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Deus ex fabrica #4 – Reed Young – Three stories
La mostra rappresenta il quarto di una serie di appuntamenti dedicati a giovani artisti che si presentano qui in veste assolutamente autonoma e personale e che tuttavia, nella loro singolarità e diversità, condividono un dato comune che è quello di essere o essere stati in qualche modo legati alla realtà di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton che è anche uno straordinario incubatore di artisti: da qui il calambour del nome deus ex fabrica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Browning di Asolo ospita a partire dal 30 aprile fino al 15 giugno la personale “three stories” di Reed Young.
La mostra rappresenta il quarto di una serie di appuntamenti dedicati a giovani artisti che si presentano qui in veste assolutamente autonoma e personale e che tuttavia, nella loro singolarità e diversità, condividono un dato comune che è quello di essere o essere stati in qualche modo legati alla realtà di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton che è anche uno straordinario incubatore di artisti: da qui il calambour del nome deus ex fabrica.
Reed Young, artista fotografo, a 16 anni inizia a scattare le sue prime fotografie.
La sua è un’indagine socio politica, climatica e psicologica. Le sue immagini rappresentano fondamentalmente la condizione umana: una esplorazione dell’ uomo e un dialogo continuo tra questo e i luoghi che abita, come piani di un condominio universale.
In “three stories” Reed Young racconta tre diverse situazioni:
Las Pajas. Gli abitanti di Las Pajas, nella Repubblica Dominicana vivono in capanne arrangiate prive d'acqua corrente, non hanno accesso al servizio sanitario né all'istruzione. Ma si dicono felici: si sono lasciati alle spalle la miseria ancor più nera di Haiti, hanno potuto conquistarsi un cavallo o un mestiere precario e tanto basta a fare la differenza nella percezione del proprio benessere.
Harlem. E' un posto incredibile entrato nell'immaginario collettivo di tutti. Reed Young ne dà una propria visione, mostrandone i cambiamenti e rappresentandone la cultura attraverso un'indagine antropologica.
The Italians. Come sono gli Italiani visti da chi arriva da fuori? Nei suoi spostamenti in Italia, per realizzare servizi giornalistici, Reed ha provato a ritrarli e il risultato è stato una strana interazione. Gli Italiani, un pò intimiditi l’hanno indotto ad adottare un nuovo stile. Davano poco più di cinque minuti ciascuno e a seconda del ruolo e della loro posizione, un’unica fonte luminosa sembra ispirarli.
Note biografiche:
Reed Young
19 marzo 1982 Bozeman Montana.
2000 – Diploma al Perpich Center for Arts Education in Minneapolis.
2001 – Entra al Brooks Institute of Photography di Santa Barbara in California
2005 – dopo la Laurea inizia a lavorare a New York in una agenzia come assistente fotografo.
Alla fine del 2005 le sue fotografie appaiono in un concorso fotografico triestino “ITS4”
2006 – viene contattao da Fabrica, il centro di ricerca creativa di Benetton, con la quale lavora per un anno.
Attualmente lavora tra Milano e New York.
Durante il suo tempo libero legge libri e ascolta sempre la stessa musica.............fino ad odiarla
La mostra rappresenta il quarto di una serie di appuntamenti dedicati a giovani artisti che si presentano qui in veste assolutamente autonoma e personale e che tuttavia, nella loro singolarità e diversità, condividono un dato comune che è quello di essere o essere stati in qualche modo legati alla realtà di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton che è anche uno straordinario incubatore di artisti: da qui il calambour del nome deus ex fabrica.
Reed Young, artista fotografo, a 16 anni inizia a scattare le sue prime fotografie.
La sua è un’indagine socio politica, climatica e psicologica. Le sue immagini rappresentano fondamentalmente la condizione umana: una esplorazione dell’ uomo e un dialogo continuo tra questo e i luoghi che abita, come piani di un condominio universale.
In “three stories” Reed Young racconta tre diverse situazioni:
Las Pajas. Gli abitanti di Las Pajas, nella Repubblica Dominicana vivono in capanne arrangiate prive d'acqua corrente, non hanno accesso al servizio sanitario né all'istruzione. Ma si dicono felici: si sono lasciati alle spalle la miseria ancor più nera di Haiti, hanno potuto conquistarsi un cavallo o un mestiere precario e tanto basta a fare la differenza nella percezione del proprio benessere.
Harlem. E' un posto incredibile entrato nell'immaginario collettivo di tutti. Reed Young ne dà una propria visione, mostrandone i cambiamenti e rappresentandone la cultura attraverso un'indagine antropologica.
The Italians. Come sono gli Italiani visti da chi arriva da fuori? Nei suoi spostamenti in Italia, per realizzare servizi giornalistici, Reed ha provato a ritrarli e il risultato è stato una strana interazione. Gli Italiani, un pò intimiditi l’hanno indotto ad adottare un nuovo stile. Davano poco più di cinque minuti ciascuno e a seconda del ruolo e della loro posizione, un’unica fonte luminosa sembra ispirarli.
Note biografiche:
Reed Young
19 marzo 1982 Bozeman Montana.
2000 – Diploma al Perpich Center for Arts Education in Minneapolis.
2001 – Entra al Brooks Institute of Photography di Santa Barbara in California
2005 – dopo la Laurea inizia a lavorare a New York in una agenzia come assistente fotografo.
Alla fine del 2005 le sue fotografie appaiono in un concorso fotografico triestino “ITS4”
2006 – viene contattao da Fabrica, il centro di ricerca creativa di Benetton, con la quale lavora per un anno.
Attualmente lavora tra Milano e New York.
Durante il suo tempo libero legge libri e ascolta sempre la stessa musica.............fino ad odiarla
30
aprile 2009
Deus ex fabrica #4 – Reed Young – Three stories
Dal 30 aprile al 15 agosto 2009
fotografia
Location
GALLERIA BROWNING
Asolo, Via Robert Browning, 167, (Treviso)
Asolo, Via Robert Browning, 167, (Treviso)
Orario di apertura
mercoledì-giovedì: 16/20, sabato-domenica: 10/13 e 16/20
Vernissage
30 Aprile 2009, ore 18.30
Autore