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Design treat
un evento – mostra sul design annesso a degustazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
10 OTTOBRE 2010: Domenica 10 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 22:00, sulla Terrazza del Museo del Design Galliano Habitat di via Sestriere 33 a None (TO) www.museodeldesign.it in coerenza con il percorso da tempo intrapreso nel food&wine attraverso la rassegna “Green Mood” con tappe da EATALY e poi alla BITEG, il Museo del Design GH propone per la rassegna indetta dal Comune di None “None al Cioccolato” un evento - mostra sul design annesso a degustazione di cioccolato dal titolo “DESIGN TREAT”. Alle ore 17:00 momento di incontro con le Autorità e visita alla mostra con i quanto mai ironici lavori di con Diego Gugliermetto www.gugliermettodiego.it “…Con essi torniamo bambini, e con approccio tattile ludico contempliamo gongolanti le forme e dimensioni forse più adatte a Gulliver che a un Lillipuziano. Rimaniamo ammaliati dai gonfiori volumetrici di questa kermesse paradossale, dove tutto è volutamente “esagerato”. Quasi affoghiamo beati e felici tra coloratissime piante succulente, cremini e dolcetti degni della casa di marzapane di Hansel e Gretel” (MM). Il design, così come il cioccolato, riletto come “trattato” del benessere, e come coccola. Inoltre a grande richiesta, viene esposto nella stessa sede il dissacrante progetto sul cibo e civiltà “Green Chronicles” del fotografo e geologo Daniele D’Antonio, con una nuova installazione che verrà eseguita real –time durante la giornata dell’evento. www.dantoniodaniele.it. Periodo espositivo di entrambe le mostre: 10 ottobre - 30 ottobre 2010. Orario visite delle mostre al Museo GH di None. Dal martedì al sabato ore 10:00 - 13:00, 15:00 – 19:00.
Durante la giornata del 10 ottobre, interventi di intrattenimento e sollecitazione tra design e cioccolato che coinvolgono il pubblico all’interno della showroom e del museo. Design e cioccolato come cultura ma anche come elemento di bellezza. Saranno presenti designer e operatori di settore, tra cui Andrea Vecera, Anna Cerrocchi, Monica Mantelli.
DESIGN TREAT si svolge all’interno della manifestazione “None al Cioccolato” con il patrocinio del Comune di None, Assessorato Cultura, e la collaborazione delle aziende di cioccolato del territorio, quali Domori, Kamba e Streglio.
Ingresso libero, degustazione gratuita sino ad esaurimento scorte.
La SV è cordialmente invitata.
Informazioni: info@museodeldesign.it - www.galliano.it
Alcuni lavori di Diego Gugliermetto - Photo courtesy Giovanni Fontana
Si ringrazia Location Areacreativa 42 Casa Toesca Rivarolo
IPERBOLICA ALLUCINAZIONE DEL FANTASTICO
Lavori di Diego Gugliermetto - Testo critico di Monica Mantelli
In Itala ancor’oggi le radici classiche della retorica sono incorporate nel quotidiano. Se facciamo attenzione scopriamo che possiamo vedere una metafora, dipingere una metonimia, scolpire un iperbole.
Il retaggio artistico di Diego Gugliermetto - ratificato dalla cultura di progetto - congegna nel suo linguaggio espressivo un quanto mai curioso rapporto con il reale, trasformando, in una visione ampliata e allucinata, l’oggetto di design o d’arte che sia. Quella che chiameremmo appunto di una operazione iperbolica.
L’abilità di questo creativo non sta solo nell’idea del soggetto di per sé, ma nella sua capacità di moltiplicare la scala realizzativa e nella traslare l’utilizzo dell’oggetto. Ecco dunque apparire trasbordanti bigné per sedersi, magnitudinali barrette di cioccolato per stravaccarsi, ingombranti cioccolatini e baci di dama per sedute “galleggianti”. Tutto diventa grande, grandissimo, come attraverso la penna di altri visionari, gli scrittori Borges, Carroll, Calvino e Buzzati, che per meglio allettare l’immaginazione fantastica nel lettore ingigantiscono soggetti, proporzioni e funzioni.
