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Dialogo di vedute: paesaggi a confronto
Una collettiva di artisti che hanno dedicato gran parte della loro produzione artistica al paesaggio a partire dai dipinti Post-Macchiaioli tra cui Sergio Scatizzi e Giovanni Malesci fino alle produzioni dei migliori artisti contemporanei, Athos Faccincani, Lido Bettarini e Maurizio Galimberti.
Comunicato stampa
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DIALOGO DI VEDUTE: PAESAGGI A CONFRONTO
Dalla macchia su faesite alle foto su Polaroid, artisti a confronto per raccontare il nostro spazio.
La Galleria Deodato Arte è lieta di presentare la mostra “Dialogo di Vedute: paesaggi a confronto.”
Una collettiva di artisti che hanno dedicato gran parte della loro produzione artistica al paesaggio, in tutte le sue vedute e sfumature, a partire dai dipinti Post-Macchiaioli alle produzioni dei migliori artisti contemporanei.
L'elemento paesaggistico ha attraversato la storia dell'arte in tutte le sue forme. Dal principio occupava una parte marginale nelle opere d'arte; era per lo più considerato un semplice sfondo alle scene sacre, perennemente in secondo piano rispetto alla raffigurazione rappresentata.
Nel corso del Rinascimento, con i numerosi studi e la conseguente scoperta della Prospettiva, il paesaggio iniziava ad assumere un ruolo più importante, diventando poi, nel corso del Settecento, il vero protagonista delle rappresentazioni artistiche, incentrate sulla Natura, come madre e padrona di ogni cosa, metafora del Sublime.
Da paesaggio dell'anima, sfociato nell'impressionismo, si tramuta in paesaggio quotidiano di vita reale grazie all'arte dei pittori Macchiaioli. Elemento portante di questa corrente, la macchia, sembra sposarsi perfettamente con il paesaggio, giungendo ad una resa che racchiude luminosità e colore in un turbine emotivo visivo.
Da qui nasce il confronto con la rappresentazione paesaggistica contemporanea; viene presentata una collettiva di artisti che hanno dedicato buona parte della loro vita, alla ricerca di cogliere, secondo la loro visione, il punto più eccelso che un paesaggio, naturale o cittadino, sia in grado di trasmettere.
La mostra della galleria Deodato Arte, raccoglie opere di artisti Novecenteschi, come le cremose pitture di Sergio Scatizzi, e i paesaggi carichi di sentimento dell'erede diretto di Fattori, Giovanni Malesci. Attraversando i post-macchiaioli, giungiamo alla visione contemporanea del paesaggio, e a come artisti, molto diversi tra loro, siano riusciti a rendere al meglio questa tematica, come Athos Faccincani, che si è da sempre distinto per una pittura luminosa e colorata dei suoi inconfondibili paesaggi mediterranei, diventando uno dei paesaggisti contemporanei più celebri nel mondo.
Con dei colori più tenui e sfumati, i paesaggi di Lido Bettarini sono invece uno specchio di sentimenti, che emergono attraverso le sue vedute marine o dei suoi famosi campi di grano e lavanda, celebrando l'artista a livello internazionale. Italiano, trapiantato ad Hong-Kong, Francesco Lietti, cattura e dipinge la sua personale visione dei paesaggi, a metà tra il reale e l'onirico.
Il viaggio attraverso le vedute paesaggistiche si conclude con le opere di Maurizio Galimberti, uno degli artisti e fotografi più ricercati del momento, che grazie alle sue molteplici Polaroid, ritraenti lo stesso soggetto da diverse angolazioni, compone le sue opere d'arte.
Il confronto tra opere con questa forte contemporaneità e dipinti Novecenteschi carichi di realismo e colore, mettono a nudo la vera identità del paesaggio, attraverso l'interpretazione di artisti tanto diversi tra loro, quanto accomunati dallo stesso obbiettivo: l'inesorabile ricerca di racchiudere in un istante, il mondo intorno a noi.
