MOSTRA
La “diversity” del panorama del design britannico la si ritrova anche nelle opere e nelle biografie dei giovani designer selezionati per esporre al British Council.
Petra Storrs, al terzo anno del corso di laurea in Product Design della Kingston University, unisce il design ad un’attenzione verso I bisogni delle persone. Il suo “Termometro da braccio” è un oggetto utile, elegante e divertente. Petra Storrs dice “Per me è importante progettare tenendo ben presenti I bisogni reali e psicologici delle persone… questo termometro da tenere sotto il braccio è pensato per le persone che sono malate e che devono badare a sé stesse da sole. Il termometro indica semplicemente se la persona ha la febbre o no e, nel caso, se è pericolosamente alta o no. Quando la febbre è molto alta dei cristalli liquidi segnalano la necessità di contattare il medico, facendo comparire la scritta “SEEK MEDICAL ADVICE” e segnalando anche il numero di telefono da contattare”.
Andrew McClean, del Buckinghamshire Chilterns University College, presenta al British Council un originalissimo attacappanni, intitolato “Roommate” (compagno di stanza): “Il mio lavoro si basa sul “casual living”. Molti giovani, prima di andare a dormire, appoggiano I vestiti su una sedia di fianco al letto. Il mio “Roommate”, usato al posto della sedia, permette di appoggiare I vestiti con la stessa velocità, ma tenendoli in ordine, freschi”.
Gina Reimann del Ravensbourne College presenta un progetto interessantissimo, per alcuni versi vicino a quello di McClean: due caloriferi, uno a forma di pantaloni e uno a forma di maglietta, per asciugare velocemente I vestiti, dopo averli lavati, appoggiandoli sul “loro” corretto calorifero.
Paiono seriamente divertirsi anche Yi Feng Li e Robert Culvershouse, del Buckinghamshire, che trasformano in compelementi di arredo eleganti e funzionali insieme, oggetti molto semplici, come le casse da imballaggio che sono alla base del lavoro di Cluverhouse, “Isn’t life crate”.
Ugualmente fresca, e molto “british”, anche la proposta di Mark Cox, del Buckinghamshire Chilterns University College, che presenta “Stair Friend”, un tavolino mobile e adattabile da posizionare sulle scale interne delle case. Del suo lavoro dice: “Quando mi sono messo a pensare all’idea di costruire un complemento d’arredo da utilizzare sulle scale ho pensato che dovevo incorporare l’idea del movimento. Mi piace pensare ad un oggetto che deve evolversi e cambiare per sopravvivere all’ambiente circostante. Le scale sono spesso usate per sedersi mentre si telefona. Il mio “Stair Friend” può essere posizionato su qualsiasi scalino, è mobile ed adattabile alle scale di qualsiasi abitazione, e sulla parte superiore c’è lo spazio per appoggiare una guida telefonica, una tazza di caffé, il blocco per gli appunti”.
Claire Coles della Middlesex University presenta “Stitched Wallpaper Panels”, un lavoro raffinato che si situa nell’ambito del Textile Design, forse uno dei terreni più vivaci nel panorama del giovane design britannico. Vecchia e nuova carta da parati adattata per creare nuovi pattern e intricati disegni, impreziositi da ritagli di feltro, stoffe, persino cuoio.
Olvia Monthan, svedese trasferitasi a Londra per studiare al Buckinghamshire Chilterns University College, espone “Green Nesting Tables”, un gruppo di tavoli verde brillante che richiama forme organiche, forse quelle delle foglie delle ninfee. Dallo stesso college David Lusman ci presenta “Collection Point”, un oggetto utile per non perdere scontrini e biglietti. Christopher Raymond arriva a Milano con il suo surreale “Dicky-bird tale”.
Dalla Manchester Metropolitan University, Oki Kasajima presenta “La lala’”, un gioco, dei bicchieri pensati e progettati per suonare. Del suo lavoro questo giovane designer dice: “Ho lavorato sui comportamenti inconsci e sulla relazione che si ha con gli oggetti. Ho cercato di lavorare su qualcosa che oltrepassa le frontiere culturali”. E chi, in tutto il mondo, non ha “suonato” almeno una volta un bicchere?