E allora capiamo perchè anche Gugliermetto - che attinge sin da piccolo dalle pazze realizzazioni Gufram, l’azienda di famiglia, sperimentando poi forme e materiali a contatto con geniali antesignani quali Piero Gilardi, Franco Mello, Ugo Nespolo e Studio 65 - crei enormi pasticcini che oggi troneggiano in seriosi studi professionali dove la virtù strizza l’occhio al vizio, mentre impavidi divani di cioccolato suggeriscono iperglicemici sonnellini pomeridiani, e inquietanti fiori tropicali rampicano silenziosi e irriverenti in eleganti camerini a specchio, dove l’animismo è accettato come parte integrante delle leggi di Natura.
Una visione dionisiaca, quella di Gugliermetto, da baccanale pagano con un goloso offertorio proposto all’ altare di Madre Opulenza. Con un’evidente provocazione ironica di concezione filo-edonistica. In questi tempi di austerity del terzo millennio, un vero lusso!
Da: Green Chronicles di Daniele D’Antonio
Par contre, il suo modo di alleggerire i pesi di tavoli e sedie “in pietra” (che concedono di essere spostati con un dito), attraverso l’artificio della gommapiuma ci fa intuire che l’autore si sia ricordato del Surrealismo onirico di Magritte quando il pittore francese accostava in un dipinto - sospesi nell’aere tra cielo e terra - una nuvola a una pietra. Onnipotenza del fantastico! Il poliuretano espanso, nei suoi molteplici impieghi – compreso quello di fungere da materiale isolante per improbabili Nautilus -. diventa quindi galleggiante, funambolica, sfavillante, pantagruelica proiezione tridimensionale dei nostri desideri più nascosti.
Si sublima, ci si può permettere il peccato di gola, utilizzando prettamente altri sensi, come la vista e il tatto. Una componente istintiva e primaria della conoscenza - la manipolazione - che gioca un ruolo di assoluto rilievo nella percezione di questi lavori. Con essi torniamo bambini, e con approccio tattile ludico contempliamo gongolanti le forme e dimensioni forse più adatte a Gulliver che a un Lillipuziano. Rimaniamo ammaliati dai gonfiori volumetrici di questa kermesse paradossale, dove tutto è volutamente “esagerato”.
Quasi affoghiamo beati e felici tra coloratissime piante succulente, cremini e dolcetti degni della casa di marzapane di Hansel e Gretel, riaffiorando sani e salvi a pelo d’acqua, nel ricordo della nostra precedente dimenticata visione bambina. Ma rimaniamo anche sconcertati dai suoi inaspettati effetti collaterali: ci viene voglia di “consumarli” voracemente, questi “oggetti”! Una singolare provocazione sinestesica che solleva l’impulso di mangiare, il desiderio di annusare, oltre che di toccare.
Il rifugio salvifico del buonumore plurisensoriale, a metà tra la produzione seriale e artigianato artistico, offre una buona sponda per prendere di bolina. Ma forse, andando per mare, solleticheremo appena appena l’appetito di Moby Dick. (M.M)
Durante la giornata del 10 ottobre, interventi di intrattenimento e sollecitazione tra design e cioccolato che coinvolgono il pubblico all’interno della showroom e del museo. Design e cioccolato come cultura ma anche come elemento di bellezza. Saranno presenti designer e operatori di settore, tra cui Andrea Vecera, Anna Cerrocchi, Monica Mantelli.
DESIGN TREAT si svolge all’interno della manifestazione “None al Cioccolato” con il patrocinio del Comune di None, Assessorato Cultura, e la collaborazione delle aziende di cioccolato del territorio, quali Domori, Kamba e Streglio.
Ingresso libero, degustazione gratuita sino ad esaurimento scorte.
La SV è cordialmente invitata.
Informazioni: info@museodeldesign.it - www.galliano.it
Alcuni lavori di Diego Gugliermetto - Photo courtesy Giovanni Fontana
Si ringrazia Location Areacreativa 42 Casa Toesca Rivarolo
IPERBOLICA ALLUCINAZIONE DEL FANTASTICO
Lavori di Diego Gugliermetto - Testo critico di Monica Mantelli
In Itala ancor’oggi le radici classiche della retorica sono incorporate nel quotidiano. Se facciamo attenzione scopriamo che possiamo vedere una metafora, dipingere una metonimia, scolpire un iperbole.
Il retaggio artistico di Diego Gugliermetto - ratificato dalla cultura di progetto - congegna nel suo linguaggio espressivo un quanto mai curioso rapporto con il reale, trasformando, in una visione ampliata e allucinata, l’oggetto di design o d’arte che sia. Quella che chiameremmo appunto di una operazione iperbolica.
