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Diaspora del mito. La sponda ionica
La mostra – scrive il curatore in catalogo – traccia un fil rouge sotteso ai linguaggi che hanno caratterizzato la scena artistica contemporanea, degli ultimi tre decenni. Sedici artisti provenienti da generazioni diverse e da diverse pratiche creative, i cui linguaggi sono segnati da una larvale riscoperta della Grecia, quale dimensione, avrebbe detto Hillman, archetipa «della nostra mente e della nostra cultura»
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 18 maggio alle ore 19:00, sarà inaugurata presso il CRAC Puglia (Centro di
Ricerca Arte Contemporanea), nella sede del duecentesco ex Convento dei Padri
Olivetani sito nel centro storico di Taranto, la mostra “DIASPORA DEL MITO. La
sponda ionica”, curata dal critico e storico dell’arte Massimo Bignardi, professore di
Storia dell’arte contemporanea presso l’Ateneo senese.
La mostra, promossa e organizzata dal CRAC Puglia della Fondazione Rocco Spani
onlus, si avvale della collaborazione della Cattedra di Storia dell’arte contemporanea
del Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell’Università di Siena e del
Museo ARCOS di Benevento, e del patrocinio della Regione Puglia e della Biennale
della prossimità.
Con la mostra DIASPORA DEL MITO. La sponda ionica, il CRAC Puglia prosegue
l’impegno intrapreso – tra idea e prassi, tra pensiero e materia, tra metodologie e
strumenti del disegno – momenti, soprattutto, ideativi che agiscono sul territorio
come incubatore di azioni e interventi.
“La mostra – scrive Bignardi nel catalogo pubblicato da Gutenberg Editore – traccia
un fil rouge sotteso ai linguaggi che hanno caratterizzato la scena artistica
contemporanea, degli ultimi tre decenni. Sedici artisti provenienti da generazioni
diverse e da diverse pratiche creative, i cui linguaggi sono segnati da una larvale
riscoperta della Grecia, quale dimensione, avrebbe detto Hillman, archetipa «della
nostra mente e della nostra cultura».
Il mito, anche se non dichiarato nei suoi aspetti formali, si era fatto largo nei
linguaggi della cultura postmoderna che ha connotato gli ultimi tre decenni del XX
secolo e poi, maggiormente, in questi ultimi, la cui scena sociale e culturale è sotto
l’indice della surmodernità, ove la storia è proiettata nell’attualità. Pittura e scultura,
in particolare, hanno espresso ed esprimono, una sorta di arretramento nel mitico
che non corrisponde ad un segnale involutivo della cultura del ‘moderno’, bensì
quale prospettiva di una capacità da parte dell’artista di reimmaginare la sua
relazione con il naturale e l’umano”.
La mostra è divisa in quattro parti che si richiamano, per affinità, ad altrettante
figure tratte dal dizionario mitologico e connesse al pensiero pitagorico, a quella
Scuola nata nelle terre della Magna Grecia ionica: Mnemosine, Icaro, Orfeo e
Dioniso.
La mostra propone opere, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private,
di: Hermann Albert, Nicola Carrino, Angelo Casciello, Bruno Ceccobelli, Claudio
Costa, Giulio De Mitri, Stefano Di Stasio, Giannetto Fieschi, Omar Galliani,
Giuseppe Maraniello, Luigi Pagano, Antonio Paradiso, Piero Pizzi Cannella,
Francesca Poto, Angelomichele Risi, Guido Strazza.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 21 luglio 2019.
Per l’occasione è stata realizzata una considerevole pubblicazione edita da Gutenberg Edizioni,
contenente le presentazioni di Giovanna Tagliaferro (Direttore della Fondazione Rocco Spani
onlus) e di Ferdinando Creta (Direttore del Museo-ARCOS di Benevento); il contributo critico di
Massimo Bignardi; le schede critiche e biografiche di Greta De Marchi, Francesca Maria
Menchinelli, Silvia Neri e Maria Carmela Viviano e un apparato iconografico.
Nell'ambito della rassegna, appuntamenti con i TALKinCRAC:
-Domenica 19 maggio ore 18,30 presentazione del saggio di Luigi Paolo Finizio "Astrattismo e
dadaismo / Poetiche dell'antilirico. New York, Mosca, Zurigo”, edito da Bibliotheka Edizioni;
-Sabato 6 luglio ore 19,00 presentazione del saggio di Massimo Iiritano “Il dono di Prometeo /
Varcare i sentieri dell'impossibile / tentare l'ultima soglia”, edito da Diogene Multimedia.