E altrettanto interessanti si prospettano I lavori di Nicol Boyd e Tomas Rosen del Royal College of Arts, di Rune Klungland del Kent Institute of Arts and Design, di Matthew Prince e di Darren Sewell, dal Buckinghamshire College e, di Will Austin della De Montfort University.
IL BRITISH COUNCIL
Il British Council è l'ente britannico per le relazioni internazionali nel campo della cultura e dell'educazione. In più di duecento centri, in costante evoluzione, in oltre cento Paesi, un fitto programma di eventi artistici, culturali e scientifici affianca I corsi di lungua inglese, gli esami di Cambridge e le informazioni sulle opportunità di studio nel Regno Unito.
LE ATTIVITA’ CULTURALI DEL BRITISH COUNCIL
Il British Council, l’ente britannico per la promozione delle relazioni internazionali nell’ambito della cultura, promuove il meglio della scena culturale e artistica britannica contemporanea, lavorando con partner italiani per far conoscere in Italia gli artisti più interessanti. Varie sono le attività in quest’ambito svolte e/o sostenute daI British Council, tra queste, oltre alla mostra organizzata per le date del Salone del Mobile, la curatela del Padiglione Britannico alla Biennale di Arti Visive e di Architettura di Venezia. L’ente promuove l'architettura ed il design britannico attraverso una gamma di attività e di eventi che comprendono mostre itineranti, workshop, seminari e conferenze.
Il British Council, l’ente britannico per la promozione delle relazioni internazionali nell’ambito della cultura, ha indetto nei mesi scorsi una competizione rivolta alle più importanti scuole di design del Regno Unito. Diciassette prototipi progettati dagli studenti sono stati selezionati da Tom Dixon e Sheridan Coakley per esporre nelle sale del British Council di Milano in occasione del Salone del Mobile 2004.
UN’OPPORTUNITA’ PER GIOVANI DESIGNER
Il British Council, l'Ente britannico per le relazioni internazionali nel campo della cultura, vuole con questa mostra dare dunque l’opportunità a giovani designer di esporre in concomitanza con quella che è la più importante fiera internazionale del design e del complemento d’arredo.
BRITISH DESIGN: GIOVANE, MULTICULTURALE E “DIVERSO”
La forza del design che arriva dal Regno Unito sta in quell’ eclettismo che rispecchia l’eterogeneità della società britannica e che porta a sviluppare stili fortemente indivuali, originali e freschi. Molti giovani che si stanno affermando, infatti, sono nati fuori dal Regno Unito, ma si sono formati nelle scuole britanniche. Il cross-over lo si trova spesso anche tra le discipline.
I DESIGNER IN MOSTRA
La “diversity” del panorama del design britannico la si ritrova anche nelle opere e nelle biografie dei giovani designer selezionati per esporre al British Council.
Petra Storrs, al terzo anno del corso di laurea in Product Design della Kingston University, unisce il design ad un’attenzione verso I bisogni delle persone. Il suo “Termometro da braccio” è un oggetto utile, elegante e divertente. Petra Storrs dice “Per me è importante progettare tenendo ben presenti I bisogni reali e psicologici delle persone… questo termometro da tenere sotto il braccio è pensato per le persone che sono malate e che devono badare a sé stesse da sole. Il termometro indica semplicemente se la persona ha la febbre o no e, nel caso, se è pericolosamente alta o no. Quando la febbre è molto alta dei cristalli liquidi segnalano la necessità di contattare il medico, facendo comparire la scritta “SEEK MEDICAL ADVICE” e segnalando anche il numero di telefono da contattare”.
Andrew McClean, del Buckinghamshire Chilterns University College, presenta al British Council un originalissimo attacappanni, intitolato “Roommate” (compagno di stanza): “Il mio lavoro si basa sul “casual living”. Molti giovani, prima di andare a dormire, appoggiano I vestiti su una sedia di fianco al letto. Il mio “Roommate”, usato al posto della sedia, permette di appoggiare I vestiti con la stessa velocità, ma tenendoli in ordine, freschi”.
Gina Reimann del Ravensbourne College presenta un progetto interessantissimo, per alcuni versi vicino a quello di McClean: due caloriferi, uno a forma di pantaloni e uno a forma di maglietta, per asciugare velocemente I vestiti, dopo averli lavati, appoggiandoli sul “loro” corretto calorifero.
