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Détournement Venice 2009
Una passeggiata nella memoria – itinerario d’arte contemporanea nella città di Venezia. Diversi siti. Quasi trenta siti storici, circa cento artisti provenienti dai cinque continenti.
Comunicato stampa
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Quasi trenta siti storici, circa cento artisti provenienti dai cinque continenti. Una passeggiata psico-geografica
attraverso l’architettura di Venezia, in cui l’arte contemporanea si fa strumento di lettura e di interpretazione.
Detournement Venise 2009 si svolge in due momenti: alcune sedi saranno inaugurate a giugno mentre altre, come ad
esempio il Campo del Ghetto Novo (Ghetto Ebraico), la chiesa di San Salvador, il Telecom Future Centre e le Aree
Verdi del Molino Stucky apriranno a settembre.
Nel contesto delle manifestazioni collaterali alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte, Detournement Venise 2009
promuove lo scambio interculturale, mettendo la memoria al servizio della creatività. Un network di artisti
internazionali e i siti più suggestivi di Venezia si mescolano per creare una rete di eventi interdisciplinari - mostre,
azioni artistiche, testimonianze, performance teatrali, film, recite e workshop.
Dall’India di Vivan Sundaram alla Cina di Ai Wei Wei, dalle bare colorate dei ghanesi Ataa Oko, Kudjo Afutu e Daniel
Amun Jasper alle installazioni dell’australiano Lawrence Carroll, dalle archeologie industriali del Molino Stucky
all’inedita sede dell’Ospedale di San Giovanni e Paolo per la quale Christian Boltanski ha creato un’opera interattiva.
L’arte vive nei luoghi storici di Venezia, aprendo un dialogo tra passato e contemporaneità. E l’ultima parola spetta
al visitatore.
Il progetto espositivo, nato dalla ricerca interdisciplinare sul tema “parola, immagine e memoria”, mira alla rilettura
del ruolo di ponte dell’arte e della sua memoria verso varie culture e Paesi nel mondo.
I luoghi sono stati scelti in quanto eloquente testimonianza della ricchezza e della varietà del patrimonio storico,
architettonico ed artistico della città di Venezia. Gli interventi e le esposizioni sono ospitate all’interno di spazi
istituzionali ma anche in luoghi espositivi inconsueti, alcuni dei quali chiusi ai visitatori. Si tratta di residenze
storiche, come il Seicentesco Palazzo Albrizzi; di luoghi produttivi ed industriali della città, come l’Agenzia delle
Entrate o la fabbrica dismessa a Santa Marta, il Molino Stucky o l’Archivio di Stato; e infine di chiese, testimoni di un
tempo lontano.
Alla memoria di questi luoghi si aggiunge la memoria dell’arte, che si propone di raccontare il passato e di
interpretare il presente, anche se, immersi nell’effimero, su nulla sembra si possa pronunciare una parola definitiva.
Il tema viene affrontato da tre diversi punti di vista: la riproposizione in chiave contemporanea di arti e tecniche
dimenticate; la ricostruzione di alcuni periodi della storia collettiva e personale per trasformarli in esperienza
condivisa; l’interpretazione in chiave tecnologica attraverso il metodo della stratificazione multimediale.
Questa esposizione diffusa desidera anche aprire le porte al connubio tra scienza, ricerca, arte e architettura, e
ridurre le distanze geografiche da un museo all’altro. Per farlo sono stati affiancati affermati artisti archivisti della
memoria, come Anish Kapoor o Jean Dubuffet, e artisti contemporanei dell’ultima generazione, invitati a realizzare
degli interventi ad hoc.
détournement Venise 2009 si propone anche di dare all’artista, oltre al consueto ruolo di regista, quello di
interlocutore intelligente, in un interscambio culturale tra diverse discipline. Artisti, architetti, fotografi,
compositori, ricercatori, storici di diversi Paesi del mondo sviluppano un dialogo costruttivo e libero con la città di
Venezia, mentre il visitatore rivendica l’autonomia della propria esperienza individuale.
La passeggiata attraverso le tappe espositive è arricchita dal percorso parallelo del Teatro della memoria, ideato da
Heinrich Nicolaus: un connubio tra arte, storia e teatro che avrà luogo in alcuni teatri veneziani e nella futura
Biblioteca del Teatro a Palazzo Albrizzi.
detournement Venise 2009 è un work in progress: sono previste altre edizioni nei prossimi anni.
Per guidare il visitatore in questa passeggiata saranno forniti diversi strumenti, dalle tradizionali mappe, a mezzi
multimediali come i tracciati gps scaricabili dal sito internet
attraverso l’architettura di Venezia, in cui l’arte contemporanea si fa strumento di lettura e di interpretazione.
