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Diana Magri – In Alcuni Spazi Inaddomesticati
Per la rassegna autoritratti l’artista presenterà venerdì 22 aprile una performance sul rapporto tra gesto e materia argillosa. Forma e moto, eterno e finito, creazione e distruzione sono condensati in un’azione, una danza che si sviluppa attorno al contatto. Dialogherà poi col pubblico sabato 23.
Comunicato stampa
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Spesso quando attraverso un luogo sento l’impulso di abitarlo, danzando. Talvolta questo accade, in diversi luoghi naturali. Sentire lo spazio risveglia un certo desiderio di farsi tragitto, diventa richiamo irresistibile. La danza allora assume il valore di un’esplorazione, in buona parte esistenziale. La traccia effimera della danza diventa per me atto di resurrezione e come tale, nel suo manifestarsi, apre le porte ad una forma di personale preghiera: partorendosi, lega insieme lo spazio dell’esistere con lo spazio aperto, restituendo una dimensione originaria dell’essere. Credo che segnare luoghi pubblici, naturali, con il movimento, rilasci un’eco che perdura, intuibile.
Il mondo delle forme interne dell’essere umano - organi, muscoli, ossa, vene - lascia entrare forme simili del mondo vegetale e minerale e si intreccia con il suono. La danza scaturisce dall’incontro fra il sentire interno ed il contatto con lo spazio, in un invisibile gioco di specchi fra il profondo dentro e il lontanissimo fuori, fra la presenza e l’assenza. Nulla, o quasi, viene deciso in maniera volontaria, lo spazio d’incontro con il gesto diventa luogo dell’accadimento non prevedibile: il caso, la coscienza e l’inconscio, la combinazione, il tempo del kairos si fanno strada.
I video presentati sono dunque una raccolta giocata ed informale, a cui mi sono dedicata negli ultimi anni, di alcune riprese nei luoghi naturali. Gli spazi esterni che hanno accolto il dentro più piccolo dell’organismo, in questi giorni di proiezione vengono per un certo tempo, fatti entrare e messi in relazione a loro volta nel luogo semichiuso dello spazio che li ospita. La performance che avrà infine luogo, dalla durata indeterminata, sarà la messa in condizione di Tangibile - Limen, un lavoro che conduco da molti anni sul rapporto fra gesto e materia argillosa. Forma e moto, l’eterno ed il finito, la creazione e la distruzione sono condensati in un’azione dove non c’è narrazione ma l’attuazione di una danza artigianale che si sviluppa attorno al contatto. I visitatori sono invitati a testimoniare l’azione per il tempo che desiderano, scegliendo e abitando di volta in volta un punto di vista esterno, interno, sulla soglia.
“Nella danza noi siamo entrambe le cose: il materiale ed il costruttore” Anna Halprin
“Alcuni luoghi particolari hanno lo straordinario potere di servire come metafore del mondo interno”. Charles Moore
Diana Magri è danzatrice, psicologa, arteterapeuta. Unisce questa pluralità in una ricerca sulla radice del movimento ed il suo farsi gesto in relazione ai processi immaginativi e espressivi, per lo sviluppo dell’esperienza estetica in diversi ambiti. Il suo lavoro artistico, formativo e clinico parte dalla formazione in danza contemporanea in Italia e in Francia, dello studio dell’approccio psicofisiologico integrato presso la cattedra di psicofisiologia, La Sapienza, Roma e dalla pratica di discipline corporee, quali taijiquan e yoga. Approfondisce la relazione fra coscienza e inconscio secondo una lente junghiana nella formazione con l’Associazione Italiana di Sandplay Therapy. Consegue il Master di II Livello in Arti Performative a Spazi Comunitari (PACS), Roma 3 e Palaexpo e il I livello del Laban/Bartenief Movement System. Segue le pratiche del corpo-voce, dei canti tradizionali e si dedica allo studio dei tamburi a cornice arabi. Lavora in ambito artistico partecipando come danzatrice e performer in Europa per compagnie italiane quali Danzaricerca, Compagnia Le Bazarre fra le altre ed è autrice di performance site specific, ospiti in festival e spazi performativi. Dà vita a Tangibile, progetto di arte esperienziale che indaga il rapporto fra danza e materia argillosa, portando questa ricerca in numerosi contesti formativi ed artistici, fra i quali l’Accademia di Belle Arti di Roma, La Pelanda a Roma, lo Sponz Fest. Lavora in ambito educativo e clinico con l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta attraverso una prolifica progettazione e realizzazione di percorsi di danza e arteterapia, in diversi contesti pubblici, come la UOC della Neuropsichiatria Infantile, Asl Napoli 1 e in altri contesti, studio privato, Muse di Roma, Le Kassandre, Napoli e altre associazioni culturali. E’ docente di Training Fisico alla Scuola per Attori del Teatro di Napoli - Mercadante, diretta da Renato Carpentieri.