CRAC Puglia | Centro di Ricerca Arte Contemporanea
Corso Vittorio Emanuele II, 17 – 74123 Taranto
Ricerca Arte Contemporanea), nella sede del duecentesco ex Convento dei Padri
Olivetani sito nel centro storico di Taranto, la mostra “DIASPORA DEL MITO. La
sponda ionica”, curata dal critico e storico dell’arte Massimo Bignardi, professore di
Storia dell’arte contemporanea presso l’Ateneo senese.
La mostra, promossa e organizzata dal CRAC Puglia della Fondazione Rocco Spani
onlus, si avvale della collaborazione della Cattedra di Storia dell’arte contemporanea
del Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell’Università di Siena e del
Museo ARCOS di Benevento, e del patrocinio della Regione Puglia e della Biennale
della prossimità.
Con la mostra DIASPORA DEL MITO. La sponda ionica, il CRAC Puglia prosegue
l’impegno intrapreso – tra idea e prassi, tra pensiero e materia, tra metodologie e
strumenti del disegno – momenti, soprattutto, ideativi che agiscono sul territorio
come incubatore di azioni e interventi.
“La mostra – scrive Bignardi nel catalogo pubblicato da Gutenberg Editore – traccia
un fil rouge sotteso ai linguaggi che hanno caratterizzato la scena artistica
contemporanea, degli ultimi tre decenni. Sedici artisti provenienti da generazioni
diverse e da diverse pratiche creative, i cui linguaggi sono segnati da una larvale
riscoperta della Grecia, quale dimensione, avrebbe detto Hillman, archetipa «della
nostra mente e della nostra cultura».
Il mito, anche se non dichiarato nei suoi aspetti formali, si era fatto largo nei
linguaggi della cultura postmoderna che ha connotato gli ultimi tre decenni del XX
secolo e poi, maggiormente, in questi ultimi, la cui scena sociale e culturale è sotto
l’indice della surmodernità, ove la storia è proiettata nell’attualità. Pittura e scultura,
in particolare, hanno espresso ed esprimono, una sorta di arretramento nel mitico
che non corrisponde ad un segnale involutivo della cultura del ‘moderno’, bensì
quale prospettiva di una capacità da parte dell’artista di reimmaginare la sua
relazione con il naturale e l’umano”.
La mostra è divisa in quattro parti che si richiamano, per affinità, ad altrettante
figure tratte dal dizionario mitologico e connesse al pensiero pitagorico, a quella
Scuola nata nelle terre della Magna Grecia ionica: Mnemosine, Icaro, Orfeo e
Dioniso.
La mostra propone opere, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private,
di: Hermann Albert, Nicola Carrino, Angelo Casciello, Bruno Ceccobelli, Claudio
Costa, Giulio De Mitri, Stefano Di Stasio, Giannetto Fieschi, Omar Galliani,
Giuseppe Maraniello, Luigi Pagano, Antonio Paradiso, Piero Pizzi Cannella,
Francesca Poto, Angelomichele Risi, Guido Strazza.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 21 luglio 2019.
Per l’occasione è stata realizzata una considerevole pubblicazione edita da Gutenberg Edizioni,
contenente le presentazioni di Giovanna Tagliaferro (Direttore della Fondazione Rocco Spani
onlus) e di Ferdinando Creta (Direttore del Museo-ARCOS di Benevento); il contributo critico di
Massimo Bignardi; le schede critiche e biografiche di Greta De Marchi, Francesca Maria
Menchinelli, Silvia Neri e Maria Carmela Viviano e un apparato iconografico.
Nell'ambito della rassegna, appuntamenti con i TALKinCRAC:
-Domenica 19 maggio ore 18,30 presentazione del saggio di Luigi Paolo Finizio "Astrattismo e
dadaismo / Poetiche dell'antilirico. New York, Mosca, Zurigo”, edito da Bibliotheka Edizioni;
-Sabato 6 luglio ore 19,00 presentazione del saggio di Massimo Iiritano “Il dono di Prometeo /
Varcare i sentieri dell'impossibile / tentare l'ultima soglia”, edito da Diogene Multimedia.
CRAC Puglia | Centro di Ricerca Arte Contemporanea
Corso Vittorio Emanuele II, 17 – 74123 Taranto
18
maggio 2019
Diaspora del mito. La sponda ionica
Dal 18 maggio al 21 luglio 2019
arte contemporanea
Location
CRAC PUGLIA – CENTRO DI RICERCA ARTE CONTEMPORANEA
Taranto, Corso Vittorio Emanuele II, 17, (Taranto)
Taranto, Corso Vittorio Emanuele II, 17, (Taranto)
Orario di apertura
Dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16.30 alle 19.30
Vernissage
18 Maggio 2019, h 19
Autore
Curatore