Detournement Venise 2009 si svolge in due momenti: alcune sedi saranno inaugurate a giugno mentre altre, come ad
esempio il Campo del Ghetto Novo (Ghetto Ebraico), la chiesa di San Salvador, il Telecom Future Centre e le Aree
Verdi del Molino Stucky apriranno a settembre.
Nel contesto delle manifestazioni collaterali alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte, Detournement Venise 2009
promuove lo scambio interculturale, mettendo la memoria al servizio della creatività. Un network di artisti
internazionali e i siti più suggestivi di Venezia si mescolano per creare una rete di eventi interdisciplinari - mostre,
azioni artistiche, testimonianze, performance teatrali, film, recite e workshop.
Dall’India di Vivan Sundaram alla Cina di Ai Wei Wei, dalle bare colorate dei ghanesi Ataa Oko, Kudjo Afutu e Daniel
Amun Jasper alle installazioni dell’australiano Lawrence Carroll, dalle archeologie industriali del Molino Stucky
all’inedita sede dell’Ospedale di San Giovanni e Paolo per la quale Christian Boltanski ha creato un’opera interattiva.
L’arte vive nei luoghi storici di Venezia, aprendo un dialogo tra passato e contemporaneità. E l’ultima parola spetta
al visitatore.
Il progetto espositivo, nato dalla ricerca interdisciplinare sul tema “parola, immagine e memoria”, mira alla rilettura
del ruolo di ponte dell’arte e della sua memoria verso varie culture e Paesi nel mondo.
I luoghi sono stati scelti in quanto eloquente testimonianza della ricchezza e della varietà del patrimonio storico,
architettonico ed artistico della città di Venezia. Gli interventi e le esposizioni sono ospitate all’interno di spazi
istituzionali ma anche in luoghi espositivi inconsueti, alcuni dei quali chiusi ai visitatori. Si tratta di residenze
storiche, come il Seicentesco Palazzo Albrizzi; di luoghi produttivi ed industriali della città, come l’Agenzia delle
Entrate o la fabbrica dismessa a Santa Marta, il Molino Stucky o l’Archivio di Stato; e infine di chiese, testimoni di un
tempo lontano.
Alla memoria di questi luoghi si aggiunge la memoria dell’arte, che si propone di raccontare il passato e di
interpretare il presente, anche se, immersi nell’effimero, su nulla sembra si possa pronunciare una parola definitiva.
Il tema viene affrontato da tre diversi punti di vista: la riproposizione in chiave contemporanea di arti e tecniche
dimenticate; la ricostruzione di alcuni periodi della storia collettiva e personale per trasformarli in esperienza
condivisa; l’interpretazione in chiave tecnologica attraverso il metodo della stratificazione multimediale.
Questa esposizione diffusa desidera anche aprire le porte al connubio tra scienza, ricerca, arte e architettura, e
ridurre le distanze geografiche da un museo all’altro. Per farlo sono stati affiancati affermati artisti archivisti della
memoria, come Anish Kapoor o Jean Dubuffet, e artisti contemporanei dell’ultima generazione, invitati a realizzare
degli interventi ad hoc.
détournement Venise 2009 si propone anche di dare all’artista, oltre al consueto ruolo di regista, quello di
interlocutore intelligente, in un interscambio culturale tra diverse discipline. Artisti, architetti, fotografi,
compositori, ricercatori, storici di diversi Paesi del mondo sviluppano un dialogo costruttivo e libero con la città di
Venezia, mentre il visitatore rivendica l’autonomia della propria esperienza individuale.
La passeggiata attraverso le tappe espositive è arricchita dal percorso parallelo del Teatro della memoria, ideato da
Heinrich Nicolaus: un connubio tra arte, storia e teatro che avrà luogo in alcuni teatri veneziani e nella futura
Biblioteca del Teatro a Palazzo Albrizzi.
detournement Venise 2009 è un work in progress: sono previste altre edizioni nei prossimi anni.
Per guidare il visitatore in questa passeggiata saranno forniti diversi strumenti, dalle tradizionali mappe, a mezzi
multimediali come i tracciati gps scaricabili dal sito internet
03
giugno 2009
Détournement Venice 2009
Dal 03 giugno al 22 novembre 2009
arte contemporanea
Location
ART&FORTE LAB – CA’ ZANARDI
Venezia, Calle Zanardi, 4132, (Venezia)
Venezia, Calle Zanardi, 4132, (Venezia)
Orario di apertura
Apertura al pubblico dal 7 giugno
Vernissage
3 Giugno 2009, ore 18
Sito web
www.detournement-venise.org
Editore
MARSILIO
Autore
Curatore