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Di Marino | Lo Giudice | Murtas – Scuole Maschili
Le artiste hanno realizzato per l’occasione anche alcune
stampe fotografiche a tiratura unica tratte da still video
di opere in progress maturate dopo l’esperienza estiva, in
cui la galleria ha operato in territori periferici e
connotati da una forte identità mineraria (Est’Arte a
Bindua) ed agro-pastorale (Distretto Culturale Evoluto a
Baradili).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La GiuseppeFrau Gallery è la prima, e l’unica, galleria
d’arte contemporanea operante nel Sulcis Iglesiente.
Interessata principalmente a sostenere e promuovere
giovanissimi artisti, nati od operanti in Sardegna, è
decisamente orientata nell’ambito della ricerca artistica
più recente, nella sperimentazione di nuovi linguaggi ed
al rapporto tra locale e internazionale e tra rete e
territorio.
Con la mostra “Scuole Maschili”, in cui espongono tre
giovanissime artiste del Sulcis iglesiente, tutte nate
intorno agli anni 90, la galleria inaugura un suonuovo
spazio, ospitato nel centro di Iglesias, all’interno
dell’edificio in cui ha sede l’Associazione Remo Branca.
La mostra presenta tre opere realizzate con il linguaggio
del video ma fortemente segnate dall’espressione
performativa, dalle pratiche della Public Art e
sistematicamente inserite in un filo logico collegato al
territorio e alle sue emergenze. Proprio in tale legame le
artiste coinvolte hanno saputo dimostrare che tematiche
chiave del dibattito internazionale intorno all’arte più
recente possono anche nascere in luoghi periferici se sapute
mettere in contatto diretto con il Sistema dell’arte
La programmazione della galleria, infatti, cerca di mettere
a fuoco la maturazione di alcuni artisti locali che, nel
periodo estivo, hanno collaborato con artisti e curatori
internazionali, dal progetto Cherimus (Jorge Orta, Zarina
Bhimji, Matteo Rubbi, con Bartolomeo Pietromarchi e a cura
di Emiliana Sabiu ecc.) all’Imaginary Museum
(CuoghiCorsello, Giuseppe Stampone, Gioacchino Pontrelli,
Andrea Aquilanti, Daniela Perego, Andrea Fogli, Flavio
Favelli, Donatella Spaziani etc.:
http://www.imaginarymuseumofcontemporaryart.blogspot.com/, a
cura di Barbara Martusciello e Pino Giampà).
Eleonora Di Marino (Carbonia nel 1990, vive e lavora a
Milano)presenta un video realizzato nell'abitato più
piccolo della Sardegna, Baradili, dove la popolazione locale
è stata invitata dall’artista ad applaudire ad ogni
visitatore che avesse visitato il paese. Una ricerca sul
ritmo visivo, sonoro ma anche antropologico che sembra quasi
promuovere uno stile amarcord che potremmo azzardare a
definire antropologia poetica dell’esperienza.
Serena Lo Giudice (Iglesias nel 1991), alla sua primissima
esperienza espositiva, affronta in un video una tematica che
cerca di spiazzare il ruolo di donna e di vittima, dove una
lapidazione si trasforma in uno spostare le pietra da una
parte ad un'altra. Seppur giovanissima, l’artista è
coinvolta in una serrata ricerca che da oltre un anno la
vede impegnata a studiare le relazioni tra l’essere donna
contemporanea e le forme in cui ella viene definita non
ancora emancipata e legata a retaggi antifemministi. Questo
lavoro sembra un perfetto sviluppo di un suo video
precedente, dove riusciva a creare una relazione estetica
tra il velo sardo, legato alla tradizione matriarcale e
quello islamico.
Emanuela Murtas (Iglesias nel 1989, vive e lavora a Milano)
ripresenta un video esposto quest’estate, ma in questa
nuova occasione appena manipolato: essenzializzato, è
privato del suo contesto installativo. Nel filmato, una
donna sorseggia un caffé con una lentezza esasperante,
lasciandosi trasportare dai suoi ricordi. Anche questo video
è stato girato a Baradili e l’artista riesce a
trasformare in poetiche attuali, estetiche che rimandano
agli anni settanta ma con un approccio inedito ed
estremamente disinvolto.
La mostra, come la programmazione della galleria,è curata
da Barbara Martusciello e Pino Giampà.
Le artiste hanno realizzato per l’occasione anche alcune
stampe fotografiche a tiratura unica tratte da still video
di opere in progress maturate dopo l’esperienza estiva, in
cui la galleria ha operato in territori periferici e
connotati da una forte identità mineraria (Est’Arte a
Bindua) ed agro-pastorale (Distretto Culturale Evoluto a
Baradili). In contemporanea, nella sala adiacente,
l’Associazione Remo Branca ha allestito una mostra di
xilografie il cui ricavato andrà a sostenere, tramite una
borsa di studio gli artisti provenienti dal Liceo artistico
cittadino.
Nel periodo natalizio sarà attivato un incontro con le
artiste e i curatori rivolto alla popolazione ed agli
amministratori locali.
d’arte contemporanea operante nel Sulcis Iglesiente.