L’abilità di questo creativo non sta solo nell’idea del soggetto di per sé, ma nella sua capacità di moltiplicare la scala realizzativa e nella traslare l’utilizzo dell’oggetto. Ecco dunque apparire trasbordanti bigné per sedersi, magnitudinali barrette di cioccolato per stravaccarsi, ingombranti cioccolatini e baci di dama per sedute “galleggianti”. Tutto diventa grande, grandissimo, come attraverso la penna di altri visionari, gli scrittori Borges, Carroll, Calvino e Buzzati, che per meglio allettare l’immaginazione fantastica nel lettore ingigantiscono soggetti, proporzioni e funzioni.
E allora capiamo perchè anche Gugliermetto - che attinge sin da piccolo dalle pazze realizzazioni Gufram, l’azienda di famiglia, sperimentando poi forme e materiali a contatto con geniali antesignani quali Piero Gilardi, Franco Mello, Ugo Nespolo e Studio 65 - crei enormi pasticcini che oggi troneggiano in seriosi studi professionali dove la virtù strizza l’occhio al vizio, mentre impavidi divani di cioccolato suggeriscono iperglicemici sonnellini pomeridiani, e inquietanti fiori tropicali rampicano silenziosi e irriverenti in eleganti camerini a specchio, dove l’animismo è accettato come parte integrante delle leggi di Natura.
Una visione dionisiaca, quella di Gugliermetto, da baccanale pagano con un goloso offertorio proposto all’ altare di Madre Opulenza. Con un’evidente provocazione ironica di concezione filo-edonistica. In questi tempi di austerity del terzo millennio, un vero lusso!
Da: Green Chronicles di Daniele D’Antonio
Par contre, il suo modo di alleggerire i pesi di tavoli e sedie “in pietra” (che concedono di essere spostati con un dito), attraverso l’artificio della gommapiuma ci fa intuire che l’autore si sia ricordato del Surrealismo onirico di Magritte quando il pittore francese accostava in un dipinto - sospesi nell’aere tra cielo e terra - una nuvola a una pietra. Onnipotenza del fantastico! Il poliuretano espanso, nei suoi molteplici impieghi – compreso quello di fungere da materiale isolante per improbabili Nautilus -. diventa quindi galleggiante, funambolica, sfavillante, pantagruelica proiezione tridimensionale dei nostri desideri più nascosti.
Si sublima, ci si può permettere il peccato di gola, utilizzando prettamente altri sensi, come la vista e il tatto. Una componente istintiva e primaria della conoscenza - la manipolazione - che gioca un ruolo di assoluto rilievo nella percezione di questi lavori. Con essi torniamo bambini, e con approccio tattile ludico contempliamo gongolanti le forme e dimensioni forse più adatte a Gulliver che a un Lillipuziano. Rimaniamo ammaliati dai gonfiori volumetrici di questa kermesse paradossale, dove tutto è volutamente “esagerato”.
Quasi affoghiamo beati e felici tra coloratissime piante succulente, cremini e dolcetti degni della casa di marzapane di Hansel e Gretel, riaffiorando sani e salvi a pelo d’acqua, nel ricordo della nostra precedente dimenticata visione bambina. Ma rimaniamo anche sconcertati dai suoi inaspettati effetti collaterali: ci viene voglia di “consumarli” voracemente, questi “oggetti”! Una singolare provocazione sinestesica che solleva l’impulso di mangiare, il desiderio di annusare, oltre che di toccare.
Il rifugio salvifico del buonumore plurisensoriale, a metà tra la produzione seriale e artigianato artistico, offre una buona sponda per prendere di bolina. Ma forse, andando per mare, solleticheremo appena appena l’appetito di Moby Dick. (M.M)
10
ottobre 2010
Design treat
Dal 10 al 30 ottobre 2010
design
fotografia
arte contemporanea
serata - evento
fotografia
arte contemporanea
serata - evento
Location
MUSEO DEL DESIGN – GALLIANO HABITAT
None, Via Sestriere, 33, (Torino)
None, Via Sestriere, 33, (Torino)
Biglietti
degustazione gratuita sino ad esaurimento scorte
Orario di apertura
Dal martedì al sabato ore 10:00 - 13:00, 15:00 – 19:00.
Vernissage
10 Ottobre 2010, dalle ore 10:00 alle ore 22:00, sulla Terrazza del Museo del Design Galliano Habitat
Autore