Paiono seriamente divertirsi anche Yi Feng Li e Robert Culvershouse, del Buckinghamshire, che trasformano in compelementi di arredo eleganti e funzionali insieme, oggetti molto semplici, come le casse da imballaggio che sono alla base del lavoro di Cluverhouse, “Isn’t life crate”.
Ugualmente fresca, e molto “british”, anche la proposta di Mark Cox, del Buckinghamshire Chilterns University College, che presenta “Stair Friend”, un tavolino mobile e adattabile da posizionare sulle scale interne delle case. Del suo lavoro dice: “Quando mi sono messo a pensare all’idea di costruire un complemento d’arredo da utilizzare sulle scale ho pensato che dovevo incorporare l’idea del movimento. Mi piace pensare ad un oggetto che deve evolversi e cambiare per sopravvivere all’ambiente circostante. Le scale sono spesso usate per sedersi mentre si telefona. Il mio “Stair Friend” può essere posizionato su qualsiasi scalino, è mobile ed adattabile alle scale di qualsiasi abitazione, e sulla parte superiore c’è lo spazio per appoggiare una guida telefonica, una tazza di caffé, il blocco per gli appunti”.
Claire Coles della Middlesex University presenta “Stitched Wallpaper Panels”, un lavoro raffinato che si situa nell’ambito del Textile Design, forse uno dei terreni più vivaci nel panorama del giovane design britannico. Vecchia e nuova carta da parati adattata per creare nuovi pattern e intricati disegni, impreziositi da ritagli di feltro, stoffe, persino cuoio.
Olvia Monthan, svedese trasferitasi a Londra per studiare al Buckinghamshire Chilterns University College, espone “Green Nesting Tables”, un gruppo di tavoli verde brillante che richiama forme organiche, forse quelle delle foglie delle ninfee. Dallo stesso college David Lusman ci presenta “Collection Point”, un oggetto utile per non perdere scontrini e biglietti. Christopher Raymond arriva a Milano con il suo surreale “Dicky-bird tale”.
Dalla Manchester Metropolitan University, Oki Kasajima presenta “La lala’”, un gioco, dei bicchieri pensati e progettati per suonare. Del suo lavoro questo giovane designer dice: “Ho lavorato sui comportamenti inconsci e sulla relazione che si ha con gli oggetti. Ho cercato di lavorare su qualcosa che oltrepassa le frontiere culturali”. E chi, in tutto il mondo, non ha “suonato” almeno una volta un bicchere?
E altrettanto interessanti si prospettano I lavori di Nicol Boyd e Tomas Rosen del Royal College of Arts, di Rune Klungland del Kent Institute of Arts and Design, di Matthew Prince e di Darren Sewell, dal Buckinghamshire College e, di Will Austin della De Montfort University.
IL BRITISH COUNCIL
Il British Council è l'ente britannico per le relazioni internazionali nel campo della cultura e dell'educazione. In più di duecento centri, in costante evoluzione, in oltre cento Paesi, un fitto programma di eventi artistici, culturali e scientifici affianca I corsi di lungua inglese, gli esami di Cambridge e le informazioni sulle opportunità di studio nel Regno Unito.
LE ATTIVITA’ CULTURALI DEL BRITISH COUNCIL
Il British Council, l’ente britannico per la promozione delle relazioni internazionali nell’ambito della cultura, promuove il meglio della scena culturale e artistica britannica contemporanea, lavorando con partner italiani per far conoscere in Italia gli artisti più interessanti. Varie sono le attività in quest’ambito svolte e/o sostenute daI British Council, tra queste, oltre alla mostra organizzata per le date del Salone del Mobile, la curatela del Padiglione Britannico alla Biennale di Arti Visive e di Architettura di Venezia. L’ente promuove l'architettura ed il design britannico attraverso una gamma di attività e di eventi che comprendono mostre itineranti, workshop, seminari e conferenze.
14
aprile 2004
Design al British Council. Giovane e diverso
Dal 14 al 19 aprile 2004
design
Location
BRITISH COUNCIL
Milano, Via Alessandro Manzoni, 38, (Milano)
Milano, Via Alessandro Manzoni, 38, (Milano)
Orario di apertura
Dalle 10 alle 19.30 - sabato e domenica dalle 10.00 alle 16.00