Il mondo delle forme interne dell’essere umano - organi, muscoli, ossa, vene - lascia entrare forme simili del mondo vegetale e minerale e si intreccia con il suono. La danza scaturisce dall’incontro fra il sentire interno ed il contatto con lo spazio, in un invisibile gioco di specchi fra il profondo dentro e il lontanissimo fuori, fra la presenza e l’assenza. Nulla, o quasi, viene deciso in maniera volontaria, lo spazio d’incontro con il gesto diventa luogo dell’accadimento non prevedibile: il caso, la coscienza e l’inconscio, la combinazione, il tempo del kairos si fanno strada.
I video presentati sono dunque una raccolta giocata ed informale, a cui mi sono dedicata negli ultimi anni, di alcune riprese nei luoghi naturali. Gli spazi esterni che hanno accolto il dentro più piccolo dell’organismo, in questi giorni di proiezione vengono per un certo tempo, fatti entrare e messi in relazione a loro volta nel luogo semichiuso dello spazio che li ospita. La performance che avrà infine luogo, dalla durata indeterminata, sarà la messa in condizione di Tangibile - Limen, un lavoro che conduco da molti anni sul rapporto fra gesto e materia argillosa. Forma e moto, l’eterno ed il finito, la creazione e la distruzione sono condensati in un’azione dove non c’è narrazione ma l’attuazione di una danza artigianale che si sviluppa attorno al contatto. I visitatori sono invitati a testimoniare l’azione per il tempo che desiderano, scegliendo e abitando di volta in volta un punto di vista esterno, interno, sulla soglia.
“Nella danza noi siamo entrambe le cose: il materiale ed il costruttore” Anna Halprin
“Alcuni luoghi particolari hanno lo straordinario potere di servire come metafore del mondo interno”. Charles Moore
Diana Magri è danzatrice, psicologa, arteterapeuta. Unisce questa pluralità in una ricerca sulla radice del movimento ed il suo farsi gesto in relazione ai processi immaginativi e espressivi, per lo sviluppo dell’esperienza estetica in diversi ambiti. Il suo lavoro artistico, formativo e clinico parte dalla formazione in danza contemporanea in Italia e in Francia, dello studio dell’approccio psicofisiologico integrato presso la cattedra di psicofisiologia, La Sapienza, Roma e dalla pratica di discipline corporee, quali taijiquan e yoga. Approfondisce la relazione fra coscienza e inconscio secondo una lente junghiana nella formazione con l’Associazione Italiana di Sandplay Therapy. Consegue il Master di II Livello in Arti Performative a Spazi Comunitari (PACS), Roma 3 e Palaexpo e il I livello del Laban/Bartenief Movement System. Segue le pratiche del corpo-voce, dei canti tradizionali e si dedica allo studio dei tamburi a cornice arabi. Lavora in ambito artistico partecipando come danzatrice e performer in Europa per compagnie italiane quali Danzaricerca, Compagnia Le Bazarre fra le altre ed è autrice di performance site specific, ospiti in festival e spazi performativi. Dà vita a Tangibile, progetto di arte esperienziale che indaga il rapporto fra danza e materia argillosa, portando questa ricerca in numerosi contesti formativi ed artistici, fra i quali l’Accademia di Belle Arti di Roma, La Pelanda a Roma, lo Sponz Fest. Lavora in ambito educativo e clinico con l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta attraverso una prolifica progettazione e realizzazione di percorsi di danza e arteterapia, in diversi contesti pubblici, come la UOC della Neuropsichiatria Infantile, Asl Napoli 1 e in altri contesti, studio privato, Muse di Roma, Le Kassandre, Napoli e altre associazioni culturali. E’ docente di Training Fisico alla Scuola per Attori del Teatro di Napoli - Mercadante, diretta da Renato Carpentieri.
22
aprile 2022
Diana Magri – In Alcuni Spazi Inaddomesticati
Dal 22 al 23 aprile 2022
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
MESIA SPACE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Largo Mesia, 3, (Roma)
Roma, Largo Mesia, 3, (Roma)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 10.00 - 20.00
Vernissage
22 Aprile 2022, ore 18.00
Sito web
Autore