DEODATO ARTE | Via Carlo Pisacane 36, Milano 20129 | MILANO | LUGANO | HONG-KONG
e-mail: galleria@deodato-arte.it | tel: 02 39521618
Dalla macchia su faesite alle foto su Polaroid, artisti a confronto per raccontare il nostro spazio.
La Galleria Deodato Arte è lieta di presentare la mostra “Dialogo di Vedute: paesaggi a confronto.”
Una collettiva di artisti che hanno dedicato gran parte della loro produzione artistica al paesaggio, in tutte le sue vedute e sfumature, a partire dai dipinti Post-Macchiaioli alle produzioni dei migliori artisti contemporanei.
L'elemento paesaggistico ha attraversato la storia dell'arte in tutte le sue forme. Dal principio occupava una parte marginale nelle opere d'arte; era per lo più considerato un semplice sfondo alle scene sacre, perennemente in secondo piano rispetto alla raffigurazione rappresentata.
Nel corso del Rinascimento, con i numerosi studi e la conseguente scoperta della Prospettiva, il paesaggio iniziava ad assumere un ruolo più importante, diventando poi, nel corso del Settecento, il vero protagonista delle rappresentazioni artistiche, incentrate sulla Natura, come madre e padrona di ogni cosa, metafora del Sublime.
Da paesaggio dell'anima, sfociato nell'impressionismo, si tramuta in paesaggio quotidiano di vita reale grazie all'arte dei pittori Macchiaioli. Elemento portante di questa corrente, la macchia, sembra sposarsi perfettamente con il paesaggio, giungendo ad una resa che racchiude luminosità e colore in un turbine emotivo visivo.
Da qui nasce il confronto con la rappresentazione paesaggistica contemporanea; viene presentata una collettiva di artisti che hanno dedicato buona parte della loro vita, alla ricerca di cogliere, secondo la loro visione, il punto più eccelso che un paesaggio, naturale o cittadino, sia in grado di trasmettere.
La mostra della galleria Deodato Arte, raccoglie opere di artisti Novecenteschi, come le cremose pitture di Sergio Scatizzi, e i paesaggi carichi di sentimento dell'erede diretto di Fattori, Giovanni Malesci. Attraversando i post-macchiaioli, giungiamo alla visione contemporanea del paesaggio, e a come artisti, molto diversi tra loro, siano riusciti a rendere al meglio questa tematica, come Athos Faccincani, che si è da sempre distinto per una pittura luminosa e colorata dei suoi inconfondibili paesaggi mediterranei, diventando uno dei paesaggisti contemporanei più celebri nel mondo.
Con dei colori più tenui e sfumati, i paesaggi di Lido Bettarini sono invece uno specchio di sentimenti, che emergono attraverso le sue vedute marine o dei suoi famosi campi di grano e lavanda, celebrando l'artista a livello internazionale. Italiano, trapiantato ad Hong-Kong, Francesco Lietti, cattura e dipinge la sua personale visione dei paesaggi, a metà tra il reale e l'onirico.
Il viaggio attraverso le vedute paesaggistiche si conclude con le opere di Maurizio Galimberti, uno degli artisti e fotografi più ricercati del momento, che grazie alle sue molteplici Polaroid, ritraenti lo stesso soggetto da diverse angolazioni, compone le sue opere d'arte.
Il confronto tra opere con questa forte contemporaneità e dipinti Novecenteschi carichi di realismo e colore, mettono a nudo la vera identità del paesaggio, attraverso l'interpretazione di artisti tanto diversi tra loro, quanto accomunati dallo stesso obbiettivo: l'inesorabile ricerca di racchiudere in un istante, il mondo intorno a noi.
DEODATO ARTE | Via Carlo Pisacane 36, Milano 20129 | MILANO | LUGANO | HONG-KONG
e-mail: galleria@deodato-arte.it | tel: 02 39521618
16
luglio 2015
Dialogo di vedute: paesaggi a confronto
Dal 16 luglio al 15 agosto 2015
arte contemporanea
Location
DEODATO ARTE
Milano, Via Carlo Pisacane, 36, (Milano)
Milano, Via Carlo Pisacane, 36, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-19, sabato ore 10-13 15-19
Vernissage
16 Luglio 2015, ore 18.00
Autore