Interessata principalmente a sostenere e promuovere
giovanissimi artisti, nati od operanti in Sardegna, è
decisamente orientata nell’ambito della ricerca artistica
più recente, nella sperimentazione di nuovi linguaggi ed
al rapporto tra locale e internazionale e tra rete e
territorio.
Con la mostra “Scuole Maschili”, in cui espongono tre
giovanissime artiste del Sulcis iglesiente, tutte nate
intorno agli anni 90, la galleria inaugura un suonuovo
spazio, ospitato nel centro di Iglesias, all’interno
dell’edificio in cui ha sede l’Associazione Remo Branca.
La mostra presenta tre opere realizzate con il linguaggio
del video ma fortemente segnate dall’espressione
performativa, dalle pratiche della Public Art e
sistematicamente inserite in un filo logico collegato al
territorio e alle sue emergenze. Proprio in tale legame le
artiste coinvolte hanno saputo dimostrare che tematiche
chiave del dibattito internazionale intorno all’arte più
recente possono anche nascere in luoghi periferici se sapute
mettere in contatto diretto con il Sistema dell’arte
La programmazione della galleria, infatti, cerca di mettere
a fuoco la maturazione di alcuni artisti locali che, nel
periodo estivo, hanno collaborato con artisti e curatori
internazionali, dal progetto Cherimus (Jorge Orta, Zarina
Bhimji, Matteo Rubbi, con Bartolomeo Pietromarchi e a cura
di Emiliana Sabiu ecc.) all’Imaginary Museum
(CuoghiCorsello, Giuseppe Stampone, Gioacchino Pontrelli,
Andrea Aquilanti, Daniela Perego, Andrea Fogli, Flavio
Favelli, Donatella Spaziani etc.:
http://www.imaginarymuseumofcontemporaryart.blogspot.com/, a
cura di Barbara Martusciello e Pino Giampà).
Eleonora Di Marino (Carbonia nel 1990, vive e lavora a
Milano)presenta un video realizzato nell'abitato più
piccolo della Sardegna, Baradili, dove la popolazione locale
è stata invitata dall’artista ad applaudire ad ogni
visitatore che avesse visitato il paese. Una ricerca sul
ritmo visivo, sonoro ma anche antropologico che sembra quasi
promuovere uno stile amarcord che potremmo azzardare a
definire antropologia poetica dell’esperienza.
Serena Lo Giudice (Iglesias nel 1991), alla sua primissima
esperienza espositiva, affronta in un video una tematica che
cerca di spiazzare il ruolo di donna e di vittima, dove una
lapidazione si trasforma in uno spostare le pietra da una
parte ad un'altra. Seppur giovanissima, l’artista è
coinvolta in una serrata ricerca che da oltre un anno la
vede impegnata a studiare le relazioni tra l’essere donna
contemporanea e le forme in cui ella viene definita non
ancora emancipata e legata a retaggi antifemministi. Questo
lavoro sembra un perfetto sviluppo di un suo video
precedente, dove riusciva a creare una relazione estetica
tra il velo sardo, legato alla tradizione matriarcale e
quello islamico.
Emanuela Murtas (Iglesias nel 1989, vive e lavora a Milano)
ripresenta un video esposto quest’estate, ma in questa
nuova occasione appena manipolato: essenzializzato, è
privato del suo contesto installativo. Nel filmato, una
donna sorseggia un caffé con una lentezza esasperante,
lasciandosi trasportare dai suoi ricordi. Anche questo video
è stato girato a Baradili e l’artista riesce a
trasformare in poetiche attuali, estetiche che rimandano
agli anni settanta ma con un approccio inedito ed
estremamente disinvolto.
La mostra, come la programmazione della galleria,è curata
da Barbara Martusciello e Pino Giampà.
Le artiste hanno realizzato per l’occasione anche alcune
stampe fotografiche a tiratura unica tratte da still video
di opere in progress maturate dopo l’esperienza estiva, in
cui la galleria ha operato in territori periferici e
connotati da una forte identità mineraria (Est’Arte a
Bindua) ed agro-pastorale (Distretto Culturale Evoluto a
Baradili). In contemporanea, nella sala adiacente,
l’Associazione Remo Branca ha allestito una mostra di
xilografie il cui ricavato andrà a sostenere, tramite una
borsa di studio gli artisti provenienti dal Liceo artistico
cittadino.
Nel periodo natalizio sarà attivato un incontro con le
artiste e i curatori rivolto alla popolazione ed agli
amministratori locali.
07
dicembre 2009
Di Marino | Lo Giudice | Murtas – Scuole Maschili
Dal 07 dicembre 2009 all'otto gennaio 2010
arte contemporanea
Location
GIUSEPPE FRAU GALLERY
Gonnesa, Villaggio Minerario Normann, 4, (Carbonia-iglesias)
Gonnesa, Villaggio Minerario Normann, 4, (Carbonia-iglesias)
Orario di apertura
ore 18-20
Vernissage
7 Dicembre 2009, ore 18
Autore
Curatore